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Autore: Blu Notte    17/10/2012    3 recensioni
Immaginiamo che Loki abbia vinto la prima battaglia, e che sia riuscito a impadronirsi di New York. Immaginiamo che lui e i Chitauri abbiano reso schiava la popolazione di un'intera città.
Leah è una prigioniera, come tutti gli altri. Costretta ad assistere ogni giorno a uno scenario di disperazione e di morte.
Ma qualcosa cambierà, grazie a lei. Il destino della Terra non è ancora stato scritto, così come il destino di qualcun altro.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Bonjoooour :) Allora, visto che è passato un po' di tempo, una piccola ricapitolazione. Il signore dei Chitauri  è arrivato sulla Terra e il "piccolo momento magico" di Loki e Leah sembra essersi rotto. Cosa succederà adesso?
N.B: Quando arrivate alla parte dove si parla dei Germogli dei Ean, non elogiatemi e non pensate che facciano parte di qualche leggenda norrena.. ehm.. me li sono totalmente inventati ù.ù  Ma ogni tanto anche la mia fantasia ha bisogno di galoppare.
Bene, passo e chiudo! Un bacio e buona lettura <3
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Continuai a percorrere in diagonale la stanza, a passo spedito, mangiandomi le unghie.
Arrivai fino al muro, lo guardai senza vederlo, e poi mi voltai di scatto. Continuai così.
Mi sembrava un'eternità che Loki era uscito “per accogliere l'Ikreed”.
Maledizione! Cosa voleva adesso questo alieno dalla Terra? Perché era venuto? Loki non ne sapeva niente, avevo visto la faccia che aveva fatto..
Già, la sua espressione mi si ripresentò davanti.
Sembrava un bambino innocente a cui veniva strappato di botto qualcosa di bello, di molto bello.
Strinsi i pugni. Cosa cambiava l'arrivo dell'Ikreed per Loki? Cosa cambiava per la Terra? Cosa sarebbe successo, adesso?
La porta si aprì, e io quasi sobbalzai.
Loki entrò, in armatura così come era uscito. Aveva stampata sul viso un'espressione neutra.
Gli andai incontro. -Allora?!-
Lui portò gli occhi su di me, e chiuse la porta. -È venuto qui con qualche guardia e il suo enorme trasporto, quello che hai visto. L'ho fatto entrare dentro e l'ho annunciato alle truppe dei Chitauri.. Adesso è la che parla coi suoi capi dell'esercito.- Disse.
-Sì ma cosa vuole?-
-Vedere come sto gestendo il Tesseract.. e aiutarmi a finire quello che ho iniziato.-
Lo guardai per un po', senza aprire bocca. Non avevo idea di cosa fosse un Tesseract, e quindi mi concentrai sull'altra parte della frase.
-Vuole invadere il resto della Terra?- Chiesi piano.
-Intende iniziare ad abbattere la barriera intorno alla città già da domani. Non vuole perdere tempo, dice che ogni giorno che passa la barriera si fa più debole, per questo i terrestri sono riusciti a penetrarla per qualche ora.- Rispose.
Sentii girarmi la testa. La barriera che i Chitauri stessi avevano eretto, la barriera che serviva a permettere loro di riassestarsi.. L'Ikreed intendeva abbatterla, e questo avrebbe significato che.. che..
-Non possono farlo.- Dissi, quasi tra me e me. -Non glielo permetterò.-
Quella frase sembrò toccare qualcosa, in lui, e l'espressione neutra lasciò il posto ad una arrabbiata. -E cosa intendi fare, sentiamo?!-
-Tu cosa intendi fare, piuttosto?!- Esplosi a mia volta. -Intendi permettere che lo faccia? Non farai niente? Certo, dirai.. già che ci sono, perché lasciare il lavoro a metà? Già che ci sono lo finisco!-
-E cosa dovrei fare?! Sono io che li ho spinti a venire qui, loro non sapevano neanche dell'esistenza del tuo pianeta!-
-E allora mandali via!-
-Non è così semplice!- Gridò, poi mi guardò. -È .. è come se stessi correndo in discesa, Leah. Non mi fermo, non mi posso fermare.-
-E tu FRENA, cazzo!- Urlai, furiosa.
Lui non mi rispose, ma mi guardò. Sembrava stare abbassando le armi.
Scossi la testa, e allargai le braccia. -Non ha importanza niente per te? Del buono in te non t'importa? È da buttare via? Di me non ti importa?-
Loki mi guardò, e i suoi occhi in quel momento parvero mostrarmi tutto il dolore che si consumava dentro di lui. Tutte le guerre, tutte le torture, tutto il sangue..
Andò a sedersi sul bordo del letto, e si prese la testa fra le mani.
Benché fosse in armatura, con l'elmo color oro splendente, mi parve più debole che mai.
-Lui non si fermerà.- Disse. -Non prima di avere preso ciò che vuole. Ciò che io gli ho promesso di dargli.- Aggiunse, amareggiato.
