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Autore: LizzieCarter    18/10/2012    3 recensioni
"Si china a terra e raccoglie un libro che ha urtato col piede avvicinandosi al bagagliaio aperto.
 -Un ponte per Terabithia?- chiede, con una sfumatura indecifrabile nel tono divertito [...]; sorride, sembra stia per dire qualcosa, ma poi si limita ad avvicinarsi e a riporre con delicatezza il libro nello scatolone che tengo in mano..."

Un'appassionata di libri in fuga dal passato,
un ragazzo che non è solo un attore famoso,
un giardino sempre misteriosamente fradicio,
una coinquilina stalker,
dei chiassosi polletti,
la storia di un'intrepida panettiera,
una nuova Terabithia...
"- E' meglio...- si schiarisce la voce, lasciandomi le mani per infilarsi un paio di guanti di pelle chiara; - E' meglio se ti tieni bene-.
Annuisco contro la sua spalla, sobbalzo lievemente quando lui toglie il cavalletto e fa partire la moto con un rombo, e poi... poi c'è solo il vento sul mio viso.
Cosa estremamente poetica, non fosse che mi sono mangiata metà dei miei capelli!"

[con illustrazioni all'interno :)]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo ponte per Terabithia'
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ninnananna Vi ho accennato alla mia "deformazione professionale", giusto? Al fatto che il minimo rumore molesto mi sveglia? Ecco, non è che stia proprio dormendo, perchè ho qualcosa che continua a pizzicarmi la coscienza, ma non è neanche che Kellie abbia cercato di non far rumore, in corridoio. E ho una strana sensazione che non stia andando in bagno. Ora, solo una cosa deturpa il fascino di Kellie, oltre alla sua difficoltà nel pensare velocemente: il suo passo pesante.
E' come sentire passare un gregge di pecore.
Mi rigiro con un mugolio scontento sotto il lenzuolo e mi trovo di fronte gli occhi luminosi e bagnaticci di P.T., aperti, e le sue orecchie ben dritte in direzione della porta. E posso praticamente leggere nella mente di Kellie, mentre sento le assi del pianerottolo scricchiolare.
Oh, certo, potrebbe benissimo aver solo bisogno di un bicchiere d'acqua, ma qualcosa mi dice che sta "cadendo in tentazione".
Quale fan, avendo il suo idolo che dorme al piano di sotto, non proverebbe la morbosa voglia di andarlo a vedere? Persino io ho dovuto impormi di non scendere per controllare se era vero che Josh sbavava nel sonno come aveva detto; per fortuna, il pensiero di P.T. che mi segue ansimando come una locomotiva e che salta sopra a Josh non appena scendiamo mi ha fermato. Anche perchè, se gli sbrodola tutto il viso facendogli le feste, come faccio a vedere se lui sbava?
Però non posso lasciare che Kellie gli si avvicini senza controllare cosa combina. Gli ospiti sono sacri, no? Lui è mio ospite, devo occuparmene e sincerarmi che stia bene, giusto?
Presa da un impeto eroico, mi alzo, quasi rovescio P.T. che, preso di sorpresa, è rimasto aggrovigliato in mezzo alle lenzuola, e saltello con passo furtivo fino all'armadio, su cui sono accatastate delle coperte leggere.
Ok, c'è bisogno di dirlo?
Lo dico lo stesso: le coperte mi cadono tutte addosso e sollevano una nuvola di polvere probabilmente pari a quella che si alzò sopra Hiroshima quando la colpì la bomba.
Polverone o non polverone, però, ormai stringo tra le mani la mia scusa per scendere a fare la ronda.
Certo non posso dire di muovermi con più grazia di Kellie, specialmente con P.T. che mi sguscia tra le gambe come un piccolo poltergeist (dovevamo forse chiamarlo Pix il Terribile?), ma, a parte i rimbrotti che muovo al cagnolino,riesco ad essere un po' più silenziosa di lei.
