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Autore: _Liamhatespoons_    22/10/2012    3 recensioni
Può un semplice sconosciuto/a riuscire a dare un senso ai tuoi giorni?
Harry è la prova vivente, che sì.. la persona giusta si può incontrare attraverso varissimi modi, compresa anche una stupida chat.
Se volete sapere com'è andata a finire la sua vera storia, aprite e leggete.
- Melissa
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Due sconosciuti ed una chat.
 





In un fine settimana, passato come tanti altri, Harry era appena tornato da una noiosissima giornata di scuola. Una volta rientrato a casa sua, ad attenderlo c’era la dolcissima madre del riccio, Anne, che gli aveva preparato con estrema cura e amore il suo abbondante pranzo.

A tenergli compagnia, oltre all’amabile signora Cox, c’era anche sua sorella. Gemma.

Era una continua lotta di insulti tra loro. Non c’era un normale giorno in cui i due ragazzi non si prendessero a parola a vicenda. Ogni scusa era buona per poter iniziare un’accesa discussione.

E infatti, dopo un’ennesima litigata con la sorella ( per chi doveva accaparrarsi l’ultimo piatto di pasta rimasto) Harry si diresse furioso dentro camera sua, sbattendo con tutta la forza che aveva la porta.

Si buttò stravaccato sul letto e strinse la propria testa contro il cuscino, in senso di puro esaurimento.
Harry non ce la faceva davvero più.

Era esausto di quella vita così monotona e irritante.

La sua esistenza sul pianeta Terra era stata una vera e propria delusione fin dall’inizio.

Non aveva mai conosciuto suo padre, è stato assassinato prima ancora che Harry venisse al Mondo.

La mamma del riccio, in un certo arco di tempo aveva passato guai seri.

Tutti gli antidepressivi che prendeva causavano in lei, mille e milioni di effetti collaterali. Si trovava sempre a letto, sempre senza forze.

Era troppo occupata a deprimersi per la perdita del marito, per occuparsi dei proprio figli.

Ed è per questo che adesso, quando ormai i due ragazzi avevano raggiunto l’età dei fatidici 18 anni, Anne cercava di rimediare in tutti i modi possibili ed immaginabili ai troppi errori commessi in passato.

Provava ad essere sempre estremamente gentile e disponibile con loro, ma ad Harry sembrava soltanto patetica.

Una stupida e squallida messa in scena da due soldi.

Harry sapeva che non l’avrebbe mai perdonata, mai avrebbe perdonato la sua assenza nei momenti in cui più aveva bisogno di lei.

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Il povero e tormentato riccio non trovava mattina in cui il suo risveglio cominciasse con un sorriso.

Era finalmente arrivato l’atteso sabato.

Harry si era svegliato alle 11 e 30 della mattina, ma non avendo intenzione di alzarsi dal letto, decise di prendere il suo Pc e connettersi.

Non adorava stare in chat, ma alla fine era diventato uno dei suoi passatempi più comuni, quando non aveva proprio nulla da fare.

Aveva così tanti contatti che era sicuro di non conoscerne nemmeno la metà.

Dopo pochi attimi che sembravano infiniti, passati davanti a quello schermo illuminato, una piccola finestrella iniziò a lampeggiare sotto i verdi occhi del riccio.

L’aprì con molta curiosità.

E si incuriosì ancora di più quando lesse che questo contatto non possedeva identità.

‘’Anonimo’’ era stato soprannominato.

‘’Ciao Harry’’ gli scrisse.

Evidentemente questa misteriosa persona era a conoscenza di chi Harry fosse.

‘’Ciao, ti dispiacerebbe dirmi il tuo nome?’’ scrisse cordialmente il riccio.

‘’Se il mio nome è anonimo un motivo ci sarà’’

Era forse un serial killer? Harry era veramente inquietato da quella situazione.

‘’Cerchi per caso di mettere inquietudine alla gente?’’

