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Autore: Acquamarine_    18/10/2012    2 recensioni
Aveva sentito nostalgia di cose che non aveva vissuto, aveva sognato di provarne altre che, in realtà, non aveva visto né toccato con mano. Aveva visitato posti che in realtà non aveva mai vissuto, aveva sentito cose che non le erano mai capitate, era stata testimone di eventi avvenuti anni prima che nascesse.
Aveva spiegato le ali ed era volata via.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Le avevano detto che, se voleva, poteva avere tutto ciò che voleva, così aveva scelto il cielo. Con un coraggio nel cuore che non credeva di avere e le ali spiegate aveva cominciato così, a volare. Sull'orlo del burrone, si era lasciata andare.  
  L'aria le aveva schiaffeggiato il viso, investendola, eppure non aveva smesso di sorridere. Sapeva che, arrivata al suolo, non si sarebbe schiantata.
  Gli uccelli non si schiantano mai; planano dolcemente un secondo prima di finire al suolo, tornando a volare di nuovo in alto, all'altezza delle nuvole, ad ascoltare i loro sussurri tenui, le storie di tempi antichi che non avrebbero mai fatto ritorno.
  Aveva sentito nostalgia di cose che non aveva vissuto, aveva sognato di provarne altre che, in realtà, non aveva visto né toccato con mano. Aveva visitato posti che in realtà non aveva mai vissuto, aveva sentito cose che non le erano mai capitate, era stata testimone di eventi avvenuti anni prima che nascesse.
  Aveva spiegato le ali ed era volata via.

 

  Le avevano chiamate Creature del male, Anormali, Apatiche, Asociali. Le avevano definite in molti modi. Spesso erano state loro stesse d'accordo. D'altronde, le aveva avvicinate. Tutte insieme, per rassicurarsi di non essere le sole a fare certe assurdità. Insieme, per combattere contro quel mondo chiuso e ignorante che le prendeva in giro. Insieme, per poter volare più veloce.
  Aveva scoperto quasi per caso quel mondo, eppure si era sentita subito a casa. Il desiderio di mettersi alla prova, di sottostare al giudizio disinteressato di qualcuno estraneo, le era piaciuto da morire. Da allora, erano bastati una porta magica e un po' di fantasia – che non le era mai mancata – per poter tornare in quel meraviglioso mondo per lei ancora nuovo.
  Le avevano insegnato a planare, a tirare i sassi senza ferire nessuno, ad accettarsi così com'era e ad accettare cose di cui non conosceva, sino ad allora, neanche l'esistenza.
  Nel caldo meriggio di un giorno di ottobre, si era accinta a varcare quella soglia che, per mesi, aveva soltanto avvicinato. Aveva bussato a quella porta decine di volte, scappando un secondo dopo terrorizzata.
  Poi si era fatta coraggio; era stata un po' ansiosa, ma mentre lei prendeva forma, nella sua testa, nelle sue mani, esplodeva l'arcobaleno, pronto a travolgerla e mutarla totalmente, rendendola più se stessa, cancellando quella crosta ingannevole che si era costruita intorno, e che continuava ad indossare ogni giorno, quando non si trovava in quel mondo.
  Un mondo diverso, popolato da draghi, principesse che non hanno bisogno dei principi, principi un po' principesse, regine un po' re e re un po' sfigati, capelli rossi e corti, lunghi, mossi, ricci, gialli, verdi, blu e arcobaleno e occhi di ogni colore e penne di ogni tinta e la stessa identica meraviglia e voglia di farsi sentire, di far vedere il mondo attraverso frasi diverse, storie differenti, e gli stessi personaggi.
  Aveva combattuto rane e ranocchie giganti, il nemico che aveva distrutto l'alleato di tutte, Messer Megavideo, le assassine della Grammatica e di ogni buonsenso. Aveva combattuto al fianco di Mister Gelorum, sorridendosi complici negli afosi giorni in cui Caldorus si mostrava in tutta la sua forza.
  Aveva cominciato a correre da sola, ma aveva capito che non lo era e non lo sarebbe mai stata. Non più.

 

«Ma non puoi volare, stupida».
«Mi spiace per te».
«E perché mai?»
«Perché potrei portarti con me, se tu volessi».
«Non mi porteresti da nessuna parte, perché non puoi».
Si voltò, piantandolo nel bel mezzo del corridoio.
Poi aprì le sue ali, prese la penna, e volò ancora giù, nel vuoto, nell'ignoto.
Volò nel mondo che era diventato il suo tutto.
Volò via.

 

  Angolo Autrice:
  Wow. Non posso crederci: è già passato un anno. Ricordo con straordinaria dovizia di particolari il momento in cui ho conosciuto questo sito, ricordo persino cosa ho pensato. 'Che casino'.
  Non mi sbagliavo affatto; ho imparato a conoscere un mondo diverso dal mio, e per riprendere una foto di facebook “dopo, la realtà mi appariva monotona”. È una sensazione bellissima sapere che ci sono persone che amano le mie stesse cose, che ci scrivono sopra, che sono pronte a darmi un parare disinteressato.
  Persone con cui ho parlato poco, che sono diventate parte dei miei giorni, che sono diventate molto più che amiche, che ho incrociato per sbaglio. Questa storia è per tutti voi, per ringraziarvi.
  Avevo intenzione di scrivere una storia bella, appassionante, ma mi sono ridotta all'ultimo secondo, ma volevo fare qualcosa di speciale, un tributo a tutto questo mondo meraviglioso. Era nata in maniera diversa, ma anche se fa schifo io ho voluto comunque inserire dei messaggi che, spero, chi deve coglierà. Volevo dedicare questa storia a un po' di persone.
  A tutti coloro che hanno deciso di lasciarmi una recensione, un parere sincero e diretto, positivo o negativo che fosse; a tutte le persone che hanno creduto in me, come Vio; a coloro che hanno seguito le mie storie, anche silenziosamente; a coloro che mi hanno apprezzata e quelli a cui non sono piaciuta, perché fa comunque parte della vita; a coloro che mi hanno riempita di complimenti e coloro che mi hanno fatto notare i miei errori, a coloro che mi hanno dato gli auguri al compleanno e a coloro che non l'hanno fatto, e poi a loro, le pazze dell'Emmagono, le Crepuscole, le persone che mi sono state vicine più di tutti, quelle ragazze sincere e disponibili, con cui confrontarsi, parlare. Ragazze che mi mancano da morire, perché quella maledetta scuola mi porta via un sacco di tempo. È per tutti voi. Grazie, di tutto.

   
 
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