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Autore: BluechanXD    20/10/2012    7 recensioni
N e White terminano la loro battaglia finale in parità. Per rendere le cose eque, fanno un patto. N rinuncerà alle sue ambizioni ad una condizione: White deve diventare la sua principessa.
Storia tradotta da Lacie con il consenso dell'autrice.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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autrice: BluechanXD
traduttrice: Lupa Malandrina (prima parte) e Lacie (seconda parte)
capitolo originale: qui



Capitolo 15: I Hope You're Happy
- Spero tu sia felice -



"Si, cosa c'è, Bailey?" N mi teneva stretta tra le braccia.
Bailey camminò verso di noi, i suoi fianchi che ondeggiavano lentamente da un lato all'altro, come a farlo apposta. Giunse al bordo del letto, protendendosi sul posto in una posa provocante.
"Ho visto la ragazzina ieri..." Fece una pausa per sorridermi diabolicamente, "...con il suo ragazzo".
Mi stava di nuovo pedinando? Quale diavolo era il suo problema?
N la guardò in modo strano. "Certo che era con lui. Komor è suo amico."
COSA? NON poteva aver detto una cosa del genere dopo quello che era successo tra me e Komor.
"Di che cosa stai parlando, N?" Non intendeva quello, no?
Batté le palpebre. "Intendevo proprio quello che ho detto. C'è qualcosa di sbagliato in questo? Komor è un ragazzo ed è suo amico".
Per un attimo, mi ero completamente dimenticata di Bailey.
Mi passai una mano sul volto."N, razza di testone, un ragazzo non è la stessa cosa di un amico".
Mi sentivo a disagio a definire ancora Komor mio amico. Era ancora mio amico? ... no ... non lo volevo più come amico... Lo odiavo...
"Ah no?" N piegò la testa di lato. "Qual è la differenza?"
Sospirai. "Un ragazzo è uno che ha appuntamenti con una ragazza. Si piacciono più che come amici."
N, che sembrava aver capito, si girò di nuovo verso Bailey. "Bailey, Komor non è il ragazzo del mio tesoro. Lei e io ci stiamo per sposare."
Il suo sorriso si allargò. "Oh, davvero?"
Aspetta... NO. Lei non poteva saperlo, vero? No. No, assolutamente.
Lei ridacchiò. "N, sai baciare, non è vero?"
"Lascia stare." Le parole uscirono improvvisamente dalla mia bocca prima che potessi fermarle.
N sbatté rapidamente le palpebre. "Sì, perchè? Baciare è un segno di affetto tra due esseri umani".
Le false risate di Bailey erano veramente nauseanti. "Sì, ma sai cosa vogliono dire i baci sulle labbra, giusto?"
Avrei voluto che il terreno si aprisse e che venissero fuori dei demoni per trascinarla giù all'inferno.
"Bailey ..." mormorai, ringhiando. N ci pensò per un attimo finchè non fu interrotto da Bailey. "Beh, significa che ami molto quella persona. Ma proprio tanto."
Lui annuì, assimilando tutto. "Capisco. Ma cosa hanno a che fare con l'amico del mio tesoro?"
Lei sorrise, mostrando i denti. "Quando ero a Sciroccopoli-"
"NO!" Le mie mani volarono a coprire le orecchie di N. Non doveva sentire!
N mi prese i polsi, tirando via le mie mani dalle sue orecchie. "Cosa c'è che non va, cara? Ti stai comportando in modo alquanto strano."
"Io-io-io-"
"Lascia che Bailey finisca." N sorrise a Bailey. "Continua, per favore."
Serrai gli occhi. Non stava accadendo davvero.
Bailey fece schioccare la lingua prima di rispondere. "La ragazzina stava baciando il suo piccolo amico proprio qui."
I miei occhi si aprirono leggermente, quanto bastava per vedere il suo dito puntato verso le sue labbra. Per favore, N. Non le credere.
N rimase in silenzio per un momento, poi scoppiò a ridere. "Oh, Miss Bailey, questo è davvero stupido! La mia preziosa White non farebbe mai una cosa del genere!"
Oh, Zekrom, grazie al cielo. C'era solo qualcosa di strano nella sua risata: vi era una leggera esitazione in essa, come se non fosse sicuro se stesse dicendo la verità oppure no.
Bailey iniziò a tirare fuori quella che sembrava una macchina fotografica. CHE COSA? Prima che potessi strappargliela, la tese a N, che gentilmente la prese. Oh, Zekrom, non riuscivo a guardare.
N inspirò bruscamente. Il suo respiro divenne irregolare e il suo corpo tremava violentemente. La macchina fotografica gli cadde di mano, rimbalzando sul letto, per poi fermarsi di botto. Io guardai la foto, inorridita dal suo contenuto.
Il mio primo bacio.
Fui travolta da un'ondata di nausea. Cosa poteva esserci peggio di questo? Perché? Perché Bailey mi odiava così tanto? Certo, aveva una gran cotta per N, ma non c'era motivo fare una cosa simile.
