Ciao a tutti....
Spero che questa storia vi piaccia…ci ho messo il cuore per farla….
ah e volevo dire un'altra cosa...consiglio caldamente la fic di evnychibi...tratta
dell'anime Gundam Wing e si intitola "Tu che sei la mia vita" ha solo
pubblicato il 1 capitolo ma posso assicurarvi che io avendola già letta buona
parte è stupenda e piena di colpi di scena^^
la consiglio caldamente...
baci baci
uru91
Alexandra aveva rallentato la corsa del cavallo,non
era proprio abituata ma quello era l’unico modo per fare più in fretta.
Il sole era sorto e faceva capolino fra le fronde degli alberi della foresta,a sera sarebbe arrivata a Central City,un lieve e quasi
impercettibile fruscio le fece spostare gli occhi verso destra e da sotto il
cappuccio si potè vedere un ghigno,non fermò il cavallo ma avanzò lentamente,e
nello stesso modo estrasse dall’elsa il pugnale,con uno scatto fulmineo e
preciso scagliò il pugnale nel folto dei cespugli e nello stesso momento si
sentì un mugolio,la ragazza scese da cavallo e si avvicinò ai cespugli
scostandoli per poter passare.
Riverso a terra vi era un ragazzo poco più giovane di lei,capelli
biondi e riccioli,magro ma alto,splendidi occhi azzurri e teneva stretto
l’impugnatura del coltello che gli aveva trafitto la gola e mugugnava qualcosa
di incomprensibile,lei gli si inginocchiò in parte e gli scostò dal viso una
ciocca di capelli ribelli facendo una breve risata che riecheggiò nella foresta
– Stephan… Oh mio caro Stephan
non dovevi venire e lo sapevi.. perché l’hai fatto?-
rise di nuovo davanti alla sofferenza del ragazzo
- … ma certo… per lui.. devo dire che ti ha ammaestrato alla grande… che
stupido che sei stato.. e ora ne pagherai le conseguenze.. ti dico un ultima
cosa..-
il ragazzo la guardava con occhi sbarrati
- .. a lui ne gli e ne mai importato nulla di te-
gli fece un ultima carezza sul viso liscio poi estrasse il pugnale dalla sua
gola,e il ragazzo morì dopo poco soffocato dal suo stesso sangue,Alexandra ripulì il pugnale sull’erba ritornò al cavallo vi
montò sopra ricominciando il viaggio.
I fratelli Elric si svegliarono alla bellezza delle 15:00 del pomeriggio,si
prepararono in fretta alle 16:30 avrebbero avuto il treno,le nuvole in cielo
erano grigie e gonfie di pioggia.
Con il carretto della nonna di Winry arrivarono in stazione in tempo,la ragazza era rimasta a casa salutandoli con un caloroso
abbraccio.
Preciso come un orologio svizzero il treno arrivò
all’orario prestabilito,appena vi salirono sopra incominciò a piovere.
Il terno era quasi tutto vuoto,Al e Ed si sedettero
uno di fronte all’altro in parte al finestrino bagnato dalla pioggia,a Central
City sarebbero arrivati sul tardi,si misero comodi ancora un po tramortiti dal sonno,avevano entrambi gli occhi chiusi
con il capo appoggiato al vetro freddo.
Gli alberi all’esterno sfrecciavano come saette
- Fratellone?-
-Mh?-
-cosa faremo con la pietra?-
-non ne ho la più pallida idea.. potremmo utilizzarla
per uccidere gli Homunculus, Greed ci ha detto involontariamente come fare.. e
ora che hai riacquistato il corpo potremmo finalmente farlo.. e potrò spaccare
la faccia a quel cretino di Envy..-
Al sorrise – si.. direi di si..-
Ed entrambi si appisolarono incerti sul loro avvenire.
Alexandra arrivò a Central City verso le 20:10
circa,si caricò le bisacce in spalla,era bagnata fradicia la pioggia l’aveva
colpita all’improvviso durante il viaggio,dovette vendere il cavallo,anche se
un po le dispiaceva era veramente un bel stallone ma
non lo poteva tenere,ora doveva trovare un alloggio e incominciò a girovagare
per le vie della città.
Al e Ed si svegliarono poco prima di scendere,presero
le proprie valige e indossarono i mantelli
- andiamo al Quartier Generale così lasciamo giù le valige.. e piove talmente
tanto che mi si arrugginirà il braccio –
Al rise e si incamminarono per le strade della città.
Alexandra si coprì ancora meglio con il cappuccio,ma ormai
era completamente bagnata,poi in lontananza vide sopraggiungere due figure,una
poco più alta dell’altra entrambe con un mantello rosso.
Al e Ed stavano chiacchierano quando il primo vide venire verso una figura
tetra,alta quanto lui snella e avvolta in un lungo mantello nero svolazzante
che a tratti faceva vedere la sua figura magra con delle borse sulla spalla,i
suoi passi erano impercettibili come se non toccasse terra e i suoi movimenti
erano fluidi e lenti come l’acqua,si incantò a fissarla .
