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Autore: singthishigh    22/10/2012    1 recensioni
Questa è la storia di Hope, una ragazza dalla vita complicata, dal carattere forte e scontroso. Nonostante ciò, col tempo si renderà conto che proprio le persone che più odia riusciranno a renderla felice.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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storia:3
Ero troppo stanca della solita monotonia,ogni giorno le stesse cose. Ne avevo abbastanza.
"Buongiorno tesoro,svegliati che è tardi" sentii la voce di mia madre che era venuta a svegliarmi. Era una di quelle madri strane,single,stracolme di soldi. Una di quelle madri che più che a darmi affetto pensava a comprarmelo giorno dopo giorni,computer,tablet,vestiti,cose di valore,solo quello. Da un lato dovevo ritenermi fortunata,perchè non tutti potevano permettersi chissà che cosa,ma da una parte avrei voluto che lei si interessasse un po' di più a come stessi io,invece di pensare a cosa avessi bisogno. La sua 'fama' l'aveva portata in un mondo tutto suo,in cui esisteva solo lei nella maggior parte del tempo,e quando non aveva che fare esisteva la sua unica figlia Hope,ormai sedicenne,completamente per i cazzi suoi. Io.
"Piccola ti ho preparato la colazione,spero tu la gradisca" disse con il suo solito tono da mamma apprensiva,che in realtà non era.
"Grazie mamma" risposi io fingendomi contenta del suo grandissimo e unico gesto mattutino per me.
Era un'attrice,famosa,di talento,che tutti lodavano e ammiravano. A volte mi sentivo un po' sotto una cattiva luce,lei era bellissima. Bionda,alta,magra,tutto quello che io avrei sempre voluto essere. Invece no,a me è capitata la sfiga di essere un cesso ambulante,con pochi amici,zero ragazzi ai suoi piedi,perfetta direi.
"Oggi ti accompagno io a scuola" odiavo quelle parole. Così appena scesa dall'auto tutti avrebbero iniziato a lodarla e a circondarla per avere autografi,e io messa da parte, come sempre. "Devo parlare con la preside della tua condotta,sai che è sotto la media scolastica,vero?" continuò dopo.
"Ah davvero? E quindi? Qual'è il tuo problema?" dissi menefreghista,non volevo che si impicciasse anche nella mia vita scolastica,nonostante fosse un suo dovere di madre.
"Senti non fare storie,non voglio sentire lamentele,ho già tanti problemi per la testa. Lavati,vestiti,fai quello che devi fare e fila in macchina"
Ah perfetto,quindi dovevo stare ai suoi ordini,ero costretta,non potevo controbbatterla perchè sennò sua signoria mi avrebbe messa in punizione,e non potevo giocarmi il fine settimana,non stavolta.
Andai in bagno e iniziai a guardarmi allo specchio,ah che bello schifo. Mora,occhi e capelli scuri,riccia e non tanto magra,normale credo,anche se mi vedevo enorme. Ero abbastanza semplice per la mia età,non amavo mettermi in mostra,più passavo inosservata,meglio era. Non riuscivo comunque ad accettare che quell'immagine riflessa nello specchio fossi io,avrei voluto essere qualcun'altro,come mia madre. Però quella mattina non era il momento giusto per iniziare a deprimersi. Mi misi una t-shirt,dei jeans,le mie amate nike ed ero pronta; mi misi anche un filo di matita nera sugli occhi,come facevo sempre,giusto per truccarmi un po'.
Erano le 7:30,ero pronta,ma non psicologicamente,l'idea di dover entrare in quell'aula e subirmi cinque ore di un infinita lezione mi uccideva,ma dovevo,era la legge. Presi lo zaino,aprii la porta e iniziai ad avviarmi in macchina senza rivolgere una sola parola a mia madre,che mi guardò stranita,ma mi seguì per entrare a sua volta in macchina.