Mi avvicino alla porta trattenendo il respiro e abbasso la maniglia millimetro per millimetro perchè non scricchioli. Tengo l'orecchio accostato al legno come un ladro che cerca di scassinare una cassaforte, ma la casa non mi tradisce. Allora spalanco in fretta la porta e sguscio fuori. E sbatto contro le spalle di Kellie, immobile davanti alla mia porta, che è appena a qualche passo dalle scale.
Entrambe soffochiamo uno strillo di sorpresa e facciamo un balzo indietro -io per poco non inciampo su Piccolo Terrier-, poi cerchiamo di ricomporci.
Mi schiarisco la voce e arrotolo meglio la coperta, imbarazzata, poi le chiedo a bassa voce - Cosa diavolo ci facevi qui davanti?!-
- Pensavo - risponde lei, vaga e meditabonda; come se, ora che ha scoperto cosa vuol dire pensare, ci abbia preso gusto.
Mi mordo la lingua appena in tempo per trattenermi dal fare una battutaccia, e mi limito a dire -pensavi a cosa?-
- Mmmh. Non so se scendere o no... -
- Certo che no!- intervengo, decisa. Lei mi guarda sorpresa: - Perchè no?-
- Lascialo almeno dormire in pace...!-
Una scintilla di comprensione si accende nei suoi occhi.
- Nonono, tranquilla, coinqui, non ho intenzione di saltargli addosso nel sonno... - mi assicura in buona fede, e anche con un gran sorriso.
Incrocio le braccia al petto, arcigna, e già presagisco la tempesta.
- ... perchè lo so che è tuo!-
A questa uscita sbuffo così forte che Piccolo Terrier torna a rifugiarsi in camera mia, e spalanco le braccia come a dire "fai sul serio?!"
Ora che Barbie-nuova-versione-riflessiva si è fissata su quest'idea, Dio solo sa come farò a fargliela cambiare!
- Josh non è mio - sibilo, sperando che dai miei occhi escano fulmini e saette, e tendendo nello stesso momento le orecchie per sentire se al piano di sotto c'è qualche movimento. Quello sbuffo potevo proprio risparmiarmelo!
Kellie scrolla le spalle, poi incrocia le braccia al petto con indosso un sorrisino che dice "prima-o-poi-capirai-anche-tu" che mi fa un tantino imbestialire.
- Mi stupisco che davvero non sia ancora successo niente tra voi: avete una chimica...!-
Toh, adesso fa l'esperta scienziata!
- Kellie, siamo amici!- ripeto, e so già che è sforzo vano, che non potrò mai ripeterglielo abbastanza da convincerla.
- Allora non ti disturba se ci provo con lui -.
La sua non è una domanda, è una sfida.
Corruccio un po' di più le sopracciglia, come se fossero la visiera del mio elmo e io lo stessi abbassando davanti agli occhi per una maggior sicurezza.
- Se non lo molesti, non mi dà fastidio - mi limito a borbottare.
- Ok, allora scendo - bisbiglia lei con una risatina e uno scintillio negli occhi che preannuncia guai; quel genere di scintillio che ha un'amica quando ti propone di rubare "per divertimento".
E poi si fionda giù per le scale.
- No, no, ferma, cosa fai! -
Presa alla sprovvista, la seguo di corsa e quasi ruzzolo giù per le scale. - Dobbiamo ancora parlare della condizione del non parlare con voce acuta, se c'è lui nei dintorni - sibilo, cercando di riportarla su a forza; a occhio, però, è lei la più forte, o la forza di gravità è dalla sua parte, perchè, prima che possa impedirlo, piombiamo tutte e due nel piccolo disimpegno alla fine delle scale, in equilibrio per miracolo.
Kellie corre subito al divano, in punta di piedi, con la grazia di un carrarmato. Io ci vado piano, memore del percorso ad ostacoli formato da sedie e tavolo.
