Carissimo diario,
tutto il mondo sa che sono
incinta.
Che novità, dirai te… Tuo
marito è un calciatore di fama mondiale e ti ha dedicato un goal di fronte le
telecamere…
No, il motivo non è
questo.
L’ ho detto a mia madre,
ecco il vero motivo.
Ho avuto la brillantissima
idea di telefonarle ieri sera.
È quasi svenuta.
Papà ha cominciato a
piangere perché la sua “bambina” era diventata una donna
(non ci fare caso, caro diario, papà mi crede ancora una bimba di
10 anni vestita da maschiaccio).
Atsushi era felicissimo e
indovina che mi ha detto? “Sanae, sarà un maschietto, vero?”.
Tsubasa ancora sta ridendo
per la faccia che ho fatto e io, per punizione, gli ho ordinato di prepararmi
un bel the caldo con tanto zucchero.
Koji si è risparmiato la
battuta perché non voleva che il bimbo si stressasse.
Quanto adoro i miei
fratellini! Tanto da strozzarli, a volte!
Solo quando ho messo a
posto il telefono mi sono ricordata che avevo scordato di dire a mamma di
non appendere i cartelloni
per le strade di Fujisawa con la notizia del bambino.
Dimenticanza fatale.
Ormai era fatta.
Neanche il tempo di
richiamare che il telefono era già occupato.
Ci ho rinunciato, e ho
deciso di comune accordo con Tsubasa di telefonare anche ai suoi.
La mamma di Tsubasa ha
pianto e ha detto che non mi conveniva avere un maschio o sarebbero stati guai
seri per me.
Santa signora Ozora!
Lo stesso mi ha detto il
padre di mio marito, che poi si è dovuto allontanare perché stava per avere una
crisi di pianto.
A Daichi è stata spiegata
la situazione ed è stata felicissimo tanto che si è messo a saltare per tutta
casa
urlando che avrebbe avuto finalmente un nipotino alla sua altezza
con cui giocare.
E Tsubasa si è fatto
un’altra risata, ma stavolta me lo sono fatta anch’io perché so che Daichi è un
bambino,
ed è naturale che desideri
un compagno di giochi.
Stamattina, alla nove, ha
cominciato a squillare il telefono.
Appena Tsubasa ha
risposto, ha staccato il telefono dal suo orecchio e ho sentito delle urla
provenire dalla cornetta.
Vuoi sentire cosa ho
sentito, caro diario?
“Molla il telefono, ho
chiamato io!”
“E dai, non essere
egoista!”
“Voglio essere io il
primo!!!”
“Mollate l’apparecchio o
dico al mister di non lasciarvi giocare!”
Non sai quanto ho riso
quando ho sentito Ishizaki, Urabe e Misaki litigare per il telefono!
E sono stata contenta di
sentire Taro abusare della sua autorità per avere la priorità su di loro!
Ho preso la cornetta dalle
mani di mio marito e ho cercato di metter pace.
“Dov’è il papà, voglio
parlare con lui!”
Gli avrei sputato in
faccia ad Ishizaki (letteralmente!)! Ho abbandonato la cornetta e mi sono
buttata sul letto, offesa.
Ho cercato di metter pace
e lui mi ripaga così! E poi, sono io quella incinta!
Misaki ha preso la
cornetta e ha cominciato ad urlare il mio nome, scusandosi per il comportamento
del compagno.
Ho ripreso la cornetta e
abbiamo parlato un po’ solo noi due.
Ishizaki ed Urabe urlavano
da una parte che volevano parlare anche loro, mentre Tsubasa voleva,
con le buone, partecipare
alla conversazione.
Taro non si è voluto
pronunciare sul sesso del bambino, perché sarebbe diventato lo stesso il suo
“preferito” o la sua “preferita”.
Dopo, mi è toccato parlare
un po’ anche con quegli altri due scalmanati.
Appena ho sentito la
parola “maschietto” ho passato a Tsubasa.
Mi hanno telefonato tutti.
Anche Wakabayashi dalla
Germania e Hiyuga, Akai, Aoi dall’Italia.
Com’è che lo sapevano
tutti?
Semplice: mamma lo ha
detto alla madre di Ishizaki, che lo ha riferito al figlio, Ryo ha informato
Urabe e Misaki,
Taro ha informato Misugi e
Matsuyama, che hanno poi avvertito le loro rispettive ragazze, poi l’ hanno
saputo
il restante della
nazionale giovanile fino ad arrivare agli antipodi del mondo.
“I cartelli non li avete
attaccati?” ho chiesto ironica al trio del Jubilo Iwata, e loro mi hanno
risposto seri dicendo
che già erano affissi sui muri della vecchia scuola.
Non ci volevo credere.
Il tempo di accendere la
tv e già era stato mandato in onda un servizio sul Giappone che mostrava come
avesse
reagito la nazione alla
notizia del bimbo.
Tutti i nostri amici della
Nankatsu erano sullo schermo che ci facevano le congratulazioni e che
appendevano
dei poster sui muri della
scuola con la lieta novella.
Mi sono messa a piangere
per la commozione e, un po’, per la vergogna.
Tsubasa mi ha abbracciato
cercando di consolarmi e mi ha promesso tante coccole e tanti regali per farmi
smettere di piangere.
Quando però ho sentito che
volevano tutti un maschio, ho spento la tv e ho messo il broncio, scatenando
l’ilarità di mio marito.
Ora sono stesa sul letto e
sto per fare il consueto riposino pomeridiano.
Prescritto da Tsubasa,
ovvio.
A presto!!!
Sanae Nakazawa
(felicemente Ozora!)
Ringrazio con affetto Manila e Vale per
le loro recensioni.
Una precisazione. Come avete letto,
Sanae ha due fratelli: Koji e Atsushi.
Per Atsushi, non ci sono problemi.. Sono
pienamente sicura che sia suo fratello.
Per Koji, ci sono dei problemi.
Mi riferisco a Koji Nakano, aiutante di
Sanae ai tempi delle elementari per la tifoseria, e capo dei tifosi in seguito,
alle medie.
Sul numero quattro del manga di CT,
quando inizia la partita tra Nankatsu e Shimizu, Yoichi Takahashi
fa vedere Sanae che, come al suo solito,
tifa animatamente la sua squadra. Ad un tratto, Koji tenta di rimproverarla
chiamandola “sorellina”.
Ho collegato anche il cognome Nakano con
Nakazawa, e tutto questo mi ha fatto intendere che Sanae e Koji
siano fratelli, anche se non ci sono
prove per confermarlo.
Se qualcuno ha delle informazione in
merito, vorrei che mi contattasse e mi spiegasse ciò che lega questi due
personaggi.
GRAZIE
BACI
HIKARISAN