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Autore: __21century    22/10/2012    5 recensioni
Camilla è una ragazza come le altre.
Aspetta la metrò, giocherella col cellulare.
Camilla è nervosa, vorrebbe essere ovunque, ma non lì.
Cosa può farle tornare il sorriso, se non un buon libro?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aspettando la metrò.


Era una mattinata come le altre, il sole si nascondeva timidamente dietro qualche nuvola e il vento soffiava ora sì, ora no.
Camilla aspettava, seduta su una panchina fredda.
Le indicazioni segnalavano che tempo tre minuti e mezzo la metrò sarebbe arrivata.
La ragazza continuava a giocherellare con il cellulare, nonostante sua madre le avesse mille volte raccomandato di non farlo vedere in posti come quello.
Passò la metrò, ma non era quella che stava aspettando, e si spaventò, colpa del rumore esagerato.
Il cellulare le cadde di mano e scivolò sotto la panchina.
Era nervosa, Camilla. Tra qualche minuto si sarebbe ritrovata a scuola, sotto pressione, circondata da professori che pretendono troppo e compagni fin troppo rumorosi.
Si chinò a raccogliere il cellulare, sbuffando.
Doveva essere scivolato parecchio in fondo, perché Camilla non riusciva ad afferrarlo e neanche a sfiorarlo.
La ragazza si costrinse ad alzarsi, così poteva controllare meglio che da seduta e, quando guardò sotto la panchina, rimase stupita.
C’era un libro, rosso. Incuriosita, lo raccolse, per poi prendere il cellulare e infilarselo in tasca.
Non doveva essere lì da tanto tempo, il libro. Si intitolava “Cose Preziose”, l’autore Stephen King.
Lo aprì. Un post-it giallo era appiccicato sulla prima pagina, con poche parole “Penso che ti piacerà o, almeno, lo spero. Fammi sapere”.
Quindi era per qualcuno. Ma chi lascerebbe un libro, come regalo per qualcuno, nascosto sotto una panchina in metrò? Era assurdo.
Mancava ancora un minuto. Camilla lo teneva ancora stretto tra le mani, come se fosse suo.
Un signore si avvicinò alla panchina, in quel momento.
“Scusami, dove hai trovato quel libro?” chiese, corrugando la fronte.
“Era qui sotto. Sotto la panchina. L’ho trovato e volevo sapere perché metterlo qui.” disse piano la ragazza.
“Oh, beh, è uno scambio di libri. Una persona ne mette uno sotto una panchina, un’altra lo prende e ne lascia lì uno e così via. E’ un ottimo metodo, per chi ama leggere.” sorrise l’uomo.
“Ah, capisco. Questo è suo.” gli rispose, porgendogli il libro.
“Puoi tenerlo tu, se hai qualche libro da mettere al suo posto. Lo prenderò io e il ‘gioco’ continuerà.”
Camilla aprì la borsa che usava per scuola e  ci frugò dentro per qualche secondo, fin quando non trovò una copia economica di Romeo e Giulietta.
“Questo va bene?” chiese.
“E’ perfetto.”
La metrò arrivo, fischiando.
Camilla fece in fretta a lasciare Romeo e Giulietta sotto la panchina e a prendere il libro rosso.
Mentre correva per riuscire a salire in tempo, le sfuggì un “Grazie!”.
Sarebbe andata a scuola più volentieri, la mattina, se sapeva di trovare un buon libro da leggere. Quel pensiero la rallegrava.
Qualcun altro, come lei, doveva prendere la metrò, correre, dare il meglio, ma aveva due minuti da concedere alla lettura.
Non si sentiva più nervosa, si sentiva felice.
Sorrise e aprì la copertina del libro; cominciò a leggere e, per un po’, si sentì come in un altro mondo. 



Note.
Non doveva venire così, insomma, l'idea che avevo in mente era molto diversa, ma così è uscita.
Spero vi piaccia, nonostante non abbia una vera e propria trama. E' solo una slice of life, leggera leggera.
E un invito a leggere, leggere e leggere ancora.
Oramai non si fa più ed è davvero un peccato. 
Se vi siete trovati qui per caso, cogliete il mio invito, per favore.

Un grazie speciale a Ylenia per il continuo supporto, a Mery per l'esserci sempre stata e ad Alice per essere una grande amica. Vi voglio bene.


(E' scritto in gigante perchè sono cieca.) 
  
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