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Autore: TheFirstMrsHummel    20/10/2012    3 recensioni
Kurt riusciva a vedere le lacrime che si stavano formando negli occhi di lei. Oh, merda, in che cosa mi sono immischiato? pensò.
Dave continuò a parlare con la stessa freddezza, senza alcuna inflessione particolare. “Non ti voglio qui. Te l’ho detto migliaia di volte, non ti voglio vicino a me.”
“Questa volta è diverso, David,” spiegò, mentre una goccia salata le scivolava lungo la guancia. “Non sono qui solo per una visita. Ho lasciato L.A. e sono tornata a Lima. Voglio provare a riaggiustare le cose con te e so che ci vorrà del tempo. Sono tornata per restare, David. Non significa niente per te?”

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All'inizio dell'ultimo anno, compare una donna sconosciuta che chiede di David Karofsky. Kurt la aiuta a trovarlo e strada facendo scopre qualcosa sul passato dell'ex-bullo.
[Fic Kurtofsky tradotta da LaGrenouille | Traduzione rivista il 6/11/15]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Dave/Kurt
Note: AU, Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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È difficile credere che qualche settimana fa pensassi che questa storia avrebbe potuto essere una semplice one-shot. E poi è piaciuta, quindi ho pensato: “Ehi, magari la posso promuovere a mini-fic da tre capitoli.” Ma, sette capitoli e un epilogo dopo, la trama ha avuto un vero e proprio sviluppo, trasformandosi in una delle storie che ho preferito scrivere. In un certo senso, mi sembra che sia una specie di lettera d’amore indirizzata a mia mamma, che ha perdonato la madre che aveva abbandonato lei e i suoi tre fratelli e che mi ha dimostrato infinite volte il significato della bontà, della gentilezza e della capacità di lasciarsi un torto alle spalle. E che, così facendo, mi ha dato dei meravigliosi ricordi della nonna Dorothy: una donna che, come ho scoperto una volta adulta, era tanto complessa e in conflitto con se stessa quanto ho cercato di rendere il mio OC, Sandy Girard.

 

 

Sandy era dietro le quinte insieme a Will e alle Nuove Direzioni, in attesa del segnale che indicava che i giudici avevano raggiunto una decisione e che era giunto il momento di risalire sul palco per la cerimonia di premiazione. I ragazzi si erano tutti divisi in gruppetti e lei si guardò in giro per vedere in quale fosse incluso suo figlio. Non ci furono sorprese: Dave era appoggiato a una grande cassa da imballaggio vuota, il torace premuto contro la schiena di Kurt e le braccia che gli cingevano la vita stretta, mentre parlavano con Rachel, Finn e Mercedes. Sorrise, riscaldata come sempre alla vista dei due, così evidentemente innamorati l’uno dell’altro.

Era stata una bell’impresa riorganizzare tutto il  numero con Blaine che se ne andava e Dave che si univa a loro, per non parlare del breve trambusto causato dall’annuncio che la coreografa che lavorava con loro da diversi mesi altri non era che la madre da lungo tempo assente del loro nuovo membro. Erano tutti quantomeno sconvolti.

 

“Sandy è la madre di Dave?!” chiese Tina.

“La madre di Dave è favolosa?!” aggiunse Mercedes.

“La madre di Dave è una gnocca?!” A quel punto, suo figlio era scattato verso Puck, ma Kurt l’aveva tirato indietro, facendolo risedere al suo posto e mormorando piano. Lauren aveva dato un coppino non troppo delicato al proprio ragazzo e Sandy gli aveva rivolto il suo sguardo della morte patentato.

