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Autore: Naya_    20/10/2012    2 recensioni
"Anni fa conobbi un ragazzo che fece tutte le scelte sbagliate"
Harry armato di pazienza racconta ai propri figli una storia, una storia diversa, la storia del suo primo amore...
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry, Harry/Ginny
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Buongiorno a tutti :) questa è un'idea che mi è balzata in mente vedendo questo http://thealiensdiary.tumblr.com/post/33853011322/who-made-all-the-wrong-choices post su Tumblr!
è la prima Drarry che pubblico, perciò vi chiedo SIATE CLEMENTI çç
Il mio cuoricino non reggerebbe LOL 
#HopeULikeIt

Questa storia è dedicata
alle pazze del gruppo di FB
"Lord Voldemort santo subito ù___ù"
In particolare a
Sara  e 
alla mia beta: Vanessa



“Years ago I knew a boy,
who made all the wrong choices…”

 

“ Anni fa conobbi un ragazzo, che fece tutte le scelte sbagliate”…

Harry seduto sul divano di casa iniziò a raccontare, ricordando e rivivendo gli anni passati alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Ne era passato di tempo, eppure lui ricordava tutto come se fosse accaduto appena ieri.

I ragazzi lo avevano pregato per mesi purché gli raccontasse le sue gesta di quando aveva la loro età. Come se non lo sapessero già aveva pensato il Salvatore del Mondo Magico, la sua storia era leggenda ed era certo che i suoi figli avessero ascoltato migliaia di pettegolezzi e discussioni su quell’argomento, ma quello che non sapeva era che loro erano interessati ad una storia in particolare, una storia diversa dalle altre, una storia che non parlava di atti eroici, combattimenti contro draghi, mostri e nemici.
Loro volevano sapere la storia di come avesse conosciuto il suo primo amore.

I ragazzi armati di coraggio, dote sicuramente ereditata dal padre, gli chiesero di raccontargli di chi per la prima volta gli aveva fatto battere il cuore, un po’ di più.
Ed ecco che allora un Harry rassegnato e dei ragazzi esaltati si ritrovarono seduti accanto al camino, muniti di tazze di tè e curiosità.

“Anni fa conobbi un ragazzo, che fece tutte le scelte sbagliate”. Così iniziava la storia di Harry, a quelle parole i ragazzi sbarrarono gli occhi e si fecero più attenti di quanto non fossero già.
“Quel ragazzo mi scombussolò la vita, lo conobbi al primo anno e lo inquadrai subito: Narcisista, viziato, maligno, superiore… Decisamente ciò che mi aspettavo da quegli occhi grigi come la nebbia. Solo il tempo mi insegnò che forse c’era altro sotto quella nebbia ”.

Harry prese un sorso dalla sua tazza, deglutì rumorosamente e continuò il suo racconto.

“Per anni ci stuzzicammo e ci insultammo, certo come non avremmo potuto, Grifondoro e Serpeverde era più che normale che l’astio fra noi due predominasse, ogni azione dell’altro era buona per accendere un battibecco, era diventata quasi una routine fra noi, non credo di aver passato un singolo giorno ad Hogwarts senza averci litigato almeno una volta”.

Sorrise, ripensando a quanto stupidi e patetici sarebbero dovuti apparire agli occhi dei loro amici a quel tempo. Forse loro sapevano, persino prima dei due amanti sfortunati, come amavano
chiamarli, ma come avrebbero potuto sapere, quando la cosa era così assurda da non aver mai sfiorato le loro menti. Potter e Malfoy, destinati ad odiarsi sin dalla nascita, o forse no.

“Gli anni passavano e noi non ci rendemmo conto che, seppur fosse strano e anticonvenzionale, creammo un legame, legame che andò a fortificarsi col tempo, strano a dirsi perché io continuavo a pensare che i miei sentimenti per lui fossero rimasti sempre gli stessi, eppure me ne sarei dovuto accorgere, i nostri sguardi, ormai non più di odio tendevano ad incontrarsi sempre più spesso, ghigni divertiti si impadronivano dei nostri visi quando scoprivamo che l’altro si era soffermato un po’ troppo a guardare, ricordo un’occasione in particolare”.

Harry ridacchiò, pensando a come si era sentito quel giorno.