‘’Mm, forse’’


Harry non riusciva a capacitarsi del perché gli stesse ancora rispondendo.

Era una cosa alquanto assurda.

‘’Bene, almeno una cosa su di te adesso la so anch’io’’

‘’Io invece so tutto su di te, caro Harry’’


Che voleva intendere con quella frase? Il riccio iniziava ad avere davvero paura.

‘’Tutto cosa?’’

‘’Sai.. ti ho osservato molto in questi giorni, anzi forse ti ho osservato dalla prima volta che ti ho visto, sembri un ragazzo apposto.. ma nascondi qualcosa’’


Ad Harry non interessava che c’era una persona che non faceva altro che osservarlo, l’unica cosa che colpì l’attenzione del riccio, era che qualcuno forse aveva notato.. qualcosa in più in lui di quello che vedevano gli altri.

‘’E che cosa nasconderei?’’

‘’Cerchi di nascondere tutta la malinconia che hai addosso, tu non sei felice Harry, non lo sei affatto’’


Harry rimase sbalordito da quella risposta.
Era davvero così.

Come potevo un/a semplice sconosciuto/a aver capito una cosa del genere?
Mai nessuno aveva letto nei suoi occhi, mai nessuno era mai riuscito a capire cos’avesse all’interno dei suoi sentimenti. Ed adesso?

Doveva scoprire assolutamente chi fosse la persona misteriosa.

‘’Tu… come lo sai?’’

‘’Fai troppe domande inutili caro Styles, non è importante come lo so, l’importante è che lo so e basta’’

‘’Visto che sai così tante cose su di me, ed io non so niente su di te.. che ne dici se mi racconti qualcosa?’’

‘’E che ti dovrei raccontare?’’

‘’La tua storia, per esempio’’

‘’Io non ho una storia, l’unica cosa che posso dirti è che ora esisto, e che domani, tra un mese, tra un anno, o chi sa quando io non esisterò più.. proprio come te’’

‘’Abbiamo qualcosa in comune allora’’


Scherzò Harry

‘’Forse, ma è meglio non averle le cose in comune’’

Ogni frase che compariva su quel monitor, lo facevano sorprendere sempre.

‘’Perché no?’’

‘’C’è il detto ..’’ gli opposti si attraggono’’… penso tu lo conosca, dico bene?’’


Quest’ultima affermazione fece pensare ad Harry che la persona sconosciuta che si trovava al di là del suo schermo fosse una ragazza. Anzi, ne era certo.

‘’Sì lo conosco, senti.. ma tu cosa cerchi da me?’’

‘’Niente, ho solo voglia di scoprire da dove proviene tutta la tua angoscia’’

‘’Cosa ti fa credere che io sia angosciato?’’


Attendeva con ansia la risposta dell’altro/a.
‘’Lo vedo dai tuoi occhi, nonostante siano di un colore così acceso.. sembrano sempre estremamente spenti, senza vita’’

Possibile che che qualcuno lo stesse fissando in quel modo così attento e anche abbastanza inquietante e lui non se ne fosse nemmeno reso conto?

Certo che doveva dormire proprio in piedi.

‘’Hai ragione, è vero’’

‘’Avrei continuato a pensarla così anche con la tua negazione’’

‘’Non c’è bisogno di negare l’evidenza, anche se quest’evidenza l’hai notata soltanto tu’’

‘’Possiedo occhi attenti, comunque io te l’ho detto il motivo per cui ti ho scritto, ti va di parlarne?’’


Harry non si sa per quale strano scherzo della natura, accettò.
Raccontò per filo e per segno tutto ciò che era accaduto durante la sua insulsa vita.
Quello sconosciuto/a riusciva a capirlo come nessun altro poteva fare.

Sembrava comprensivo, non si lasciava sfuggire un dettaglio del racconto del riccio, commentava ogni episodio.. e alla fine se ne riuscì con una frase leggermente poco carina, ma giusta.