Dopo qualche tempo, però, le cose si erano stabilizzate, e il club poté tornare a occuparsi di rimediare al buco nella loro esibizione per le Nazionali. Il professore aveva suggerito che forse avrebbero fatto meglio a mettere da parte tutto quello che avevano preparato finora e a ricominciare da capo; lei non aveva avuto problemi a rendere noto il suo disaccordo ed era sorpresa dal fatto che gli studenti sembrassero essere abituati a quel genere di atteggiamento. Ovviamente l’assolo di Blaine doveva essere sostituito con qualcos’altro, perché la sua estensione vocale e tono erano piuttosto diversi da quelli di Dave, ma non c’era alcun bisogno di buttare il resto del loro duro lavoro alle ortiche perché una cosa era cambiata. Will pensava forse che qualsiasi produzione professionistica sarebbe arrivata da qualche parte se, dopo aver perso un membro del cast, si fossero messi a ricominciare tutto da zero? Quindi alla fine tennero quello che poteva essere salvato, ma sostituirono l’interpretazione di Tonite, Tonite degli Hot Chelle Rae che era spettata a Blaine con un duetto tra Dave e Santana sulle note di Falling Slowly, dal musical Once. Era un cambiamento drastico; ma a essere sinceri, pensavano che ancora una volta sarebbe stato meglio eseguire una canzone lenta e sentimentale facendola seguire da una più ritmata, invece di due pezzi vivaci uno dopo l’altro, come avevano originalmente pensato. E, come aveva osservato Kurt con la sua battuta, quest’anno non avrebbero dovuto preoccuparsi che il numero fosse oscurato da un improvviso bacio tra i cantanti nel bel mezzo della loro esibizione.

Così si era tutto risolto e, in poco più di un mese, si erano trovati tutti su un volo per Las Vegas per la competizione, che si sarebbe tenuta al MGM Grand Hotel. Era perfino un po’ più emozionante del loro viaggio a New York, perché Sandy aveva lavorato in città per anni, in uno spettacolo o nell’altro, e aveva tonnellate di contatti e di esperienza, lì. Visitarono le solite attrazioni gratuite della Strip come le fontane del Bellagio, il vulcano del Mirage e lo spettacolo delle Sirene e Pirati al Treasure Island Hotel. Ma anche rappresentazioni divertenti ed economiche ma meno conosciute, come i danzatori del ventre al ristorante marocchino Marrakesh e lo spettacolo dei comici del Secon City, che ancora si stavano formando prima del debutto professionale (ma comunque esilaranti), all’Onyx Theatre. La sorpresa più grande che era riuscita a organizzare era un tour del dietro le quinte del Fantasma dell’Opera al Venetian, con l’aiuto di uno dei suoi amici che lavorava lì come direttore artistico. I ragazzi pensavano che sarebbe finita lì, ma in realtà non avevano idea di quello che sarebbe seguito: sebbene la cosa le avesse prosciugato la carta di credito, Sandy era riuscita a procurare al gruppo intero posti in platea per la rappresentazione vera e propria. Le ci sarebbero voluti mesi per riguadagnare la somma spesa, ma ne era valsa la pena solo per vedere tutti i liceali saltellare in giro e impazzire di gioia come se avessero appena vinto alla lotteria. Kurt l’aveva abbracciata così stretta che aveva pensato che gli occhi le sarebbero schizzati fuori dalle orbite, poi era corso da Dave e gli si era gettato tra le braccia. Quello aveva incrociato il suo sguardo da sopra da spalla del suo ragazzo e aveva mosso silenziosamente le labbra per dirle Grazie, sorridendole e contraccambiando la stretta.

Il primo round della gara era stato superato senza alcun intoppo, esattamente come da programma. Poi si erano riuniti tutti nell’atrio dell’albergo per vedere se si fossero piazzati tra i primi dieci, con solo lei e Dave liberi dal peso della delusione dell’anno prima per non essere arrivati a quel punto. Will si era fatto strada tra la folla per arrivare davanti, osservando il cartellone dei risultati, quindi si era voltato verso il resto del club con un’espressione piena di gioia. “Ce l’abbiamo fatta!” aveva esclamato, mimando un pugno verso l’alto. Dopo molte urla e congratulazioni, si erano ritirati tutti nelle rispettive stanze per riposarsi per la tornata finale. Quell’esibizione era stata anche meglio della prima e Sandy era sicura che i ragazzi avessero almeno una buona chance di ottenere il titolo.

