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Autore: Londonimhere    22/10/2012    5 recensioni
Per la prima volta in quei tre mesi, si concessero l'uno all'altra capendo che quello che li univa, andava al di sopra della semplice parola ''Amore''
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che è mooolto lunga! :D buona lettura!

È strano pensare come la vita possa cambiarti in pochi mesi, come un semplice essere umano possa renderti felice con uno sguardo, come in quei mesi tu possa soffrire e scoprire cosa voglia dire realmente la parola 'Amore'. Ma a Fanny era bastata una sera per sconvolgerle la vita, quella fu, per lei, la serata più bella di tutta la sua vita, una di quella serate che, qualunque cosa accada, nessuno e niente riuscirà mai a cancellarti dalla memoria.
Quattro mesi e mezzo erano passati da quando si erano conosciuti in quel piccolo bar di Londra ed esattamente tre e mezzo da quando si erano dichiarati l'uno all'altra. Era stata dura tirare fuori quei sentimenti dalle loro bocche, erano entrambi troppo orgogliosi per ammetterlo, ma era bastato un semplice scherzetto, da parte degli amici, per dirsi ciò che provavano. Però, non era tutto rose e fiori: nessuno, a parte quei pochi amici, sapevano della loro relazione e questo a loro andava bene al cinquanta percento, certo, era stata una loro decisione, ma iniziavano a pentirsene ogni giorno di più. Non potevano uscire per paura che qualche paparazzo li fotografasse e scrivesse cose assurde su di loro, dovevano organizzare incontri segreti e in più, con il lavoro di entrambi, era sempre difficile concordare un giorno.
Lei, occupata 24 ore su 24 nella cioccolateria più conosciuta di tutta Londra, che i suoi genitori le avevano lasciato in eredità dopo la loro morte.
Lui, famoso cantante di una delle boy band più conosciute al momento.
Erano riusciti, finalmente, dopo quasi due settimane, ad organizzare di vedersi per la cena di Natale che si sarebbe tenuta a casa della famiglia di lui.
''Anne posso darle una mano?'' chiese la ragazza, con la sua solita gentilezza, vedendo la donna apparecchiare la grande tavola
''Fanny ti ho già detto mille volte che odio quando la gente mi da del lei e poi non ti preoccupare, ho quasi finito! Raggiungi gli altri in salotto'' la donna le sorrise e la ragazza ricambiò, arrossendo leggermente per quel dolce rimprovero che ormai le faceva tutte le volte che la vedeva, ma era più forte di lei: i suoi genitori le avevano sempre insegnato la buona educazione e il rispetto per le persone più grandi e lei li aveva sempre ascoltati.
Fanny ascoltò il consiglio della donna e raggiunse il resto della famiglia del suo ragazzo nel grande salone della casa. Quando lo vide lì, in mezzo ai suoi familiari, ridere e scherzare, il suo cuore prese a battere sempre più forte, quasi come se volesse uscire dal suo petto per far sapere a tutti ciò che provava anche solo guardandolo. Il ragazzo si accorse della sua presenza, con un semplice gesto della mano la invitò ad andare vicino a lui e lei non se lo fece ripetere due volte.
''Allora Harold, non ci presenti questa bellissima ragazza?'' chiese la nonna di lui, non avendo ancora avuto modo di conoscere quella che era la ragazza del suo nipote preferito.
''Fanny lei è mia nonna, nonna lei è Fanny, la mia ragazza!'' a quelle ultime parola la ragazza sentì le guance andarle a fuoco
''Oh ma che bella notizia che mi hai dato! Finalmente hai messo la testa a posto!'' disse la nonna di lui, stropicciandogli i capelli con la mano ''E tu! Fatti abbracciare!'' detto questo l'anziana abbracciò forte la ragazza, che per un attimo rimase sorpresa dal gesto, ma che poi accettò e ricambiò con tanta felicità ''Se ti dovesse fare del male, vieni da me, basta una bastonata sul suo bel culetto per farlo pentire!'' le sussurrò nell'orecchio per poi prenderla a braccetto e sedersi sul divano per raccontarle tante cose imbarazzanti sul nipote.
''A tavola!'' la voce di Anne risuonò in tutta la casa e in pochi secondi tutti si diressero verso quella magnifica tavola. L'anziana non aveva lasciato un secondo la povera ragazza che, per buona educazione, l'ascoltava e l'assecondava in tutto ciò che le diceva. Harry pensò che se non l'avrebbe salvata subito non se la sarebbe tolta di torno per tutto il pranzo, così le andò incontro
