Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kiria_88    20/06/2004    11 recensioni
Ninfa McCurtis, figlia di due grandi maghi, ai suoi 11 anni non riceve la famosa lettera di Hogwarts. Da allora, i suoi genitori, sempre affettuosi con lei, la trattano male e sembrano non riconoscerla più come loro figlia. Arriverà anche a lei, la lettera di Hogwarts? Conoscerà il famoso trio? Hermione, intanto, é in vacanza da Krum, confusa e con mille domande in testa. Riuscirà a capire cioé che la tormenta? E Ron, alle prese con la gelosia, riuscirà a capire il perché della sua gelosia? E infine Harry, che ha trovato finalmente la felicità. Ma sarà duratura? Siate clementi, é la mia prima ff ^__^! COMMENTATE, please!
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti

Ciao a tutti ^__^!
Ho cominciato a pubblicare questa fan fiction circa l'anno scorso su Fanfiction.it, ora l'ho un po' riguardata e modificata...che dire...spero che vi piaccia!
Buona lettura!

N.d.A: le scritte in corsivo sono ricordi!

 

La Ninfa del bosco incantato


 


Capitolo 1:
Ricordi e novità

*******************************************************************************************************************************************************

Magia.
Una parola come tutte le altre…né lunga, né corta.
Una parola all’apparenza normale, ma con un significato molto profondo e nascosto.
Nascosto specialmente ai babbani, che come al solito non vedono nulla all’infuori del loro naso.

Ninfa McCurtis stava seduta sul balconcino della sua camera e, nonostante la brezza notturna, indossava una sottile camicia da notte bianca.
I suoi lunghi capelli biondi (talmente biondi che sembravano quasi bianchi) venivano dolcemente scompigliati dal vento, ma lei non sembrava accorgersene, assorta com’era nei suoi pensieri.
Guardando il paesaggio sottostante, lo sguardo distante, Ninfa rifletteva sulla parola Magia.
Si chiedeva come mai alcuni babbani avevano figlie che poi si rivelavano streghe, mentre invece delle persone nate da maghi prestigiosi nascevano senza alcun potere magico.
Persone come lei, insomma.

Fin da bambina i suoi genitori le avevano confidato che avevano poteri magici e avevano frequentato una delle scuole di Magia più prestigiose…Hogwarts!!
All’inizio Ninfa non ci aveva creduto e pensava che fosse tutto uno scherzo, ma poi quando le fecero vedere delle figurine animate, cioccorane e altre squisitezze magiche…beh, si era ricreduta.
Aveva atteso con impazienza la lettera di Hogwarts, all’età di 11 anni, ma invano. La lettera non era mai arrivata…ora, all’età di 15 anni, di lettere da Hogwarts neanche l’ombra.
Hogwarts non faceva mai nessun errore di consegna e nessuna lettera era mai stata perduta.
I suoi genitori (Jennifer e Tom McCurtis) si erano molto stupiti da questo fatto: era molto raro che una ragazza nata da due stregoni non avesse alcun potere magico. Ma ormai si erano rassegnati.

Dopo quel fatto, il rapporto con loro si era  incrinato…sembrava quasi che loro fossero delusi di lei...anzi, ERANO delusi di lei.
Ma che colpa ne aveva se non era una strega?
Il colpo più duro per Ninfa fu il fatto che sua sorella minore Mary, di quattro anni in meno di lei, all’età di 11 anni ricevette la sua lettera.
I suoi genitori erano talmente contenti che andarono a festeggiare assieme a Mary, in un pub di Diagon Alley, senza di lei. Sembrava quasi che si vergognassero di averla come figlia.
Mentre pensava, un ricordo le affiorò alla mente...

"- Mamy, mamy!- urlò Ninfa, stringendo tra le piccole manine un foglio di carta, sul dolce viso un espressione allegra.
- Sì, tesoro?- rispose lei, sorridendo.
- Guarda, ho fatto un disegno!- disse la bimba porgendole il foglio.
Sua mamma guardò con attenzione il disegno e le scompigliò dolcemente i capelli.
- Complimenti! Stai davvero diventando bravissima! E, dimmi...questa sei tu, vero?- disse poi, indicando una bambina sul disegno.
- Sì, sono io...sono a Hogwarts, vedi? Mi hanno appena smistata a Serpeverde e tutta la tavolata della mia futura casa mi accoglie applaudendo!-
- Sì, l'avevo capito...Ninfa, sei davvero brava! E porta pazienza, vedrai che tra meno di sette anni, il tuo disegno diventerà realtà!-
- Certo, non vedo l'ora! Se tutti i Serpeverde sono come te e papy, allora voglio andare a Hogwarts già ora!- disse Ninfa eccitata.
- Vieni, Ninfa...appendiamo il tuo bellissimo disegno in cucina, dove tutti possono vederlo! E poi...mangiamo un bel po' di Cioccorane, che ne dici?- le rivolse uno sguardo affettuoso e si avviò verso la cucina.
La bimba seguì sua mamma in cucina, ridendo contenta."

