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Autore: JohannaEverdeen    21/10/2012    3 recensioni
Di certo prima delle avventure ormai conosciute su tutta Panem della Ragazza di Fuoco ci sono stati altri Giochi degni di nota. E qui racconteremo dei Sessantanovesimi Hunger Games, che non furono di rilevanza minore: osserveremo il tutto dal punto di vista del Tributo del Distretto 10, Hayley Johnson, dall'inizio alla fine di quelli che saranno i suoi Giochi. Le sue perdite, le sue sconfitte.. ma anche le sue nuove scoperte.
Dal testo:
[ ... ] Lo Stato doveva trovare un altro modo per sottomettere la popolazione e per poterla sovrastare con i suoi ideali: bisognava annientare le persone nel loro piccolo mondo personale. Bisognava far perdere loro la cognizione della realtà, farli perdere e fargli vedere il mondo in maniera diversa.. renderle delle marionette pronte a giocare in modo scombinato e violento, persone simili sono molto più facili da gestire di persone che invece potrebbero ragionare con la loro testa.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono passate delle ore da quando abbiamo cominciato a camminare verso le altre colline, ma come mi aspettavo nessuna fonte d'acqua ci ha atteso. Era chiaro, solo quella cascata e quel ruscello sarebbero potuti essere la nostra salvezza, e noi proseguendo per questa strada ci siamo allontanate troppo. Io riesco ancora a tenermi in piedi, sono abituata a stare senza bere anche per quasi un'intera giornata, ma Scottey e piccola e la vedo di tanto in tanto rallentare il passo e respirare con fatica. Non ha lasciato mai la lancia che ha rubato al Tributo del 2, e do per scontato che quell'arma in un certo senso le aumenti ancor più la sete e la stanchezza. Ma sembra essere abbastanza orgogliosa, non mi chiederà mai aiuto se non sarò io la prima a propormi di tenerle l'arma. In effetti la capisco, io non sarei stata da meno. Ho solo uno zaino in spalla poi, il coltellino a scatto l'ho messo nella tasca dei pantaloni e la cerbottana l'ho legata al polso dal filo, mentre i dardi si trovano nell'altra tasca libera. I miei occhi vanno momentaneamente a puntarsi sul cielo che comincia ad assumere dolci tonalità rosso/arancio, segno che il sole sta per tramontare e a breve calerà la notte. Dobbiamo fermarci prima di peggiorare la nostra condizione. La sete non aiuta a pensare lucidamente, ma c'è poco da fare. Non possiamo neanche lontanamente pensare di tornare verso la Cornucopia, di notte non avremmo una visuale soddisfacente per difenderci da tutti i Favoriti. Bisogna accamparsi qui. Magari al primo rado boschetto che si presenterà davanti a noi, e lo vedo uno sulla collina adiacente alla nostra. Dobbiamo per forza. Scottey non resisterà a lungo però se proseguiamo per questo passo.

-Ehi Scottey, perchè non mi dai la lancia? Te la tengo io per un po', almeno non faticherai oltre.- Lei all'inizio tentenna, mi guarda per un attimo in silenzio. In realtà non abbiamo parlato poi molto da quando ci siamo messe in cammino, ma non è importante. Quando si può evitare di sprecare fiato, ben venga. Fatto sta che per un istante muove la lancia verso di me, ma poi la tira di nuovo indietro.
-No, meglio di no. Se dovessero attaccarci almeno avrei già l'arma impugnata. E tu avresti le mani libere per prendere o il coltellino o la cerbottana- Si wow, queste si che sono armi potentissime. Potrei uccidere chiunque con oggetti simili, non c'è storia. Fatto sta che non mi lamento e proseguo nel passo, se vorrà continuare a soffrire e faticare sono problemi suoi. Io la mia parte l'ho fatta. Fortunatamente ora ci troviamo in discesa e la camminata ci risulta decisamente più facile. Ma se superi una collina e ti prepari a salire su un'altra, bene... dopo una discesa c'è sempre una salita. E Scottey accanto a me crolla a terra appena la vede.