Il corpo di N tremò, le lacrime scivolavano dal suo viso affranto sulle lenzuola ormai bagnate. La forza di gravità mi opprimeva il petto. Sentii il mio cuore, preso dal rimorso, scivolare giù in fondo al mio stomaco. Sapevo di non aver fatto Komor.
"White..." La voce di N era acuta e noncurante.
Senza preavviso, N balzò giù dal letto e corse fuori dalla porta, lasciando una scia di singhiozzi e lacrime. Non rimasi ad ascoltare il "discorso trionfale" di Bailey, invece mi lanciai all'inseguimento di N lungo il corridoio.
Seguii macchie di verde giù per i numerosi corridoi identici finché arrivai davanti ad una delle poche stanze dotate di porta nel castello. Il suono dei singhiozzi di N penetrava attraverso le crepe nella porta.
Titubante, tirai lentamente la maniglia di metallo. Una visione stranamente familiare riempì tutto il mio campo visivo: la vecchia stanza dei giochi di N.
Secchi di vernice aperti e della nuova carta da parati erano disseminati lungo lo sporco tappeto decorato di nuvole. Nessun giocattolo sembrava aver cambiato posizione dall'ultima volta che ero stata lì. Era una camera strana eppure accogliente, anche se il pensiero di N che vi giocava all'età di diciotto anni indugiava ancora nella mia mente.
Per quanto riguarda N, giaceva rannicchiato su sé stesso di fronte al suo piccolo trenino. I suoi occhi seguivano la locomotiva che viaggiava da un'estremità all'altra dei binari in un ciclo infinito. Tirò su col naso, strofinandosi gli occhi come un bambino sgridato.
Lo raggiunsi in punta di piedi, e mi accomodai accanto a lui. N si irrigidì, voltando la testa finché la sua faccia sfiorò il pavimento.
"N? Per favore ascoltami." Posai una mano sulla sua schiena, ma lui la scrollò via, scuotendo la testa di lato contro il pavimento.
"Vai via," piagnucolò con voce attutita seguita da un singhiozzo.
Lasciai ricadere la mano lungo il fianco. "Per favore, N. Non è come pensi."
N si sollevò dal pavimento, rivolgendomi il suo viso macchiato. "Perchè mi hai mentito, White?"
Mi prese alla sprovvista. "Mentire? Io non ti ho mai mentito."
Lui annuì. "Sì invece. Hai detto che avresti festeggiato il tuo compleanno con Komor. Ma hai mentito e l'hai baciato sulla bocca anche se sapevi che non avresti dovuto baciare un ragazzo che non è il tuo fidanzato. Hai mentito! Hai mentito! Hai mentito!"
N scoppiò nuovamente in lacrime, affondando le dita nel tappeto nuvoloso. Provavo fitte lancinanti al cuore. Se solo Celebi si fosse trovato nella regione di Unima, sarei potuta tornare indietro e impedirmi di andare con Komor. Avrei potuto rifiutare il suo invito a Sciroccopoli. In questo momento, mi sarei ritrovata a casa a pianificare il mio matrimonio con N, o ad ascoltare i pettegolezzi di Mildred e Shirley, o persino a scambiare i soliti sguardi feroci con Bailey.
Ma non l'avevo fatto. Ero andata con Komor a Sciroccopoli e adesso mi trovavo qui; una ragazza in procinto di perdere il suo fidanzato.
Spero che tu sia felice, Bailey.
"Non ho mentito, N! E' stato Komor! Mi ha costretto! Non so che cosa avesse, ma non siamo più amici."
Per favore, N. Per favore ascolta.
Le lacrime gocciolavano dal naso di N sul pavimento. Tirò su col naso. "Non siete più amici?"
Scossi la testa, sorridendo appena."No. Non più."
N sembrava ancora più infelice di prima. "White?"
"Sì?"
Mi fissò con fare supplichevole, prendendo le mie mani e portandosele sul suo cuore dal battito irregolare. "Non siete più amici?" Ripetè. "White, anche se Komor è il tuo ragazzo adesso, ami comunque me di più?"
Non riuscii a trattenere l'improvvisa ondata di lacrime che cominciarono a sgorgare di propria volontà. Arrabbiata, i miei pugni si abbatterono sul suo petto.
"Stupido, stupido, stupido! Lui NON è il mio ragazzo! Perchè non te lo ficchi in quella grossa, stupida testa!"
Lui rimase in silenzio mentre colpivo il suo petto sempre più forte fino a farmi male alle mani.
"Un 'ragazzo', come hai detto tu, è colui che a una ragazza piace più che come un amico. E baciarlo sulle labbra, come ha detto Bailey, significa che lo ami più di quanto si ama un amico. Se hai dato a Komor un bacio del genere, allora lui dev'essere il tuo ragazzo."
"NO! Non è il mio ragazzo! Non lo amo! Lo odio! LO ODIO!"
La mia voce riecheggiò attraverso la stanza. N mi fissò, completamente scioccato. Aveva smesso di piangere e tutto ciò che rimaneva delle sue lacrime erano striature asciutte sotto i suoi occhi. Lentamente, mi attirò a sé in un abbraccio gentile.