‘’Tua non madre non è degna di essere definita tale’’

‘’Forse è così, ma dopo tutto è mia madre. Io le voglio bene’’

‘’Non sei costretto a volerle bene solo perché ti ha concepito dopo una notte poco tranquilla passata con tuo padre Harry, una vera madre si sarebbe rimboccata le maniche e avrebbe fatto di tutto per crescere con armonia i proprio figli, questo è quello che penso.. non lo merita il tuo bene’’


Harry scoppiò a piangere involontariamente davanti ad un pc.
Si dava continuamente dello stupido, e iniziava a pensare che lo sconosciuto/a della chat avesse davvero ragione.

‘’Abito sotto il suo stesso tetto, non posso ignorarla per sempre’’

‘’Scappa di casa, vieni da me’’


Proposta indicente, che però lo affascinava molto.

‘’Non conosco nemmeno il tuo nome’’

‘’Chiamami L.’’

‘’Mi aiuta molto’’

‘’Adesso hai un modo con cui chiamarmi, Ci si risente Harry Styles’’


Disconnessione del contatto.
‘’Ci si risente Harry Styles’’ decisamente inquietante sì, sembrava quasi una minacciata.
Una minaccia che Harry attendeva calorosamente.

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I giorni seguenti il riccio sembrava essere quasi, quasi felice.
Si connetteva decisamente più spesso.

Era sempre attaccato al Pc nella speranza di poter parlare ancora con quella misteriosa persona.
.. Erano ormai parecchi giorni che non era online, e la speranza del riccio era quasi svanita.

Finché

‘’Mi aspettavi?’’

Gli venne quasi un colpo quando udì il trillo del messaggio.

‘’Chi io? Non mi ricordo nemmeno chi tu sia’’

‘’Prendi per culo tua madre, non me’’

‘’D’accordo, Ciao L.’’

‘’Volevi parlarmi di qualcosa in particolare?’’


Il cuore di Harry batteva all’impazzata, era una cosa inverosimile.

‘’In effetti sì, voglio incontrarti’’

Chiunque fosse stata, Harry l’avrebbe comunque abbracciata e poi baciata.

Poteva essersi innamorato tramite una stupida chat?

Sì che poteva essere.
Una ragazza così particolare, una ragazza che ha capito al volo che c’era qualcosa che non andava in lui nonostante non lo conoscesse affatto.

Dove poteva trovarla più una così?
Voleva, doveva conoscerla.

Non importava se fosse stata grassa, magra, una cessa vivente. Era del suo carattere così ‘’strano’’ e bello che si era innamorato.

‘’Non penso tu voglia incontrarmi veramente’’

‘’E perché?’’

‘’Ne rimarresti deluso, credimi’’

‘’Non m’importa come sei all’esterno. Potrai anche essere come Platinette ma dentro rimarrai sempre come ti ho conosciuto’’


Però se fosse stata come Platinette……. Un ripensamento forse c’era….

‘’Ti assicuro non sono come Platinette, ma non illuderti’’

‘’Non mi sto illudendo, tu sei perfetta così come sei’’

‘’Attenderò con ansia la tua faccia disgustata non appena mi vedrai, domani al parco vicino casa tua alle 16:00’’


Scrisse per poi comparire offline.
Sinceramente Harry non sapeva proprio cosa aspettarsi, non poteva essere poi così male no?

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Quella notte per il riccio fu l’inferno più totale.

Sembrava non passasse mai, l’attesa e l’ansia era troppa.

Suona suona suona suona, continuava a pensare, riferendosi alla sveglia.
E proprio mentre riuscì a prendere almeno un po’ di sonno..

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

Eccoti accontentato Styles.

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16:00 pm.

Harry si trovava finalmente in quel benedetto parco, accompagnato dal suono degli uccellini e dalle urla dei bambini che giocavano con gli scoiattoli.