“Ero in Sala Grande, al quarto anno come sapete ero stato sorteggiato come quarto concorrente per il Torneo Tremaghi, ricordo che quell’anno avevo una cotta stratosferica per una ragazza, sinceramente non ricordo nemmeno il suo nome, ma ricordo che quel giorno incontrai il suo sguardo al tavolo dei Corvonero e le sorrisi, voltandomi verso il mio piatto non mi sfuggì la sua espressione ingelosita che partiva dal tavolo Serpeverde e che in un attimo scomparve, lasciando come unica traccia un lieve rossore sulle sue guance. Forse fu allora che mi resi conto dei miei sentimenti per il dannato biondino”. 

Harry non sapeva se sentirsi imbarazzato a rivelare ai propri figli dettagli così privati della sua adolescenza, ma lo sguardo rapito dei ragazzi lo spinse a continuare, tanto ormai il danno era fatto!

“Nei giorni seguenti passai diverso tempo, troppo secondo Ron, a pensare al Principe di Serpeverde. Seppur il mio amico non conoscesse l’oggetto dei miei pensieri, aveva capito che avevo qualcosa che non andava…
Il tempo passò in fretta, da quell’episodio le occhiate fra noi divennero sempre più frequenti, erano sempre accompagnate però da un ghigno soddisfatto sul suo volto angelico.”

“Uhuuuuuuuuuuuuuuuu”! Interruppero i ragazzi, ma quando Harry li ammonì con lo sguardo i tre si zittirono all’istante.

“Verso la fine di Novembre la professoressa McGrannit che allora insegnava trasfigurazione ci informò di un evento: Il Ballo Del Ceppo, che si sarebbe tenuto in occasione del Torneo Tremaghi la Vigilia di Natale, noi studenti fummo costretti a prendere vere e proprie lezioni di ballo per non far sfigurare la scuola. Io più di tutti dovetti impegnarmi come campione del Torneo.

Il mese che lo precedeva sembrò davvero volare, e io mi ritrovai a pochi giorni dall’evento senza qualcuno con cui andare, fu quasi un miracolo riuscire a trovare una dama così all’ultimo momento, ma almeno non potevo lamentarmi Calì Patil era davvero molto graziosa nel suo abito tipico, eppure c’era qualcosa che mancava, anche quando entrammo nella sala e la feci volteggiare, mentre gli altri guardavano noi campioni aprire le danze come da tradizione, era come se non fosse lei che avessi dovuto stringere e far danzare, ricordo che in quel momento avevo pensato che forse la mia infatuazione per quella bella ragazza di cui non ricordo il nome fosse qualcosa di più, ma fu solo quando lo vidi che mi resi conto di cosa mi mancava, era forse lui quello che volevo stringere e con cui danzare?
Era lui ?
Non lo seppi fin quando distratto com’ero a rimuginare ero rimasto solo, una mano lattea mi si posò davanti. Allora alzai distratto lo sguardo, Merlino solo sa cosa mi trattenne dallo svenire, attaccato a quella mano c’era un elegante abito da cerimonia nero, ma sapevo bene che non era stato l’abito raffinato ad avermi incantato, piuttosto era il possessore dell’abito ad avermi lasciato di stucco.
A pochi centimetri dal mio viso, sicuramente diventato paonazzo c’era Draco Malfoy che mi guardava con aria interrogativa e con uno sguardo rassegnato negli occhi.
Scossi la testa ritornando alla realtà, al che il biondino esclamò – Potter! Sapevo di essere uno schianto, ma tu adesso esageri, non credo vorresti che il mio ego si gonfiasse ancora di più vero? Comunque mio caro Signor Potter le avevo gentilmente chiesto se mi concedesse un ballo – disse risoluto, anche se con un leggero tremito nella voce.
Al che i neuroni che mi erano rimasti andarono a puttane e tutto ciò che riuscii a fare fu annuire meccanicamente, ero certo che sul mio viso fosse stampato il sorriso più ebete della storia, ma non credo importasse molto al ragazzo che strinse la mia mano e mi guidò al centro della pista da ballo, sotto lo sguardo sconcertato dei presenti, professori compresi.

Le prime note risuonarono intorno a noi, iniziammo a muoverci con passi lenti, semplicemente guardando le iridi dell’altro e perdendoci nei nostri sguardi, che in quel momento valevano più delle parole.