 

Improvvisamente, lo staff indicò loro che i giudici stavano per elencare i cori che avevano raggiunto le prime cinque posizioni. Vennero chiamati uno a uno: il quarto, nonché penultimo in lista, erano i Vocal Adrenaline. Trattenendo il fiato, la donna rimase in attesa dell’ultimo finalista. Ti prego, Signore, ti prego… hanno lavorato così duramente, pensò. Ti prego, fa’ che siano loro.

“E l’ultimo dei cinque gruppi finalisti nella nostra Competizione Nazionale di Canto Coreografato…” ci fu un attimo di silenzio, poi: “sono le Nuoveee Direzioniiii!”

Urlando e dimenandosi come pazzi, il Glee Club del McKinley salì sul palcoscenico. Guardandosi attorno, prestando attenzione sia ai ragazzi che a Will, seppe che, se anche non avessero vinto il primo posto, arrivare fino a questo punto era più di quello che si erano aspettati. Il professore le strinse una mano e lei batté le palpebre per cacciare indietro le lacrime mentre le varie posizioni venivano rivelate una a una. Continuava ad aspettarsi di sentire il loro nome, ma non venne mai. Infine… incredibilmente, gli unici due gruppi rimasti sul palco erano i Vocal Adrenaline e le Nuove Direzioni.

“Signore e signori,” annunciò il presentatore. “Hanno conquistato il secondo posto… i Vocal Adrenaline!” Il teatro fu pervaso da un equo ammontare di applausi e di ansiti di sorpresa, mentre lei si voltò di scatto, incrociando gli sguardi sconvolti del Glee Club. “I campioni delle Nazionali di Canto Coreografato del 2012 sono le Nuove Direzioni da Lima, Ohio!”

Corsero tutti nelle braccia dei compagni, formando un ammasso di persone intente ad abbracciarsi, piangere e ridere. Portarono sul palco il trofeo e i ragazzi lo sollevarono in alto. Sandy scorse più di un bacio entusiasta tra i membri del club. Finn e Rachel. Puck e Lauren. Brittany e Santana. E, ovviamente, Kurt e Dave. Il sipario calò e lei sgattaiolò in un angolo tranquillo del dietro le quinte. Estraendo il cellulare, selezionò una voce della rubrica.

“Sandy?” la profonda voce di Paul uscì dal piccolo dispositivo.

“Sì, sono io,” rispose. “Hanno vinto, hanno vinto la competizione, Paul!” Le lacrime le sgorgarono dagli occhi, scorrendo lungo le sue guance.

“Davvero?” chiese quello, e lei riuscì a percepire la completa sincerità della sua esultanza.

“Sì, davvero. Sono stati incredibili!” Fece una pausa di silenzio. “Vorrei tanto che li avessi visti,” disse. “Vorrei che tu fossi stato qui. Sono stati fantastici, David era fantastico.”

“Non ne sono affatto sorpreso,” rispose. “E anch’io avrei voluto essere lì. Di’ a David che sono fierissimo di lui e che gli voglio bene, okay?”

“Certamente.”

“Puoi dirgli anche un’altra cosa?” domandò.

“Sicuro.”

“È arrivata una lettera dalla Columbia di New York City, oggi,” la informò. “Ha detto che avrei potuto aprire quelle che arrivavano mentre lui era via, se venivano da lì o dalla Fordham. Digli che è stato ammesso, con una borsa di studio sportiva parziale.”

Lei guardò suo figlio, che al momento stava tenendo Kurt per mano – e la vista le si offuscò mentre le lacrime ripresero a fuoriuscire. “Glielo dirò,” e tirò su col naso. Sentì che qualcuno la chiamava. “Devo andare,” affermò. “Ci vediamo all’aeroporto quando vieni a prendere David, okay?”

“Va bene,” ribatté Paul. “Ci vediamo, Sandy.”

