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Autore: uru91    06/05/2007    1 recensioni
Doveva scappare….. Non doveva rimanere in quel posto…. O sarebbe sicuramente morta….
Genere: Drammatico, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang, Scar
Note: Alternate Universe (AU), Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti

Ciao a tutti....
Spero che questa storia vi piaccia…ci ho messo il cuore per farla….
ah e volevo dire un'altra cosa...consiglio caldamente la fic di evnychibi...tratta dell'anime Gundam Wing e si intitola "Tu che sei la mia vita" ha solo pubblicato il 1 capitolo ma posso assicurarvi che io avendola già letta buona parte è stupenda e piena di colpi di scena^^
la consiglio caldamente...
baci baci
uru91




Alexandra aveva rallentato la corsa del cavallo,non era proprio abituata ma quello era l’unico modo per fare più in fretta.
Il sole era sorto e faceva capolino fra le fronde degli alberi della foresta,a sera sarebbe arrivata a Central City,un lieve e quasi impercettibile fruscio le fece spostare gli occhi verso destra e da sotto il cappuccio si potè vedere un ghigno,non fermò il cavallo ma avanzò lentamente,e nello stesso modo estrasse dall’elsa il pugnale,con uno scatto fulmineo e preciso scagliò il pugnale nel folto dei cespugli e nello stesso momento si sentì un mugolio,la ragazza scese da cavallo e si avvicinò ai cespugli scostandoli per poter passare.
Riverso a terra vi era un ragazzo poco più giovane di lei,capelli biondi e riccioli,magro ma alto,splendidi occhi azzurri e teneva stretto l’impugnatura del coltello che gli aveva trafitto la gola e mugugnava qualcosa di incomprensibile,lei gli si inginocchiò in parte e gli scostò dal viso una ciocca di capelli ribelli facendo una breve risata che riecheggiò nella foresta
Stephan… Oh mio caro Stephan non dovevi venire e lo sapevi.. perché l’hai fatto?-
rise di nuovo davanti alla sofferenza del ragazzo
- … ma certo… per lui.. devo dire che ti ha ammaestrato alla grande… che stupido che sei stato.. e ora ne pagherai le conseguenze.. ti dico un ultima cosa..-
il ragazzo la guardava con occhi sbarrati
- .. a lui ne gli e ne mai importato nulla di te-
gli fece un ultima carezza sul viso liscio poi estrasse il pugnale dalla sua gola,e il ragazzo morì dopo poco soffocato dal suo stesso sangue,Alexandra ripulì il pugnale sull’erba ritornò al cavallo vi montò sopra ricominciando il viaggio.

I fratelli Elric si svegliarono alla bellezza delle 15:00 del pomeriggio,si prepararono in fretta alle 16:30 avrebbero avuto il treno,le nuvole in cielo erano grigie e gonfie di pioggia.
Con il carretto della nonna di Winry arrivarono in stazione in tempo,la ragazza era rimasta a casa salutandoli con un caloroso abbraccio.
Preciso come un orologio svizzero il treno arrivò all’orario prestabilito,appena vi salirono sopra incominciò a piovere.
Il terno era quasi tutto vuoto,Al e Ed si sedettero uno di fronte all’altro in parte al finestrino bagnato dalla pioggia,a Central City sarebbero arrivati sul tardi,si misero comodi ancora un po tramortiti dal sonno,avevano entrambi gli occhi chiusi con il capo appoggiato al vetro freddo.
Gli alberi all’esterno sfrecciavano come saette
- Fratellone?-
-Mh?-
-cosa faremo con la pietra?-
-non ne ho la più pallida idea.. potremmo utilizzarla per uccidere gli Homunculus, Greed ci ha detto involontariamente come fare.. e ora che hai riacquistato il corpo potremmo finalmente farlo.. e potrò spaccare la faccia a quel cretino di Envy..-
Al sorrise – si.. direi di si..-
Ed entrambi si appisolarono incerti sul loro avvenire.

Alexandra arrivò a Central City verso le 20:10 circa,si caricò le bisacce in spalla,era bagnata fradicia la pioggia l’aveva colpita all’improvviso durante il viaggio,dovette vendere il cavallo,anche se un po le dispiaceva era veramente un bel stallone ma non lo poteva tenere,ora doveva trovare un alloggio e incominciò a girovagare per le vie della città.

Al e Ed si svegliarono poco prima di scendere,presero le proprie valige e indossarono i mantelli
- andiamo al Quartier Generale così lasciamo giù le valige.. e piove talmente tanto che mi si arrugginirà il braccio –
Al rise e si incamminarono per le strade della città.

Alexandra si coprì ancora meglio con il cappuccio,ma ormai era completamente bagnata,poi in lontananza vide sopraggiungere due figure,una poco più alta dell’altra entrambe con un mantello rosso.