''Nonna credo che tu le abbia raccontato abbastanza per oggi!'' prese Fanny per un fianco e la fece sedere accanto a lui e alla sorella Gemma.
''Fanny come va la cioccolateria?'' chiese gentilmente il patrigno del ragazzo
''Bene, grazie! Diciamo che non mi posso lamentare, soprattutto in questo periodo!''
''Sono molto felice!'' disse riprendendo a mangiare ciò che la moglie aveva preparato con tanto amore
''Harry tu quando ricomincerai il tour?'' questa volta a parlare era stato il cugino di lui, che non sapeva che facendo quella domanda avrebbe provocato tanta tristezza in tutti e due
''Ci siamo appena presi una pausa per le vacanze e tu già mi chiedi quando ricominceremo?! Fammi respirare cugino!'' da sotto il tavolo strinse forte la mano della ragazza, per farle capire che non si doveva preoccupare perché mancava ancora molto tempo prima di riprendere il loro tour.
Il pranzo era passato in fretta, fra tante risate ed era arrivato il momento dei regali, momento che Harry aspettava con ansia per dare o meglio DIRE il suo regalo alla ragazza che tanto amava.
Lei, invece, aveva sempre odiato quel momento, diciamo che aveva sempre odiato avere tutti gli occhi puntati su di lei: le metteva ansia e le provocava uno dei suoi soliti attacchi di panico, ma si era promessa che quel giorno avrebbe cercato di resistere, lo avrebbe fatto solo per lui.
Andavano in ordine di età per aprire i regali, dal più grande al più piccolo, che in questo caso era lei, che aveva un anno in meno rispetto a Harry.
In quel momento si trovava seduta sulle gambe del ragazzo che, ogni tanto, le lasciava teneri baci sulla guancia accarezzando con il pollice il dorso della mano di lei, intrecciata alla sua. Sua sorella stava aprendo felicemente tutti i suoi regali e dopo sarebbe toccato a lui.
''Il mio posso dartelo dopo, quando siamo da soli?'' la ragazza si vergognava a dare il regalo che gli aveva fatto davanti a tutti, non perché fosse qualcosa di stupido e insensato, anzi, era proprio il contrario: era troppo importante per darglielo davanti a tutta la sua famiglia e sarebbe stato imbarazzante visto tutto ciò che si era anche preparata per dirgli
''Non ti preoccupare!'' le lasciò un piccolo bacio sulle labbra, ma che per loro tanto piccolo non era, perché anche solo quel piccolissimo gesto faceva andare in tilt tutto il loro corpo.
La ragazza gli sorrise e si dovette poi alzare dalle sue gambe perché era arrivato, anche per lui, il momento dei regali. Lo guardava sorridere mentre apriva i suoi regali e quando capì che era arrivato il suo turno si maledì per aver accettato quell'invito e che, forse, sarebbe stato meglio passarlo a casa sua, guardando film sul Natale insieme alla sua cagnolina. Prese un respiro profondo e mentre apriva quei due o tre regali ricevuti cercava di non pensare che tutti gli occhi erano puntati su di lei. Mentre stava aprendo l'ultimo vide Harry mandare un messaggio, a qualcuno di lei ignoto con il telefono, ma la suoneria del suo la svegliò da tutti i pensieri e scusandosi con tutti andò nella cucina per poter rispondere
''Pronto?'' il numero che le era apparso non era salvato nella sua rubrica e non capiva chi potesse chiamarla, dato che tutti i suoi parenti erano dall'altra parte del mondo
''Fanny, sono Paul, buon Natale!''
''Oh, ciao Paul, buon Natale anche a te!'' non riusciva a capire il perché di quella telefonata
''Ho bisogno di farti una domanda'' iniziava a preoccuparsi, per il tono usato dall'uomo
''Dimmi tutto!''
''La sera di capodanno saresti libera?''
''Si, perché?''
''Guarda nella borsa!'' detto questo l'uomo chiuse la chiamata, senza darle il tempo di rispondere. Curiosa andò a prendere la sua borsa e cercò fino a trovare una busta che sapeva benissimo di non aver messo lei. La aprì e ci trovò un foglio con una frase scritta al centro:
Perché è ora che tutto il mondo sappia che, accanto a me, ho la ragazza più bella di tutto il mondo! Buon Natale piccola mia

