Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Rey_    20/10/2012    30 recensioni
DAL CAPITOLO 16.
Non riuscii a fargli la domanda, perché un tuono squarciò il cielo, facendoci sobbalzare.
Portammo tutti e due lo sguardo verso i nuvoloni neri sopra di noi e in quel momento una pioggerella fitta cominciò a bagnarci.
-Non ci posso credere!- esclamai, allargando le braccia. Lui scoppiò a ridere di gusto, avvicinandomi a se.
-Che dicevi a proposito che siamo a Luglio e che…-
-Oh, zitto.- lo interruppi con una risata. Lui si scostò i capelli bagnati dalla fronte e si chinò su di me.
-Non provare a baciarmi, Payne. Sarebbe troppo da film.- gli dissi divertita. Lui fece una smorfia.
-Così rovini l’atmosfera.- si lamentò. Io scoppiai a ridere e mi allontanai da lui.
Lui non mi lasciò andare tanto lontano, mi afferrò per i fianchi e mi riavvicinò a se, stringendomi forte.
-Dai, è sempre stato il mio sogno.- piagnucolò. Scoppiai di nuovo a ridere e vidi un sorriso spuntare all’angolo delle sue labbra imbronciate.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Epilogo.
 
 
4 anni dopo, Maggio.
 
 
Jenny.
 
 
 