Una lacrima le scese lenta sulla guancia, al ricordo di quel giorno. Sua mamma era così affettuosa e gentile con lei, quando non sapeva ancora che lei non era una strega. Ma poi...quando l'avevano scoperto, tutto era cambiato...

"Era il giorno di compleanno di Ninfa. Si trovava in cucina, con i suoi genitori e la sua piccola sorellina.
Su molti dei mobili della cucina, c'erano appesi tutti i disegni che aveva fatto durante quei sette anni. Molti di quelli raffiguravano Hogwarts.
-Tesoro, vai a prendere la posta! Dovrebbe essere arrivato il gufo da Hogwarts!- disse Jennifer al marito, con un grande sorriso.
Lui si alzò velocemente, accarezzò la testa di Ninfa e si avviò alla porta, per ritirare la posta. Sulla soglia della casa, c'erano tre gufi piuttosto anziani. Uno aveva nel becco "La Gazzetta del Profeta" e gli altri due una busta ciascuno.
Intanto, Ninfa non ce la faceva più a stare ferma, curiosa di leggere finalmente la sua lettera.
- Papà, muoviti!- urlò.
Poco dopo Tom tornò in cucina, senza dire una parola, le due buste in mano.
- Cosa c'é, caro?- disse Jennifer, sorpresa dal silenzio del marito, solitamente così chiacchierone.
Ninfa corse verso di lui e gli strappò letteralmente di mano le buste. Poi tornò a sedersi, aprendo le buste.
Il suo volto si fece triste e sussurrò:
- D-dov'é la lettera? L'hai nascosta, vero? Dimmelo, papà...-
- No, non l'ho nascosta.- rispose lui, duramente. Poi si rivolse alla moglie:
- Jennifer, non c'era nessuna lettera. Nessuna lettera da Hogwarts. Sai cosa significa, vero?-
- N-no, non dirai sul serio!- disse lei, sul volto un espressione stupefatta.
- Dico sul serio. Abbiamo una figlia BABBANA! Una stupida babbana!- rispose lui, sbattendo con violenza un pugno sul tavolo.
Ninfa li guardava a bocca aperta, spaventata. No, non poteva essere una babbana! I suoi genitori odiavano i babbani, quante volte gliel'avevano ripetuto? Venti, trenta volte?
Sua madre si alzò in piedi, furiosa.
- Ma come può essere?!? Siamo tutti e due maghi, come può essere una babbana???- poi guardò la figlia con gli occhi ridotti a due fessure.
- TU...TU...NON SEI NOSTRA FIGLIA!- quelle parole colpirono Ninfa come una pugnalata al cuore. - VATTENE SUBITO IN CAMERA TUA, SE NON VUOI CHE TI BUTTIAMO IN MEZZO ALLA STRADA!-
Ninfa si alzò, mente alcune lacrime le scorrevano lungo le guance. Invece di andare in camera, rimase fuori dalla porta, per vedere quello che i suoi genitori avrebbero fatto.
Quello che vide, la spaventò ancora di più. Sua madre stava strappando tutti i suoi disegni, tutti i disegni che aveva fatto per loro.
- NON VOGLIO PIÙ VEDERE QUESTI STUPIDI DISEGNI!-
Le lacrime continuavano a scorrere sul viso di Ninfa, mentre suo papà e sua mamma strappavano i suoi disegni. Corse in camera sua e si buttò sul letto, piangendo. Perché non erano riusciti ad accettare il fatto che lei fosse una babbana?"


Ninfa si asciugò le lacrime sospirando, poi guardò la sua sveglia: segnava le 0.30.
Con un altro grosso sospiro, andò a letto e si addormentò con un grande peso sul cuore.