Ti amo! <3

Rilesse quella frase una decina di volte prima di rendersi conto che non era un sogno. Aveva finalmente deciso di far sapere a tutti della loro relazione, avrebbe fatto finire tutti i pettegolezzi sul fatto che gli piacessero le donne mature, (forse anche troppo) per dire a tutti che aveva trovato la sua anima gemella, come l'aveva chiamata poco prima la nonna e anche lei, era pronta per questo grande passo! Qualche lacrima di gioia scese sul suo viso e dopo aver risposto la busta nella borsa andò in salotto dove tutti la guardarono preoccupati vedendola piangere, ma lui sapeva che non c'era nessun bisogno di preoccuparsi, anzi, ci sarebbe stato da festeggiare. Fanny si precipitò verso di lui, abbracciandolo forte e facendo aumentare anche i suoi singhiozzi e facendosi stringere sempre di più dalle braccia muscolose del ragazzo.
''Il miglior regalo di Natale che abbia mai ricevuto, Grazie!'' gli sussurrò all'orecchio, Harry cominciò a dargli baci su tutta la faccia per poi soffermarsi sulla bocca e baciarla con tutto l'amore possibile, facendo incontrare le loro lingue e fregandosene della gente intorno che si chiedeva cosa fosse successo
''Ti amo'' disse lui facendo sfiorare i loro nasi
''Anche io'' disse lei prima di dargli un bacio a fior di labbra
''Ho capito tutto!'' tutti i presenti si spaventarono al sentire la nonna gridare in quella maniera
''Cosa hai capito nonna?'' chiese lui cercando di non ridere alla vista della nonna così eccitata e saltellante
''Diventerò bisnonna! Aaah che bello, anche se devo dire che siete molto giovani, ma non sapete quanto mi rendete felice! Diventerò bisnonna!!!'' i due a sentire quella cosa, scoppiarono a ridere provocandosi un forte mal di pancia
''Harry dimmi che non è vero?!'' chiese preoccupata Anne
''Mamma ma ti pare che lo avremmo fatto sapere così?''
''Quindi non diventerò bisnonna?'' chiese triste l'anziana
''Mi spiace nonna, ma per quello dovrai aspettare ancora un po'!'' disse abbracciando forte la nonna, che era rimasta veramente delusa dalla notizia di non avere un nuovo nipotino
''E allora si può sapere cosa è successo?'' il compagno della madre del ragazzo era davvero in ansia
''Abbiamo deciso di uscire allo scoperto!'' Harry andò ad abbracciare, per l'ennesima volta, la sua ragazza o come piaceva chiamarla a lui: la sua piccola moretta!
Tutti si congratularono con loro dicendo di essere felici per questa scelta, ma Anne aveva in servo un discorso molto importante per i due giovani ragazzi, non voleva spaventarli, ma voleva metterli al corrente di ciò a cui sarebbero andati incontro dopo questo grande passo. Ma una cosa era assolutamente certa: era fiera di suo figlio!
La donna andò verso i ragazzi e li strinse forte a se. La ragazza si beò di quel momento, ricordando quando sua madre la abbracciava così. Le venne un po' di malinconia al pensiero che non avrebbe potuto raccontare loro come si sentiva in quel momento, non poteva far conoscere a loro il ragazzo che tanto amava e con il quale sperava di poter rimanere per tutta la vita, ma soprattutto, non poteva ringraziarli per tutto quello che avevano fatto fino a due anni prima. Una piccola lacrima scese silenziosa dai suoi occhi, ma era troppo impegnata ad abbracciare quella fantastica donna, diventata ormai una seconda madre, per asciugarsela