Andai a sedermi vicino a lui. -Cos'è che vuole?-
Si tolse le mani dalla testa, e si voltò a guardarmi. -Mondi.- Rispose. -La Terra non è solo che un piccolo inizio. Lui vuole conquistare tutto.. e pensa che il Tesseract gli aprirà nuove vie, vie mai tentate da nessuno.-
-Cos'è questo dannato Tesseract?-
-È un'enorme fonte di potere. È.. la scusa per cui io sono venuto qui.- Ammise.
Lo guardai, e attesi che continuasse.
-Ha la forma di un cubo..- Lo modellò sovrappensiero con le mani. -Apparteneva a mio.. a Odino. Non so bene come, ma è caduto nelle mani di voi terrestri, che avete tentato di utilizzarlo come fonte di energia. Ma il suo potere va ben oltre.. è in grado di aprire portali nello spazio. È con il Tesseract che ho portato i Chitauri qui.-
Annuii, avevo capito.
-Quindi adesso il Tesseract ce l'hai tu.-
Annuì.
-E, finito con la Terra, lui intende invadere il resto dell'universo.-
Annuì, di nuovo.
-Wow.- Commentai, a bassa voce. -Sembra il classico cattivo dei cartoni animati.-
Loki mi guardò, confuso.
-Niente.- Dissi. -Quindi cos'ha in mente? Vuole buttare giù la barriera e invadere la Terra, semplicemente? Guarda che noi abbiamo un esercito niente male.. magari non con le vostre armi stregate ma che conta tanti uomini. E poi ci sono gli Avengers.-
Gli occhi di Loki si oscurarono. -Lo sa benissimo.-
-E quindi?-
-E quindi ha in mente un piano.- Si alzò e si allontanò da me.
Dopo qualche istante lo seguii. -Che genere di piano?-
Non mi guardò, mentre parlava. -Me l'ha solo anticipato.. ne sembra entusiasta. .. Lui possiede una sorta di .. di amplificatore, in grado di aumentare di centinaia di volte la potenza di una qualche energia. E ha fra le mani un'arma, che può di distruggere qualsiasi cosa nelle vicinanze. Una volta abbattuta la barriera, intende metterla in quella sua sorta di amplificatore, e..- Non terminò.
Io rabbrividii un poco. -Loki, guardami.-
Lui obbedì.
-Per favore, vai più sul dettaglio. Sono in grado di capirti.-
Fece un grande sospiro. -Lo so, Leah.- Mi disse. -Dunque.. c'è un pianeta, uno dei nove mondi che compongono Yggdrasil, chiamato Ark..-
-Ok, qui salta.- Lo interruppi, un po' confusa.
Loki sorrise. -C'è un pianeta, su cui crescono piante molto particolari. Si nutrono dell'energia stessa del pianeta, e quindi ne sono intrise. I loro frutti, che non sono commestibili ma sono molto potenti, sono chiamati Germogli di Ean, e hanno i poteri più vari. Per farti capire, ci sono Germogli di piante che possiedono poteri curativi, altri che possiedono poteri offensivi..-
Annuii, fin qui c'ero.
-Lui è entrato in possesso del più pericoloso dei Germogli di Ean. Ha la forma di una piccola sfera, in cui vorticano come liquidi colorati.. in realtà non sono liquidi, sono il nucleo del suo potere.- Attese che io annuissi di nuovo, prima di continuare. -Questo Germoglio è in grado di distruggere qualsiasi cosa colui che ha scatenato il suo potere voglia, e lo fa nel raggio di mille piedi. Se lui lo mette in quella specie di amplificatore che i Chitauri hanno creato con la loro magia, e attende che la barriera venga distrutta..-
-Distruggerà non solo l'esercito che sarà lì ad attenderlo, ma anche molte altre città.- Conclusi io.
-Esatto.-
Ci fu qualche attimo di silenzio.
-È sicuro che ce l'abbia?- Chiesi io.
-Me l'ha mostrato un attimo fa.-
-E c'è qualche modo per fermarlo? Tu potresti prenderlo e distruggere l'esercito dei Chitauri!-
Loki sorrise, ma non era divertito. -Idea allettante, ma l'amplificatore ce lo ha lui, e non mi mostrerà dove lo tiene.-
-Perché? Non si fida di te?-
-Non completamente, ha capito che a muovermi non sono i suoi stessi motivi.. Vuole avere anche lui delle armi in mano.-
-Ma allora..- non capivo -.. allora perché ti ha dato il suo esercito?-
Loki fece un'espressione strana, come se avesse preferito non rispondermi.
-Allora?- Incalzai.
-Lui è il re, ma c'è un'altra autorità sul suo pianeta, una molto più importante di lui. È da quella che ho avuto questa missione e questo scettro.- E mi mostrò l'arma che portava sempre con sé.
Io mi ci soffermai per qualche secondo.. Poi guardai lui e chiesi: -E cos'è esattamente questa autorità?-
Scosse la testa. -Non lo so bene nemmeno io, ma ha sentito la mia rabbia e ha deciso di utilizzarmi per i suoi piani.. Io mi sono lasciato utilizzare, perché quello che mi serviva era un esercito.-
-Mhm.. Immagino che non sia il genere di persona che si lascia prendere in giro.- Mormorai.