****************************************************************************************************************************************************

Harry Potter, il bambino sopravvissuto, stava facendo i compiti di Pozioni, nascosto sotto le coperte e con una pila in mano.
Non poteva certo farli di giorno, altrimenti i suoi zii babbani l’avrebbero sicuramente strozzato. I Dursley erano dei babbani della peggior specie, odiavano la magia e impedivano ad Harry di parlarne.
Avevano paura di quello che avrebbero pensato i vicini, se avessero saputo chi era veramente Harry. Sicuramente sarebbero stati evitati da tutti e sarebbero stati sulla bocca di ogni abitante della città.

Harry era stato adottato dai suoi zii quando era ancora un neonato, quando i suoi genitori erano stati uccisi da Voi-Sapete-Chi.
Solo all’età di 11 anni, aveva scoperto di essere un mago…e che piacevole sorpresa!
Da quando aveva incominciato a frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, la sua vita era cambiata in meglio.
Aveva conosciuto Ron Weasley e Hermione Granger, i suoi attuali migliori amici, e molte altre persone simpatiche…come i fratelli di Ron, o i suoi compagni di Grifondoro, la casa a cui appartiene tuttora.

Aveva quasi finito di fare i compiti quando sentì un toc toc alla finestra: era Leo, il gufo di Ron.
Aprì la finestra e Leo incominciò a svolazzare tutto eccitato per la sua stanza. Quando finalmente riuscì ad acchiapparlo, Harry prese la lettera e il pacchetto che teneva tra gli artigli. Sulla lettera c’era scritto:

“ Ciao Harry!!
Buon Compleanno!!
Visto che non me ne sono dimenticato?
Spero che il regalo ti piaccia, anche se non è poi così speciale…mia mamma ha aggiunto anche un pensierino da parte sua.
Ti sei divertito quest’estate con i tuoi zii? Io sono andato in vacanza in un paesino babbano con tutta la mia famiglia…abbiamo visitato dei musai sugli antichi egezi e Percy è stato quasi rinchiuso da Fred e George in una bara con una mummia! Peccato che i miei genitori li hanno fermati in tempo…
Hai per caso notizie di Hermione? È da un po’ che non mi scrive…ho sentito che è andata in vacanza a casa di Krum…ma cos’ha quel tipo di così speciale che io non ho? Bé, a parte il fatto che è un campione di Quidditch?
Silente ha detto che puoi venire da noi verso il 4 agosto…così stai da noi fino all’inizio della scuola e andiamo assieme a Diagon Alley a comprare il materiale necessario!!
Ancora Buon Compleanno!
Ron.”


Harry sorrise, Ron era innamorato cotto di Hermione, si vedeva lontano un miglio!
Ma cos’erano i musai sugli antichi egezi??? Forse dei musei sugli antichi egizi…Ron faceva sempre confusione con le cose babbane.
Intanto che apriva il pacchetto di Ron, arrivarono altri 4 gufi: uno di Hermione, uno di Hagrid, uno di Sirius e uno di Hogwarts.
Ron gli aveva regalato un super pacco di Cioccorane e uno di Gelatine tuttigusti +1, Sirius una strana sfera di cristallo, Hagrid una piccola arpa fatta da lui e Hermione un grande libro sul Quidditch.
Dopo aver scartato i regali, decise di leggere tutte le lettere: per prima quella del suo padrino Sirius.

“Ciao Harry!!!
Aguroni!! Spero che tu abbia passato una bella estate, non vedo l’ora di rivederti…
E spero di poter presto abitare con te, magari in una casa vicino al tuo amico Ron, che potrai così vedere quando vorrai!
Il regalo è una sfera magica, ce ne ho una anch’io…quando hai bisogno di parlarmi basta che pronunci il mio nome tenendola in mano!
Spero ti piaccia.
Il tuo Felpato.”

Harry sorrise, anche lui non vedeva l'ora di rivederlo e andare ad abitare con lui...finalmente si sarebbe liberato dei suoi zii e di suo cugino! Già si immaginava...lui e Sirius, in una grande casa di campagna, a due passi da quella di Ron...Niente più zii e cugini tra le scatole, niente più giornate chiuso in camera a guardare il soffitto, niente più sgridate, niente di niente...solo pace, tranquillità, felicità e divertimento...con Sirius. S'immaginava lui e suo padrino sfrecciare intorno alla casa in sella a due scope di giorno, mentre di sera in casa a raccontarsi le loro avventure...Sirius gli avrebbe parlato dei suoi genitori, di Lupin e dei loro pasticci...
Si riscosse dai pensieri, quando il quarto gufo gli beccò dolcemente una spalla. Era il gufo di Hermione, con una lettera nel becco.