-Andiamo, Harry, siamo in ritardo!-lo richiamai per l’ennesima volta, scuotendolo. Lui mugugnò qualcosa infastidito e si rigirò nel letto, coprendosi la testa con il cuscino. Sbruffai e cercai invano di acconciarmi i capelli in maniera decente.
Lasciai perdere quando per l’ennesima volta la treccia che avevo cercato di fare si era sciolta, i capelli troppo lisci e ribelli per accettare di restare chiusi e sistemati in una qualsiasi acconciatura.
Decisi di lasciarli sciolti mandandoli a farsi fottere mentalmente e afferrai un cuscino per tirarlo addosso ad Harry, che non aveva la minima intenzione di alzarsi.
-Vuoi alzarti?!- esplosi, guardandolo di traverso, anche se lui non mi poteva vedere perché mi dava le spalle.
-Jen, è domenica. Ho bisogno di dormire.-mugugnò. Sbruffai e gli tirai via le coperte, costringendolo a raggomitolarsi, stringendo le gambe al petto.
-Si lo so, anche io avrei preferito dormire. Non è colpa mia se mia sorella e il tuo migliore amico hanno deciso di sposarsi di domenica mattina.- gli ricordai esasperata.
A quelle parole si tirò su di scatto, lanciandomi un’occhiata stralunata.
-Dici sul serio? Oggi è quella domenica?-chiese. Alzai gli occhi al cielo.
-Si, idiota. A volte penso che hai la memoria come un colino! Come fai a dimenticarti certe cose?-sbruffai. Lui rise e si alzò, afferrandomi di scatto per i fianchi e tirandomi a se.
-Sei tu che mi distrai, piccola.-mi sussurrò. Alzai di nuovo gli occhi al cielo ma non potei fare a meno di sorridere, lasciandogli un piccolo schiaffetto sulla nuca.
-Vai a fare il ruffiano con qualcun altro.-lo rimbeccai. Lui mi fece una smorfia e mi stampò un bacio veloce sulle labbra. Poi si stropicciò gli occhi e sbadigliò. Sciolsi l’abbraccio.
-Vai a lavarti, ti voglio attivo in meno di cinque minuti.-gli ordinai. Lui sbruffò e a passo pesante si avviò verso il bagno.
-Si, mamma.-rispose sarcastico.
Dopo pochi minuti uscì dal bagno solo in boxer e canottiera, lo sguardo appena più vispo, mentre io cercavo per l’ennesima volta di sistemare i capelli, in un ultimo atto di speranza che non era servito a niente.
Sbruffai e decisi di lasciar perdere davvero. Lanciai un’occhiataccia all’armadio.
-Ricordami di odiare mia sorella per avermi costretta a mettermi questo vestito odioso.-sibilai, prendendo con cautela il vestito striminzito rosa pallido nell’armadio, ricoperto da una pellicola di plastica. Lo guardai inorridita e mi preparai ad indossarlo.
Sentii Harry ridere e mi voltai a guardarlo, l’espressione divertita davanti alla mia smorfia di disgusto.
-Dai, non sarà così male. Cher non ha brutti gusti.-tentò di tirarmi su. Gli lanciai un’occhiataccia.
-Si vede proprio che non la conosci ancora bene.-ribattei, nonostante sapevo che stavo dicendo un’assurdità. Da quando ci eravamo trasferite a Londra, i due avevano legato parecchio. Non pensavo che la loro amicizia fosse più forte di quella tra Cher e Louis, perché quella era davvero una cosa particolare, quei due sembravano capirsi solo con uno sguardo, ma ci si avvicinava parecchio.
Nel primo periodo in cui ci eravamo arrangiati, abitando tutti sotto lo stesso tetto, li trovavo spesso isolati a chiacchierare e, nonostante Cher all’inizio lo considerasse solo un ragazzino, andavano parecchio d’accordo, finché non erano diventati ottimi amici.
A volte credevo che lei semplicemente gli fosse grata perché da quando c’era lui io non facevo altro che sorridere.
-Vuoi la mia opinione?-chiese, riscuotendomi dai miei pensieri. Sbattei le palpebre e lui sorrise incoraggiante. Feci spallucce e mi sfilai la maglietta, tirando fuori dalla plastica che lo avvolgeva il vestito di un orribile rosa confetto.
Sarei sembrata una bomboniera, me lo sentivo.
-Certo. Voglio proprio sentirti ridere e sfottere tutto il giorno.-borbottai sarcastica. Lui si morse il labbro inferiore e si accomodò sul letto, allontanando le mie proteste con un gesto della mano.
-Dai, mettilo.-mi incitò. Sospirai e scivolai dentro il vestito.
-Probabilmente sarà un po’ stretto- tentai di giustificarmi, sentendo il sangue cominciare a colorarmi le guance –Cher non ha molto occhio per le taglie, e non ho avuto occasione di provarlo.-
Harry si limitò a sorridere e a scandagliarmi con lo sguardo.
-E poi ha questa scollatura sulla schiena che…-
Il suo sorriso si allargò ed io arrossii sempre di più.
Nonostante ormai vivevamo insieme da quasi tre anni, dormivamo insieme e tutto il resto, provavo sempre un certo imbarazzo quando i suoi occhi si posavano su di me, come se avessi paura di non essere abbastanza. Ma il suo sguardo soddisfatto e pieno d’amore mi faceva ricredere ogni volta.
Con un sospiro tirai su il vestito, che arrivava appena sopra il ginocchio e aveva una scollatura vertiginosa sulla schiena, che avrei dovuto coprire con un copri spalle di un rosa più chiaro almeno all’interno della chiesa.
Allungai il braccio all’indietro, per chiudere la cerniera, ma non ci arrivai. Gli lanciai uno sguardo implorante.
-Mi aiuti?- chiesi.
I suoi occhi scintillanti mi percorsero lenti, partendo dai piedi nudi e arrivando lentamente ai miei occhi che lo scrutavano impazienti.
Appena incrociò il mio sguardo sorrise, un sorriso di approvazione e si alzò, venendomi incontro.
Sostituì la mia mano con la sua e lentamente tirò su la cerniera, indugiando.
-Nonostante il colore non sia dei migliori, sei uno schianto.- mi sussurrò all’orecchio, il suo respiro caldo che mi fece venire i brividi.
