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Autore: 9Pepe4    22/10/2012    4 recensioni
Bra Brief, cinque anni, pensa che i maschi (esclusi suo padre e suo fratello, s’intende) non siano altro che mocciosetti frignoni. O almeno sino a quando non dà una sonora zuccata contro Son Goten, diciotto anni…
Quando poi scopre che ha la fidanzata... Attenta a te, ragazza, non sai di cosa è capace una bambina tutto pepe e dall’irrefrenabile immaginazione!
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bra, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 19 – LA FORTUNA GIRA… O NO?

«Stai male?»
Vedendo Goten rannuvolarsi, la bambina gli aveva prontamente piazzato una manina sulla fronte, ed ora aggrottò la fronte.
«Non sei caldo…»
Il giovane le rivolse un accenno di sorriso. «Sto bene» le garantì: doveva ammettere che il gesto della piccola gli aveva portato un po’ di buonumore.
Bra sorrise a propria volta.
Ora che non era più da sola, e che sapeva che i suoi genitori e suo fratello non erano arrabbiati con lei, si sentiva molto meglio di poco prima.
Son le appoggiò le zampette anteriori sulla gamba, uggiolando piano, e la bambina lo accarezzò tra le orecchie.
«Lo sai?» raccontò, rivolta a Goten. «Son è stato super-bravo e super-coraggioso».
«Davvero?» fece il giovane, con un sorriso divertito.
«Certo!» assicurò Bra, con un sorriso fiero.
«Be’, mi piacciono i cani» commentò Goten, sporgendosi ad accarezzare a propria volta il cucciolo. «Mi piacciono tutti gli animali, a dire il vero…»
«Anche quelli grossi?» chiese Bra.
«Specialmente quelli grossi» replicò Goten. «Quand’ero bambino, i miei migliori amici erano alcuni dinosauri…»
Fece per continuare, ma un sibilo gelido lo fece sussultare: «Che stai facendo?»
Sia il giovane che la bambina si girarono di scatto.
Così facendo, si ritrovarono a guardare il viso algido di C-18.
«E tu cosa ci fai qui?» chiese Goten, confusissimo.
«Cerco la marmocchia» rispose la cyborg, col tono di chi dichiara qualcosa di scontato. «Ma» proseguì, inarcando un sopracciglio, «vedo che tu l’hai già trovata, quindi mi chiedo… Perché diavolo non hai ancora avvertito tutti gli altri?»
Goten sussultò. «Porca miseria» imprecò, frugando nelle proprie tasche, «me n’ero completamente dimenticato!»
Tirò fuori il cellulare, e si affrettò a digitare il numero di Trunks.
Bra, da parte sua, stava osservando C-18 con estremo interesse. «Tu sei la mamma di Marron?» le chiese.
L’altra le rispose con un distaccato cenno del capo, mentre Goten iniziava a parlare in tono concitato.
Bra ruotò la testolina azzurra verso il ragazzo, ascoltandolo attentamente, mentre Son si faceva temerario e andava ad annusare la nuova arrivata.
C-18 assunse un’aria sdegnata, e allontanò il cucciolo con un tocco dello stivaletto, ma senza la violenza che avrebbe utilizzato prima di conoscere Crilin e avere una figlia.
Pochi minuti dopo, Bra sentì una voce angosciata che la chiamava.
Assottigliò lo sguardo e… meraviglia!, vide sua mamma che le correva incontro, con il sollievo evidente sul viso…
Senza esitare, la bambina prese a correre verso Bulma, e balzò tra le sue braccia aperte.
«Oh, Bra!» esclamò la donna. «Oh, Bra! Non farmi mai più uno scherzo del genere! Ero così preoccupata
Bra mise su un’aria contrita. «Scusa» disse. «Sembravi tanto, tanto arrabbiata. Pensavo che non volevi più vedermi».
Bulma la riappoggiò a terra. «Oh, tesoro mio» disse, scuotendo la testa. «È vero, ero arrabbiata, ma anche quando sono arrabbiata ti voglio sempre bene. Sei la mia bambina».
Bra sorrise, lieta della spiegazione.
