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Autore: GiulyHermi96    22/10/2012    4 recensioni
Lily Evans, in sette anni passati a Hogwarts sopportando a malapena quell'idiota-sono-affascinante-e-mi-passo-le-mani-tra-i-capelli-ogni-cinque-minuti-Potter, non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere. non si sarebbe mai aspettata di entrare in un così bello e dolce "Stato di grazia"
Una One-shot su James e Lily all'inizio del settimo anno... l'ho scritta una settimana fa per l'uscita della canzone "State of grace" di Taylor Swift, poi mi sono scordata di pubblicarla... -.-"
Dalla ff:
Non aveva ancora visto Potter quella mattina.
Non che volesse farlo, o che le dispiacesse. Cinque minuti senza i suoi inviti e le sue battutine veramente poco divertenti, sarebbero stati letteralmente una benedizione per la ragazza...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'James & Lily are flawless'
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Non si aspettava nulla del genere
(State of Grace)

 

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And I never saw you coming
And I’ll never be the same

Lily Evans sbuffò spazientita.

Per lei era appena iniziato il settimo anno ad Hogwarts.

Appena ricevuto il suo orario dalla professoressa McGranitt, si era immediatamente fiondata fuori dalla Sala Grande ed era andata spedita verso la classe della suddetta professoressa.

Trasfigurazione. Che materia inutile. Se non fosse stata d'obbligo per diventare Auror, ne avrebbe davvero fatto a meno.

Ancora più spazientita, si incamminò più velocemente verso l'aula.

Non aveva ancora visto Potter quella mattina.

Non che volesse farlo, o che le dispiacesse. Cinque minuti senza i suoi inviti e le sue battutine veramente poco divertenti, sarebbero stati letteralmente una benedizione per la ragazza, ma negli ultimi sei anni, il saluto sarcastico di inizio anno del ragazzo era sempre stato una sorta di prova che l'anno scolastico fosse davvero iniziato.

Questo era uno dei motivi per cui Lily sbuffava. Senza il saluto sarcastico di Potter era come non iniziare veramente.

In più, rispetto alla sua routine, era in ritardo.

Nel senso, era in anticipo, in largo anticipo per la lezione, ma rispetto al solito, era in ritardo. Un ritardo per lei inaccettabile.

Pensandoci, le venne ancora di più il nervoso, perciò si tirò meglio la borsa sulla spalla e girò l'angolo entrando poi dalla porta dell'aula di trasfigurazione, e si bloccò sulla soglia.

Un ragazzo, girato di spalle, seduto in prima fila in silenzio, aspettava l'inizio della lezione prima di lei.

Era arrivato in classe prima di lei!

Non era possibile!

Sconvolta guardò l'orologio che aveva al polso. Era in ritardo di 3 minuti dalla solita routine. Di soli 3 minuti! E qualcuno l'aveva battuta!

Chi diavolo poteva essere? Chi avrebbe potuto arrivare prima di lei sedendosi addirittura in primo banco! Nessun ragazzo – della sua casa, notò guardando il retro della cravatta a righe rosse e oro – che conosceva lo avrebbe mai fatto, non con quel largo anticipo.

Avanzando, impaurita anche solo dall'avvicinarsi, fece qualche passo dentro la classe e si posizionò negli altri due banchi in prima fila appoggiando la borsa già pesantissima sul banco.

Il rumore catturò l'attenzione del ragazzo che spostò la sua attenzione dal panorama fuori dalla finestra verso la fonte del rumore.

Non era possibile.

Non era assolutamente possibile.

I capelli erano più curati, come se non ci avesse passato la mano per qualche cosa come dieci minuti di fila. Gli occhi erano calmi e scuri come al solito, ma non trasmettevano alcuna ironia. Le labbra, invece, erano curvate in un sorriso genuino e... sincero...

Troppo sconvolta, Lily non riuscì a spiccicare parola.

James, invece, continuò a sorridere gentilmente e la salutò con calma: “Evans, buongiorno!” disse senza la minima traccia di ironia nella voce.