“Ciao Harry,
tantissimi auguri per il tuo compleanno!
Qui in Bulgaria mi diverto un mondo…hai sentito ultimamente Ron? Mi sembra un po’ strano… scusa se ti scrivo poco ma ora devo già andare a fare un passeggiata con tutti i Krum!
Ci vediamo alla Tana!
Bacioni,
Hermione.”


Harry rise ancora di più, ma come faceva Hermione a non notare che Ron era innamorato di lei?!?!
La lettera da Hogwarts era l’elenco dei libri scolastici che avrebbe dovuto comprare per il 5° anno e degli auguri da parte di Silente e la McGranitt.
Finalmente le vacanze ricominciavano ad essere divertenti!
Harry sorrise di nuovo e, dopo aver nascosto tutto il suo materiale scolastico e risposto a tutte le lettere, andò a letto.

******************************************************************************************************************************************************

Ron non riusciva proprio a dormire, continuava pensare a Hermione…chissà cosa stava facendo in quel momento? Pensare a lei in compagnia di Krum gli faceva venir voglia di urlare e prendere a calci qualsiasi cosa.
In quel preciso momento arrivò Leo con la risposta di Harry:

“Ciao Ron,
grazie per i regali…mi serviranno molto dato che Dudley è ancora a dieta!
Hermione mi ha appena scritto!! Ha detto che è il Bulgaria con Krum e mi ha chiesto cos’hai, perché le sembri un po’ strano…
Allora venite voi a prendermi? Forse è meglio se evitate la polvere volante!!
Harry.”


Hermione…Hermione…non riusciva proprio a togliersela dalla testa! Ma perché? Non era possibile che fosse innamorato di lei! O forse sì?
Ultimamente ogni lettera che le scriveva, non riusciva mai a trovare le parole giuste…si sentiva impacciato, imbarazzato, stupido e non riusciva mai a connettere il cervello con il resto del corpo!!
E infatti anche Hermione aveva notato che c’era in lui qualcosa di strano…ma come mai si era accorto di esserne innamorato solo ora?
Forse perché gli anni prima le voleva solo un bene immenso ma non l’amava…poi il suo affetto era diventato pian piano amore!
E ora come faceva tutto l’anno a stare con lei? Si sarebbe imbarazzato da morire!
Mentre stava per addormentarsi, un ricordo si fece spazio nella sua mente...

"Erano appena cominciate le vacanze estive e Ron era in giardino, immerso nei suoi pensieri.
- Ron...RON!- una voce femminile lo riscosse dai suoi pensieri.
- Uff, ma sei sordo?!?- esclamò, un po' adirata, sua sorella Ginny.

- Ehm, scusami Ginny...hai detto qualcosa?- rispose lui, mentre le sue orecchie si tingevano leggermente di rosso.
- Sì, sono venuta a chiamarti, andiamo a Diagon Alley a mangiare qualcosa!-
Ron e Ginny si diressero verso casa, per poi usare la polvere volante per andare a Diagon Alley. Quando tutti i Weasley furono arrivati, si avviarono verso un ristorante vicino al "Paiolo Magico".
Durante il pranzo, Ron non alzò gli occhi dal piatto, finché non sentì una voce conosciuta alle sue spalle.
- Viktor mi ha invitato a passare l'estate a casa sua, mamma...cosa gli dico?-
Ron si voltò di scatto e vide Hermione seduta ad un tavolo, poco distante da loro, con i suoi genitori.
- Hermione, devi decidere tu...anche se mi sembra un po' esagerato tutta l'estate, dato che noi non ti vediamo quasi mai...- rispose sua mamma.
- Hai ragione...-
Appena finito di mangiare, Ron si alzò per andare a salutare Hermione. Quando lei lo vide, sorrise.
- Ciao, Ron! Che bello vederti!-
Ron rimase quasi senza parole...Hermione era così bella da togliere il fiato!
- E-ehm...sì, che bello vederti...- disse dopo un attimo di silenzio.
- Mamma, papà...questo é Ronald Weasley, un mio amico di scuola...-
- Piacere di conoscerti!- dissero loro con un sorriso.
- Piacere mio...-
Rimasero un attimo in silenzio, poi i genitori di Hermione si alzarono, dicendo:
- Beh, vi lasciamo soli...ti aspettiamo al Paiolo Magico, Hermione...- poi sorrisero a Ron.
- Allora...cosa mi racconti di bello? Cosa fai questa estate?- disse Ron, pur sapendo già la risposta.
- Beh...Viktor mi ha invitato a casa sua per tutta l'estate...- Viktor...già prima, quando aveva sentito le parole di Hermione, aveva sentito una rabbia ribollirgli nello stomaco...quel Krum voleva portargli via la SUA Hermione...
- PER TUTTA L'ESTATE??? Non accetterai mica, vero?- disse lui, arrabbiato con Krum.
- Questi non sono affari tuoi! Se voglio, accetterò!!- rispose lei, iniziando ad arrabbiarsi.
- Ma non puoi andare DA SOLA da Krum!-
- Come non posso??? Non sono più una bambina, Ronald Weasley!- ora era davvero arrabbiata.
- Lo so, Hermione...- disse lui, cercando di calmarsi - Ma...cerca di capirmi...-
Lei lo interruppe:
- Non riesco a capirti!- poi si alzò di scatto dalla sedia e se ne andò.
Ron sospirò. Bel casino aveva combinato, chissà se lei gli avrebbe ancora rivolto la parola!"