Si asciugò gli occhi, dirigendosi verso il gruppo di adolescenti. Fu immediatamente avvolta in una serie di abbracci da tutti quanti. Tranne uno, ovviamente. Suo figlio si teneva leggermente in disparte, sorridendo ma con una postura che sembrava indicare disagio. Quando fu sciolta l’ultima presa, gli si avvicinò. “Congratulazioni, David,” disse, non accennando a toccarlo o ad avere un qualsiasi contatto fisico con lui. “Sei stato fenomenale. Non credo che ce l’avrebbero fatta, senza di te.”

Comparve una buffa espressione sul suo volto e all’improvviso Kurt gli si affiancò. Dave lo guardò e gli sorrise mestamente. “Grazie. Sai, penso di doverti dire la stessa cosa. Non penso che sarei qui, ora, se non fosse stato per te.” Strascicò i piedi con fare imbarazzato e lei torse nervosamente le mani intrecciate.

Kurt alzò gli occhi al cielo al comportamento di entrambi. “Seriamente?” esclamò. “Abbracciatevi e fatela finita! Prometto che il mondo non imploderà…”

Sandy rimase immobile ma, dopo uno o due secondi, Dave le si avvicinò. Allungò le braccia, poi le fece ricadere. Lei era abbastanza sicura che fosse sul punto di fare dietro front quando, senza alcun avvertimento, le afferrò le spalle e l’abbracciò stretta contro di sé, come se avesse paura di perdere il coraggio per farlo.

Sandy trattenne il respiro, avvolgendo le braccia attorno a suo figlio per la prima volta da quando aveva sei anni. La sensazione meravigliosa non era cambiata. Anzi, come non detto, pensò. È anche più bello, ora. L’ultima volta ti aveva abbracciata perché eri stata tu ad averlo partorito. Questa volta te lo sei guadagnata, insieme alla sua accettazione. Era ora che mettessi in chiaro le tue priorità, Sandra. “Ti voglio bene, David,” gli sussurrò nell’orecchio.

Lui l’allontanò gentilmente da sé, ma tenne le mani sulle sue spalle. Poteva vedere che gli occhi di suo figlio fossero lucidi quanto i suoi. La bocca di Dave s’incurvò in un sorriso bellissimo che le fece stringere il cuore. “Lo so, Sandy,” le disse. “Lo so che mi vuoi bene.”

Voleva scoppiare a piangere, con tanto di singhiozzi, e rigettarsi tra le sue braccia, ma resistette. Devi pensare a quello di cui lui ha bisogno. A quello che lo mette a suo agio. Non spingere, è già più di quello che tu abbia mai pensato di avere. Ed è molto più di quello che ti meriti. Ricambiò il suo sorriso. “Ne sono felice,” si limitò a rispondere.

Sentì un tocco dietro di sé e si accorse che Kurt si era messo di fianco a loro, strofinando gentilmente le loro schiene. “Allora,” cominciò. Il suo tono di voce era leggero, ma le sue iridi brillavano di amore e fierezza per entrambi. “Siete pronti per la grande foto di gruppo?”

“Assolutamente,” dissero Dave e lei nello stesso momento. Si guardarono l’un l’altra, sorpresi per un attimo, quindi iniziarono a ridere. Presero ciascuno una mano di Kurt e si diressero verso il resto del club, sorridendo felicemente per tutto il tempo.

 

 

Preparate spago e carta da imballaggio, questa fic è proooonta! :D I miei sommi e infiniti ringraziamenti a tutti voi, per aver reso questa fic migliore della somma delle sue parti con il vostro contributo. *Abbraccia!*

 

 

V.d.T.

Finita anche questa! ^__^ Spero che vi sia piaciuta e che il mio lavoro vi abbia soddisfatto. Penso di prendermi una pausetta, dopo questa storia, ma tornerò tra due settimane con il seguito a SIYT che vi avevo promesso.. X9

Grazie a cino nero per aver messo la fic tra le seguite, grazie a chi già lo faceva, a chi ha recensito e a chi ha solo letto!

Vi lascio a Barista Confessions, la fic Kurtbastian tradotta da RenoLover. Mi raccomando a quello che vi ho detto nelle note del capitolo 5! ^__^

A presto!

   
 
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