Lily riuscì ad aprire la bocca questa volta, ma non ne uscì alcun suono.

Alzò una mano, come a convincersi di parlare, ma riuscì solo a parlare con se stessa nei suoi pensieri facendo movimenti con la testa e con le mani.

Non è possibile,non esiste proprio. Non può essere... lui... lui non è lui e... no. Ok, con calma, Lily. Stai calma, ci deve essere una spiegazione logica a tutto questo. Ma certo, è tutto un sogno progettato dal mio subconscio... sì, deve essere così! Ora mi do un pizzicotto e mi sveglio...

disse a se stessa sbattendo gli occhi molteplici volte e cercando di convincersi da sola.

James la fissava come se fosse impazzita: “Evans... Lily? Va tutto bene?” chiese preoccupato.

Lei lo guardò negli occhi ancora più sconvolta: Lily? E da quand'è che la chiamava Lily?

Sconvolta ancora più di prima, la ragazza cercò di dire qualche cosa, ma nessun suono le usciva dalle labbra.

James la fissò senza capire: “Devi andare in infermeria, Evans? Stai male?” chiese guardandola preoccupato.

Capendo di sembrare un pesce che boccheggiava, la ragazza chiuse gli occhi e la bocca e prese un respiro dicendo poi con un filo di voce: “No... no, tutto a posto...” ricordandosi poi del saluto, si sedette senza guardarlo e disse: “ 'Giorno”

Confuso, il ragazzo aggrottò le sopracciglia, ma attribuendo il comportamento della ragazza al primo giorno scolastico, ricominciò a guardare fuori dalla finestra con le braccia incrociate.

Lily, invece, stava cercando di calmarsi: Insomma, Lily! È solo Potter... Cercò di dirsi, ma il fatto che non le avesse detto nulla di ironico e non l'avesse ancora salutata con quel tono talmente irritante, l'aveva messa fuori uso.

Durante la lezione, Lily non riuscì a stare attenta.

Si sentiva come se la bolla che si era creata attorno fosse scoppiata senza ritegno, e tutti i rumori del mondo stessero entrando nella sua testa.

Cos'era successo quell'estate? Perché Potter non l'aveva salutata come al solito.

I pensieri erano talmente tanti, che quando la professoressa McGranitt le fece una domanda, la ragazza non riuscì nemmeno a sentirla bene.

Scusi?” chiese risvegliandosi dallo stato di trance in cui era entrata.

Signorina Evans, stava ascoltando?” chiese la professoressa McGranitt più sorpresa della ragazza della sua disattenzione.

Senza fiato, la Grifondoro sbatté gli occhi impallidendo: “Ehm... certo...” disse abituata a rispondere sempre bene.

Sentì un sussurro da dietro dirle: “Animagus... la risposta è animagus...”

L-la risposta è animagus? Giusto?” chiese non sicura se essere spaventata o no.

La professoressa annuì e continuò a spiegare.

Lei si girò per vedere chi le avesse suggerito e vide Minnie Stain. Non era mai stata brava in trasfigurazione, perciò la ragazza piegò la testa confusa.
Minnie, in tutta risposta, le passò un bigliettino che Lily aprì dietro il diario sorpresa.

Di a Lily che la risposta è Animagus.

C'era scritto in una scrittura sottile.

Girandosi verso la ragazza dietro di lei, la Grifondoro fissò Minnie sempre più confusa.

La ragazza alzò gli occhi al cielo e le indicò a sinistra con una mano.

Lily si girò e vide James.

Guardò di nuovo la ragazza arrossendo e mimò con le labbra: Potter?

Quella annuì.

La ragazza non riuscì a seguire più nulla.

Perché l'aveva aiutata.

Perché era così... così...

... cambiato? Cambiato era la parola giusta?

La bolla era completamente scoppiata, e ora le si appiccicava addosso, come fosse stata da masticare.

Le sembrava quasi di sentire l'odore di fragola attorno a se.

Si sentiva con la testa fra le nuvole, come se non potesse davvero concentrarsi su altro a parte il cambiamento di Potter.