Ron si riaddormentò con una marea di domande in testa e con un agitazione tremenda.

**************************************************************************************************************************************************

Hermione, intanto, era in Bulgaria con la famiglia Krum.
Erano tutti molto gentili e simpatici ma…ma mancava qualcosa!
“O qualcuno?” diceva una vocina dentro di lei “Qualcuno dai capelli rossi e tuo amico?”.
- Basta!- disse Hermione ad alta voce, non ne poteva più di questa storia!
Perché le mancava così tanto Ron e in ogni momento libero pensava a lui e solo a lui? E perché aveva accettato l’invito di Krum se pensava sempre a Ron?

- Herr-Mioni?- la voce di Krum la risvegliò dai suoi pensieri. – Tu afere detto qualcosa?-
- No, Viky.- sorrise - Stavo solo pensando che mi manca Hogwarts, i miei amici e i miei genitori! Lo so che sembra strano: è da poco che sono qui e già mi mancano tutti!-
- Herr-Mioni.- Krum la abbracciò - Capisco come ti senti. Anche io qvando ero a Hogwarts mi sentivo così.-
Hermione si sciolse dall’abbraccio, perché ultimamente si sentiva sempre a disagio con Krum?

- Forse è meglio che ora vado a letto, sono molto stanca e poi domani devo svegliarmi presto se voglio fare una sorpresa a tutti arrivando a casa così di colpo!-
- Certo….Buona Notte Herr-Mioni.- le diede un bacio sulla guancia e si eclissò.
Hermione andò in camera sua, si cambiò e si buttò sul letto, stranita.
Pensò a Ron e all'ultima volta che l'aveva visto...chissà come mai si era arrabbiato così tanto alla notizia che lei avrebbe passato le vacanze da Viktor...Alcune parole che lui le aveva detto, le risuonarono nella mente.

"- PER TUTTA L'ESTATE??? Non accetterai mica, vero?-
- Ma non puoi andare DA SOLA da Krum!-
 - Ma...cerca di capirmi...-"

Le era sembrato quasi...geloso...
Ma no, non era possibile...per lui era solo un'amica e nient'altro...a lui piaceva Fleur...o no?
Sì, non lo capiva proprio! A volte era così gentile con lei, altre volte, invece, era distaccato o si arrabbiava spesso.
Sospirò e scrisse velocemente una lettera ai suoi genitori.
Prima di addormentarsi ripensò ancora a quanto le mancavano Harry e Ron…ma soprattutto Ron…perché quando pensava a lui il cuore batteva come impazzito e un brivido le correva su per la schiena?

*************************************************************************************************************************************************
Spero vi sia piaciuto!!!
Questo è il primo capitolo della mia ff…ditemi cosa ne pensate, prima che inizi un nuovo capitolo…allora commentate, commentate, commentate!!!
Accetto commenti sia negativi, sia positivi (XP se sono positivi, mi fanno più piacere, ovviamente!)…così potrò migliorare la storia grazie a voi!!
^^ Comunque, siate clementi…è la mia prima ff!!
Kiss Kiria

P.S.: più avanti, aggiungerò anche il punto di vista di Ginny e di Draco ^__^!
 

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kiria_88