-Non ce la faccio più a camminare, Hayley. Ho sete.- Mi blocco col passo anche io, perchè guardando quella salita mi rendo conto di non essere fisicamente pronta per affrontarla. Il problema è che questo piccolo tratto piano ci lascia completamente scoperte. Non ci sono rocce dove proteggerci, non avremmo vie di fuga se qualcuno dei Tributi dovesse spingersi fino a qui. Lancio uno sguardo a Scottey, la guardo davvero con comprensione. Nessuno meglio di me ora può capirla davvero.
-Lo so piccola, non ce la faccio più neanche io. Mi dispiace averti trascinata fino a queste colline. Avrei dovuto muovermi verso il boschetto sul ruscello, dalla Cornucopia.-
-No Hayley, hai fatto bene. Quello sarà il posto dei Favoriti, non avremmo avuto speranze. Facciamo una cosa, ci riposiamo qualche ora e poi riprendiamo a camminare. Io sono certa che troveremo dell'acqua più avanti. Non bisogna perdere le speranze, no?- L'ha ripetuto spesso da quando abbiamo iniziato quest'avventura. Credo che questo sia il suo motto. In ogni caso accolgo di buon grado il suo invito a riposarci un po', resteremo sveglie e cosi potremo prevenire dei futuri problemi, se si presenteranno. Al momento però il mio unico pensiero si punta su dove potrebbe essere una fonte d'acqua, anche minuscola. Dobbiamo assolutamente trovarne una entro domani, o moriremo. Ma non lo dico a Scottey, non voglio impensierirla.
-Hayley, posso farti una domanda?- Dovremmo evitare di sprecare fiato, ma è anche vero che non mi va di stare muta per chissà quanto. Forse un po' di sane chiacchierate potranno farci passare meglio il tempo e la sensazione insopportabile di sete. Sull'ultimo punto ci credo poco, ma va bene.
-Si, dimmi.-
-Perchè non ti sei alleata con Thomas?- La domanda mi colpisce in pieno volto, come uno schiaffo inaspettato. Non riesco a rispondere subito, perchè fino a questo momento non avevo più pensato a lui, e ora la sua figura torna incessantemente a mettersi in mostra nei miei pensieri. Che starà facendo ora Thomas? Avrà superato la Cornucopia?
-Lui ha preferito dividersi. Cosi sarebbe stato più facile.- Non risponde subito neanche lei, ma in parte sembra capire.
-Bè si. Vista la vostra condizione forse è stata la scelta migliore. Ma sareste stati una gran bella squadra insieme.-
-Noi non saremo da meno, Scottey. Ora c'è solo l'inconveniente dall'acqua, ma supereremo anche questa e saremo imbattibili.- Lei ride osservandomi con un po' di gioia. Le serviva un po' di vera speranza. E' piccola, è normale. Vederla qui poi mi da una rabbia inaudita. Come possono mandare alla morte dei bambini cosi piccoli ed indifesi?
-Io sono certa che quella sarà la collina buona. Me lo sento dentro.- Sorrido al suo dire, e lei fa lo stesso.
-Speriamo allora. Speriamo che dopo questo riposino temporaneo una bella fonte d'acqua ci rimetta in sesto.- Lo spero davvero, per quanto non ho alcuna speranza di trovare dell'acqua sulla collina che si alza maestosa davanti al nostro naso. Il sole poi sta calando ancor più, a breve arriverà il buio più assoluto. Saremo nell'ombra totale, almeno. Un bel passo avanti. Ma c'è sempre il rischio che qualcuno possa arrivare, e allora sarà troppo tardi.
Non continuiamo oltre con le nostre chiacchiere, siamo entrambe troppo stanche anche per questo. Mi sento debole e la gola mi fa male. Ho bisogno di bere e più sto zitta e la guardo massaggiarsi il collo, più percepisco la sete. Non ho neanche il coraggio di mangiare nulla di quello che ho nello zaino, o la sete aumenterebbe e non mi pare proprio il caso. Passano delle ore, interminabili, ed invece di sentirmi più riposata continuo a sentirmi sempre più stanca e spossata. Sono stata una stupida a non essermi spinta verso il ruscello, Favoriti o meno. Loro ora avranno l'acqua, noi invece no. Noi abbiamo un'arma decente su tre, del cibo spazzatura e una borraccia vuota. I nostri Giochi finiranno a breve se continuiamo cosi. Per questo, dopo l'ennesima ora passata seduta lì sul posto mi stanco davvero. Vado cosi ad alzarmi, e lei mi punta curiosa.

-Basta starcene ferme senza fare nulla, Scottey. Dobbiamo proseguire.- Lei mi guarda appena con curiosità, ma alla fine trova il coraggio e si da uno slancio, andandosi finalmente a trovare in piedi. E' buio, ma neanche questo mi ferma. Mi limito a muovere una mano verso quella libera di Scottey, che la stringe con decisione. Riprendiamo a camminare poco a poco, finchè l'inno di Capitol City ci congela sul posto. Non posso fare a meno che alzare di colpo la testa verso il cielo, dove a breve appariranno i volti dei Tributi morti nel bagno di sangue iniziale. Poi prima ero cosi presa che non ho sentito nemmeno il cannone suonare. Quindi sono del tutto impreparata a quello che a breve vedrò. Il primo volto che appare è il Tributo maschile del 2, quello che Scottey ha ucciso con la lancia. La sento sorridere un poco, è fiera di averlo fatto fuori e probabilmente lo sarei stata anche io. Dopo di lui è il Tributo femminile del 3 a fare la sua apparizione, seguita immediatamente da quella del 5. Il Tributo maschile del 6, entrambi quelli dell'8 e quello maschile del 9. Il mio cuore aumenta di una pulsazione dopo questo Distretto, ma con immensa gioia ( per modo di dire, almeno ) da quel Distretto si passa direttamente all'11, che ha perso il suo Tributo femminile. Immagino sia finita qui, quando purtroppo anche il Tributo maschile del 12 fa la sua apparizione. Non so se Scottey lo conoscesse, ma quando la sento piangere accanto a me capisco che i due si conoscevano. Magari erano amici, e io ora come ora non so che fare per tirarle su il morale, perchè sono troppo felice di sapere Thomas ancora in vita. Ci sono stati ben 9 morti, Capitol City sarà abbastanza soddisfatta per oggi. Ma la piccola prosegue nel pianto accanto a me, stringendomi ancor più la mano, fino ad arrivarei ai singhiozzi. E' allora che mi abbasso, prendendola per le spalle.

-Scottey, non fare cosi.- Non mi risponde però, è presa dalle lacrime e non sembra riuscire a fermarsi. Questo non è solo dannoso per la poca acqua che abbiamo ancora in corpo, ma il suo continuare con questi singhiozzi potrebbe metterci in grave pericolo. So che non è molto bello pensare ad una cosa del genere ora come ora, ma non voglio che qualcuno ci senti e venga ad attaccarci.
-Piccola, non puoi fare cosi.- Non che non dovrebbe farlo. Non deve e basta. Siamo negli Hunger Games, purtroppo tutti noi sappiamo a cosa andiamo incontro.
-Lo so. Ma gli volevo bene.-
-Lo capisco. Ma cosi non miglioreremo le cose. Cosi rischieremo solo di metterci in pericolo. Ora dobbiamo pensare alle nostre vite. Mi dispiace per il tuo amico. Non sai quanto bene io possa capirti.- Io non ho perso Thomas ma immagino che starei anche peggio se il suo volto fosse apparso lì sopra. Ma fortunatamente Scottey, davvero intelligente, comprende le mie parole, e termina il suo pianto incontrollato. Ci vogliono una buona manciata di minuti, ma alla fine riprende un contegno. Le sorrido, dandole un leggero buffettino sulla testa che lei però non accoglie con nessun sorriso. Mi pare il minimo, se l'avesse fatto con me come minimo l'avrei pugnalata, ma lei è abbastanza signora da evitarmi una lancia nello stomaco.
Riprendiamo cosi a camminare verso la salita della collina, senza mai lasciarci la mano. La aiuto quando lei perde l'equilibrio e paradossalmente lo fa anche lei quando anche io tentenno nel passo. Siamo davvero una buona squadra, sono felice di averla presa con me. E' una ragazzina sicura ma anche tanto emotiva, non è poi cosi diversa da me quando avevo la sua età. Scottey mi ricorda esattamente la mia figura a dodici anni, e questo aumenta in me il desiderio di proteggerla. Non solo dalla sete che ora continua ad oscurare i miei pensieri, ma anche da ogni pericolo che in questa Arena incontreremo. La salita è quasi ultimata, e quando la superiamo una distesa di fiori colorati ci investe la vista. E' un gran bel posto, se non fosse un'Arena degli Hunger Games. Sento Scottey accanto a me mozzare il fiato per la meraviglia  e probabilmente anche io faccio lo stesso osservandomi intorno. Non comprendo bene che colore sia, perchè è notte, ma capisco che non andrò oltre questo posto, perchè sulla mia sinistra vedo gli alberi che formano una piccola boscaglia, che sarà il nostro riparo. Inizio a camminare proprio verso quelli, quando lei mi strattona con la mano, indicandomi un punto imprecisato in mezzo a tutti quei fiori colorati.

-Hayley! C'è un laghetto qui!- Salta di gioia, lasciandomi andare la mano. Scatto insieme a lei poco dopo, ho paura sia una trappola e che lei ci sia cascata in pieno.
-No Scottey! Non bere!- Lei mi guarda quasi male quando effettivamente arriviamo davanti a quella che a me sembra quasi più una pozzanghera, non un laghetto.
-Ma io ho sete.-
-E cosa ti da la sicurezza che sia acqua potabile?- Mi guarda con dolore negli occhi, ma la sua successiva mossa mi manda in bestia. Prende velocemente un sorso d'acqua con le mani e la beve senza esitazione.
-NO!-
-Guarda il lato positivo, se non era potabile io morirò e tu non la berrai.- NO! Non è decisamente la cosa giusta da fare! La guardo con serietà, ho paura di quello che i miei occhi saranno costretti a vedere ora. Passano minuti interminabili nei quali lei beve poco a poco e i nostri occhi tornano ad incrociarsi. Immagino passino anche delle ore, ma non succede nulla. Lei è ancora coi suoi occhioni verdi puntati sui miei, e sta bene. Ha solo sonno, e la vedo sbadigliare spesso.
-Ti senti bene?- Mi guarda attentamente, e poi scoppia a ridere.
-Sto benissimo! Bevi Hayley, è acqua buona. Forse gli Strateghi hanno voluto farci un regalo. Che gentili sono stati.- Gentilissimi, davvero. Un regalo divino. Mi guardo attorno, sospettosa, ma poi cedo. Bevo anche io e l'effetto alla mia gola è immediato e cosi sul mio intero corpo. Sto bene, mi sento quasi rinascere. Mi disseto finchè non mi sento bene e dopo vado a riempire la borraccia. Ma con una sola non sopravviveremo comunque a lungo. Dovremo farcela bastare e trovare un modo per riempire qualche altra cosa con quest'acqua.
-Che ne dici di restare qui e mangiare qualche galletta? Almeno ci riempiremo anche lo stomaco.- Ha ragione, abbiamo dell'acqua davanti a noi e possiamo finalmente mangiare. Non esito a tirare fuori un pacchetto di gallette che terminiamo in fretta, ma nessuna delle due chiede altro. Dobbiamo farci bastare le poche scorte che abbiamo, perchè non sappiamo bene cosa ci troveremo davanti al boschetto che continua a trovarsi accanto a noi. Beviamo un altro po', e alla fine decidiamo di montare la guardia. Si propone lei di iniziare, ma io non glielo permetto. E' lei che ha bisogno di dormire, io posso resistere ancora un po'.  Crolla presto in un sonno tormentato e purtroppo io cedo poco dopo. Quando riapro gli occhi è giorno, e Scottey dorme ancora appoggiata con la mia testa sulle gambe. Come ho potuto addormentarmi in una situazione simile? Mi sento male, e in fretta e furia controllo che lei respiri ancora, e fortunatamente il suo sbuffo mi da conferma che sta bene.

