Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Love_for_1D    21/10/2012    1 recensioni
"Questo era ciò che riusciva a rendermi felice..."
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Mamma mamma, svegliati!" Sentivo la voce di Sofia, la mia bambina, che cercava di svegliarmi scuotendomi leggermente. "Alzati, dai!" Insisteva. Mentre mi svegliavo mi ricordai improvvisamente che quello era il 1° Dicembre, giorno in cui, avremmo dovuto cercare gli scatoloni in cantina per gli addobbi natalizi. Quest'anno sarebbe stato diverso dal solito, avevamo da poco finito il trasloco nella nostra nuova casa e in cantina c'era un tale macello che non avevo la più pallida idea di quale fosse lo scatolone giusto da prendere, sarebbe stato un lavoro molto molto lungo, ma sapevo che con la mia bambina mi sarei divertita da pazzi! Erano le 10 di mattina e mio marito era già uscito di casa da 4 ore per andare a lavorare. A proposito, il mio nome è Ilaria e vivo a Roma, ho 39 anni, sono felicemente sposata ed ho una dolcissima bambina di nome Sofia, come avrete già capito, che ha 9 anni. Ritornando a noi, scesi in cucina accompagnata da mia figlia, impaziente di scendere in cantina. Feci una buona colazione, proprio come piaceva a me: una fetta di pane con un bel pò di nutella sopra e una buona spremuta d'arancia. Corsi a farmi una bella doccia e a vestirmi perchè davvero la piccola non ce la faceva più. Eravamo tutte e due pronte, prendemmo l'ascensore e arrivammo al piano dove si trovavano le cantine, aperta quella porta rimasi scioccata, era ancora peggio di quanto immaginassi. iniziammo a tirare fuori tutti gli scatoloni e mano a mano li aprivamo per vederne il contenuto. Libri, giochi di quando ero bambina, foto, tante foto, quaderni miei di quando andavo a scuola ecc.. Mentre cercavo di fare mente locale in quell'enorme caos sentii la voce di mia figlia chiamarmi dall'altro lato della cantina. "Mamma, vieni a vedere, cos'è? " Mi chiese. Io incuriosita mi avvicinai a lei facendomi spazio tra una ventina di scatoloni che si trovavano a terra. Guardai all'interno dello scatolone e un sorriso comparve improvvisamente su di me, mi sentii come 26 anni prima, già, erano passati 25 anni ed era come se fosse ieri. Una lacrima di gioia e allo stesso tempo di malinconia si posò sulle mie guance, e , facendosi spazio tra le labbra aperte in un largo sorriso arrivò a bagnarmi dolcemente il collo. Un brivido mi percorse tutto il corpo e mi sentii come la 14cenne indifesa che ero.Sofia iniziò a preoccuparsi e a chiedersi e a chiedermi cosa fosse che mi faceva piangere ma allo stesso tempo sorridere. Mi sedetti silenziosamente su un altro degli scatoloni affianco a me e feci accomodare anche mia figlia, successivamente presi tra le mani quei fogli, quei fantastici fogli che erano riusciti a farmi vivere! Quei fogli che per lei erano un'ammasso di colori e che per me erano vita. "Cosa sono mamma?"chiese Sofia incuriosita, asciugandomi le lacrime iniziai a raccontare lei a quale parte del mio passato appartenevano quei fogli. "Vedi Sofia, Tutto iniziò quel 19 agosto del 2011, per te semberà un tempo lontanissimo e in realtà lo è, sono passati circa 26 anni da quel giorno, ma lo ricordo come se fosse ieri. Ricordo la mia migliore amica, la spiaggia, i lettini e gli ombrelloni, un enorme gazzebo e dei tavolini. Era una caldissima giornata d'estate, era il giorno del mio 13 compleanno. Un'altra cosa che ricordo alla perfezione? Una canzone, una canzone che non smetteva di suonare nelle mie orecchie, nella mia testa, nel mio cuore. Quando Sara mi disse: -Ascolta- porgendomi le cuffiette pensai che fosse una banale canzone da aggiungere all'Ipod e da ascoltare le poche volte che sarebbe capitata, ma dopo averla ascoltata soltanto due volte capì che non sarebbe stata una canzone poi così semplice da dimenticare. Giorno dopo giorno ascoltavo quella