-Non lo definirei persona, comunque mi ha già avvertito attraverso l'Ikreed che, se dovessi fallire, la sua vendetta ricadrà su di me..- Fece uno sforzo per ricordarsi le parole - “e non ci sarà mondo o crepa dove lui non mi”..- Poi si interruppe, perché vide la mia espressione.
-Davvero un bel lavoro, Loki.- Cacciai fuori, cercando di apparire sarcastica. -Hai nemici da tutte le parti.-
Lui sorrise, i suoi occhi erano chiari. -A questo penserò dopo, Leah. Non credo che questo essere avrà fretta di vendicarsi.. Vuoi che io cerchi di salvare il tuo pianeta, o no?-
Sorrisi. -Sì.-
Si voltò di nuovo, dandomi le spalle. -E allora bisognerà pensare a un modo..-
Io abbassai la testa.
Sarà che tutti quegli alieni, quei Germogli di Ean, e quei Loki erano nuovi per me.. oppure semplicemente perché non ero mai stata in gamba a ideare strategie.. sta di fatto che non mi veniva niente.
Un solo pensiero mi ronzava muto in testa: la Terra rischiava di scomparire. Tutto quello che avevo conosciuto, rischiava di scomparire. Le persone che avevo amato, i posti che facevano parte della mia vita..
Per ironia della sorte, gli unici che potevano fare qualcosa eravamo io – un essere umano capitato lì per caso – e Loki – un pluriomicida pentito, triste e incompreso.
Loki, che adesso vedevo passeggiare piano davanti a me, riflettendo. Loki, a cui ormai mi ero legata saldamente, e – lo sapevo – non avrei mai più potuto sciogliere quei nodi.
D'un tratto, lo vidi fermarsi. I suoi occhi azzurri scintillarono lievemente..
-Cosa c'è?- Chiesi.
Mi guardò, con il barlume dell'idea ancora negli occhi. -Niente.. Mi è venuta in mente una cosa.-
-Dimmi.-
Si voltò completamente verso di me. -Quando mi ha mostrato il Germoglio di Ean, l'Ikreed mi ha chiesto: “è questo il Germoglio dal potere distruttivo?”.. si è tranquillizzato solo quando gli ho detto di sì. Credo che possa essere azzardato, ma capisci cosa significa?-
Corrugai le sopracciglia. -Teme che sia un falso?- Ipotizzai.
Loki tese le labbra in un piccolo sorriso. -Ti do un altro indizio: i Germogli di Ean sono molti.. e si somigliano tutti.-
Capii. -Non era sicuro che fosse quello che cercava lui!-
-Lo credo anch'io!- Rispose. -E credo anche che non sia capace a distinguerli.-
-Quindi se noi..-
-Va' avanti.-
-.. se noi lo sostituissimo..-
-È rischioso, ma può funzionare! ..- Si bloccò, poi sorrise. -.. E credo anche di sapere con cosa sostituirlo.-
Non potei trattenermi dal sorridere a mia volta. -Con cosa?-
-C'è un Germoglio, dal potere praticamente opposto a questo, che può fare al caso nostro. Elimina tutte le grandi energie nei d'intorni.. Come quella del mio scettro, del Tesseract.. e anche quella che muove i Chitauri.-
I miei occhi brillarono.
-Se l'Ikreed inserisce quel Germoglio nell'amplificatore..- proseguì Loki -.. distruggerà tutto l'esercito dei Chitauri, e anche il Tesseract. Avremmo vinto.-
-Bisogna che andiamo a prendere quel Germoglio!-
-È su un altro pianeta.- Mi fece notare.
-E allora? Non puoi raggiungerlo?-
-Certo, ma preferisco che tu resti qui.-
-Cosa stai dicendo? Io non ho paura, Loki.-
-Lo so che non hai paura, ma fidati di me.- Mi guardò intensamente. -Ho bisogno che tu resti qui, ho bisogno che Leah sia mia alleata, che mi guardi le spalle qui.-
Deglutii. -Sì, ho capito.-
-Ci metterò poco, neanche mezza giornata, te lo prometto.-
-Ma come farò a guardarti le spalle, se non posso neanche uscire di qua?- Gli chiesi.
Loki mi si avvicinò. Mi mise una mano sotto il viso e parlò guardandomi dritta negli occhi. -Domani ti presenterò all'Ikreed. Inventerò qualcosa che giustifichi una mia breve assenza, e gli raccomanderò di non farti succedere niente, così tu potrai andartene in giro tranquilla.. Però tu dovrai recitare quella parte.. Mi dispiace di chiederti questo.- Aggiunse, sincero.
Io sorrisi, ricordandomi immediatamente di che parte si riferiva. -È per una buona causa. Nessuno ha paura di una puttanella, e nessuno le presta attenzione.-
-Ed è precisamente quello che noi vogliamo.-
-Mi piace architettare piani con te, signor Imperatore del Male.- Risposi, e lo baciai.
Pensai che avrei potuto morire felicemente in quell'istante. E dal breve tremito delle sue mani, doveva averlo pensato anche lui.

  
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