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Autore: MaCk_a    20/10/2012    7 recensioni
Raccolta di momenti più o meno intimi della famiglia Brief :)
Hope you like it!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sebbene nel complesso Trunks fosse un bambino adorabile, bisognava dire che di difetti ne aveva e li aveva ereditati dal padre; o almeno, questo era ciò che aveva dedotto. Se combinava qualcosa era la madre a doverlo sgridare, ma lo adorava a tal punto che… ‘è tutta colpa tua!’, sbottava infine, rivolta al compagno che sembrava ignorarla volutamente, ‘ha preso da te!’
I pregi invece (intelligenza, bellezza, amabilità, scaltrezza) erano merito di lei, Bulma Brief, ‘la donna più affascinante e geniale del pianeta’, come soleva descriversi.
La madre però non aveva calcolato una cosa: suo figlio voleva somigliare a Vegeta, nel bene e nel male…dunque, persisteva in atteggiamenti negativi per puro spirito di emulazione.
 
In fondo, comunque, si trattava solo di un bambino, curioso e vivace come tanti…viziato come pochi. ‘…e di questo non puoi certo accusare me’, era la battuta finale con la quale il padre usciva sempre di scena.
 
Finché si trattava di giocattoli non era un problema accontentarlo, ma Trunks adorava il parco giochi e nessuno aveva mai il tempo di accompagnarlo. Una volta si era sacrificato il padre, ma le cose non erano andate come dovevano; Bulma li aveva raggiunti dopo un paio d’ore, a sorpresa, trovandosi davanti a una scena che non le era piaciuta affatto. Il bambino era su una giostra, mentre Vegeta, sguardo esasperato e braccia conserte, fissava un punto indefinito del cielo in attesa che il piccolo tornasse. Fin qui nulla di strano. Accanto all’uomo, però, c’era una donna. Una donna. Una donna che lo guardava con sguardo adorante e parlava, parlava, parlava. Senza ricevere in cambio né sguardi né parole, ovviamente. Ma agli occhi di una persona gelosa, quello appariva comunque il preludio di un tradimento
 
Si era avvicinata con la delicatezza di un elefante e aveva dato inizio a una vera e propria rissa durante la quale aveva avuto la meglio contro la malcapitata, sotto lo sguardo attento del compagno. La gente si era accalcata attorno a loro per guardare, era intervenuta la sicurezza, li avevano cacciati fuori, tra i brontolii di Trunks e l’aria soddisfatta di Vegeta.
 
‘Sei stata epica!’, le aveva detto una volta rientrati, cercando di trattenere una risata e lasciandosi spingere sul divano. Scene del genere ne aveva viste tra gli scagnozzi di Freezer e anche allora si era divertito.
‘Ascoltami bene!’, urlava come una pazza, in piedi davanti a lui, con le mani sui fianchi. ‘forse tu non hai capito come funzionano le cose qui!’
I litigi tra lui e Bulma erano sempre stati assurdi, ma sentiva che questa volta si sarebbero superati: perché se normalmente il motivo scatenante era futile, ora era inesistente.
‘Cosa facevi vicino a quella poco di buono?’
Tutte le donne che si trovavano per caso a passargli affianco erano delle poco di buono, se lo guardavano dovevano essere torturate a vita e se osavano addirittura provare a rivolgergli la parola meritavano la morte. Questo era, in sintesi, il pensiero della sua compagna.
Lui si mordeva le labbra, doveva mantenersi serio perché se c’era una cosa che gli piaceva davvero da impazzire era vederla esasperata. Dunque continuava a guardarla in silenzio, in attesa di una buona idea che non tardò ad arrivare.
‘Tu mi hai detto di non essere scortese con i terrestri’
Ci fu un momento di silenzio. Era raro che Bulma esitasse. ‘Cosa ti stava dicendo?’, urlò poi, ignorando l’ultima affermazione.
‘Cosa vuoi che ne sappia, figurati se la stavo ascoltando’, era la verità. Se non l’aveva allontanata in malo modo era solo per non rovinare la giornata al figlio.
‘io ti ho detto di non essere scortese con I terrestri…LE terrestri non meritano il tuo rispetto. Oltre me, ovviamente’. Ci aveva pensato su, evidentemente.
‘allora dovresti essere più chiara’ sentenziò lui, provando una specie di piacere sadico nel vederla in difficoltà.
‘SEI TU CHE NON CAPISCI NIENTE!’ , gridò infine. Doveva essere uno di quei giorni particolari, perché si, nervosetta lo era sempre, ma a picchiare qualcuno non era mai arrivata.
Vegeta si alzò, la sig.ra Brief aveva annunciato che la cena era pronta. ‘Dovresti comunque imparare a controllare la tua violenza’ affermò serio, riprendendo le parole che si era sentito dire miliardi di volte.
 
A tavola, Trunks si sedette accanto a lui. Osservava la donna con curiosità. Poi gli parlò, a bassa voce: ‘però picchia forte la mamma, eh? È stata proprio brava’. Lui non rispose, il che era come annuire. ‘quasi quasi era più divertente vedere lei combattere, che stare sulle giostre’.
‘questo è certo’, aveva commentato.
 
‘Mamma!’, Bulma lo guardò. Si sentiva in colpa per aver rovinato quella giornata di svago al piccolo. ‘Mamma, la prossima volta andiamo tutti e tre insieme, va bene?’
Che figlio adorabile aveva!  ‘ma certo, tesoro mio!’ disse, piena di gioia.
 
Il bambino fece l’occhiolino al padre. ‘Ci sarà da divertirsi’, sussurrò.
  
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