-La tua opinione è di parte, lo sai.-ribattei divertita. Lui soffocò una risata e mi posò un bacio morbido sul collo, facendomi sussultare.
-Si, ma questo non toglie che tu sei da mozzare il fiato. Dovrò uccidere ogni ragazzo che posa gli occhi su di te, oggi.- mormorò sconsolato. Scoppiai a ridere e mi voltai verso di lui, allacciandogli le braccia dietro al collo.
-Sei dannatamente dolce, Mr. Styles.-gli dissi arricciando le labbra. Lui mi regalò un sorriso smagliante e si chinò su di me per stamparmi un altro bacio veloce.
-Lo so, sono perfetto.- si vantò. Risi e lo spinsi via.
-Mh, aspetta a parlare. Devi ancora metterti lo smoking.-gli ricordai. Lui fece un gesto annoiato con la mano e roteò gli occhi al cielo.
-Lo smoking non farà che confermare. Oggi cadranno tutte ai miei piedi.- disse sicuro. Schioccai la lingua senza trattenere un sorriso divertito.
-Non direi, dato il fatto che sembrerai un pinguino impacciato.- replicai. Lui scoppiò a ridere e mi scompigliò i capelli, superandomi per dirigersi in bagno.
-Non ne sarei così convinto, se fossi in te.-mi suggerì facendomi l’occhiolino, prima di chiudersi la porta alle spalle.
Scossi la testa, divertita, e cercai di infilarmi le scarpe con i tacchi vertiginosi che, sempre Cher, aveva scelto per me.
Quando mi aveva detto che sarei stata, ovviamente, la sua damigella d’onore, non aveva specificato che avrebbe scelto lei vestito e scarpe.
Almeno mi aveva lasciato libera di scegliere come sistemarmi i capelli, solo che ci avevano pensato loro a decidere come stare, rifiutandosi di farsi sistemare come volevo io.
Sembrava che si fossero alleati tutti contro di me.
Appena Harry uscì dal bagno, vestito e profumato, restai completamente senza fiato.
Stava scherzando, quando diceva che era perfetto, ma quella vista non gli dava tutti i torti.
Il vestito gli cadeva a pennello, mettendo in risalto i suoi muscoli. La collana che gli avevo regalato un paio di anni prima per il suo compleanno scivolava sotto la camicia bianca, aperta fino al secondo bottone, che lasciava intravedere una parte della sua pelle liscia e morbida.
Deglutii, percorrendo il suo corpo perfetto con lo sguardo e sentii le solite farfalle invadermi lo stomaco.
Ero felice che ancora dopo quattro anni le sensazioni che provavo verso di lui non fossero cambiate.
Quando arrivai ai suoi occhi, incredibilmente verdi e leggermente insicuri, sentii qualcosa di caldo riempirmi il cuore e togliermi il fiato.
-Ehi, che c’è? Ti sei morsa la lingua?-chiese lui, cercando invano di fare il nodo alla cravatta.
Scossi la testa e deglutii di nuovo, tentando di tornare in me.
-Sei…Sei bellissimo.- soffiai. Lui scoppiò a ridere, piegando la testa all’indietro, e mi si avvicinò per stamparmi un bacio in fronte.
-Te l’avevo detto.-ribatté, stringendosi nelle spalle. Gli scoccai un’occhiata di traverso che lo fece ridere ancora più forte.
-Mi aiuti a fare il nodo?-chiese, tendendomi la cravatta blu che aveva in mano. Mi strinsi nelle spalle.
-Non ho idea di come si fa.-risposi. Lui parve per un secondo sorpreso, poi si aprì in un sorriso finto incredulo.
-Come sarebbe a dire? Che razza di ragazza sei, non sai fare un nodo ad una cravatta!-esclamò, fingendosi inorridito. Lo guardai male, incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
-Oh, beh, allora vai a cercarti una ragazza che sa farlo.- mugugnai. Lui rise e mi abbracciò di slancio, stampandomi un bacio sulla guancia.
-Ti adoro quando fai la permalosa.-sussurrò al mio orecchio –Stavo scherzando. Non sarai capace a fare il nodo alla cravatta, ma sei brava a fare altre cose.- mormorò lanciandomi un’occhiata maliziosa. Arrossii violentemente e lo spinsi via, imbarazzata.
-Idiota.- sibilai, facendolo ridere.
-Ragazzi!- ci chiamò Niall, bussando alla porta della camera.
Niall era l’unico, assieme a Zayn, che era rimasto nella casa di Londra che avevano comprato tutti insieme, ovviamente insieme a me e Harry, che ci eravamo appropriati dell’unica camera matrimoniale.
Cher e Liam dopo il primo anno avevano deciso di andare in un appartamento solo per loro, così come aveva fatto Louis con la sua Eleanor.
Il suo richiamo fu seguito dalla testolina bionda che si affacciò alla porta, titubante.
-Siete pronti? Siamo leggermente in ritardo.-disse, sorridendo quando i suoi occhi azzurri si posarono su di me.
-Wow, Jen. Sei uno schianto!-si complimentò, entrando completamente nella stanza e guardandomi attentamente. Harry gli scoccò all’istante un’occhiataccia e mi si parò davanti.
-Vacci piano con gli sguardi, biondino.- lo riprese. Niall sorrise e alzò le braccia davanti a se.
-Tranquillo, fratello. Lo so che è off-limits.-  affermò con una risata. Harry si rilassò ed io gli pizzicai un fianco contrariata.
Nonostante la sua gelosia mi lusingasse e mi facesse sentire importante e protetta, a volte la trovavo esagerata, soprattutto quando era rivolta ai suoi, e quindi miei, migliori amici.
Harry capì al volo e mi lanciò uno sguardo di scuse, sorridendo mettendo in mostra le fossette.
Scossi la testa e Niall lo indicò.
-Ancora devi metterti la cravatta?-gli chiese. Lui si strinse nelle spalle e Niall scosse la testa, sconsolato.
-Dai, ora andiamo o Zayn ci lascia qui, ti aiuto io a fare il nodo.- propose, facendoci segno di muoverci. Dopo avermi afferrato la mano, intrecciando le sue dita tra le mie, mi trascinò al seguito di Niall con un sorriso entusiasta che capii era tutto per il suo migliore amico, che stava per fare il fatidico grande passo.
 