''Ehi, tutto apposto?'' Anne le asciugò quella lacrima
''Avrei tanto voluto condividere questo momento con loro'' Harold la strinse forte, lui sapeva quanto ci soffriva. Ogni tanto quando, di nascosto da tutti, andava a trovarla, la trovava sul divano, con qualche foto tra le mani, a piangere la morte dei suoi genitori, morti in un incidente sul lavoro due anni prima. Molte volte si lamentava con lui di non avere una sorella o un fratello con cui condividere questa perdita. I suoi parenti le erano stati vicino i primi mesi, ma poi, erano dovuti tornare tutti in Australia, dove vivevano da cinque anni circa. Aveva dovuto rimettere in sesto il negozio da sola, con i risparmi che i genitori avevano tenuto da parte per molti anni, e anche se quella era la causa della loro morte, diceva che quello era sempre stato il loro sogno e lei lo avrebbe continuato, e così aveva fatto!
''Ragazzi sapete a cosa state andando incontro vero?'' annuirono entrambi
''Questo è un grande passo, soprattutto per te Fanny! Questo vuol dire entrare a far parte del mondo dello spettacolo e vuol dire che per i primi mesi ti ritroverai sommersa dai paparazzi..'' la ragazza la fermò
''Lo so, so a cosa stiamo andando incontro, ma rischiare fa parte della vita no?! Bene, io sono disposta a rischiare per questo!''
''Sono così fiera di voi, ragazzi!'' baciò entrambi sulla fronte e poi li lasciò da soli nella cucina.
''Allora?'' disse Harry posando le sue mani sui fianchi della ragazza
''Allora cosa?''
''Il mio regalo! Lo sto ancora aspettando!'' rispose sarcastico
''Oh!'' fu l'unica cosa che riuscì a dire Fanny. Il suo regalo, confronto, a quello del riccio era a dir poco patetico pensava, ma andò comunque nella sua borsa ed estrasse quella piccola scatolina blu
''Bene, adesso non mi interrompere, non ridere, non fare nulla che non ti venga richiesto perché sai quanto sia difficile dirti certe cose per me, quindi taci!'' il ragazzo fece il gesto di chiudersi la bocca e buttarne via la chiave, lei rise e poi cominciò il suo discorso
''Ti ricordi quel pomeriggio al parco? Quando ci siamo dovuti travestire da barboni pur di non farci riconoscere? Bene, quel pomeriggio ci promettemmo che prima o poi avremmo trovato qualcosa, anche che fosse insignificante, ma che ci unisse, che potessimo tenere da ricordarci l'uno dell'altra quando saremmo stati lontani. So che dopo il tuo regalo questo è una schifezza, ma come li ho visti, mi è venuto in mente quel pomeriggio e anche se possono essere una cosa stupida, sarà quella cosa che ci terrà uniti! Ho finito!'' la guardò divertito ''Oh giusto, il regalo!'' aprì quella piccola scatoletta blu e ne estrasse due anelli di oro bianco, dove all'interno c'era scritta la data in cui si erano conosciuti. Dopo esserseli messi unirono le loro mani, intrecciando le dite e facendo combaciare perfettamente quelle due piccole fedi.

