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Autore: ineed1Dshugs    19/10/2012    1 recensioni
Può un solo viaggio, cambiare la vita a tre ragazze?
''Nothing is impossible.''
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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E' il 23 settembre 2005, siamo a New York. 

Rachel, Charlotte e Hope.
Tre migliori amiche dai tempi delle scuole elementari. 
Conosciute grazie alle rispettive madri, amiche tra di loro, dal tempo del college. 
Rachel, 17 anni, è una ragazza alta coi capelli rossi che le ricadono i folti boccoli fino a metà spalle, 1.70, magra, con occhi azzurri mare/cielo. 
Charlotte, 17 anni appena compiuti, alta più o meno come Rachel, capelli castani lisci molto lunghi, spessi raccolti da chignon o code di cavallo, e occhi del tra il nero e il marrone, ma molto intesi. 
Infine, Hope. 17 anni, nata lo stesso giorno dello stesso anno di Rechel, capelli biondi mossi, occhi (il suo punto forte) cerulei, ovvero che cambiano a seconda delle condizioni atmosferiche, alta e magra.
Tre amiche così uguali, ma così diverse.
 

E' il 27 settembre 2005.

Tra esattamente quattro giorni, Rechel, Hope e Charlotte partiranno per il loro scambio interculturale organizzato dal college.
Durerà esattamente un anno.
Pochi hanno aderito, forse per la lontananza dai propri cari, o cose simili, ma dopo lunghi ripensamente le tre ragazze aderirono al progetto. 
Destinazione? Europa, esattamente in Inghilterra.

30 settembre 2005.
A scuola.
Hope: cioè ragazze, rendetevi conto, da domani inizieremo una nuova 'vita'. - disse con un sorriso a trentadue denti la bionda.
Charlotte: una nuova vita? Hope, staremo via un anno, non tutta la vita. - ricordò la mora. 
Rachel: si, ma un anno sono 365 giorni, Charlie, sono tanti. - sospirò la rossa.
Suonò la campanella e filarono in classe per l'ora di biologia.
Ed anche quell'ultima giornata in America, finì.
Hope e Charlie, rimasero a dormire da Rachel quella sera.
Il giorno dopo avevano l'aereo alle sette in punto di mattina.
Andarono a letto presto, ma nessuno riuscì ad addormentarsi prima di mezzanotte, per il troppo entusiasmo.
La mattina seguente si alzarono alle 5 per prepararsi, e si diressero accompagnati dalla mamma e papà di Rachel in areoporto, dove i genitori della mora e della bionda li attendevano per salutare le rispettive figlie.
Vi lascio immaginare le lacrime. 

Nel frattempo in Inghilterra:


-'Harold Edward Styles, se non ti alzi in meno di dieci minuti ti butto un secchio d'acqua gelata in testa'- urlò la madre del ragazzo sbattendo la porta della camera.
Harry, mugugnò qualcosa di incomprensibile, ma il messaggio era ben chiaro, ovvero quello di mandare la propria madre a ''quel paese''. 
Harry, si alzò sfregandosi gli occhi color smeraldo, e andando in doccia. 
Dopo 10 minuti, ne passò altri 30 ad asciugarsi i capelli ricci. 
Dopo 40 minuti circa scese in salotto.
-'Mamma, sono le nove del mattino. La ragazza per lo scambio interculturale, arriverà alle 18, che bisogno c'era di svegliarmi così presto?'- si lamentò il riccio.
-'Senti, la ragazza che arriverò qui deve trovare tutta la casa in ordine, compresa la tua stanza, hai capito? Fila su a sistemare la tua camera'- disse la donna strofinando a lucido ogni angolo di quella casa.
-'La mia camera? che c'entr...' - ci furono due minuti di silenzio e poi il riccio riprese la frase cambiandola:
-'Aspetta, vorrai dire che DOVRO' dividere la MIA stanza, con una sconosciuta per un anno ? '- Disse con aria arrabbiata.
-'Harold. SI. Lo sapevi già'. - disse la madrea sbuffando.
-' Ma .. ' - cercò di dire Harry.
-'Basta Harold, vai a pulire la tua stanza,senza ma e senza se' - disse con aria di sfida.
Harry, obbedì, e mentre saliva le scale urlò: ' e smettila di chiamarmi Harold, Anne' - disse chiamando sua mamma per nome.
Ciò fece ridere la donna. 
Dopo poco squillò il telefono del ragazzo.
-'pronto?'- 
-'Ciao Har. ' - 
-'Ciao Lou, tutto bene?'
- chiese il ragazzo quando riconobbe il suo migliore amico al telefono.
-'Si grazie. dunque, è arrivato il giorno per entrambi eh! Arrivano quelle ragazze americane' - disse Louis, perchè anche lui aveva aderito al progetto, e una ragazza (bensì Hope), arriverà a casa sua questa sera.
-' Eggià, speriamo almeno siano belle ' - rise il riccio 
- ' essì ' -sospirò Louis.
-' dai ci sentiamo dopo, ciao Lou' - 
- Ciao Har '- 

