È ancora bello.
Nonostante l’abbia visto più volte in televisione, il suo fisico statuario è ancora insolito per lei, così abituata al ragazzino gracile che è stato, ma gli occhi, quegli occhi azzurri incapaci di tenersi dentro una sola emozione, sono senza dubbio i suoi.
«Salve, signora. Posso aiutarla?»
Quegli occhi che ora la osservano con la gentilezza vuota di chi non riconosce. Non che possa biasimarlo, lei è cambiata così tanto, lui è rimasto lo stesso.
È tentata di allungare una mano, sfiorarlo, sincerarsi che è tutto vero.
«Oh, io… Mio nipote vorrebbe il suo autografo».
Non lo fa.
Lui è in ritardo per l’appuntamento, firma il foglio, la saluta caloroso, lei si allontana a passo lento, spezzata dagli anni e da quello che non è stato.
Ciao, Steve.