Prologo- L'inizio.

 

 

"La signorina Robinson, condannata per tentato omicidio, secondo la corte è colpevole. Pertanto sarà mandata a Fortbrooke il prima possibile."

Gracchiò il vecchio giudice dietro al suo tavolo.

"Ma ha solo 13 anni!" esclamò il vecchio avvocato Broomblerg.

"Lo so, infatti non uscirà di lì se non prima del compimento dei 25 anni d'età o per buona condotta." sentenziò il giudice prima di battere il martellino in legno sul tavolo.

In pochi minuti l'aula si svotò lasciando soli Gin e l'avvocato Broomblerg.

"Allora, Virginia, è meglio che andiamo a fare le valige. Prima partiamo meglio è."

Gin guardava fisso il vuoto, come aveva fatto per tutte le volte che era entrata in quell'aula grigia.

"Virginia, su. Non faccia così. Fortbrooke è un bel posto, dopotutto." disse il vecchio avvocato passando un braccio intorno alle spalle della giovane.

Gin scrollò il braccio dalle sue spalle e corse letteralmente verso la vecchia Volvo dell'avvocato.

Dopo mezz'ora di viaggio si ritrovarono davanti alla casa di Gin. La ragazza salì in camera sua e prese le poche cose che le appartenevano.

Il signor Broomblerg mise nel bagagliaio le tre valigie di Gin e, dopo aver messo in moto l'auto, partì per la volta di Fortbrooke.

Fortbrooke era un enorme castello che sorgeva sulle montagne della Scozia. Era, da quanto si diceva, sempre stato lì. Chi entrava ne poteva uscire solo dopo aver compiuto una serie di prove. Con il passare del tempo Fortbrooke ha rischiato di venir distrutto, ma dopo qualche anno, dopo le dovute ristrutturazioni, era diventato una specie di riformatorio per i ragazzi con problemi con la legge.

Gin guardava le mura con il suo solito sguardo spento, aspettando che il vecchio avvocato la lasciasse al suo destino.

 

 

 

 

TRE MESI DOPO.

"Signorina Robinson, che cosa è successo sta volta? Sono passati solo tre mesi da quando è arrivata a Fortbrooke e lei è qui in presidenza praticamente ogni giorno." domandò la signora Speungs, la preside di Fortbrooke.

"E io che ero passata soloper darle il buongiorno." esclamò Gin con il suo solito sorrisetto falso. 

"Entri, e mi dica che succede." disse dolce la preside.

"Posso saltare le lezioni oggi?" chiese Gin facendo una faccia da cucciolo.

"Va bene." acconsentì la preside sospirando. Quella ragazza era davvero un caso perso.

 

 

TRE ANNI DOPO.

"Salve Mary!" esclamò Gin appena scorse la vecchia bidella arrivare dal corridoio.

"Virginia, non dovresti essere in classe a quest'ora?" chiese la signora Mary dopo aver salutato la ragazzina con un bacio sulla guancia.

"Sto aspettando dei ragazzi. La Speungs ieri sera mi ha detto che oggi sarebbero arrivati un gruppo di cinque ragazzi e visto che io conosco questa prigione come le mie tasche, devo fargli da guida." disse Gin facendo dondolare le gambe.

"Avresti almeno potuto metterti un vestitino, non questi stracci." esclamò la bidella, alludendo ai vestiti che indossava Gin, ovvero dei jeans neri strappati, una maglia dei Metallica e i suoi inseparabili anfibi.

Gin sbuffò, prima di scendere dalla scrivania di Mary e dirigersi verso l'entrata, dove il vecchio custode, il signor Crotubre, aveva appena fatto capolino per chiamarla.

 

 

 

 

Yaohi.

Salve belle :)

Ahaha sì, oltre a "My judjment is clouded like tonight sky" e "Belive in us" dovevo pure scrivere questa ff sognata questa mattina mentre facevo colazione. 

Bene, parlando della storia. Questa è sovrannaturale, i ragazzi NON sono famosi.

Volete sapere perchè Gin e i ragazzi vanno a Fortbrooke? Che cosa hanno fatto per finire in riformatorio? Bene, non ve lo dico. Vi tocca leggere. 

Comunque questo è solo il prologo, poi tutto prederà una direzione (lol) diversa.

Bene. Vado che domani ho una verifica di ingelse alla prima ora e la verifica che avevo oggi di latino è andata di merda.

Vi voglio bene,

Bea c: