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Autore: redRon    04/05/2007    14 recensioni
POSTATO ULTIMO CAPITOLO^^
Il mitico James Potter ne combina una delle sue coinvolgendo la povera Lily Evans. I due piccioncini finiranno l'uno nei panni dell'altra...letteralmente! ^_^
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SFIT cap 1

Miei cari utenti di EFP, credevate di esservi liberati di me??? Beh, vi sbagliavate! ^^

Dopo una lunghissima assenza - per cui porgo sincere scuse (nessuno ha sentito la tua mancanza! NdLettori) - ho deciso di rimettermi al passo con EFP sia scrivendo nuove ff - visto che mi è magicamente tornata l'ispirazione - che leggendo le vostre meravigliose storie *redRon china il capo, chiedendovi perdono per non aver letto le vostre ff e vergognandosi di questo orribile comportamento*.

Adesso vi lascio alla lettura di questa ff sulla coppia che tanto adoro ^O^

Buona lettura ^^

Se Fossi in Te.

Capitolo 1

To be or not to be? That is the question.

"Che noia, che barba, che barba, che noia...che vita vuota, che vuota vita...", borbottava Sirius, mentre guardava il bacon infilzato nella sua forchetta come se fosse la cosa più interessante da guardare in quel momento.

"Ti lamenti sempre...eppure non combini mai niente di utile!", disse Remus, seduto di fronte a lui in Sala Grande per la colazione.

Ma Sirius non lo ascoltava e continuò a decantare lodi al suo bacon.

"Essere o non essere? Questo è il problema...".

"E tu come fai a conoscere la più celebre frase di una delle più celebri opere Shakespeariane???".

"Forse perché il mio più celebre amico la ripete spesso e volentieri?".

"Ti riferisci a James? Non credevo conoscesse Shakespeare".

"Conosce molte cose lui...e comunque no, non mi riferivo a James, bensì a te!".

"Sono lusingato...mi consideri il tuo più celebre amico?".

"Ebbene si".

Sirius addentò in un sol boccone il povero bacon, che pensava di venir risparmiato dopo che il ragazzo gli aveva anche cantato una serenata.

Ma, si sa...Sirius Black non risparmia nessuno.

"Ma dov'è James?", chiese ad un tratto Peter, seduto accanto a Sirius.

"Ha detto che non scendeva a colazione", rispose Sirius.

"E per quale motivo?".

"Doveva ripassare".

Un secondo dopo la pronuncia del verbo ripassare, Remus sputò tutto il succo di zucca sul povero amico seduto di fronte a lui.

"Alla faccia dell'amico celebre...che ti è saltato in mente???", esclamò Sirius, mentre prendeva un fazzoletto per pulirsi la faccia.

"Doveva ripassare???", chiese Remus con il tono più sorpreso che riuscisse a trovare.

"Esatto!".

"Stai scherzando!", non era una domanda.

"Per niente!".

"James e ripassare sono due vocaboli che non vanno assolutamente messi nella stessa frase!!!".

"Infatti, se ben ricordi, nella mia frase non c'era James".

"Perché era il soggetto sottointeso!".

"Scusate...", intervenne Peter, "...che male c'è se James ripassa? Non può fargli altro che bene".

"Indubbiamente...ma, voglio dire...non è da lui!".

"Guarda che neanche innamorarsi è da lui, eppure...", osservò Sirius, mentre guardava una ragazza con i capelli rossi legati in una coda, alzarsi dal tavolo dei Grifondoro diretta a lezione.

"La cosa è alquanto sospetta!", constatò Remus con la mano sotto il mento, nella tipica posa da detective.

"Frena i ragionamenti, Sherlock Holmes! E' solo James...".

Remus rimase per qualche secondo immobile quando Sirius pronunciò il nome del più famoso detective nel mondo dei Babbani, ma non ci badò più di tanto.

"Beh, io credo sia meglio andare a lezione, o faremo tardi", fece notare Peter.

"Che abbiamo oggi?", chiese Sirius, mentre sgraffignava qualche toast.

"Oggi è venerdì. Abbiamo Trasfigurazione e Pozioni per l'intera mattinata".

"Che Pluffe!!!".

I tre amici si alzarono dal tavolo dei Grifondoro e si diressero all'uscita della Sala Grande.

"Me la togli una curiosità, Remus?", domandò Sirius, mentre percorrevano il corridoio che li avrebbe portati all'aula di Trasfigurazione.

"Sarebbe?".

"Ma chi diavolo sono Shakespeare e Sherlock Holmes???".

Se avesse avuto del succo di zucca in bocca, Remus lo avrebbe sputato addosso alla prima persona che avesse avuto la sfortuna di incappare sulla sua traiettoria, e cioè il professor Horace Lumacorno.

Si limitò ad inciampare nei suoi piedi.

*

Nell'aula di Trasfigurazione regnava il più assoluto silenzio, segno che quel giorno ci sarebbe stata un'interrogazione sicura sull'ultimo argomento che avevano studiato, se l'avevano studiato.

Remus andò dritto al primo banco e si posizionò accanto a Lily Evans.

Sirius, invece, si diresse verso l'ultimo banco vicino alla finestra, in cui una figura sedeva scompostamente con i piedi poggiati sul tavolo e le mani incrociate dietro la nuca. Sul viso un sorriso sghembo e gli occhi che guardavano una coda rossa da sopra le lenti degli occhiali: l'immagine perfetta della sicurezza.