 
 
 
 
Se c’era una cosa che mi piaceva fare ai matrimoni, soprattutto a quello, era fare tutto il contrario di quello che facevano gli altri.
Se tutti, quando entrava la sposa, si voltavano verso di lei, per ammirarla in tutto il suo splendore, io non lo facevo.
Nonostante sapevo che l’entrata di mia sorella sarebbe stata una cosa unica, emozionante, irripetibile, io guardai Liam.
Mi piaceva il suo viso quando era attraversato da milioni di emozioni contrastanti e, nell’istante in cui i suoi occhi incontrarono quelli di Cher, sulla porta della chiesa, sul suo viso ci fu un’esplosione di gioia che sarebbe stata da immortalare.
Un sorriso da ebete gli si dipinse sulle labbra e gli occhi gli diventarono lucidi, rischiando di far uscire le lacrime come una fontana.
Quel ragazzo era un pappamolle, emotivo quasi quanto una ragazza.
Appena Cher mi sfilò accanto, però, attirò tutta la mia attenzione e Liam, così come tutto il resto della chiesa, sparì ai miei occhi.
Mia sorella non era mai stata più bella di così.
I capelli lunghi e neri erano raccolti in una treccia morbida che le sfiorava la schiena stretta in un corpetto semplice, bianco, che le fasciava la vita. Il velo lungo era tenuto sui capelli da un cerchietto di perle bianche e il vestito aveva giusto due centimetri di strascico.
Con il precario equilibrio che aveva solo sulle scarpe da ginnastica, immaginai quanto fu difficile per lei attraversare tutta la navata con Mike a braccetto senza inciampare nei suoi stessi piedi.
Mi venne il sospetto che sotto al vestito avesse un semplice paio di ballerine.
Ma non fu il vestito, bellissimo nella sua semplicità, ad attirare la mia attenzione, riempiendomi il cuore di muta soddisfazione.
Era il suo viso, coperto da un minimo strato di trucco, però così bello e luminoso.
Lei era felice, lo si vedeva dalle guance colorate di rosa, dagli occhi che le brillavano e dal sorriso smagliante che aveva sulle labbra.
Nonostante sapevo che dentro di se sicuramente aveva un turbinio di emozioni che le permetteva a malapena di respirare, ostentava così tanta sicurezza e tranquillità da fare invidia.
Era bellissima, ed io ero fiera di avere una sorella così.
La funzione sembrò durare poco, forse perché ero persa tra i miei pensieri e perché i sorrisi maliziosi che Harry mi lanciava, in piedi accanto a Liam, di fronte a me, mi distraevano da quello che stava succedendo.
Quando ci fu il momento del ‘si’ e dello scambio delle fedi, Liam mostrò una sicurezza che non sembrava appartenergli, mentre Cher, che era riuscita a trattenersi fino a quel momento, scoppiò in un pianto silenzioso ed emozionato, riuscendo solo a balbettare tra i singhiozzi la risposta.
Qualche lacrima sfuggì anche a me, così come a Mike, accanto a me, che fece scoppiare un applauso al momento del bacio.
-L’avevo detto io che quei due avrebbero fatto questa fine!- squittì abbracciandomi di slancio. Scoppiai a ridere e ricambiai la stretta, mentre i due freschi sposini uscivano dalla chiesa mano nella mano, sotto una tempesta di chicchi di riso.
Dalla chiesa, ci spostammo subito al luogo del ricevimento e dopo le foto di rito e gli abbracci e le lacrime che non finivano più di mia sorella, Liam la rapì letteralmente dal gruppo di amiche con cui stava parlando e la fece girare sotto il suo braccio, conducendola al centro della pista da ballo. Strinse le braccia intorno ai suoi fianchi e le sussurrò qualcosa all’orecchio, che la fece arrossire.
Poi la musica partì e Cher poggiò la testa sulla sua spalla, lasciandosi guidare in un lento dalle braccia forti e sicure di Liam.
Sospirai felice guardandoli e mi convinsi del fatto che Cher aveva trovato finalmente quello che stava cercando, così come Liam, e che quei due erano davvero perfetti insieme.
Erano il chiaro esempio che il vero amore esiste, che non è solo una favola e che, anche se raro, c’è.
All’improvviso due mani leggere si posarono sui miei fianchi, facendomi sobbalzare. Mi voltai, perdendomi all’istante negli occhi verdi e limpidi di Harry. Gli sorrisi e lui ricambiò all’istante, chinandosi su di me per sfiorarmi le labbra con un bacio.
-Mi offre questo ballo, signorina?-mi chiese, indicandomi la pista da ballo dove, oltre Liam e Cher, c’erano altre coppie, come Louis ed Eleanor, Zayn con una biondina che non conoscevo e Niall che teneva tra le braccia una bambina e la faceva girare facendola ridere.
-Sai, che non sono affatto capace di ballare, vero?-replicai, puntando i miei occhi nei suoi. Lui annuì e sorrise strafottente.
-Dipende tutto da chi guida.- affermò, trascinandomi con se.
-Smetterai mai di essere così sicuro di te?- mormorai quasi tra me e me, mentre lui mi stringeva le braccia attorno ai fianchi e le mie andavano ad allacciarsi dietro al suo collo.
-Nah.-rispose arricciando le labbra, dopo averci pensato un po’. Scossi la testa e lui scoppiò a ridere, baciandomi di slancio.
Poggiai la testa sul suo petto quando si staccò e chiusi gli occhi, rilassandomi.
Lo sentii sospirare.
-Sono felice per loro.- sussurrò. Aprii gli occhi e seguii il suo sguardo, puntato su Liam e Cher, che ridevano e si scambiavano un bacio di tanto in tanto.
Annuii e sorrisi stringendolo forte.
-Si, anch’io.-
Lui ricambiò la stretta e spostò gli occhi su di me.
-Ti amo, lo sai?- chiese, sorridendo quel tanto perché le sue adorabili fossette spuntassero facendomi sussultare e fermare il cuore per un secondo.
Ricambiai il sorriso e sfiorai le sue labbra con le mie.
-Si, anch’io.-ripetei.
 