Dopo dieci minuti eravamo arrivate,uscii io per prima,così da non essere travolta dalle persone che sognavano di icontrare la star,Melanie Nelson,una delle attrici più belle e più famose d'Inghilterra. A guardarla sembrava quasi una ventenne,grazie agli interventi e alle creme antirughe,ovviamente;i suoi quasi quarant' anni riusciva a mascherarli più che bene.
Appena uscii dall'auto ragazzi e ragazze si catapultavano da lei per avere un loro autografo,e lei ovviamente ci stava,amava avere mille attenzioni.
Dopo altri dieci minuti di tortura potevo finalmente entrare in classe,mi diressi dalla mia migliore amica Jenna,nonchè mia compagna di banco.
"Buongiorno Jen" dissi io con aria sarcastica,lei aveva capito che non fosse affatto un buongiorno.
"Sembri proprio felice stamattina,che è successo?" mi guardò aspettando una mia risposta, ma io non dissi niente,aveva già capito da sola.
"Tua madre?"
"Come sei pespicace amica mia,eh" dissi sempre in modo sarcastico,sbattendo lo zaino sul banco.
Jenna era la mia migliore amica da quando eravamo piccole,le volevo un bene immenso,per me era tutto,il mio punto di riferimento,la mia spalla su cui piangere,una delle persone più importanti di tutta la mia vita.
"Buongiorno ragazze" sentii la voce di un ragazzo,il ragazzo più insopportabile di questo mondo,il mio incubo,lo odiavo.
"Styles mi dici che cazzo vuoi stamattina?" dissi le prime parole che mi vennero in testa,ero incazzata,non volevo parlare con lui,mi faceva solo innervosire di più.
"Nelson ti sei alzata con il piede sbagliato, per caso?"
Stavo per mandaro a fanculo sul serio,odiavo ogni suo singolo verso,ogni suo singolo passo,movimento,tutto ciò che faceva mi rendeva sempre più irrascibile. Lo ignorai,se avesse fatto un'altro passo sbagliato gliene avrei dette quattro,ma fortunatamente entrò la prof,che ordinò a tutti di tornare ai propri posti.
"Cooper,prendi le tue cose e cambia posto,fai a cambio con Styles"
Ditemi che non era vero,pregavo che non fosse vero,non poteva succedere,no. Non bastava che fosse nel mio stesso pianeta,nella mia stessa città,nella mia stessa classe,ma nel mio stesso banco no,era troppo.
"Professoressa mi può spiegare qual'è il problema? Jenna non può continuare a stare qui accanto a me?" dissi alla prof con aria incazzata.
"Nelson si dia il caso che io sono l'insegnate,e io decido qui dentro. Se non sei in buoni rapporti con Styles questa sarà una buona opportunità per stringere una nuova amicizia. E ora basta lamentele,scambiatevi in fretta che devo iniziare la lezione"
E ora si metteva anche questa cogliona a complicarmi la vita? Non bastavano le cose che dovevo sopportare giorno per giorno? No eh? Dio voleva essere ancora più cattivo con me,come se dovesse farmela pagare per qualcosa.
"Non scaldarti tanto Nelson,non pensare che io sia felice di averti accanto a me" mi sussurrò Styles nell'orecchio mentre si avvicinava al suo nuovo banco.
Bene,ora dovevo sopportarmi anche lui ogni giorno,e tutto per colpa di mia madre che era andata a parlare con la preside,sarà stata sicuramente colpa sua. Vive per rovinarmi la vita, e adesso anche questo stronzo ci si mette,non ce la faccio più.
Bella giornata di merda.








SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutte,grazie mille per aver letto il primo capitolo della mia storia. So che magari non è stato il massimo,nonostante l'ho scritto in un solo giorno,ma spero che comunque vi piaccia :) Andando avanti con la storia i capitoli saranno sempre più lunghi,e spero di sorprendervi (?).
Sarei molto felice se mi scriveste una recensione,per sapere cosa ne pensate. Potete anche menzionarmi su twitter, sono @singthishigh, sono aperta anche alle critiche :3
Grazie ancora per aver letto, ci vediamo al prossimo capitolo c:
-Claudia.
  
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