canzone, più la ascoltavo e più mi rendevo conto di quanto mi sarebbe piaciuto conoscerne gli autori. Navigando su internet mi accorsi che molte persone, sopratutto ragazze della mia età parlavano della "nuova boyband del momento" Ancora pù incuriosità di prima aprii una pagina, mi si aprì la foto di cinque ragazzi e come sottofondo c'era la canzone che avevo ascoltato pochi giorni prima. One Direction, c'era scritto, Una boyband, 5 Ragazzi: Harry Styles, Liam Payne, Zayn Malik, Niall Horan e Louis Tomlinson. Iniziai a leggermi tutte le notizie su di loro, Erano arrivati terzi ad xFactor UK, Avevano da poco pubblicato il loro primo singolo: What Makes You Beautiful e provenivano dall'Inghilterra. Da quel giorno iniziai a sognare, inziai a leggere ogni news su di loro, iniziai a comprare migliaia di giornalini solo per i loro poster da attaccare in camera, solo per questi poster! Iniziai ad ascoltare la loro musica giorno per giorno. E iniziai a capire per la prima volta cosa volesse dire avere un idolo, soffrire per questo e sorridere per ogni minima cavolata. Erano dei giovani ragazzi che mi hanno imparato a sognare, a credere nei propri sogni. Giorno dopo giorno diventavano sempre più bravi,vincevano sempre più premi e organizzavano concorsi per poterli vedere. In Italia, nonostante fosse una delle prime città che facesse di tutto per loro, vennero una volta, quando li conoscevo da poco e quando non mi era passato per niente nella mente di fare 500 km per andarli a vedere. Ormai era passato poco più di un anno da quel giorno e mille illusioni si impossessarono di me. Inziai a sperare, a credere, a sognare di vederli e finii soltanto per illudermi. Loro sarebbero venuti in Italia, non per un concerto, non per un incontro ma per un programma televisivo. Il giorno in cui sentii la notizia mi sentii morire inziai a piangere, a tremare e a capire che forse quelle erano soltanto le illusioni di una quattordicenne che non sapeva cosa significava vivere. Mia madre era dispiaciuta da tutto questo, ma non c'erano ne le opportunità ne le possibilità di incontrarli. Usci un concorso, in cui preordinando il loro nuovo cd si sarebbe potuto vincere o un viaggio a new york, concerto incluso o un viaggio a Londra concerto incluso. La situazione era sempre la stessa, di 500.000 fan Italiane, come poteva, il golden ticket, capitare proprio nelle mie mani? Nonostante tutto partecipai al concorso con altre due amiche, federica e Sara, perchè un briciolo di speranza c'è sempre. Arrivò il giorno in cui diedero il numero dei codici vincenti e naturalmente non vincemmo. Tu non ci crederai figlia mia, ma da quel giorno io non ho mai e poi mai smesso di seguirli, o di ascoltare le loro canzoni. Sogno, sogno ancora dal quel 19 agosto 2011 di poterli incontrare, di poterli stringere fra le mie braccia, di poter intraprendere un minimo discorso con loro, di potergli dire un semplice GRAZIE. questi poster, questi cd e queste riviste sono tutto ciò che mi rimane di loro. Mia madre e mio padre avrebbero fatto di tutto pur di non vedermi striste, ma non ci fu l'opportunità, non ci fu l'opportunità di realizzare i banali sogni della ragazzina che ero. Arrivò il giorno in cui inizia a crescere e dovetti staccare tutti quei poster dal muro raccomandandomi con mia madre di non buttarli, per nessun motivo. Questo ricordo è il più bel ricordo di tutta la mia adolescenza, ed è qui dentro" dissi indicando in cuore " da sempre e ci sarà per sempre." 
" Ma quindi mamma cos'era? " Insistette lei, "Questo era ciò che riusciva a rendermi felice, questo era ciò che mi faceva andare avanti, questo era ed è vita, questo sono loro"

#Spazio autrice. 
Questa è la mia prima FF quindi per prima cosa vi prego di non criticare troppo, cioè dite che ne pensate ma senza esagerare. Fatemi sapere se vi è piaciuta! 
Grazie. 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Love_for_1D