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Autore: ErinLecter    22/10/2012    2 recensioni
Dino era sul divano di camera sua, aveva passato una giornata lunga e difficile, l'unica cosa che voleva fare era riposarsi.
Si stava per addormentare quando sentì un rumore provenire dalla finestra.. prese velocemente la frusta che aveva posato sopra il comodino e con un movimento veloce.. se la attorcigliò attorno al piede e cadde rumorosamente.
Imprecò ad alta voce mentre una piccola sagoma entrava camminando tranquilla dalla finestra.
-Dovresti imparare ad usare quella frusta senza i tuoi sopposti nei paraggi.. Dino- quella voce incredibilmente familiare risuonò nella stanza, Dino sorrise impacciato, era vero, senza i suoi sottoposti non riusciva a fare niente.. ma avrebbe fatto di tutto per loro.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dino Cavallone, Kyoya Hibari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 4 - IL MAESTRO NON HA FINITO DI INSEGNARE
 
Dino era rimasto lì, seduto per terra e sporco di sangue. Aveva provato a richiamare Hibari, ma naturalmente l'altro non gli aveva prestato la minima attenzione e se n'era andato, lasciandolo lì. 
Hibari glielo aveva detto che non voleva essere toccato.. e lui non solo lo aveva fatto ma lo aveva avvicinato contro la sua volontà, gli aveva detto cose piuttosto dolci, considerando il soggetto. Però non sembrava dispiaciuto di quella vicinanza.. non sembrava gli dispiacesse niente di quello che era successo finchè non lo aveva toccato. E poi non era stato geloso? Non era stato preoccupato? Per un momento aveva pensato di aver letto queste sensazioni sul viso di Hibari.. lui lo conosceva il suo allievo. Aveva anche visto del rimpianto.. ma sicuramente si era sbagliato. La sua espressione e i suoi atteggiamenti erano cambiati quando lo aveva toccato sulla guancia.. cosa che gli aveva assolutamente proibito di fare il giorno prima. 
Gli voleva maledettamente bene, lo adorava. Teneva il loro rapporto maestro-allievo prima di tutto, perchè valeva tanto, perchè era il primo a cui Hibari si era affidato.. ma aveva rovinato tutto. E per cosa? Per un semplice sfizio. Quello di toccargli la guancia. Però, nel momento in cui lo aveva preso per il braccio e lo aveva tirato verso di sè, gli era sembrata una cosa irresistibile. 
Dino chiuse gli occhi lentamente e si alzò, cercando di fermare il sangue che gli usciva dal naso. Solo in quel momento si rese conto che l'altro non si sarebbe più fatto vedere. Hibari sarebbe stato solo, di nuovo. Forse più di prima, avrebbe cercato di evitare ogni contatto con chiunque.. anche con Kusakabe, se fosse stato possibile. Gli occhi gli pizzicarono, ma li tenne chiusi. Avrebbe lasciato un po' di spazio tra di loro adesso.. avrebbe aspettato qualche giorno e poi sarebbe andato di nuovo da Hibari, magari a chiedergli scusa, a dirgli che quello che aveva fatto era stato uno sbaglio.. pur sapendo che non era così. Perchè quale sbaglio c'è nell'amare una persona?

 
-B..bè, con questo dichiarerei finita la.. la riunione..-   una voce seguita da un tonfo lo rianimò, Reborn stava picchiando Tsuna per la quarta volta durante la riunione dei Guardiani a cui lui era stato costretto a partecipare a causa di Reborn.   -Non devi esitare, non usare il condizionale, usa l'imperativo, Dame-Tsuna-   avrebbe riso se un posto vuoto in particolare non avesse attirato la sua attenzione per tutta l'ora. Non era strano il fatto che mancassero due Guardiani alle riunioni.. ma quel giorno la mancanza del Guardiano della Nuvola si sentiva. O meglio, la sentiva Dino. Per gli altri era più che normale non vedere ne il guardiano della nebbia, ne quello della nuvola. 
Erano ormai quattro giorni che non vedeva Hibari, non lo cercava. Rimandava ogni giorno al giorno dopo, si diceva che sarebbe andato a scuola a parlargli.. ma rimandava quegli stupidi appuntamenti con se stesso, sempre. 
Si odiava per questo. Il pensiero che Hibari fosse solo per colpa sua lo faceva star male e il colpo di grazia arrivava quando pensava che, probabilmente, Hibari sarebbe stato meglio senza di lui. Che, probabilmente, per Hibari gli ultimi mesi passati con lui erano stati i più brutti della sua vita, i più problematici. La paura lo prendeva, si impossessava di lui e rimandava l'incontro. Ma paura di cosa? Non lo sapeva nemmeno lui. A volte aveva paura di non trovarlo, altre aveva paura di trovarlo e non sapere cosa dire, se mentire per il suo bene o dire la verità per il proprio. A volte aveva paura di essere rifiutato, altre picchiato. E come si sarebbe potuto difendere, pensando che lui, quelle botte, se le meritava?