Passò mezzora, e nessuna figura femminile gli si posò davanti.

L’unica persona che c’era nel parco insieme a lui, senza contare le mamme e il resto dei bimbi, era un ignoto ragazzo, che era appoggiato ad un albero non troppo lontano da lui.

Quel ragazzo lo stava letteralmente fissando, ed Harry stava facendo la stessa identica cosa.

Aveva la pettinatura dei capelli un po’ stramba, gli occhi azzurrissimi che si sarebbero notati anche a parecchi metri di lontananza, ed indossava dei pantaloni rossi ed una simpatica maglia a righe bianche e blu.
Era veramente bello.

Harry distolse un attimo lo sguardo da quel ragazzo e iniziò invece ad osservare i bambini, su di loro di sicuro non avrebbe potuto fare pensieri sconci.

‘’Harry’’ si sentì sussurrare all’orecchio

Il riccio rabbrividì si voltò, si ritrovò davanti il ragazzo di prima.

‘’C-come sai il mio nome?’’

‘’Pensaci un attimo e capirai tutto’’


Quel modo di parlare.. così.. particolare.. lui era.. era..

‘’L?’’

‘’Louis, per la precisione’’


Il volto del riccio sbiancò.
L… era un maschio?!

Lo sconosciuto, ormai noto come Louis, iniziò a fissare il confuso riccio che intanto era entrato nel panico più totale.

‘’Louis.. o ma tu..ce..io..tu..’’

‘’Questa è proprio l’espressione di cui ti parlavo, disgusto’’


In realtà Harry non era affatto disgustato, però sorpreso sì che lo era.

Fu costretto ad allontanarsi un attimo, e sedersi su di una panchina.

Cominciò a pensare a come possa essere successo tutto questo, a come sia arrivato a trovarsi in una situazione così surreale.

Rimase lì, senza muoversi da quella panchina per circa 10 minuti.

Quei 10 minuti gli bastarono per riuscire a capire che Harry era davvero innamorato di Louis.
E non importava che fosse del suo stesso sesso.

Harry, non era affatto gay, si era solo completamente perso per quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio.

Si alzò di scatto da quella panca che ormai aveva già scaldato da un po’, uscì velocemente dal parco e andò alla ricerca dello sconosciuto della chat.

Per sua fortuna non si era allontano molto e lo trovò quasi subito seduto su un marciapiede, intento a torturarsi le unghia, con aria sconfortata e delusa.

‘’Mi aspettavi?’’ gli sussurrò Harry
Il castano sussultò per un attimo, ma poi riprese subito il suo aspetto da ragazzo tenebroso e misterioso.

‘’Non rubarmi le battute’’

‘’D’accordo Mr L, ma che dici hai intenzione di alzarti oppure no?’’

‘’No’’
rispose secco

Il riccio, allora decise di accucciarsi vicino a lui, e iniziare a guardarlo incessantemente.

‘’Smettila di fissarmi’’
‘’Scusami se sei bellissimo’’


Quella era proprio una frase inaspettata pronunciata da Harry.

Louis, sobbalzò ancora, alzò lo capo e i loro sguardi s’incrociarono.
Non c’era sensazione più bella di quella di osservarsi a vicenda.

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Passarono dallo scrutamento reciproco dei proprio volti, alla scoperta di qualcosa di molto più gustoso.
Quello delle labbra, e delle loro lingue vogliose l’una dell’altra.



 
Harry il giorno dopo, si alzò dal letto con un mega sorriso posato sulle sue labbra rosee, non era più successo, presso o che .. da una vita.



 
 
 

 
SPAZIO AUTRICE

Non so che dire perché sinceramente trovo che non sia nulla di che.. potevo farla decisamente meglio, ma ultimamente non ho molta ispirazione e questo e tutto ciò che è uscito fuori D:
Spero comunque vi sia piaciuta.

un bacio
Melissa.
  
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