Finita la lezione, uscì in fretta ed aspettò fuori il suo amico Remus Lupin. Appena uscì, lei lo prese per un braccio e lo trascinò qualche metro lontano dalla classe.

Senza troppe cerimonie, chiese: “Cosa è successo?”

Lily... calma... cos'è successo cosa?” chiese il ragazzo un po' stranito dal comportamento della ragazza.

Come cosa? Potter fa cose... cose... insomma, non da Potter!” disse indicando la classe.

In quel preciso istante uscì dalla classe proprio James, che fissò i due confuso.

Lily aveva sul viso un'espressione sorpresa, spaventata e arrabbiata in contemporanea, mentre Remus, era solo confuso.

Non reputando la cosa troppo interessante, lui alzò le spalle in segno di noncuranza e se ne andò.

Lily lo indicò: “Ecco, vedi?” chiese a Remus che continuò a fissarla: “Non mi ha nemmeno chiesto di ringraziarlo! Lui lo farebbe! Ci deve essere qualche cosa che non va!” disse lei sconvolta.

Remus, vedendo che la ragazza stava entrando in una crisi di nervi, la prese per le braccia e disse: “Lily, calma, respira...”

Lei cercò di calmarsi: “Non c'è nulla che non va... James è normale... è solo un po' più calmo... quest'estate i suoi sono stati attaccati... stanno bene...” disse rispondendo a Lily: “Stanno bene, ma lui è stato molto provato dalla cosa, perciò si è reso conto di cosa davvero sia importante, tutto qui...” disse sorridendo.

Lily non sapeva se crederci davvero.

Insomma... lui era così... così calmo e posato...

Eppure, un avvenimento come la malattia – o in questo caso l'attacco – dei propri genitori, avrebbe provato chiunque.

Sospirando e senza nemmeno salutarlo, Lily si incamminò pensando alla cosa.

Non sapeva se doveva essere dispiaciuta della cosa o no.

Nel senso, era dispiaciuta per il fatto accaduto ai coniugi Potter, ma... per il cambiamento di James? Come si doveva sentire?
Oh, insomma, Lily! Si richiamò da sola: Dovresti proprio smetterla di fare così! Non puoi pensarci di continuo entrando quasi in uno stato di trance! È una cosa malata! Eppure, non si era davvero aspettata che lui potesse arrivare in quel modo nei suoi pensieri.

C'era sempre stato, ma in modo diverso.

Possibile che il destino avesse deciso di farlo accadere?

Bé, non sarebbe stato più strano della cosa in generale.

E se fosse stato tutto un sogno?
Lily correva per le scale andando verso la classe successiva.

Era talmente di fretta e talmente tra i suoi pensieri, che non vide la cartella di una ragazza su uno scalino e... ci inciampò.

Evans!” sentì qualcuno chiamarla nello stesso istante in cui pensò: Accidenti a quel Potter da strapazzo!

* * *

La ragazza aprì gli occhi lentamente e vide davanti a se l'infermeria.

Oh, signorina Evans... bentornata tra noi...” disse l'infermiera vedendola con gli occhi aperti.

Lily sentì una presenza di fianco a se e si girò, trasalendo vedendo James Potter.

C-cosa...?” chiese senza completare la frase.

Sei caduta...” disse James semplicemente.

Lei alzò gli occhi al cielo con un lieve dolore alla testa: “oh, grazie, Potter... non l'avevo capito...”

Bé, vedo che la memoria è a posto. Non che non l'avessi capito, ma la psiche umana è molto particolare...” disse dandole un bicchiere pieno di qualche cosa di viola e andando nel suo studio borbottando qualche cosa.

Bé, Evans... è un record... credo che nessuno sia mai stato in infermeria dopo così poche ore di scuola, a parte me e Sirius...” disse lui ridendo.

Lei spalancò gli occhi felice e allungò la mano bussando piano alla testa del ragazzo.

Cosa fai, Evans'” chiese lui divertito e sorpreso.

Mi chiedevo se fossi ancora lì...” disse lei bevendo la pozione datale dall'infermiera.

Il ragazzo piegò la testa confuso guardandola.