Una sfilza di saluti e pacche sulla spalla lo svegliarono nuovamente  e distolse gli occhi stanchi dal posto vuoto. 
Prima Tsuna, poi Yamamoto, Gokudera, Ryohei.. uscirono tutti. Si passò le mani sul viso, erano tre sere che non dormiva pensando a ciò che aveva fatto. Quando alzò la testa scattò indietro, non si ricordava che Reborn fosse ancora nella stanza. 
-Cosa stai facendo, Dino?-   chiese Reborn che si mise a sedere sul tavolo davanti a lui. 
Dino sorrise lievemente   -Niente, Reborn. Sono solo stanco, davvero-   fece per alzarsi, ma il bambino, con tono autoritario e continuando a fissarlo disse  -Dove stai andando, Dino? Non hai altri programmi in giornata, puoi permetterti di stare qui-  Dino pensò con orrore alla proposta fatta.. se fosse stato lì a parlare Reborn avrebbe capito che c'era qualcosa che non andava.. avrebbe capito tutto quello che era successo e, semplicemente, non aveva voglia di parlarne. 
-A dire la verità ho da fare un sacco di cose oggi.. sai.. incontri con famiglie importanti..-   -La mia non era una domanda. Tu non hai programmi per oggi. Ieri sera ho chiesto a Romario se tu avessi programmi per il giorno dopo e la sua risposta è stata 'no'-   si mise a sedere, con aria affranta e supplichevole. Aveva calcolato tutto, Reborn.  
Seguì un silenzio imbarazzante, rotto un'altra volta da Reborn  -Che è successo a Hibari?-  -Sarà su un tetto a dormire. Sai che non viene mai alle riunioni-  non potè fare a meno di usare un tono duro, secco, freddo seguito da una smorfia di disapprovazione, si era già tradito da solo.
-Ah si? è quattro giorni che non sale sul tetto.. pensavo che tu sapessi cosa gli era accaduto, dato che sei il suo maestro-  Dino deglutì, quindi non era salito sul tetto per paura di trovarlo lì ad aspettare? 
-Come lo sai?-  -Io so tutto, Dino. In questi giorni Hibari è stato chiuso dentro la sala del Comitato Disciplinare, inavvicinabile. Anche Kusakabe ha avuto dei seri problemi nel gestirlo.. picchia chiunque entri nella stanza-  un sorriso amaro apparì sul suo viso. Quindi aveva ragione.. Hibari non era uscito da quella stramaledetta stanza e nemmeno Kusakabe sembrava calmarlo. Era solo, completamente. Sentì un'altra fitta alla pancia, si sentiva così in colpa. 
-Non mi vuoi raccontare niente, Dino? Devo estrarti tutta la verità con la forza?-  -Non devo raccontarti niente Reborn. Non sono affari tuoi-  il colpo che ricevette in testa fu più forte di come se li ricordava. Guardò incredulo Reborn, mentre si massaggiava la parte colpita.  -Solo perchè adesso hai un allievo non significa che io non abbia ancora qualcosa da insegnarti, Idiota. Smettila di fare il bambino e parla-   -Abbiamo semplicemente litigato, come stiamo facendo io e te adesso-   -Noi non stiamo litigando, Dino. Stiamo sostenendo una discussione civile ed educata-   non voleva cedere. Sostenne lo sguardo di Reborn con aria di sfida. 
-Hai fatto qualcosa che ti aveva chiesto di non fare?-   Dino si allontanò dal bambino. Come faceva a leggere nelle menti altrui? Era snervante. Guardò il pavimento ripensando alla domanda, dimenticandosi di rispondere. Gli avvenimenti di quel giorno gli ritornarono in testa come una secchiata d'acqua fredda. 
