In tutti questi anni io ho sempre avuto paura di quella che possa succedere in futuro.
Mi ha sempre spaventato questa parola.
Che poi non si può prevedere niente.
Tutto è scritto nel grande libro della vita, ma il custode della libreria è solo Dio
Non ho mai creduto ai segni premonitori, fino ad ora

Molte volte in questo periodo sognavo incidenti stradali o quant’altro
Mi ripetevo che era solo soggezione al lavoro che faceva mio marito
Camionista.
Con una parola si riesce a descrivere tutto.
Quanti pericoli, quante autostrade ha percorso nella sua vita.
Quante volte se le cavata per un pelo.
Tutte tranne questa
Uno stupido camion è stata la causa delle nostre disgrazie
Uno scontro frontale e tutto va a rotoli
E’ morto solo lui, l’altro si è salvato
Ed è questo che fa più rabbia.
Non si possono chiamare uomini persone del genere.
Non possono essere definiti le creature che Dio ha creato per ‘portare avanti’ il Mondo.
Persone del genere lo distruggono e basta.
E lui non c’è più, si è portato via tutti i nostri progetti in questi 5 anni di convivenza.
Pensare che avrei voluto un figlio, ma non un figlio di qualcun altro:
Un figlio suo
Così da poter scherzare con i nostri amici sulla somiglianza
Ma quel bastardo non ci ha dato il tempo
Ora è in carcere a patire i rimorsi per il resto della sua ignobile vita
A parer mio il carcere non migliorerà le cose: non potrà riportarmelo in vita.
Non lo potrà sostituire.
Era ubriaco quando guidava, ma se volesse ubriacarsi lo potrebbe fare da un momento all’altro.
Non servirebbe a niente.
Ormai tutto non ha un senso senza Niall
Eppure lui è ancora con me.
No, non sono impazzita o cose del genere, lo vedo ancora
Mi accarezza le guance, mi da un bacio a fior di labbra. L
ui è qui con il pensiero
E chiunque non crede ai fantasmi si sbaglia
L’unica cosa che lui non capisce è che così fa ancora più male:il non vederlo, il non toccarlo provoca in me una sensazione strana.
E’ come se vuoi passare dall’altra parte dell’ Oceano, ma non hai la barca.
Vivi in un’ angoscia perenne.
Pensi di crollare da un momento all’altro

‘Quindi se devi andartene fallo e basta perché la tua presenza indugia qui e non mi fa andare avanti’
Anche se dubito si riesca ad andare avanti dopo una situazione del genere.
Provate un po’ ad immaginare: il vostro ragazzo muore a causa di un altro uomo
Voi come vi sentireste?
Riuscireste ad andare avanti?
Sono mesi che mi pongo queste domande trovando sempre una sola ed unica risposta:NO
Forse lo dico perché sono stata sempre una persona troppo negativa, o forse perché la ferita è ancora fresca

La vera spiegazione è che non esiste né tempo né carattere a poter colmare la perdita di una persona.
E’ questo che i giudici e tutta la nostra società non capisce.
E’ questa la ragione che ti spinge a piangere tutte le notti attaccata al SUO cuscino imprecando il SUO nome.

A volte vorrei che tutti gli emancipati come quel ‘camionista’ vedessero tutto il dolore che provocano hai famigliari della vittima.
Vorrei che si sentissero in colpa, proprio come mi sento io.
Si, mi sento tremendamente in colpa: per non averlo avvertito, per non avergli permesso di andare al lavoro quel giorno.
Certi non fanno che ripetermi che non è colpa mia, ma uno dei miei difetti è che non ascolto mai i consigli, nemmeno degli amici.



















Mi sveglio di soprassalto.
Allora era soltanto un sogno?
Asciugo la mia fronte bagnata con il dorso della mano e mi metto seduta sul letto

Quattro del mattino

‘Ehi tesoro che succede?’ mi chiede Horan accarezzandomi la guancia
‘Non andare al lavoro’ ripeto fissando un punto indefinito ancora sotto shock
‘Perché non dovrei?’
‘Non andarci e basta’ rispondo isterica
‘ok amore, ma calmati’
















Il giorno dopo..




‘Incidente sulla stradale Salerno-Reggio Calabria
Un camionista morto un altro gravemente ferito
E’ avvenuto proprio ieri mattina.
Uno dei conducenti era ubriaco, ora rischia l’ergastolo’ recitava la voce del giornalista






 

Ciao, sono Mary Horan ed ho appena scoperto di essere una veggente.






SPAZIO AUTRICE