 31 Dicembre

 Fanny si era appena fatta una doccia rilassante e aspettava che la truccatrice della band entrasse in camera per renderla ancora più bella di quella che era. Era preoccupata, impaurita e chi più ne ha più ne metta, quella sera sarebbe andata alla festa di capodanno, organizzata da Simon Cowell, presentandosi come fidanzata ufficiale del cantante Harry Styles.
La giovane donna entrò in stanza accompagnata dalla figlia
''Nany'' la bambina andò in contro alla ragazza che la prese imbraccio e la salutò dandogli due baci sulle piccole guance rosee
''Pronta?'' chiese Lou a Fanny, la quale annuì e si sedette sulla sedia per farsi pettinare.
Era quasi un quarto d'ora che Lou stava stirando i lunghi capelli castani della ragazza quando quest'ultima iniziò a preoccuparsi più di quello che già era
''Lou?''
''Dimmi! Ti ho fatto male?'' la ragazza scosse la testa
''Ho paura!'' confesso Fanny, lasciandosi andare in un pianto liberatorio ma silenzioso
''So io cosa ci vuole qua!''
Pochi minuti dopo nella camera entrarono le fidanzate di altri due componenti della band e vedendo la ragazza in quello stato le andarono subito incontro, abbracciandola e facendole capire che loro sapevano bene come ci si sentisse
''Vi prego, fatela piangere adesso! Non voglio che poi le si rovini il trucco!'' scherzo la giovane mamma per far ridere un po' Fanny
''Adesso dicci tutto!'' la fidanzata del più grande della band, Louis, si sedette di fronte a lei, seguita dall'altra, Perrie, per ascoltarla e aiutarla
''Ho paura! Tanta! Penso di non averne mai avuta così tanta in tutta la mia vita! Ho paura che tutto possa andare storto, che le sue fans mi odino e di conseguenza odino anche lui, ho paura che stasera faccia qualcosa di sbagliato, facendogli fare brutta figura davanti a tutti. Ho paura di non farcela!'' la ragazza confessò tutti i suoi timori alle due amiche, che la tranquillizzarono dicendo che era normale essere in ansia, non era di certo una cosa che facevi tutti i giorni, le dissero che se le fans erano davvero loro fans l'avrebbero accettata, come avevano fatto con loro due ed infine le dissero che quella sera l'avrebbero aiutata loro, finendo, poi, con un abbraccio di gruppo per poi far riprendere a Lou il suo lavoro.
Quando la donna terminò il suo lavoro, non volle far vedere alla ragazza il risultato. Chiese alle altre due di prenderle le due scatole lasciate nel corridoio e posatele sul letto le fece aprire alla ragazza, che rimase sbalordita nel vedere quell'abito lilla,senza spalline, con una fascia argentata con vari decori sulla vita e morbido fino a toccare per terra, quelle scarpe, invece, di un viola più scuro, anch'esse con varie decorazioni sul lato che però, a parer suo, erano troppo alte.
''Non vorrete mica farmi mettere quelle, spero?'' le tre annuirono ed iniziarono a spogliarla per terminare l'opera facendole indossare quell'abito.
Stando bene attente a coprirle gli occhi senza mandare in fumo tutto il lavoro svolto da Lou, la portarono davanti al grande specchio della camera. Le scoprirono gli occhi e la ragazza rimase senza parole nel vedere il miracolo che quelle tre erano riuscite a fare su di lei: una coda laterale lasciava cadere i capelli su una spalla, un ciuffo non troppo corto le ricadeva lateralmente sul viso, un trucco ,sfumato tra il viola e il lilla, appropriato, né troppo pesante né poco visibile le risaltava gli occhi verdi ed infine quel vestito, che le risaltava le forme, nei punti giusti, che le cadeva libero sulle gambe, slanciate da quelle scarpe che le calzavano perfettamente. Ringraziò le amiche e la giovane mamma e continuò a fare avanti e indietro per quella stanza, in modo da abituarsi a quelle scarpe, abituata a portare scarpe da ginnastica o al massimo semplici ballerine
''Non mi sento per niente a mio agio con questa roba'' disse mentre stava per sedersi sul letto, posto al centro della stanza
''Non. Ti . Sedere!'' le disse la donna, prendendola da un braccio, mettendole a posto il vestito che non aveva nemmeno una piega e ricevendo un occhiataccia dalla ragazza ''E comunque, mi spiace, ma per questa sera e molte altre in seguito, dovrai abituarti e sopportare! Posso, al massimo, farti portare delle ballerine casomai ti facessero male i piedi'' tirò fuori dalla borsa un paio di scarpe basse dello stesso colore del vestito
''E far vedere a tutti quanto io sia bassa?! No grazie, preferisco sopportare il dolore!''
Eleanor e Perrie uscirono dal bagno vestite e truccate, pronte per la grande serata!
''Sono le 20 e 30, dobbiamo scendere, ci stanno aspettando!'' disse la bionda prima di aprire la porta, far passare tutti e richiuderla. Fanny prese un grande respiro, aspettò che le tre scendessero davanti a lei, ascoltò tutti i commenti che i ragazzi facevano alle due e scese dalle scale, sentendosi gli occhi di tutti puntati su di lei, ma quello di uno in particolare. Alzò lo sguardo, cercando di non cadere alzandosi un po' il vestito con le mano libera, notò che tutti la guardavano con la bocca spalancata e avvampò abbassando lo sguardo, non essendo abituata a tutte quelle attenzioni. Terminata la scalinata si fermò di fronte ad Harry che non riusciva a smettere di sorridere
