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Autore: RinoaEvans    02/05/2007    8 recensioni
Mettiamo il caso che Sibilla si fosse sbagliata, che non fosse Harry quello destinato a sconfiggere Voldemort. Mattiamo il caso che Draco e Ginny scoprissero di amarsi? Tutto dovuto a un incidente in stazione. Ipotizziamo anche che Hogwats venisse attacatta dai Mangiamorte e i nostri eroi si debbanno rifugiare in un paesino sperduto. Tra morti, amore e sangumose battaglie tra bene e male l'amore di due ragazzi completamente diversi e destinato a soppravivere su tutto...ma purtroppo non alla morte... COMMENTI!!
Genere: Romantico, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

Era il primo settembre, e una piccola folla di persone dai capelli rossi camminava diritta e spedita verso la colonna del binario nove e tre quarti, tra loro, si distinguevano una chioma castana e una nera.

Harry ed Hermione erano arrivati alla Tana un paio di settimane fa.

Uno alla volta i membri della combriccola passarono con indiscrezione attraverso la colonna che, in realtà, era una barriera magica che divideva il mondo stregato da quello babbano.

“Tra poco tornerò a Hogwarts!” pensò Ginevra, Ginny o Gin per gli amici.

Era una bella ragazza dai lunghi capelli rossi; quando dico lunghi intendo veramente molto, troppo, lunghi anche per una ragazza. In fatti le arrivavano fino alle gambe.

Due bellissimi e particolari occhi azzurri a mandorla, un fisico slanciato, un viso bello e sottile, un simpatico nasino alla francese e la pelle scura, abbronzata.

Anche se era molto bella non face nulla per mostrarlo, anzi, era una delle persone più umili della terra.

L’espresso sbuffò più volte, segno che da lì a poco sarebbero partiti.

Ron, Harry ed Hermione erano gia saliti; lei era rimasta lì per ammirare il brillante treno.

Ma ora si doveva affettare.

Afferrò il baule e cercò di trascinarlo verso uno sportello, ma era troppo pesante; prima glielo aveva portato Bill e si era dimenticata di chiedergli di caricarlo.

Tirò più volte con il risulto che il baule si era mosso solo di qualche centimetro, se non dimeno.

“Maledizione” pensò, poi si inginocchiò.

“Dov’è Ron quando serve?”

Sull’orlo di una crisi di pianto isterico cercò di nuovo di farlo muovere….

**********************************************************************

Draco Malfoy era da poco salito su treno, aveva sistemato i suoi bagagli ed era fuggito da quella sanguisuga di Pansy e da i due gorilla imbecilli meglio conosciuti come Tiger e Goyle.

Entrò nel primo scompartimento voto che trovò e si sistemò.

“Pace, finalmente!” pensò mentre il treno sbuffava.

Guardò fuori dal finestrino e qualcosa, o meglio, qualcuno attirò la sua attenzione.

Ginny Weasley.

La osservò più volte, si notava lontano un miglio che era in difficoltà.

La guardò cercare di trascinare il suo bagaglio, portarsi le mani alla testa e scuoterla in un gesto isterico e poi inginocchiarsi per terra.

Il treno sbuffò ancora.

Se non si muoveva l’avrebbe sicuramente perso.

La guardò di nuovo e si alzò, mentre una voce dentro di se gli diceva: “Cosa diavolo stai facendo?! Siediti subito!!!”.

Quella voce assomigliava in modo impressionante a quella di suo padre.

************************************************************************

Ginny aveva avuto l’idea di lasciare lì il baule, ma ci aveva ripensato; lì dentro c’erano la bacchetta, i libri e i vestiti, non poteva.

Poi Ron cosa avrebbe pensato di lei? Che non era in grado di fare niente da sola, ecco cosa avrebbe pensato! Gia con lei si comportava come con una bambina piccola.

“Ci rinuncio!”

-Ci rinuncio!- urlò in fine.

-Mai rinunciare Weasley. Il vero perdente è chi rinuncia non chi ci prova e fallisce.-

Alzo lievemente lo sguardo e fissò due iridi di giaccio che solo a una persona potevano appartenere:

Draco…

-…Malfoy , che vuoi? Non dovresti salire sul treno?- gli chiese fissando il pavimento della stazione.