Di lì a poco, poi, arrivò anche Trunks, che stritolò la sorellina in un abbraccio affettuosissimo. Dopodiché, fu il turno di Vegeta, che si limitò a poggiarle una mano sulla testolina e a bofonchiare: «Stai bene».
Bra non si fece ingannare e si avvinghiò al padre. Dapprima, lui fece del suo meglio per ignorarla, ma poi si abbassò per scollarla dalla propria gamba.
A quel punto, Bra gli rivolse un bel sorriso. «Tranquillo, papà» cinguettò, «so che sei contento di vedermi!»
Trunks rise sotto i baffi, e probabilmente Goten lo avrebbe imitato, se solo non fosse stato troppo preoccupato che il saiyan potesse prendersela con lui.
Per fortuna di Vegeta, in quel momento arrivarono Crilin e Marron, e la ragazza bionda attirò subito l’attenzione di Bra.
«Ciao!» esclamò la bambina, eccitata, correndole incontro. «Mi fai le treccine, per favoreeee?»
«Bra» intervenne Bulma, in tono ammonitore, ma Marron sorrise e disse: «Non fa niente», per poi accoccolarsi all’altezza della piccola.
Davanti a quella scena, Trunks diede di gomito a Goten. «Ma perché con noi Marron non è mai così gentile?» chiese, in un soffio.
«Perché con noi tira fuori il suo lato cidiciottesco» bisbigliò di rimando il figlio di Goku, «mentre con tua sorella si comporta più alla Crilin…»
Trunks annuì. «Giusto…»
Poi si guardò attorno e si accigliò, colpito da un pensiero improvviso.
«Che fine ha fatto Monyk?» chiese, con cautela.
«Oh…» Goten agitò una mano come per sminuire la faccenda. «Ci siamo lasciati, perché lei non voleva che io venissi a cercare Bra».
«Accidenti» commentò Trunks, in tono neutro. Non disse che gli dispiaceva, poiché non era affatto vero e lui non voleva certo mentire al suo migliore amico. «Tutto bene, amico?» gli domandò invece.
Goten scrollò le spalle. «Sì» rispose, sinceramente, per poi aggiungere, in tono confidenziale: «Sai, credo che dopotutto non mi piacesse poi così tanto…»
«Chi l’avrebbe mai detto» commentò Trunks, asciutto.
«Ah, e tua sorella…» Goten abbassò la voce al punto che l’altro dovette avvicinarsi ancora di più per sentire cosa stesse dicendo. «…Tua sorella ha una cotta per me».
Trunks per poco non alzò gli occhi al cielo. «Chi l’avrebbe mai detto» ripeté, con lo stesso tono neutrale.
«Spero non tuo padre» disse Goten, preoccupato, «altrimenti sono nei guai».
Trunks sospirò, scuotendo la testa. «Goten, perché credi che ti abbia aggredito così, quando lui e mia madre sono tornati a casa? Lui sa già che Bra ha una cotta per te».
Il giovane dai capelli neri si accigliò. Restò zitto per un po’, poi azzardò un sorriso. «In tal caso, mi reputo fortunato di essere ancora vivo».
Trunks si girò a guardare suo padre. Vegeta stava osservando Bra, la quale era intenta a tessere le lodi di Son mentre Marron le faceva delle piccole treccioline.
«Già» concordò il ragazzo, a mezza voce. «Sei fortunato».
«Speriamo che la fortuna duri!» esclamò Goten.
Ma parlò a voce abbastanza alta, e Vegeta – che sino a quel momento non aveva badato a lui – si girò per fulminarlo con lo sguardo.
Goten si fece piccolo piccolo, e si girò verso Trunks, dicendo con forzata allegria: «L’importante è che la piccola sia sana è salva, no?»
Trunks non poté fare a meno di mettersi a ridere.
Quella faccenda della cotta della piccola peste stava avendo dei risvolti davvero comici…










Spazio dell’Autrice:
Mio Dio, quanto è tardi!
Scusatemi, ma ho avuto un mucchio di cose da fare, in questi giorni, e ho finito di scrivere questo capitolo solo ora.
È piuttosto corto, ma spero vi sia piaciuto ._.
A lunedì prossimo, il 29, con l’ultimo aggiornamento! (Lo so. Sigh.) 
  
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