Al e Ed stavano chiacchierano quando il primo vide venire verso una figura tetra,alta quanto lui snella e avvolta in un lungo mantello nero svolazzante che a tratti faceva vedere la sua figura magra con delle borse sulla spalla,i suoi passi erano impercettibili come se non toccasse terra e i suoi movimenti erano fluidi e lenti come l’acqua,si incantò a fissarla .
La figura passò in mezzo ai due –non si guardano le persone in questo modo… non te l’ha insegnato nessuno?- fu un sussurro,una voce senza forma e espressione come lo specchio liscio di un lago ghiacciato,i due fratelli la sentirono e un brivido percorse le loro schiene,si voltarono ma se ne era già andata
- ma era una ragazza quella?-
Chiese Ed un po sconcertato – si.. mamma mia mi ha messo paura-
- non dirlo a me.. dai andiamo o ci prenderemo un malanno –
E corsero via.

Alexandra si era nascosta in un vicolo e rideva divertita,le piaceva mettere paura alla gente in fondo alla strada vi era una locanda,ci andò aprì la porta ed entrò.
L’ambiente era caldo e asciutto,si avvicinò al bancone
– vorrei una stanza ..-
la locanda era piena di uomini,e i loro sguardi insistenti su di lei la infastidivano,il locandiere era poco più grande di lei doveva essere il figlio del proprietario – una ragazza non dovrebbe venire in un postaccio come questo..- la sua voce tradiva la sua bellezza
- voglio solo una stanza..-
Due uomini la affiancarono entrambi molto alti,pelle scura da scaricatori di porto mori e occhi scuri,quello alla sua destra sbatte rumorosamente una mano sul bancone
- ma guarda qui chi abbiamo.. una bambina.. che ci fai qui?-
L’uomo le prese una ciocca bionda che avanzava fuori dal cappuccio
- nulla di particolare lavoro.. e vorrei una stanza-
guardando intensamente il ragazzo della locanda,l’uomo le si avvicinò all’orecchio
- se vuoi ti ospitiamo noi?-
Lei lo guardò la nessuno poteva vedere il suo volto
- no grazie.. preferisco dormire da sola-
-dai ragazzina.. non fare la preziosa-
Disse l’altro uomo ,lei fulminea estrasse il pugnale e lo conficcò tra le dita dell’uomo,che con il suo amico e il barista avevano occhi e bocca spalancati
- non sono preziosa sono sola pericolosa…. E ora vorrei una stanza per il pagamento non c’è problema-
L’uomo ritirò la mano e se ne andò con il suo amico,Alexandra tirò via il coltello dal legno,il ragazzo le diede la camera della stanza con la mano tremolante
- su per le scale.. terza camera .. a destra –
- grazie-
E scomparve per le scale di legno.
Arrivò davanti alla stanza e la aprì e si richiuse la porta elle spalle,si ritrovò in un mini salotto con un tavolo rovinato due sedie una stufa e un divano sfondato,alla sua sinistra la camera da letto e alla sua destra il bagno.
Si spogliò e mise gli abiti su una sedia per metterli vicini alla stufa per farli asciugare,andò nella camera da letto mettendosi sotto le coperte con il coltello sotto il cuscino e si perse tra i suoi pensieri guardando il soffitto della stanza.

Ed e Al si erano sistemati nella loro stanza,e avevano messo i mantelli e i vestiti bagnati davanti alla stufa,erano entrambi seduti ai due lati del divano,più che seduti svaccati,in mutande con un braccio sul bracciolo e una sigaretta in bocca.
Una visione alquanto paradisiaca.
All’improvviso la porta si spalancò ed entrò Riza,una donna alta magra formosa nei punti giusti capelli biondi raccolti sul capo occhi marroni e il suo fisico asciutto fasciato nella divisa militare,i due si alzarono come fulmini facendo il saluto militare poi entrò anche Roy,un uomo alto fisico allenato e asciutto con la divisa militare capelli neri come la pece e occhi scuri,che li fissava massaggiandosi il mento
- ragazzi.. ragazzi.. lo so che siete nell’età dell’adolescenza … ma fare certe cose tra fratelli.. no no no-
ad Al quasi cadde la sigaretta da bocca mentre Ed diede un altro tiro
– ma cosa stai dicendo.. abbiamo messo i vestiti ad asciugare..-
- Ahhh ora si spiega tutto-
Riza roteò gli occhi
- approposito…- continuò Roy - .. vi devo presentare una persona.. la mia cuginetta..-
Dalla porta entrò una ragazza alta circa come Ed,doveva avere i suoi stessi anni,lunghi capelli mori messi in due morbide trecce poste sulle spalle,indossava una maglietta viola scuro,una minigonna in jeans con un paio di stilali a tacco alto neri abbinati con la borsa dello stesso colore,la pelle bianca uguale a quella di Roy,occhi color cioccolato,labbra rosee era molto carina.
Roy le mise un braccio in torno al collo e la strinse a se
- questa è la mia cuginetta preferita Nicole Greenal.. Nicole questi due scostumati sono Edward e Alphons Elric ufficiali alchimisti di stato-
La ragazza sorrise ad entrambi.

  
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