Mi lancio un'occhiata alle spalle, giusto per vedere se P.T. si è azzardato ad uscire dalla camera dopo il mio terrificante sbuffo, ma non sento nessun caratteristico ansimare che annunci la sua presenza.
Tiro un sospiro di sollievo, e finalmente mi azzardo ad avvicinarmi a Kellie, stringendo forte la coperta. Non so perchè, ma mi sembra di essere nell'ambientazione di un film dell'orrore.
Kellie è in adorazione davanti al divano: gli occhi le brillano, illuminati dalla luce che entra dalla finestra e sfiora anche il viso di Josh; mi sembra quasi di vederli lucidi, ma non è davvero possibile che si sia commossa, vero?
- E' così dolce!- bisbiglia allora, con voce acuta e un po' tremolante.
- Ti immagini svegliarsi ogni giorno con lui vicino?- continua, sognante. Io mi limito a grugnire, come se trovassi quello che ha detto una sciocca fantasia da fan ossessionata. Il fatto è, però, che era proprio quel pensiero, prima, a tenermi sveglia. Mi tornavano in mente gli occhi di Josh fissi nei miei quando, nella capanna, ci sussurravamo le nostre storie, fiato contro fiato ( e un vago sentore di fanta e cane bagnato), e pensavo a come sarebbe stato fare così ogni sera, fino alla vecchiaia: condividere gioie e tristezze...
Ma sarebbe un po' strano dormire col proprio migliore amico, no?
Kellie rabbrividisce un momento, poi sussurra - Io torno di sopra, mi fa troppo strano stare qui a fissarlo mentre dorme! Mi sento una stalker -.
Per fortuna è buio e non vede la mia espressione, perchè penso che, invece che rassicurarla riguardo al fatto che sia perfettamente normale mettersi a fissare le persone mentre dormono, sarebbe un qualcosa tipo " dovrebbero rinchiuderti in manicomio".
Annuisco in silenzio, poi accenno alla coperta. Cerco di farle capire di andare pure avanti, che io arrivo subito, e penso che abbia capito, perchè corre di sopra con un pesante scalpiccio.
Io mi attardo un momento, immersa nei miei pensieri, a fissare la luna fuori dalla finestra, poi apro la coperta e la stendo alla bell'e meglio sulle spalle di Josh, tutto raggomitolato come un gatto infreddolito. La luce della luna permette appena di intuire i tratti del suo viso, e mi distraggo solo un attimo a notare che, effettivamente, ha lascianto un leggero alone di bava sul cuscino.
Improvvisamente, provo allo stesso tempo il desiderio di ridere e un forte impulso di tenerezza nei suoi confronti.
Prima quasi che me ne renda conto, la mia mano si avvicina ai suoi capelli e vi indugia in una lenta, dolce, carezza. Mi sento un po' come le madri, nei film, quando vanno ad assicurarsi che il figlio non abbia brutti sogni e si fermano ad accarezzargli i capelli, anche se certo non posso dire di sentire Josh come un figlio. E non so neanche se davvero i genitori si fermino ad accarezzare la testa ai bambini, o se sia una cosa che esiste solo nei film, come la questione delle cheerleader che battono le mani.
So solo che c'è qualcosa che mi si agita in petto, come una nuvola rosa e tiepida e soffice. E che gli occhi di Josh si sono socchiusi e lui ha un'aria confusa e sulle sue labbra c'è una traccia di sorriso sorpreso. Lui si muove un po' sotto la coperta, e io scappo di sopra.




Ciao a tutti :3! Io... boh, non ho molto da dire, se non che spero di sentirvi presto <3! Oh, e che ringrazio tanto tanto tantissimo Bluebubble per il suo continuo incoraggiamento ;D Ma tanto vi toccherà aspettare lo stesso per il bacio >:D!
 Bacissimi!
Liz
   
 
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