''Cazzo, che bomba!'' tutti scoppiarono a ridere, compresa lei, al commento fuori luogo di Niall che, in compenso, si beccò una gomitata nello stomaco da parte del riccio.
Uscirono tutti dalla casa, lasciando per ultimi i due pulcini, come li chiamavano da ormai un paio di mesi, che rimasero ancora qualche minuti dentro, fissandosi negli occhi e lasciandosi un bacio sulle labbra per poi entrare nella limousine e partire.
Arrivati davanti alla casa del loro produttore, a coppie, scesero dalla macchina, arrivato il turno della nuova coppia, Harry si mise davanti allo sportello porgendo la mano a Fanny che, agitata, la afferrò, stringendola forte e uscì dalla limousine, scatenando, così, una miriade di flash
''Rilassati, ci sono io!'' il ragazzo cercò di far placare l'ansia della sua accompagnatrice che, a quelle parole, sorrise e allentò la stretta della mano.
Quando furono dentro, tutti rimasero sbalorditi nel vedere il famoso cantante Harry Styles accompagnato da una ragazza, apparentemente, più piccola di lui.
Harold decise di presentarla all'uomo che aveva fatto realizzare il suo sogno, così senza dire nulla alla ragazza, si diresse da lui
''Harry! Che bello vederti!'' Simon abbracciò il ragazzo
''Anche per me Simon! Volevo presentarti una persona, Fanny, la mia ragazza!'' a quelle parole la ragazza, oltre che ad arrossire, si irrigidì: l'aveva appena presentata ufficialmente alla persona che lui ammirava di più
''È davvero un onore conoscerti, Fanny!'' Simon porse la mano alla ragazza che, tremolante, l'afferrò e la strinse
''L'onore è tutto mio signore!'' disse onestamente
''Chiamami pure Simon!'' sorrise e insieme a Harry si allontanarono per unirsi al resto della band.
La serata stava passando alla grande per entrambi, fino a quando il ragazzo non dovette allontanarsi da lei per questioni lavorative, assicurandole che sarebbe tornato presto. I giornalisti non aspettavano altro: come il ragazzo le fu lontano, si accalcarono su di lei cogliendola di sorpresa, facendole mille domande, una sull'altra, senza neanche darle il tempo di poter rispondere. Troppa gente attorno a lei, troppi occhi puntati su di lei, troppa poca aria da respirare, questo era quello che pensava la ragazza provocandosi un suo solito attacco di pane, respirando a fatica e iniziando ad avere paura.
Dall'altra parte Eleanor si accorse di tutta quella calca e, capendo chi c'era al centro, si preoccupò, provò a farsi spazio tra i giornalisti per soccorrere l'amica ma con scarsi risultati, così, dopo svariati tentativi, andò a cercare il riccio e, fortunatamente, lo trovò in poco tempo
''Harry vieni con me!'' disse con l'affanno al ragazzo
''El che succede?''
''Fanny!'' bastò quel semplice nome per far correre il ragazzo con lei
''Levatevi di mezzo!'' Harry continuava a ripeterlo, facendosi spazio tra i paparazzi che, dopo qualche lamentela, si levarono di torno lasciandolo passare. Prese la ragazza, che tossiva e respirava a fatica, e un bicchiere d'acqua e la portò fuori all'aria aperta.
''Dio che spavento che mi hai fatto prendere!'' disse il ragazzo sedendosi su un dondolo e portando con sè Fanny ''Non avrei mai dovuto lasciarti sola, scusa!'' la ragazza si accucciò nel petto di lui, dicendogli che non era stata colpa sua, ma sua, che non era riuscita a gestire bene la situazione, andando subito nel panico totale.
Rimasero per qualche minuto seduti su quel dondolo, coccolandosi a vicenda e quando mancava poco allo scattare della mezzanotte tornarono dentro festeggiando l'inizio del nuovo anno.
Quando tornarono nella abitazione di lui, nessuno dei due aveva intenzione di dormire: Harry cominciò a baciare appassionatamente la ragazza facendole capire che per quella notte avrebbe voluto più di un semplice bacio, la ragazza, ricambiando il bacio, fece capire che anche lei era d'accordo così che, per la prima volta in quei tre mesi, si concessero l'uno all'altra capendo che quello che li univa, andava al di sopra della semplice parola ''Amore''.

 

The End

 

 

Spazio Autrice:
Non mi ammazzata per la lunghezza di questa One-shot, ma è la prima che scrivo e spero che piaccia quanto piaccia a me. So che è molto sdolcinata e romantica, ma mi è venuta in mente l'altra sera sul letto mentre cercavo di addormentarmi!
Bhè, non so che altro dire, spero che mi facciate sapere cosa ne pensate lasciando qualche recensione(anche piccola)
Ps: Se volete, nel mio profilo potrete trovare un ff, che sto scrivendo e alla quale tengo molto!
Grazie mille per aver letto! Un bacio, Marta! :D 

  
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