-Mmh. Ma che c'è?-
-Niente. Niente va... va tutto bene.- Sono proprio una stupida. Abbiamo rischiato troppo e tutto per colpa mia. La sento sgranchirsi le ossa e poco dopo la vedo mettersi a sedere.
-Hayley, ma è già giorno! Dovevamo fare a turno!- Mi sento quasi male ad ammetterle quello che è successo davvero.
-In realtà mi sono svegliata appena adesso anche io.- Mi guarda con orrore, terrorizzata. Ma poco dopo l'espressione torna tranquilla.
-Stiamo bene, no?-
-Pare di si. Ma non mi fido. Magari qualcuno ci ha visto ed ha avvelenato tutto mentre non eravamo coscienti.-
-Pensi abbiano preso spunto da tua sorella?- Mi fa strano sentire questa affermazione detta da lei, perchè era una bambina durante i Giochi in cui Taylor vinse. Ma ha comunque colto nel segno. Taylor colpì i Favoriti mentre se ne stavano spaparanzati a dormire. La debole ragazzina del 10 uccise tutti in un colpo solo. Chi non vorrebbe imitare il suo nobile gesto, magari proprio con la sorella minore?
-Controlla che tutto sia rimasto come l'avevamo rimesso ieri sera. Non avranno avuto tutto il tempo per rimettere le cose nell'ordine esatto in cui si trovavano, se qualcuno è davvero passato di qui no?- La guardo quasi sconvolta. Io non ricordo come le cose fossero disposte nello zaino da ieri sera. Ma lei si sporge, e sorride felice.
-E' tutto come lo avevamo lasciato ieri sera.-
-E che diavolo ne sai?-
-Ho buon occhio, Hayley.- Sono d'accordo, ha davvero buon occhio.
-Quindi posso fidarmi?-
-Si, nessuno è ancora passato di qui. Ma ora dovremmo riprendere a camminare.- E ha ragione, tanto che non esito a rimettermi in piedi e lei fa lo stesso. Impugna la sua lancia e io apro il coltellino a scatto. Non possiamo credere che la pace del primo giorno possa esserci anche oggi. Sono certa che oggi i Favoriti inizieranno ad andare a caccia per sterminare gli altri Tributi che ostacolano il loro passo verso la vittoria. Prendiamo cosi a muoverci velocemente, dopo aver bevuto di nuovo dalla pozzanghera, quando qualcosa alle mie spalle richiama la nostra attenzione. C'è qualcuno dietro di noi che sta correndo. Non capisco se sia diretto verso di noi o stia scappando da qualcuno, ma io mi volto e metto il coltello in posizione d'attacco e Scottey fa lo stesso con la lancia. La sorpresa si dipinge sul mio volto quando vedo Thomas fermarsi terrorizzato a qualche metro da me, e mi fissa come fosse l'ultima persona che al momento avrebbe voluto vedere. Ma è uno sguardo diverso da quello che mi aveva lanciato la sera dell'intervista. Questo è uno sguardo preoccupato. Come se questa fosse una cosa che non sarebbe mai dovuta succedere. Ma io non riesco a trattenermi.

-Thomas! Thomas, stai bene!- Sto per fare qualche passo verso di lui, che sgrana ancor più gli occhi.
-Hayley, resta dove sei!-
-Ma cosa...?-
-Hayley è una trappola! Scappate!- Non riesco a realizzare subito quello che i miei occhi sono costretti a vedere poco dopo... Sento solo Scottey che mi strattona, costringendomi a fare qualche passo indietro, mentre alle spalle di Thomas una possente figura si palesa, aggressiva.
E' Luke Thompson, Tributo del Distretto 1. E senza esitazione gli ha già puntato un coltello alla gola.



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Non ho mai scritto note off, ma ora è giunto il momento di farlo u__ù Questo è il capitolo più lungo mai scritto, ma immagino che ogni capitolo riguardante l'Arena sarà simile a questo in lunghezza, ci sono tante cose da descrivere e tanti personaggi da muovere, quindi è necessario! Io ringrazio tutti quelli che fino ad oggi mi hanno letto e chi continuerà a farlo *_* Ho chiuso il capitolo con un po' di suspance, vediamo come andrà la situazione poi! Un bacione a tutti <3
  
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