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Autore: red ribbon    19/10/2012    0 recensioni
Payson Keeler è una giovane ginnasta che ha un unico obiettivo nella vita: Vincere le Olimpiadi di ginnastica ritmica.
Ma se un ragazzo si intromettesse nella vita della protagonista, cosa succederebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3° Capitolo: Stand in the rain.

Mi svegliai alle sette, feci una doccia veloce e mi vestii per andare in palestra. Raccolsi i capelli in uno chignon e presi il mio borsone e il portattrezzi.
Francescaintanto dormiva e non volevo disturbarla, quindi le lasciai un messaggio, dicendo che dovevo andare in palestra e che le volevo bene.
Corsi nella hall dell’albergo e stavano tutte tranne Cristina e Aurora.
-Buongiorno ragazze!-Le salutai.
-Ehy Payson! Per fortuna sei arrivata! Cristina e Aurora, non sono ancora arrivate...-Mi disse Sarah.
-Andiamo a chiamarle, allora!-Propose Laura.
-Aspettiamo un altro po’ e poi chiamiamole… Infondo sono ancora le 7:45…-Miranda fermò Laura che stava andando a chiamarle.
-Sono d’accordo con Miranda.- Silvia le diede ragione.
Aspettammo per una decina di minuti e non erano ancora arrivate.
-Se le aspettiamo ancora faremo tardi! Vado a chiamarle, voi aspettatemi qui, okay?-Caterina lasciò il borsone e gli attrezzi nella hall e andò da Cristina e Aurora.
Dopo qualche minuto arrivò con le due ‘disperse.’
-Scusate per il ritardo, Non riuscivo a farmi lo chignon così mi ha aiutato, Cristina.-Aurora si giustificò.
-Non ti preoccupare, ora sbrighiamoci.-Dissi prendendo tutte le mie cose.
Arrivammo in palestra senza fiato per aver corso come delle dannate.
Ci andammo a cambiare e poi ci mettemmo in riga, perché l’allenatrice doveva dirci qualcosa.
-Nazionale Individualiste venite qua.-Chiara ci chiamò ed io e Miranda corremmo da lei.
-Tra quattro settimane ci sarà il preolimpico e le squadre che parteciperanno sono: Russia, Bielorussia, Bulgaria, Gran Bretagna e ovviamente noi, l’Italia. Miranda , da te, mi aspetto che entri in finale e che devi salire sul podio. L’anno scorso per poco non ci sei riuscita. Payson da te voglio invece, il massimo. Sei riuscita a vincere l’oro, l’anno scorso, quindi impegnati e porta l’Italia sul podio.- Chiara ci sorrise e ci diede il “cinque” con la mano.
Ci riscaldammo e iniziammo a provare i 4 esercizi che dovevamo portare alle Olimpiadi, ovvero con il cerchio, la palla, le clavette e il nastro. Questo era il programma da portare in gara e ogni ginnasta doveva rispettare le normative. La Squadra Nazionale invece doveva portare 2 esercizi, uno alle 5 palle e l’altro ai 3 nastri e due cerchi.
Presi la palla e provai il mio esercizio. A parte un piccolo sbilanciamento nel giro panché, era andato alla grande.
-Brava l’hai fatto abbastanza bene. Cerca di non sbilanciarti troppo nei giri, okay?- La coreografa mi mise una mano sulla spalla.

-Va bene. Ora lo riprovo.-
Riprovai il mio esercizio, almeno mille volte, fino a quando non fu perfetto.
Andai a bere un po’ d’acqua e Chiara venne verso di me.
-Per oggi, basta con la palla. Fammi vedere il nastro.-
-Okay, va bene.-
Le risposi mentre agitavo la mano per rinfrescarmi.
-Mi raccomando. Voglio quel pizzico di grinta che metti nel tuo esercizio quando sei in gara.-
-Cercherò di mettercela tutta anche in allenamento.-
L’abbracciai e andai a prendere il mio nastro rosso con le sfumature arancioni.
La musica che utilizzavo era il “Tico Tico”, una musica frizzante e molto veloce che io interpretavo in gara con un grande carisma.
La mia allenatrice però voleva, che anche in allenamento dovevo essere così energetica. Dovevo mettercela tutta.
Feci il mio esercizio con un grande sorriso ed energia.
-Brava ce l’hai fatta. Ma sto pensando che dovremmo mettere un elemento più difficile alla fine. Non quel lancio, salto biche e capovolta.-La mia allenatrice aveva ragione.
-Perfetto… È  troppo semplice quell’elemento.-
-Magari potresti fare, lancio, 3 enjambée senza cambio del piede e due capovolte infilate. Che ne dici?-

