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Autore: Niallslaugh    19/10/2012    4 recensioni
Quello era un nuovo inizio. L'inizio del nostro rosso, quel rosso che avremmo reso permanente.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Losing him was blue like I’d never known
Missing him was dark grey all alone
Forgetting him was like trying to know somebody you've never met
But loving him was red
Loving him was red."
(Red-Taylor Swift)


-E' rosso- pensai ad alta voce, senza immaginare che Louis mi avrebbe sentita.
-Cos'è rosso, amore?- mi chiese, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
-Amarti. Amarti è rosso- risposi, alzando le spalle.
Louis scoppiò a ridere, dato che, essendo il mio ragazzo da ormai due anni, sapeva che ogni tanto me ne uscivo con dei discorsi leggermente insensati.
-Sono seria Lou. Ci hai mai pensato?- iniziai a dire, posando i piedi sul cruscotto dell'auto del mio ragazzo. -Ogni emozione ha un colore, e ognuno può interpretarlo come meglio vuole. Ad esempio l'amore può avere varie sfumature, può essere rosa, come un amore adolescenziale, può essere grigio, come quando ami qualcuno, ma non sei ricambiato e ti senti solo. E poi c'è il rosso. Il rosso è l'amore con la a maiuscola, come il nostro- conclusi, guardando Louis, che sorrise.
-Non cambierai mai- commentò, senza smettere di sorridere.
Alzai nuovamente le spalle.
-Io la penso così- risposi. -Forse ti sembro pazza-
Louis scoppiò a ridere, e subito cominciai a ridere con lui.
-E' proprio per questo che ti amo, perchè non sei normale e noiosa-
-Questo è un discorso molto adolescenziale, lo sai vero?-
Lou sbuffò per poi tirarmi un pugno sulla spalla.
-Non distrarti, rimani concentrato sulla strada! Voglio arrivare a Doncaster viva- lo sgridai, alzando leggermente la voce.
-Ai suoi ordini signora. Comunque crescere è obbligatorio, maturare è un'opzione- disse, facendo un sorriso furbetto.
-E con questo cosa vorresti dire? Che sei autorizzato a rimanere un bambino nonostante i tuoi vent'anni?- replicai, portandomi le mani tra i capelli.
-Almeno io non dimostro ottant'anni-
-Io non ho ottant'anni!-
-No, infatti. Ne hai diciotto e sembri averne ottanta, July-
-Non dimostro ottant'anni!- urlai, voltandomi verso il finestrino.
-Ok, ok. Settantanove-
-Sei impossibile!-

 
Erano passati quasi sette anni da quel viaggio in auto e da quel discorso, io avevo venticinque anni e lui ventisette. Non avevamo più affrontato il discorso del rosso, ma ne avevamo passate tante altre insieme. 
Ma nonostante tutto, eravamo ancora insieme.
Una mattina mi alzai, e non trovando Louis vicino a me, mi preoccupai. 
Era estate e lui non doveva lavorare quella mattina, almeno così mi aveva detto.
Mi sedetti sul letto e cercai velocemente le mie ciabatte, e dopo averle trovate sotto al letto, mi avviai verso la cucina, dove trovai un biglietto.
 
"Questa è la caccia al tesoro di Louis. Alla fine ti aspetta un premio."
 
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo, quel ragazzo ne inventava una nuova tutti i giorni.
Aprii il bigliettino con il primo indizio.
 
"Vai nel luogo dove abbiamo fatto la nostra più grande litigata."
 
"Inziamo bene" pensai, mentre mi infilavo velocemente un paio di jeans e una maglietta, per poi uscire di casa.
Ricordavo bene quel posto, era un ponte di fronte ad un ristorante dove andavamo spesso.
Quella sera litigammo di brutto perchè Louis quando era con me aveva un certo comportamento, mentre quando era con i suoi amici, diventava un altro, al quale sembrava quasi dare fastidio la mia presenza.
Quella sera, ricordo che addirittura ci prendemmo una pausa di riflessione. In verità ci eravamo lasciati, ma nessuno dei due aveva il coraggio di ammetterlo. Eravamo insieme da ormai tre anni, io avevo diciannove anni e lui ventuno, e ci rimettemmo insieme dopo sei mesi.
Arrivai in quel luogo dopo circa cinque minuti di auto.
Scesi dalla macchina e mi avvicinai al ponte, dove subito trovai un altro bigliettino. Un biglietto blu.
 
"Losing her was blue like I’d never known. Non voglio perderti mai più."
 
Sorrisi e girai il biglietto.
 
"Ora vai nel luogo in cui Daisy e Phoebe continuavano a ripeterti che mi mancavi."
 
Iniziai a ridere. 
Durante quella pausa che ci eravamo presi, Johannah, la madre di Louis, aveva continuato a chiedermi di badare alle due piccole gemelle Tomlinson, perchè il più grande dei suoi figli era occupato con gli allenamenti di calcio e lei non aveva tempo per trovare un'altra baby sitter.
Io, ovviamente, accettai, perchè ero troppo legata a quelle due bambine. Ma quei sei mesi furono un vero inferno. Non c'era pomeriggio in cui non mi imploravano di tornare insieme a Louis e in cui non mi dicevano che gli mancavo.
Sorrisi, sapendo che il luogo in cui dovevo andare era casa Tomlinson.
Salii in auto e iniziai a guidare, quando il mio telefono squillò.
-Un giorno capirò il perchè di questa caccia al tesoro- dissi, scatenando la risata di Louis.
-Volevo sapere a che punto sei- rispose, cercando di smettere di ridere, con scarsi risultati.
-Sto andando a casa tua-
-Va bene, a dopo
Entrambi riattaccamo e ripresi a guidare. In una ventina minuti arrivai nella vecchia casa di Louis, dove mi aspettavano tutte le sorelle Tomlinson, evidentemente complici di Louis.
-Ciao July!- mi salutò Lottie, avvicinandosi a me e consegnandomi un bigliettino grigio.
 