 


 

FINE


















HOOOOOLA C':
Eeeeee...punto.
Fine, chiuso. Anche questa ff è andata.
Cavolo, pensavo di essermi abituata e che prima o poi mi sarebbe sembrato naturale concludere le storie.
Ma quì sembra che più vado avanti e più peggioro çç
Boh, questa storia è stata veramente importante per me e ho adorato ogni singola persona che l'ha letta.
Quindi voglio ringraziare con tutto il cuore le 87 che l'hanno messa tra le preferite,
le 18 che la tengono tra le ricordate,
e le 97 tra le seguite.
Un grazie enorme, ovviamente, a tutte le anime che hanno recensito.
Chi un solo capitolo, chi tutti quanti, chi solo due-tre e poi ha lasciato perdere.
Grazie ad ogni singola persona che ha aperto il link di questa storia perchè, chi più o chi meno, siete state tutte importanti per me.
Grazie, davvero.
Ora la pianto perchè se no mi metto a piangere :')
Cooomunque, è stato un capitolo un po' così e so che forse qualcuna di voi mi starà odiando perchè l'ho scritto tutto dal punto di vista di Jenny.
Ho voluto farlo così perchè alla fine è completamente incentrato su quei due ammori che si sposano e volevo farlo raccontare da Jenny, in modo da non lasciare la coppia Jarry completamente fuori.
Beh, spero vi sia piaciuto e *rullo di tamburi*
visto che molte di voi me l'hanno chiesto, si. Credo ci sarà un continuo.
Probabilmente sarà sui quattro anni prima del matrimonio, non so.
Poi si vedrà.
Ok, direi proprio che è ora di sloggiare, perchè sto diventando peeeesante.
Quest'ultimo 'hola' è quasi più lungo del capitolo D:
So, spero vi sia piaciuto e che, come me, non dimenticherete mai questa storia.
#With much love.
-S.

Ps. Per chi non si fosse ancora stancata di me, passate all'altra mia ff :)
Love is just a mess.

  
Leggi le 30 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Rey_