5. I can't stand the pain
Accendo la tele ed eccola lì la notizia.
-Il cantante/chitarrista Tom DeLonge è deceduto...-
Fantastico.
La spengo e mi lascio andare sul divano.
Mi scendono lacrime, ancora.
-E che cazzo?! Basta!- mi rimprovera Tom.
-Piantala tu!-
Ride.
Mi asciuga le lacrime.
-Guarda che sono capace anche da solo di asciugarmele...-
-E allora fallo...-
-Non ne ho voglia-
-E allora fai quel cazzo che vuoi- dice più o meno incazzato.
-Eh?!- mi sorprendo.
Sparisce di nuovo.
-E vaffanculo!- dico tirando un calcio al tavolino, che si ribalta.
Continuo a piangere.
Ho bisogno di lui fisicamente.
Ho idee suicide.
-Non ci pensare neanche- una voce mi riporta alla realtà.
-Mmh, tu non eri incazzato con me?!-
-Ah già...- dice scomparendo ancora.
Che idiota.
Non sa mai essere serio.
-Dai Tom! Fatti vedere!-
Niente.
Mi dirigo in bagno.
Mi faccio il bagno con un altro intento però.
Mi immergo e aspetto la mia ora.
A causa di un bastardo, l'acqua diminuisce.
Apro gli occhi.
Tom che fa andare giù l'acqua e poi sparisce.
-Oh, ma che cazzo?!-
Ritiro giù l'acqua e tengo fermo il tappo.
Ora non può più mandare giù l'acqua.
Mi immergo ancora.
Penso che sarò più felice.
-Mark, non farlo, cazzo!-
Sento una voce.
Vedo un volto sfuocato da sott'acqua.
Tom che piange.
Richiudo gli occhi.
Sto perdendo i sensi.