-Io, Weasley, ero gia sul treno quando ti ho visto e ho deciso di venire qui per…- ma Ginny non lo fece finire -…prendermi in giro? Rinfacciarmi che non so fare niente da sola? O con l’aiuto di mio fratello? O cosa?- completò per lui.

-…per darti una mano e impedire che perdessi il treno.-

Ginny lo guardò scettica da sotto i capelli della pesante frangetta.

-Secondo te sono così scema?- gli chiese. Draco la guardò.

-Vuoi davvero che ti risponda?-

-Idiota! Non ho bisogno del tuo aiuto, ne di quello di chiunque altro!!- sbotto seccata.

Ma Malfoy non l’ascoltò, prese il suo baule e con una facilità unica lo caricò nel vagone.

Ma in quello stesso, istante con avvertimento fatto di vapore e da un fischio, il treno partì.

Gi girò di scatto ad osservarla.

Vide il panico nel suo sguardo.

-Corri, muoviti!- le gridò.

Ginevra non se lo fece ripetere due volte e incominciò a correre e a tentare di afferrare la mano che Malfoy la porgeva dalla porta del treno, ma esso acquisiva velocità, e non avevano fatto caso a un piccolissimo dettaglio: il marciapiede stava finendo.

Arrivata al bordò Ginny per poco non cadde nel vuoto e osservo Malfoy con le lacrime agli occhi.

-Weasley salta!-

-Cosa?!-

Ginny scosse la testa.

-E’ pericoloso, lo so, ma fallo!-

-Weasley, fallo ORA!!!!-

Non seppe mai cosa la spinse a farlo: forse la paura di perdere i treno, la pazzia che aveva sempre un po’ avuto o semplicemente il tono di Malfoy, ma non si sa come saltò.

Sentì il terreno sotto i suoi piede andarsene e toccare il vuoto.

Arrivò giusto al bordo dell’entrata del treno, ma lo spostamento del aria la fece sbilanciare, sentì il suo cuore mancare due o tre battiti mentre si sentiva scivolare all’indietro, si preparò allo sconto con le rotaie della fredda ferrovia, e sarebbe sicuramente caduta se due forti bracci non l’avessero afferrata in tempo.

Così lei è Malfoy restarono per qualche secondo a fissarsi abbracciati, bloccati dalla paura di quello che sarebbe potuto succedere, almeno cosi era per Gin.

In quel momento il treno entrò in curva e i due caddero assieme sul duro pavimento del vagone dov’erano.

Ginny cadde addosso a Draco coprendo il suo viso con i lunghi capelli rosso fuoco e Draco potè sentire un forte odore di vaniglia e fragola; potè, anche, sentire il cure accelerato della ragazza e il respiro spezzato, dovuti alla paura.

Lei, dal canto suo era ancora scollegata e non si rendeva conto di nulla attorno a se e il suo cervello non riusciva a compiere nessuna frase di senso compiuto che non fosse “Stavo per rimetterci la pelle!!”.

Dopo qualche tempo si alzarono, sempre in un rigoglioso silenzio.

-Stai bene?- le chiese Draco.

Ginny si riprese e rimase stupita dal tono del ragazzo.

-Cosa?...emh…si, credo di si.- rispose ancora leggermente traumatizzata.

-Ok…- e cosi Draco si allontanò.

Di nuovo la voce di suo padre gli disse:

“Perché cavolo lo hai fatto??!! Me lo puoi spiegare?”

Ma Draco non ci fece caso, continuò a camminare sensa sapere per dove chiedendosi:

“Perché…perché mi sento così…così strano?”

Finché non trovò uno scompartimento dove era seduto suo cugino Blasie e vi entrò.

*********************************************************

Ginny era rimasta lì immobile a fissare il vuoto per terra, solo dopo si decise ad alzare lo sguardo dove lui si era allontanato, ma non lo vide.

Con uno sforzo incredibile si apprestò a trovare il vagone di suo fratello&Co.

Ripetendosi che il suo batticuore e quella sensazione all’inizio dello stomaco fossero dovuti al fatto che ci era quasi rimasta secca.

Cosa ne dite? Vi piace?

Lo so che ho la ff “Ti amo per quello che sei” da aggiornare, ma questa mi è venota in mente così, all’improvviso mentre ascoltavo Everytime we touch.

Spero vi piaccia come è piaciuto a me scriverla.

COMMENTI PLEASE!!!!!!!!

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