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Autore: Melpomene Black    22/10/2012    6 recensioni
Sirius non ricordava più come entrambi i pupazzi si trovassero nella sua stanza. Probabilmente ce li aveva messi Regulus per fargli venire i sensi di colpa.
Sorrise, un po' amaramente. Suo fratello sarebbe stato felice di non averlo più tra i piedi...

I Pupazzi Ballerini non sono semplici giocattoli.
Essi rappresentano l'infelice infanzia di due bambini cresciuti troppo in fretta.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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PUPAZZI BALLERINI

 
Prese un mucchio di abiti dall’armadio e li lanciò distrattamente nella valigia aperta.
Nel caos generale la bacchetta scivolò sotto il letto. Sirius si chinò e tastò il pavimento, ricoperto da un mucchio di cianfrusaglie di ogni genere. Quando fu certo di averla presa si ritrasse, trovandosi tra le mani un altro oggetto: la coda di un leone di pezza.
Fece un po’ di spazio sul letto, tirò delicatamente la codina sottile e lasciò andare il pupazzo. Questo, però, rimase fermo sul posto.
Sirius pensò dovesse essere rotto.
 
-Questo è per te!- esclamò Andromeda con un sorriso mentre gli porgeva un pacco.
Sirius lo scartò avidamente; sua cugina gli regalava sempre oggettini fantatici.
Rimase perplesso nel vedere un cagnolino di peluche.
-Cos’è?
-E’ un Pupazzo Ballerino. Guarda.- Gli tirò appena a coda e il cane cominciò a zampettare allegramente.
-Forse sei un po’ grande per queste cose, ma lo trovavo carino…
-E’ bellissimo! Grazie Meda!
 
Accarezzò il soffice pelo coperto da un fitto strato di polvere. Era abbastanza malridotto e aveva l’aria di avere molto più dei suoi sette anni.
Uno dei bottoni che fungevano da occhi era andato perduto. Chissà, forse era anch’esso sotto il letto…
L’altro pareva vitreo e opaco. Come un vero occhio senza luce, impassibile in superficie, infelice e rassegnato nel profondo.
Gli ricordava gli occhi di qualcuno…
 
Entrò trotterellando nella stanzetta.
-Cosa ti ha regalato Meda?
Regulus si finse indifferente. –Si bussa prima di entrare.
Sirius si sedette sul pavimento, di fronte al fratello. –Allora?
Gli passò distrattamente un leoncino di peluche.
-Anche tu un Pupazzo Ballerino!
-Cosa?
Sirius tirò la coda al leone, il quale mosse qualche passo baldanzoso e arrischiò qualche flebile ruggito.
-Wow!
-Visto? A me ha regalato un cagnolino nero!
I bambini giocarono tutto il pomeriggio con i loro nuovi giocattoli.
 
Chissà dov’era il cane…
Sirius se ne ricordò all’improvviso. Era relegato su una mensola, sepolto da qualche libro.
Lo prese con qualche difficoltà e lo esaminò compiaciuto. Era in buone condizioni, tranne che per un orecchio completamente distrutto. Era una “ferita di guerra”…
 
-Sir, ti va di giocare?
-No.- rispose seccato.
-Ti prego! Ti faccio anche scegliere il gioco…
-Devo studiare.
-Giochiamo con i Pupazzi Ballerini…- propose mettendogli davanti il cane.
-Regulus, ti ho detto di no!- urlò lanciando il pupazzo il più lontano possibile da sé.
Il bambino lo raccolse. Indicò un orecchio staccatosi per metà. –Gli hai fatto male! Sei cattivo!
-No, tu sei cattivo! Tutti i Black sono cattivi!
-Non è vero! Sei un bugiardo!
 
Sirius non ricordava più come entrambi i pupazzi fossero finiti nella sua stanza. Probabilmente ce li aveva messi Regulus per fargli venire i sensi di colpa.
Sorrise, un po’ amaramente. Suo fratello sarebbe stato felice di non averlo più tra i piedi…
Uscì dalla propria stanza con passo felpato ed entrò in quella accanto.
Dormiva tranquillo, meglio non disturbarlo.
Posò il cane e il leone sul letto, poi se ne andò.
Sirius non seppe mai che Regulus era in realtà sveglio. Non seppe mai che lui lo vide volare via per sempre a cavallo di una scopa, stretto a quei pupazzi e a quell’infanzia che era scivolata dalle loro vite troppo in fretta.




*giuro solennemente di non avere buone intenzioni*
Ehm... Cosa posso dire? Vi chiedo umilmente perdono per questa tremenda shot. L'idea dei Pupazzi Ballerini risale a quest'estate, ad una flash sempre sui fratelli Black, ma peggiore. Quindi immaginatevi un po' quanto fosse penosa...
Grazie a tutti qeulli che hanno sprecato i loro preziosi minuti per leggere questa "cosa" e ancora di più chi la recensirà.
Vado a ritirarmi in un angolino freddo e buio.
*fatto il misfatto*

Mene Black
  
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