"Missing her was dark grey all alone. In quel periodo vedevo tutto grigio."
 
Daisy e Phoebe mi saltarono addosso non appena finii di leggere, mentre Fizzy e Lottie mi sorrisero.
 
"July, ti faccio i miei più sentiti complimenti, ma la nostra caccia è appena cominciata! Vai dove Zayn fece la festa per il suo diciannovesimo compleanno."
 
Salutai le ragazze, rimontai in macchina e iniziai a guidare verso casa di Niall, dove aveva avuto luogo quella festa disastrosa, che finì con me e Louis che litigammo perchè una ragazza ci provava spudoratamente con lui, e a me dava fastidio che lui flirtasse con un'altra davanti a me, nonostante non fossimo più fidanzati. Dopo poco, però, ridiventai ufficialmente la sua ragazza.
Horan abitava dalla parte opposta della città, quindi ci impiegai più di quaranticinque minuti per raggiungerla. 
Doncaster non era una grande città, ma c'erano dei giorni in cui era davvero trafficata, e quello era uno di quei giorni.
Quando finalmente arrivai, trovai Niall che mi aspettava sulla porta di ingresso.
Scoppiò a ridere non appena mi vide. Aveva sempre quella risata contagiosa che lo caratterizzava sin da quando era un adolescente.
-Credo questo sia per te- mi disse, allugandomi un bigliettino giallo.
-Grazie- sussurrai, aprendolo.
 
"Forgetting her was like trying to know somebody you’ve never met. Ho cercato in tutti i modi di trovare qualcuno che mi aiutasse a dimenticarti, ma è impossibile. Sei il mio mondo, ora."
 
Sentii un improvviso groppo in gola e trattenni a stento le lacrime.
-July, tutto bene?- mi chiese Niall, osservandomi.
Annuii e girai il biglietto, per l'ennesima volta.
 
"Ti aspetto a casa."
 
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo. Mi ha fatto fare il giro della città per poi farmi tornare a casa?
Salutai Niall con un abbraccio e mi diressi a casa.
Guidai con calma, cercando di non farmi innervosire dal traffico.
Entrai velocemente in casa non appena arrivai. Andai in cucina, sicura di trovarvici Louis, e invece trovai un semplice biglietto come gli altri, ma di color rosso.
 
"But loving her was red. Ti ricordi quando mentre eravamo in auto e stavamo tornando qui a Doncaster da Sheffield e mi hai detto che amarmi è rosso? Io subito non capii cosa intendevi. Ma quando siamo tornati insieme dopo quei sei mesi, l'ho capito. Vieni nel giardino sul retro."
 
Gli occhi mi si riempirono di lacrime. Louis, nonostante la maggior parte delle volte fosse un pagliaccio, sapeva essere così romantico.
Appoggiai la borsa, per poi uscire e raggiungere Louis, che effettivamente si trovava nel giardino del retro.
-Ciao- mi disse, sorridendomi.
Io ricambiai il sorriso, ma non dissi una parola.
-Ti starai chiedendo il perchè di questa caccia al tesoro-
Annuii.
-Beh.. Ecco.. Ricordo perfettamente quel giorno. Quel giorno in cui mi hai detto che amarmi è rosso. E ricordo benissimo anche quando ho capito cosa voglia dire questa frase- iniziò a dire, avvicinandosi a me. -Ho capito cosa vuol dire, e voglio che questo rosso diventi permanente-
Lo guardai in quegli occhi azzurri che amavo alla follia senza ben capire cosa intendesse dire.
-July, vuoi sposarmi?- chiese, tirando fuori una scatoletta rossa ed aprendola, mostrandone il contenuto.
Fissai l'anello con stupore. Mi aspettavo di tutto, ma non di certo una proposta di matrimonio.
-Una risposta, magari positiva, sarebbe gradita- sussurrò Louis, sorridendo timidamente.
Alzai lo sguardo dall'oggetto ai suoi occhi e sorrisi, suscitando così anche il sorriso non più timido di Tomlinson.
-Sì, sì, sì!- urlai, scoppiando a ridere.
Louis iniziò a ridere insieme a me e mi prese in braccio, per poi iniziare a girare su se stesso.
Quello era un nuovo inizio. L'inizio del nostro rosso, quel rosso che avremmo reso permanente.

Angolo autrice:
Saaaaaaalve!
Lo so, lo so. E' un'altra OS. 
Lo so, dovremmo iniziare a pubblicare la nuova long e vi promettiamo che la pubblicheremo in fretta!
E' che con la scuola e tutto il resto siamo veramente taaaaanto impegnate e facciamo fatica a trovarci per scrivere. çç
Infatti questa OS l'ha scritta Ila da sola. çç
Spero vi piaccia. :)
Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione :)
Su twitter siamo @tomlinsonspanda e @alwaysLLN.
Tra poco inizieremo la nuova long, promesso!
Un bacione.
Ila e Fede.
   
 
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