La figura passò in mezzo ai due –non si guardano le persone in questo modo… non
te l’ha insegnato nessuno?- fu un sussurro,una voce senza forma e espressione
come lo specchio liscio di un lago ghiacciato,i due fratelli la sentirono e un
brivido percorse le loro schiene,si voltarono ma se ne era già andata
- ma era una ragazza quella?-
Chiese Ed un po sconcertato – si.. mamma mia mi ha
messo paura-
- non dirlo a me.. dai andiamo o ci prenderemo un malanno –
E corsero via.
Alexandra si era nascosta in un vicolo e rideva
divertita,le piaceva mettere paura alla gente in fondo alla strada vi era una
locanda,ci andò aprì la porta ed entrò.
L’ambiente era caldo e asciutto,si avvicinò al bancone
– vorrei una stanza ..-
la locanda era piena di uomini,e i loro sguardi insistenti su di lei la
infastidivano,il locandiere era poco più grande di lei doveva essere il figlio
del proprietario – una ragazza non dovrebbe venire in un postaccio come
questo..- la sua voce tradiva la sua bellezza
- voglio solo una stanza..-
Due uomini la affiancarono entrambi molto alti,pelle scura da scaricatori di
porto mori e occhi scuri,quello alla sua destra sbatte rumorosamente una mano
sul bancone
- ma guarda qui chi abbiamo.. una bambina.. che ci fai qui?-
L’uomo le prese una ciocca bionda che avanzava fuori dal cappuccio
- nulla di particolare lavoro.. e vorrei una stanza-
guardando intensamente il ragazzo della locanda,l’uomo le si avvicinò
all’orecchio
- se vuoi ti ospitiamo noi?-
Lei lo guardò la nessuno poteva vedere il suo volto
- no grazie.. preferisco dormire da sola-
-dai ragazzina.. non fare la preziosa-
Disse l’altro uomo ,lei fulminea estrasse il pugnale e lo conficcò tra le dita
dell’uomo,che con il suo amico e il barista avevano occhi e bocca spalancati
- non sono preziosa sono sola pericolosa…. E ora vorrei una stanza per il
pagamento non c’è problema-
L’uomo ritirò la mano e se ne andò con il suo amico,Alexandra tirò via il coltello dal legno,il ragazzo le
diede la camera della stanza con la mano tremolante
- su per le scale.. terza camera .. a destra –
- grazie-
E scomparve per le scale di legno.
Arrivò davanti alla stanza e la aprì e si richiuse la porta elle spalle,si ritrovò in un mini salotto con un tavolo rovinato due
sedie una stufa e un divano sfondato,alla sua sinistra la camera da letto e
alla sua destra il bagno.
Si spogliò e mise gli abiti su una sedia per metterli vicini alla stufa per
farli asciugare,andò nella camera da letto mettendosi
sotto le coperte con il coltello sotto il cuscino e si perse tra i suoi pensieri
guardando il soffitto della stanza.
Ed e Al si erano sistemati nella loro stanza,e avevano messo i mantelli e i
vestiti bagnati davanti alla stufa,erano entrambi seduti ai due lati del
divano,più che seduti svaccati,in mutande con un
braccio sul bracciolo e una sigaretta in bocca.
Una visione alquanto paradisiaca.
All’improvviso la porta si spalancò ed entrò Riza,una
donna alta magra formosa nei punti giusti capelli biondi raccolti sul capo
occhi marroni e il suo fisico asciutto fasciato nella divisa militare,i due si
alzarono come fulmini facendo il saluto militare poi entrò anche Roy,un uomo
alto fisico allenato e asciutto con la divisa militare capelli neri come la
pece e occhi scuri,che li fissava massaggiandosi il mento
- ragazzi.. ragazzi.. lo so che siete nell’età dell’adolescenza … ma fare certe
cose tra fratelli.. no no no-
ad Al quasi cadde la sigaretta da bocca mentre Ed diede un altro tiro
– ma cosa stai dicendo.. abbiamo messo i vestiti ad asciugare..-
- Ahhh ora si spiega tutto-
Riza roteò gli occhi
- approposito…- continuò Roy - .. vi devo presentare
una persona.. la mia cuginetta..-
Dalla porta entrò una ragazza alta circa come Ed,doveva avere i suoi stessi
anni,lunghi capelli mori messi in due morbide trecce poste sulle spalle,indossava
una maglietta viola scuro,una minigonna in jeans con un paio di stilali a tacco
alto neri abbinati con la borsa dello stesso colore,la pelle bianca uguale a
quella di Roy,occhi color cioccolato,labbra rosee era molto carina.
Roy le mise un braccio in torno al collo e la strinse a se
- questa è la mia cuginetta preferita Nicole Greenal.. Nicole questi due scostumati sono Edward e Alphons Elric
ufficiali alchimisti di stato-
La ragazza sorrise ad entrambi.