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Autore: HARIA    17/10/2012    0 recensioni
Io di lei conosco tutto, ogni dettaglio, al contrario io per lei non esisto.
La voglio, ma come faccio.
E' un segreto. Nessuno lo sa.
E dovrà rimanere tale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HARRY









Ora è come se tutti mi stessero giudicando, come se ogni persona presente in questo luogo stia pensando qualcosa di brutto su di me. Non mi muovo perchè ho paura di far cadere qualsiasi cosa che mi circonda, di rendermi ridicolo. Sto zitto perchè il terrore di sparare affermazioni errate è atroce.
Fisso il volto di quella donna che con un piccolo accenno del capo mi fa capire che è pronta a scrivere un 4 di fianco al mio nome.
Sbuffo e mi concentro su un punto di fronte a me. 
In quel momento non penso affatto alla stupida domanda di quella donna, sto cercado di immaginare a cosa pensa lei in questo momento.
Magari anche lei sta mandando a rotoli mesi di studio perchè non è riuscita a concentrarsi mentre studiava perchè ha preferito pensare a qualcos'altro. Come d'altronde è successo a me. 
La prof sbraita e sbatte il registro sulla cattedra per zittire i miei compagni che hanno ripreso a parlare ad alta voce. 

-ALLORA STYLES VUOLE UNA VOLTA PER TUTTE RISPONDERE ALLA DOMANDA PRIMA CHE FACCIA BUIO ?- mi richiese quell'antipatica professoressa di chimica.

Stringo le mani l'una all'altra, cerco di sbirciare tra i miei appunti ma i miei occhi non recepiscono niente.
Qualcuno mi salva.
Bussano alla porta e una bidella entra annunciandoci che il giorno dopo la scuola saremme rimasta chiusa.
Come degli animali esultimo tutti costringendo ancora la prof a sbattere quel povero e rovinato registro sulla cattedra. 
Dopo aver calmato tutti mi rigurda e io capisco che qulacosa devo dirla, ma appena apro bocca bussano ancora alla porta.
Una seconda bidella entra e consegna all'insegnante una circolare da leggere alla classe che ignoriamo completamente.
Ritornata alla lezione quella donna infamissima continua a pormi la stessa domade in 10.000 modi diversi. Ma niente la risposta proprio non me la ricordo. 
Ma ho deciso, proverò a seguire il suggerimento Louis arrivato da lontano, ma so già che una bella figura di merda è pronta. 
Mi concentro su ciò che sto per dire ma niente, il destino oggi è con me.
Per la terza volta bussano e la porta si apre. Benedico chiunque stia per entrare.
Entra una donna alta ma già in là con l'età.
Subito la prof si alza e dopo un breve saluto iniziano a chiaccherare scordandosi di ogni cosa.
Da dietro queste 2 appere anche una figura più piccola.
E appena capisco chi è mi sento mancare.
Elen accanto a Zayn si alza e un brevissimo lasso di tempo abbraccia Kale schiacciandola al muro. 
Non appena tutti la vedono sento degli stupidi commenti e mi viene voglia di piacchiare quegli stronzi dei miei compagni. Noto che sono tutti concentrati su di lei. E questo proprio non mi piace.
Stranamente indossa un vestito nero abbastanza stretto a maniche corte, molto semplice e poi delle nike alte sempre nere. E' sempre meravigliosa, e ora mi sto chiedendo se lei mi ha notato.
Parla con Elen ignorando gli sguardi tutti anche se so che la infastidiscono parecchio. Poi sussurra qualcosa a Elen lei si gira e sulla sua schiena appunta su un post-it qualcosa che desidero tanto sapere.  
Intanto la prof è tornata alla cattedra ma comunque mi da le spalle. Elen si avvicina e mi passa quel famoso appunto. Lo leggo velocemente.
E' la risposta alla domanda postami dalla vipera, tra l'altro la stessa scritta anche alla lavagna. 
Prima di uscire dall'aula la guardo ancora e lei con sorriso mi concende un'occhiolino di incoraggiamento. 






-Devi parlarle!- mi dice ancora Elen. 
Sono a mensa con i miei amici che non appenna mi hanno visto hanno iniziato a tartassarmi di domande. 
Argomento ?.
Kale.
Ho risposto sinceramente a tutti, e l'unico consiglio che mi hanno dato è stato quello di andare da lei e parlarle. 
-adesso dov'è '- chiedo cercando di trattenere l'agitazione. 
-l'ho vista in corridoi poco fa, penso sia ancora li- mi risponde Niall. Lo gurado un po' preoccupato. 
-vado ?- domando ancora. 
-vai !- mi incoraggiano tutti. Io mi alzo e con un sorriso uscito spontaneo mi dirigo verso il suo armaditto. 
Svolto l'angolo e la vedo mettere dei libri dentro il suo zaino nero. Sento già una nuvola di confusione intorno alla mia testa. Un respiro e piano mi incammino. Ma sono subito costretto a nascondermi, Conor è arrivato prima di me. Ora si scambiano qualche parola ma subito dopo lui la trascina via afferandola per un braccio. 
Non ne posso fare a meno.
Li seguo. 
L'ha portata dentro uno stanzino dei bidelli. Mi accosto li accanto e li sento parlare. Lei è infastidita dal comportamento di lui. Vuole andarsene ma lui la blocca di continuo.
Ora nessuno dice più niente, mi sporgo un poco per vedere cosa succede.
E vedo quelle sudice labbra su quelle di Kale. Rimango fermo a fissarli senza parole.
Tutto questo non dura nemmeno mezzo secondo perchè kale lo spinge via sbattendolo al muro opposto.
-NON PROVARCI MAI PIU' STRONZO !!!- gli urla contro. 
Mi nascondo ancora.
Lei esce e sbatte la porta. La vedo correre via.
Ma io invece di seguirla come sarebbe giusto fare, entro nello sgabuzzino.













  
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