-Ti ricordi Dino, quando ti allenavo per diventare quello che sei ora? Tu mi avevi chiesto di non colpirti in testa.-    Dino guardò l'insegnante, cosa c'entrava tutto questo con la sua situazione?    -Io ho cercato di non colpirti in testa, perchè era la tua volontà. Ma mezz'ora dopo quello che ero io, ha avuto il sopravvento e ti ho colpito in testa, più forte di prima. Capisci cosa intendo?-
Dino sospirò esasperato   -E con questo? Cosa importa?-   -Se io non ti avessi tirato quelle botte tu non saresti quello che sei ora. Il nostro rapporto non sarebbe quello che è ora. Pensi che saresti diventato un buon Boss, senza quelle piccole punizioni?-   Il viso del biondo si rabbuiò, arreso.   -Mi aveva chiesto di non toccargli la guancia.. e io gliel'ho toccata. E.. e lo preso per un braccio.. in maniera diversa, ecco.-   maledì sè stesso, come aveva potuto raccontarlo a qualcuno?   -E quindi hai ben deciso di allontanarti perchè si è arrabbiato-   -Si, quella era l'idea-   -E perchè a distanza di quattro giorni non sei andato a parlargli?-   Dino sgranò leggermente  gli occhi, non sapendo cosa rispondere.   -Stai scappando, Dino Cavallone. Stai scappando da ciò che provi veramente per paura di esser rifiutato-   -Non è vero-   rispose senza pensarci, offeso. Non era un ragazzo che non ammetteva le proprie paure ma qua.. c'era qualcosa di più in ballo. C'era tutto il rapporto con Hibari, quello che era riuscito a costruire. Come poteva ammettere di amarlo sapendo che l'altro gli sarebbe rimasto alla larga? Preferiva mentire. 
-E invece si, stai scappando. E se scappi adesso, Dino, scapperai per tutta la vita. Ne sei consapevole, vero? Mi sembrava di avertelo insegnato.. ma a quanto pare i miei insegnamenti, a distanza di tempo, sono andati a farsi friggere. Assumiti le tue responsabilità- 
''Se scappi adesso, Dino, scapperai per tutta la vita''. Quelle parole gli rimbombarono nella mente. Tutto gli fu chiaro, Reborn aveva ragione come al solito. Aveva paura del rifiuto, aveva paura di non essere amato allo stesso modo. 
''Ti ricordi Dino, quando ti allenavo per diventare quello che sei ora? Tu mi avevi chiesto di non colpirti in testa ed io ho cercato di non colpirti in testa, perchè era la tua volontà. Ma mezz'ora dopo quello che ero io, ha avuto il sopravvento e ti ho colpito in testa, più forte di prima. Capisci cosa intendo? Se io non ti avessi tirato quelle botte tu non saresti quello che sei ora. Il nostro rapporto non sarebbe quello che è ora. Pensi che saresti diventato un buon Boss, senza quelle piccole punizioni?'' Adesso si, lo aveva capito. Stava succedendo la stessa cosa. Hibari aveva chiesto di non essere toccato.. ma lui lo aveva fatto, perchè lo desiderava così tanto da non poter resistere. Si rianimò tutto insieme, alzandosi dalla sedia. Quella carezza aveva cambiato qualcosa dentro Hibari. Qualcosa che, a distanza di tempo, sarebbe potuta diventare parte di lui.. qualcosa che avrebbe potuto cambiare il loro rapporto per sempre, se lui avesse continuato a toccargli quella stramaledetta guancia. Sorridendo uscì senza salutare Reborn, aveva fretta, doveva chiarire con Hibari e subito. Sapeva perfettamente cosa fare, adesso. Ringraziò mentalmente il bambino, mentre camminava per i corridoi della grande Villa.
Reborn sorrise non appena vide l'altro alzarsi e scappare via. Dino era rimasto il solito ragazzo, ed il fatto che provasse qualcosa per Hibari era ovvio ormai da tempo.. ma non quanto era ovvio il contrario. Ogni volta che, di nascosto, osservava i due combattere notava che Hibari usava meno forza per colpire l'altro. Hibari che non riusciva a guardare negli occhi Dino. Hibari che non voleva essere toccato per paura di desiderare un'altra carezza e un'altra ancora. Hibari che aveva rifiutato Dino sul tetto semplicemente perchè aveva provato qualcosa di diverso dalla voglia di picchiare una persona. Hibari che aveva paura di ammettere i suoi sentimenti. Dino che però capiva le sue paure.. e avrebbe fatto in modo che tutto fosse perfetto.


NOTE AUTRICE:
Chaos a tutti uwu 
Chiedo scusa, prima di tutto! Ho aggiornato dopo un sacco di tempo, lo so.. però ho avuto da studiare e, inoltre, mi ero completamente bloccata. Poi due giorni fa camminavo tranquillamente verso casa dopo la scuola e.. e l'ispirazione è tornata. Questo è quello che ne è uscito.. mi ci è voluta tanta forza di volontà per pubblicare questo capitolo.. inoltre è più lungo degli altri e, sinceramente, ne sono contenta. Noterete che si ripete il nome di Hibari taaante volte. Bè è voluto xD è per sottolineare quanto Dino ne sia ossessionato uwu 
Spero che il discorso che il nostro Reborn ha fatto a Dino sia chiaro per tutti e spero che vi piaccia il capitolo. 
Grazie per aver letto uwu
  
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