And dance your final dance
This is your final chance
To hold the one you love
You know you've waited long enough

Ascoltai le parole e mi concentrai sul loro significato, e su come combaciassero perfettamente con la nostra ‘storia’. Perché era vero avevamo sul serio aspettato troppo pur di trovare il coraggio e l’occasione di tenere stretto colui che amavamo.

So, believe
That magic works
Don't be afraid
Of being hurt
Don't let this magic dies
The answer's there
Oh, just look in her eyes

Credevo davvero che la magia funzionasse e allora guardai nei suoi occhi come se fosse la prima volta e dimenticai tutto ciò che sapevo su Malfoy, quello che ora stavo stringendo era Draco, solo Draco.

And make your final move
Don't be scared, she wants you too
Yeah, it's hard, you must be brave
Don't let this moment slip away...

Draco dovette pensare la stessa cosa, tanto che si sporse verso di me e raccolse tutto il coraggio che il suo animo Serpeverde aveva e posò un leggero bacio sulle mie labbra bollenti. Si ritirò subito, spaventato del suo stesso gesto, ma non glielo permisi, lasciai che le mie labbra si posassero nuovamente sulle sue, approfondendo il bacio, che divenne più intenso e fu allora che capii che ciò che mi mancava era lui .

Now, believe
That magic works
Don't be afraid
Afraid of being hurt
Don't, don't let this magic dies
The answer's there
Oh, just look in her eyes

Ci staccammo l’uno dall’altro, terrorizzati da ciò che il nostro ‘momento’ aveva potuto suscitare, ma quando incrociammo di nuovo gli sguardi le nostre preoccupazioni svanirono, lasciando spazio ad una quiete rilassante dove esistevamo solo io e lui”.
And don't believe that magic can die
No, no, no, this magic can't die

Harry ripensando alla canzone, alla loro canzone, si chiese se quella magia non fosse davvero morta, ma evitò di condividere il suo pensiero con i propri figli.
So dance your final dance

‘Cause this is
Your final chance
.
Era stata davvero quella la loro ultima occasione, si azzardò a pensare Harry.
Un “Ooooooooooooooooooooh” estasiato lo riportò alla realtà, i ragazzi erano rimasti affascinati da quella storia tanto da rimanere così attenti ed in silenzio che Harry si era quasi dimenticato che lo stessero ascoltando.

“Spero che vi sia piaciuta come storia” disse infine Harry, dopo aver riflettuto “Perché sarà l’ultima che vi racconto, anche perché le scelte che fece Draco in seguito a quell’avvenimento non sono le più piacevoli, anzi, furono tutte sbagliate e non credo di volerne parlare, specialmente con voi”. Aggiunse.
In quel momento la porta del soggiorno si aprì e Ginny, sua moglie gli posò un bacio delicato sulle labbra, a mo’ di saluto, ricambiò svogliatamente mentre i ragazzi si apprestavano a raccontarle ciò che lei da tempo ormai sapeva.

Dopo cena, con la scusa di una passeggiata Harry uscì di casa.

Fu allora che lo vide.

Appoggiato ad un lampione, voltato di spalle.

Harry si avvicinò cauto, fino a sfiorargli una spalla, attirando la sua attenzione.
Il biondo si voltò, fino a guardarlo dritto negli occhi, non ci fu bisogno di dire nulla, in un attimo le sue labbra si avventarono sulla sua bocca, spingendolo in un bacio passionale.

Erano anni ormai che quella storia andava avanti, almeno una volta al mese, due se riuscivano ad organizzarsi, si incontravano clandestinamente, un bacio e la passione accumulata si liberava, entrambi scontenti delle proprie vite, dentro le mura di Grimmauld Place, trovavano la perfezione dei sensi e dell’animo, almeno per un’ora o due, per poi tornare alla monotonia di tutti i giorni.

Harry si pentì di aver perso quell’occasione tanti anni prima, si pentì di non aver scoperto come in realtà fosse Draco prima che fosse troppo tardi, ma decise che non gli importava, almeno finché aveva il suo ragazzo che conobbe anni prima e che fece tutte le scelte sbagliate… Tutte, meno che una.


Fine.

   
 
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