Riattaccarono.

Ore: 17.30

Anne: 'Harry, c'è Louis fuori dalla porta, dovete andare in areoporto'  - urlò la madre ad Harold.
Harry: 'si, ora scendo'. - ribattè urlando.

Arrivarono in areoporto proprio quando l'aereo delle tre ragazze stava atterrando.
Dopo circa 15 minuti, videro le ragazze col cartello con il loro indirizzo di casa. 
Harry si girò, rimanendo incantato dalla bellezza di quelle ragazze. 
Toccò dentro una spalla a Lou balbettando:
-' amico, siamo stati baciati dalla fortuna, guarda un po la ' - disse indicando con l'indice le ragazze. 
Louis ebbe la stessa reazione. 
(Charlie, sarebbe dovuta stare dal cugino di Louis, Niall, ecco perchè la deve accompagnare lui a casa del cugino per via di un imprevisto che ha avuto Niall). 
Si presentarono. 
Ognuno poi andò a casa 'propria'.

A casa Styles.

'R..Rachel, n..noi dovremo condividere la m..mia stanza'- disse Har balbettando imabarazzato.
'Ah va bene, grazie.. ' - lo guardò stranita.
Poggiò le sue cose sul letto, affianco a quello del riccio e si sedette sospirando.
-'Va be, tu fa come se fossi a casa tua, io ti lascio sistemare'. - disse. 
-'Tranquillo puoi stare, anzi, ci mancherebbe, è camera tua'.- ribattè lei.
Harry sorrise. 

Harry non la conosceva affatto, ma già provava qualcosa per lei. Era possibile?
Come farà a convivere con lei per un anno intero senza provarci? Ma la cosa fondamentale era: lei, si sarebbe mai innamorata di Harry? 


La cosa che Harry non sapeva era che anche Rachel era affascinata da lui. 
Ma lei si poneva gli stessi quesiti.



Erano ormai le 23. 
E andarono a dormire, erano abbastanza imbarazzati entrambi per quella situazione. 
Quando Rachel aprii la porta della stanza, scivolò, cadendo dritta tra le braccia di Harold.
-'dovresti fare più attenzione' - disse lui divertito con un sorriso malizioso sulle labbra, mentre la guardava negli occhi.
-' spiritoso lui '- ribattè lei sarcastica.
Passarono parte della notte a raccontarsela su e a parlare l'una della propria vita all'altro.
Tra una risata e l'altra si addormentarono, abbracciati nello stesso letto verso le 4 del mattino.
Harry si svegliò per primo e iniziò a scrutarla dalla testa ai piedi, guardando e osservando ogni suo singolo lineamento e movimento. 
Poi lei si svegliò, e notò che lui la stava guardando.
-' oddio, ci siamo addormentati così ieri '
'sì.. ' -disse lui ridendo.
-' perchè mi guardavi?'- chiese lei dubbiosa.
-' mi piace guardart.. ' diventò rosso.
-' cioè no, nel senso che.. io.. cioè .. no vabbè.. lascia perdere'. 
Lei scoppiò a ridere.
Lui si avvicinò a lei, piano, fino ad arrivare a pochi centimetri quando.. 


Vaaa bene, è solo il prologo questo, cioè ok.
ahahaha, dovevo lascarlo in suspance, sennò chi me lo si caga ?
ahahaha, i primi capitoli riguarderanno Harry e Rachel, ma non mi dimentico di Louis e Hope e Niall e Charli, tranquille c:
vabbé entro domani posto il primo capitolo.
goodbye people.





  
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