Non mi avevi ancora salutata...” disse lei bofonchiando contro la pozione che sapeva di zucca e sabbia, chissà come.

Salutata?” chiese lui sempre più confuso.

Lei alzò le spalle: “è una sorta di tradizione, credo. Tu mi salutavi in modo sarcastico, io rispondevo mandandoti sottilmente a quel paese e così iniziava l'anno...” disse lei cercando di scivolare sotto le lenzuola, quasi a nascondersi.

James ci pensò su e si ricordò di tutti gli anni in cui l'aveva salutata, poi sorrise: “Oh, ecco perché eri così strana questa mattina...” disse lui ridendo.

Non ridere...” gemette lei portandosi la coperta sopra il naso e stendendosi sotto le lenzuola arrossendo.

Scusa... ma eri davvero strana... sembrava avessi visto un fantasma...” disse lui sorridendole.

Oh, accidenti... pensò lei. Come aveva fatto a non accorgersi mai di quel bel sorriso?

Ecco, ora sarebbe diventata come il fan club di James. Se lo sentiva.

Oh il sorriso di James è così carino, e la sua unghia del mignolo sinistro? Com'è? Non è magnifica?

Lily sospirò esasperata.

è solo che... è una cosa di routine... senza il tuo saluto è stato come non cominciare per davvero, perciò... mi è saltato tutto, in più sei arrivato in classe prima di me e questa cosa non è MAI successa... è stato solo un fattore di routine, davvero...”

Mi ero scordato che la routine per te fosse così importante...” disse lui guardandola.

Lei alzò le spalle: “Mi piace essere organizzata... mi risparmia certe sorprese che tendono a lasciarmi un po' troppo senza parole... tutto qui.”

James sospirò e guardò l'orologio: “è meglio che vada a lezione per spiegare perché abbia saltato due ore...” disse alzandosi.

Lily guardò l'orologio dell'infermeria a sua volta e spalancò gli occhi: “Hai saltato scuola per stare qui?” chiese scioccata.

Lui sorrise con quel sorriso malandrino e disse: “Tutto pur di saltare pozioni, Evans...”

Lei rise e alzò gli occhi al cielo: “Oh, Potter, sei sempre il solito...” disse, sapendo, comunque, che non fosse completamente vero.

Lui sorrise e uscì ridendo a sua volta lasciando la ragazza con i suoi pensieri.

Scivolando ancora di più sotto le coperte, Lily pensò che da quel momento, non sarebbe più stata la stessa. Non con Potter.

Pensò che per la prima volta, qualcuno era riuscito a rompere la sua corazza, rimasta intatta per così tanto tempo... che, benché tutte le sfumature di tutti i colori che James aveva non lo rendessero di certo perfetto e che, benché non fosse mai stato un santo, qualche cosa, in quel momento era cambiata. Anzi, qualcosa aveva cambiato lei e non sarebbe più stata la stessa.

 

Andandosene da lì, Potter aveva lasciato la Grifondoro con mille dubbi e pensieri, ma soprattutto l'aveva lasciata col pensiero che davvero, veramente, sul serio, non si sarebbe mai e poi mai aspettata di rimanere in un simile stato di grazia pensando proprio a lui, proprio a James Potter...

Angolino autrice:
Boh... non mi convince per niente... è molto più bella la storia che ho scritto qualche settimana fa: "A James, Lily, era sempre piaciuta"... eppure la sto pubblicando... mah. Non dovrei proprio farlo. Ad ogni modo, l'ho scritta u pò di giorni fa, in più oggi è uscito RED (NUOVO ALBUM DI TAYLOR SWIFT DA ASCOLTARE AD OGNI COSTO!!!) quindi non ho davvero potuto fare a meno di pubblicare questo obrobrio. 
Non è una song-fic, è solo una storia che mi è venuta in mente ascoltando 
State of grace 
(Abbassate il volume del computer, non si può nel link XD) che trovo davvero bella... 

Quindi... ehm... sì... vado...
Giuly
P.S. Un commentino? No, è troppo obrobriosa, non fatelo XD

   
 
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