"Ti vedo bene, amico", disse Sirius, mentre gettava la borsa coi libri sul banco e si accomodava accanto al suo amico nella sua medesima posizione.

"Hai visto bene", rispose James senza distogliere lo sguardo dalla coda rossa qualche banco più avanti.

"Dimmi una cosa.com'è che stamattina mi hai rifilato la scusa che dovevi ripassare?", chiese Sirius.

"Naaah!", rispose James, "Sai benissimo che ripassare e James non vanno nella stessa frase, no?".

"Si.una cosa del genere mi pare di averla sentita".

Gli occhi di James si spostavano impercettibilmente ad ogni movimento della ragazza dai capelli rossi. Il mezzo sorriso costantemente disegnato sulle sue labbra.

"Potter, Black. Gradirei che vi posizionaste per come si conviene in una classe del settimo anno, per favore", questo fu il primo commento della professoressa McGranitt appena entrata in classe.

I due ragazzi si misero composti all'istante.

"Bene, ragazzi", esordìla McGranitt, "Spero che abbiate lavorato sull'argomento della volta passata, ossia dire la Trasfigurazione Umana e.si, Potter?".

La professoressa si interruppe non appena vide la mano di James schizzare in alto.

"Lei ci ha spiegato che si può trasfigurare se stessi in animali, per esempio, dico bene?".

Mentre parlava, James lanciava occhiate di sbieco a Lily, che lo guardava corrucciata. Nell'espressione di Remus, invece, si leggeva chiaramente la frase ti supplico, non fare cavolate.

"Dice bene, Potter".

"E mettiamo, per pura ipotesi, che io volessi trasfigurare me stesso in un'altra persona.potrei farlo? Così come potrei trasfigurare un'altra persona in me stesso?".

"Sciocchezze!".

Tutte le teste presenti nell'aula si voltarono a fissare Lily Evans, che era scattata in piedi e aveva sul viso un'espressione furente che indubbiamente rivolgeva a James.

"Per quale motivo reputi sciocchezze le ipotesi che ho appena asserito, miss Evans?", chiese James con inaspettata galanteria. Solo un inchino avrebbe reso quella scena tipica del 1800.

"Per il semplice fatto, sir Potter, che soltanto un mago di altissimo livello come il professor Silente sarebbe in grado di riuscire a tale impresa. Per i tuoi loschi tranelli c'è sempre la Pozione Polisucco".

"Io non ho mai parlato di loschi tranelli".

"Basta così!", li riprese la McGranitt, "Signor Potter, signorina Evans, se avete il desiderio di battibeccare, fatelo fuori da quest'aula alla fine della lezione!".

A quelle parole, Lily si sedette immediatamente, non prima di aver lanciato a James occhiate dardeggianti, alle quali il ragazzo rispose con il suo solito mezzo sorriso e un cenno con la testa.

"E adesso.", ricominciò la McGranitt, "Tutti interrogati!!!".

*

"Mi è dato sapere per quale ragione hai rivolto quella strana domanda alla prof?", chiese Remus indispettito, mentre i quattro Malandrini si dirigevano all'aula di Pozioni come ogni venerdì.

"Quella del perché i pappagalli hanno il becco giallo anziché rosso?".

"Beh, quella te la potevi proprio risparmiare! Uno, non c'entrava niente con la lezione e due, hai fatto la figura del cretino!".

"Ma no! È stato divertente!", esclamò Sirius, circondando con un braccio le spalle di James, "Riesci a percepire il fondo di filosofia che pervade quella domanda apparentemente stupida? Perché siamo così e non siamo in un altro modo? Questo è il dilemma.".

"Senti, Amleto dei miei stivali, smettila di sperperare sapienza! Comunque io mi riferivo alla domanda sulla trasfigurazione di una persona in un'altra e via dicendo.!".

"Ah, quella con cui stavo per avere un duello verbale con la Evans!", pervenne James, anche se lui aveva in testa l'immagine di Lily che discuteva con lui più che la domanda in sé e per sé.

"Tu stai tramando qualcosa!", asserì Remus fermandosi davanti a James e puntandogli un dito contro.

James spostò il dito con il suo e sorrise.

"Non sto tramando un bel niente".

"Quando dici così, c'è sotto qualcosa!", Remus non demordeva.

"Mio caro Lunastorta.la mattina prenditi una bella tisana invece del caffè. Ti rende nervoso", gli consigliò Sirius.

"Io sono calmissimo!!!", esclamò Remus a voce tanto alta da far girare una decina di ragazzi. Si portò subito una mano alla bocca.

"Ah, Remus, un'ultima domanda", disse Sirius tornando sui suoi passi.

"Sentiamo".

"Ma chi cavolo è Amleto???".

Remus non poté rispondere alla domanda dell'amico, a causa di uno spettacolare scivolone con cui si trascinò dietro anche il povero Peter.

To be continued...

Beh, questo primo capitolo è finito un po' così.è come una sorta di prologo o qualcosa di simile.

Non è un granché, diciamo che potevo risparmiarmi di pubblicare questa cosa, ma sta a voi decidere.

Nei prossimi capitoli ne succederanno di tutti i colori, questo è garantito!

Sarei felice se mi lasciaste un commentino piccolo piccolo, magari che mi inciti a continuare a pubblicare i prossimi capitoli (ho già scritto il secondo, il terzo e metà del quarto! ^^).

Al prossimo capitolo (almeno spero, dipende da voi!) ^___^

Un bacione a tutti!

  
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