Un ultimo abbraccio, un' ultima volta...

Era un giorno sorprendentemente sereno, il sole era alto nel cielo azzurro cosparso da nuvole bianche ,che sembravano fatte di zucchero filato.
I bambini felici, facevano volare aquiloni oppure giocavano a pallone.  In quella gornata tutti sembravano felici ma non era così.
Celia camminava  nel parco, osservando,  i bambini felici che giocavano e anche lei avrebbe voluto essere felice e spensierata come quei bambini , ma nella sua vita niente era più come prima, tutto era cambiato senza che lei se ne rendesse conto.
Camminando, pensava a suo fratello in ospedale e a cosa non andasse nella sua vita.
Ogni volta che pensava a suo fratello, gli veniva un groppo alla gola, un nodo allo stomaco perchè sapeva che suo fratello  non sarebbe rimasto ancora tanto con lei, ma presto avrebbe raggiunto i suoi genitori lassù in quel cielo azzurro, che non gli ispirava più niente.
La sua vita ormai non aveva più alcun senso, anzi ormai la sua vita era finita.
Ripensava con amarezza e tristezza a tutti quei momenti in cui avevano: riso, scherzato, litigato o pianto insieme o a quando si erano ritrovati dopo tanto tempo.
Ma sopratutto ripensava: ai suoi abbracci, alle sue carezze e ai suoi baci , che  riempivano quelle sere calde d'estate.
Sapeva ,che non avrebbe potuto sopportare un dolore così grande e in quel momento avrebbe voluto scomparire in silenzio, senza far rumore, come le gocce , quando piove, che spariscono ad una ad una nell' asfalto.
O gni cosa che vedeva gli ricordava lui chiuso, in quella stanza d' ospedale, costretto in quel maledetto letto ,nei suoi ultimi giorni di vita, in quel momento avrebbe voluto gridare che lui non doveva essere lì in quel letto d' ospedale ma che avrebbe dovuto essere lì con lei in quel parco che aveva sempre amato e dove da piccoli andavano sempre a giocare.
Ma nello stesso tempo dentro di lei si agitava un sentimento non solo di tristezza da una parte ,ma anche di felicità dall' altra, perchè  suo fratello non avrebbe più soffrire le pene dell' inferno, ma  sarebbe andato in un posto migliore dove non avrebbe più sofferto e avrebbe potuto giocare per sempre a pallone.
Questo pensiero riusciva a consolarla e a  farle sopportare meglio il dolore ,che avrebbe dovuto affrontare.
In cuor suo sapeva, che lui sarebbe stato  sempre con lei, anche se non fisicamente, in un altro modo nel suo cuore, attraverso i ricordi ei sogni perchè un legame così forte niente e nessuno lo può cancellare perchè è un legame che non si spezzerà mai finchè lei terrà viva la sua memoria.