-Non lo so. Ma posso provare.-Decisi.
Iniziai a provare il nuovo elemento per una mezz’oretta.
Niente, non mi veniva.
-Beh!? Dai che ce la fai!-L’allenatrice mi incitò.
-Lo sto provando da almeno mezz’ora e non mi è mai venuto, nemmeno una volta!-Alzai il tono della voce.
-Payson con me, tu non alzi la voce! E al posto di lamentarti, dovresti provare il tuo nuovo esercizio, perché senza di quello, non vincerai mai le Olimpiadi!-
-Credete tutti che io possa portare la medaglia d’oro olimpica, ma se non mi viene questo elemento, non potrò mai vincerla! Voglio fare il mio vecchio esercizio. Con quello potrei vincere.-
-Pay, io sono la tua allenatrice e so che puoi farcela, puoi far vedere al Mondo questo esercizio con qualcosa in più. Con il tuo vecchio esercizio, non vincerai mai. Mettiti a provare il tuo NUOVO esercizio. Forza!-
-No. Non ce la faccio!-
Corsi verso la porta della palestra e uscii come ero vestita in palestra, prendendo solo il cellulare.. Stavo in body con le mezzepunte ai piedi.
Pioveva a dirotto. Mi sedetti sulle gradinate. Non avevo la forza di tornare in hotel, ma nemmeno di andarmene dalla palestra. Era sempre così. Litigavo con la mia allenatrice, ma sapevo che poi sarebbe passato. Faceva pressione sui miei esercizi e molte volte, mi serviva un po’ d’aria.
Restavo sulle gradinate, a piangere e ad essere bagnata dalla pioggia.
Perché? Perché non mi veniva?
Ad un tratto un ragazzo coperto da un ombrello venne verso di me.
-Hey hai bisogno di aiuto?-Mi porse la mano.
-Nono. Sto bene.-Mi asciugai le lacrime.
-Ti prego lascia che ti aiuti. Sei bagnata fradicia!-
-Va… Va bene.-
Gli sorrisi.
Non sapevo chi era, l’ombrello non mi faceva vedere la faccia e non riuscivo ad ascoltare bene la sua voce per via della pioggia.
Mi mise il suo giubbotto lungo sulle spalle.
-Perché stai qui?- Mi chiese. Aveva una voce dolcissima, da quel che sentivo.
-Ho litigato con la mia allenatrice. Volevo un po’ d’aria.-
-Forse anche acqua!-
Ci mettemmo a ridere. -Comunque… Che cosa è successo?- Continuò con una voce seria.
-La mia allenatrice, vuole mettere nel mio esercizio al nastro, un elemento che non riesco a fare bene… E mi sono un po’ alterata perché non si rendeva conto che io non ci riesco.-
-Beh la tua allenatrice, ti allena, sa tutti i tuoi difetti e i tuoi pregi. Dovresti fidarti di lei e dovresti anche avere fiducia in te stessa.-
Mi prese la mano.
-Forse sono stata troppo suscettibile… In questo periodo sono un po’ troppo nervosa…Grazie.-
-Di niente e se hai qualche problema e ti vuoi sfogare, chiamami.-
Prese il mio cellulare e salvò il suo numero.
-Hai salvato il tuo numero con “Chiamami”?- Gli chiesi guardando lo schermo del mio telefono.
-Certo. Ora torna in palestra e subito! Ti prenderai un raffreddore altrimenti!-
-Lo farò. Tieni il giubbotto.-
Glielo porsi e scappai in palestra.
Ero tutta bagnata. Sembrava che mi ero tuffata in mare con il body e le mezzepunte.
-Payson che cosa è successo?-  Mi chiese l’allenatrice.
-Non sarei dovuta scappare così… Mi dispiace.-Mi buttai nelle sue braccia.
-Non ti preoccupare. Tutte le ginnaste hanno questi sbalzi. Soprattutto le campionesse che hanno più responsabilità. Forse ho esagerato con quell’elemento.-
-Quando farò il mio esercizio in gara, è meglio se vi allontanate tutti, farò scintille con quel lancio!-

Ridemmo e corsi nella doccia della palestra. Indossai la tuta e misi tutte le mie cose a posto. Tra pochi minuti ce ne saremmo dovute andare, non aveva senso mettermi un altro body e continuare l’allenamento.
Appena tornai in camera, Francesca mi venne addosso.
-Finalmente sei tornata Pay!-
-Si sono tornata! Comunque ti devo raccontare una cosa che è successa oggi!-
Le raccontai tutto.
-Ti ha dato il suo numero? Dovresti chiamarlo!-
-Oh nono! Devo rimanere concentrata sul preolimpico e sulle Olimpiadi!-
-Va beeene. Tanto lo so che lo chiamerai!-
Mi disse.
-No. Non lo chiamerò. Comunque sono stanca morta! Hai ordinato la pizza?-
-Certo tra poco dovrebbe arrivare!-
-Meglio perché sto morendo di fame!-
Le risposi.
Mangiammo la pizza e andammo a letto.
-Pay-Pay ti posso chiedere una cosetta?-Mi chiese Francesca.
-Lo sai che odio quando mi chiamano Pay-Pay! Comunque dimmi.- 
-Io mi annoio quando non ci sei… Posso venire anche io in palestra con te?-
-Beh, la mia allenatrice ti conosce e poi potrebbe aver bisogno di una mano… Domani vieni con me e vediamo okay?-

Lei annuì e me ne andai al sonno in un botto. Avevo trascorso una giornata pesante.
 
 
 
 

Hola chicas(?)!
Vi sta piacendo la storia?
Fino ad ora, non è tanto bella
Come la immaginavo, ma…
Il punto a cui volevo arrivare
È ancora lontano çwwç…
Recensite così posso arrivare
Al sodo della storia :)


Vi lascio con questa foto super cucciolosa di Ziall.♥



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iwantonedskiss
 

  
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