Non era un abbraccio caldo e affettuoso, ma piuttosto pieno di esitazione e confusione. Le sue braccia mi sfioravano appena in questa goffa stretta. Rimasi seduta a fissarlo per un bel po', chiedendomi cosa mai avesse in mente.
Lui si ritrasse e si alzò in piedi, trascinandosi poi a fatica verso il muro. Passò una mano sulla parete e quella si spalancò leggermente, rivelando un contenitore di vetro che copriva un grande bottone rosso. N sollevò la scatola di vetro e premette il pulsante. Dopo pochi secondi, si sentì una voce.
"Sì? Chi è?" Chiese la voce.
"Sono il tuo signore, N." La sua voce era tornata normale.
"Le mie scuse, Lord N. Come posso esservi d'aiuto?"
N lanciò uno sguardo nella mia direzione. "Disponete i preparativi per la partenza."
"Come desiderate, mio signore."
Il pulsante rientrò nel muro e N prese a camminare verso la porta.
Mi alzai in piedi velocemente. "Partenza? Che cosa vuoi dire?"
Avevo un brutto presentimento.
N si fermò davanti alla porta, senza voltarsi a guardarmi. "Partirò per Hoenn fra un'ora."
No. NO, non poteva lasciarmi! Non così!
Corsi verso di lui, gettandogli le braccia attorno alla vita. Affondai il viso contro la sua schiena.
"No, no, no, no, no. Ti prego non andare! Mi dispiace! Non volevo baciarlo, N! Per favore cerca di capire! Non andare!"
N staccò le mie braccia dalla sua vita. "Avevo intenzione di partire a breve, in ogni caso. Prima arrivo ad Hoenn, meglio è."
Varcò la porta e cominciò a chiudersela alle spalle. "Addio, White."
La porta si chiuse completamente. Non riuscivo a sentire alcun rumore di passi. Volevo impedirgli di partire, ma il mio corpo non riusciva a muoversi. Mi stava abbandonando e stava cadendo invece sul pavimento. N se n'era andato. Chi poteva sapere quando sarebbe tornato?
Il mio corpo tremava, mentre mi trascinavo lungo il pavimento disegnato di nuvole, prendendo il posto di N davanti al trenino. Rimasi lì, a gemere per ore, un'infinita canzone di infelice depressione. Ero stata tradita dal mio migliore amico, quasi uccisa da un pazzo, e abbandonata dal mio fidanzata.
Per che cosa ero stata punita? Avevo bisogno di sapere perchè meritassi di soffrire in questo modo.
I  miei lamenti cessarono quando fui interrotta da un'accesso di tosse. Mi facevano male i polmoni e il sangue trovò la via per la mia bocca. Tossii, stringendomi la gola. Le mie guance scottavano come in preda alla febbre.
Pensa a cose belle, White. Cose belle.
Pensai a tutti i miei amici di Sciroccopoli. Ma quando mi tornò alla mente Austin, arrivarono anche Komor e N. No. Dovevo pensare positivo. Pensa ai musical. Pensa a Wicked.
La mia mente tornò a Wicked. Io ed Elphaba eravamo uguali adesso. Nessuna buona azione rimane mai impunita. Nemmeno se la mia intenzione era stata far del bene agli altri. La vita era ingiusta. Niente è mai giusto. No, White. Pensieri felici.
Passai in rassegna tutte le canzoni nella mia testa, ma ne ripetei una più e più volte, immaginandomi le parole. Era la mia canzone preferita tra tutte quelle di Wicked. Faceva pressappoco così:
Why couldn't you just stay calm for once, instead of flying off the handle. I hope you're happy. I hope you're happy now. I hope you're happy how you hurt your cause forever. I hope you think you're clever.
So though I can't imagine how, I hope you're happy right now.
Sì, Bailey. Spero tu sia felice adesso.



Note della traduttrice (translator's notes): Metà del capitolo la devo, tutti la dobbiamo, a Lupa_Malandrina, che mi ha dato un considerevole aiuto, per giunta di sua spontanea volontà. Non so davvero come ringraziarti.
Due parole:
- La prima parte del capitolo si basa su un fraintendimento di N della parola "boyfriend", che vuol dire sì fidanzato, ma che lui intende come "boy friend", ovvero "amico maschio". Indi per cui ho preferito tradurre con il termine "ragazzo" nel senso di fidanzato per mantenere quanto più possibile il misunderstanding.
- Vi rimando al capitolo 8 per Wicked, e qui per la canzone con testo e traduzione.
E' probabile che i vecchi capitoli saranno soggetti a revisione della traduzione, poichè mi accorgo sempre troppo tardi di quanto faccia schifo. Per cui, se avete dubbi, obiezioni o critiche, segnalatemele pure. Grazie anche per le numerose recensioni, vorrei rispondere a tutti voi ma mi limito invece a tradurre le vostre parole per l'autrice, che come me vi ringrazia tanto anche se non può dirvelo uno per uno. Menzione speciale stavolta a _LoveCottonCandy e Lisa_Chan per i virtual kick; non abbiate paura di intasarmi la casella o Twitter per darmi una svegliata, non me la prendo mica e me le merito tutte.
  
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