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Autore: Manu75    06/05/2007    13 recensioni
Una ragazza che per una sera, solo per il frammento di una sera, prende coraggio e chiede ciò che desidera.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola one shot, un frammento di storia, dedicata alle persone a cui voglio bene e a chiunque desideri sentirsela dedicare.. :-)...

‘Un piccolo segno’


Prepararsi per quella serata le aveva portato via molto più tempo di quello che avrebbe creduto.
Non era stato facile con le sue compagne che le ronzavano attorno, studiando ogni suo gesto e squadrandola con occhi derisori o anche invidiosi.
In effetti partecipare al Party di Natale del Professor Slughorn era già un bel colpo, andarci, però, al braccio di Harry Potter, dietro suo stesso invito, era qualcosa di incredibile.
E, ovviamente, questo appuntamento così particolare non aveva potuto passare inosservato.
Luna ignorò, come sempre del resto, il mondo attorno a sé e finì di prepararsi.
L’unico attimo di incertezza lo ebbe al momento di decidere se mettere o meno in testa una specie di retina con le perle che, per dirla tutta, si sposava benissimo con il suo abito argento.
Ma, pensando al volto di Harry, desistette e si limitò ad acconciarsi i capelli.
Scese quindi nella Sala comune e uscì alla svelta, perché non voleva arrivare in ritardo. Riuscì a cogliere uno sguardo acido, molto acido, che le rivolse Cho Chang ma non vi badò.
Ovviamente l’incontro con Harry non fu molto privato, visto che una piccola folla si era radunata per assistervi.
D’altra parte Pix aveva fatto di tutto per spargere la notizia e vedere Harry Potter accompagnarsi a quella stramba Luna Lovegood era stato considerato da molti un evento imperdibile.
Luna si congratulò con se stessa quando vide che il volto del suo cavaliere si rilassava osservando la sua mise così poco stravagante.
Non mettere la cuffietta di perline era stata una mossa azzeccata, dopotutto.
Finalmente poterono avviarsi al party.

La serata si era svolta nel migliore dei modi, ad un certo punto Harry si era assentato per un po’ ma poi era riapparso al suo fianco, porgendole una bevanda analcolica e sorridendole, come sempre.
Tuttavia era rimasto pensieroso per il resto della serata e, poco dopo la mezzanotte, le aveva sussurrato ‘Ti riaccompagno alla tua Sala Comune, va bene?’
Lei non aveva obiettato e l’aveva seguito lungo i corridoi deserti di Hogwarts.

Ora stavano camminando in silenzio.
Lui la precedeva di un passo, camminando spedito con le mani in tasca e le maniche della camicia arrotolate sui gomiti.
Sembrava rilassato ma Luna poteva quasi sentire i vorticosi pensieri che gli turbinavano in testa.
‘Forse è per questo che è perennemente spettinato’ si disse, convinta ‘non credo di aver mai visto Harry davvero rilassato’.
Studiò i neri capelli di lui, scompigliati come se non li pettinasse da una settimana.
‘Mi piacciono quei capelli….ci passerei volentieri le dita, così, per vedere se possono star giù…ma mi divertirei di più a scompigliarli ancora, dopotutto…’
Luna sorrise leggermente.
‘In effetti, secondo me, spettinato sta bene. Risaltano gli occhi verdi. Si, davvero belli gli occhi di Harry…mi piacciono…è come se ci fosse un mondo intero in quegli occhi. Mi piace anche il fatto che sia sempre così gentile. Ha una voce dolce. Amo la sua voce. Amo…’
Luna si bloccò di colpo, folgorata.
Harry ci mise qualche secondo per accorgersi che la sua amica era rimasta indietro di qualche passo.
- Luna!- esclamò, sorpreso e lievemente preoccupato – tutto bene?-
Lei lo fissava con i suoi grandi occhi chiari, in silenzio.
Harry si preoccupò seriamente e le corse vicino, scuotendola leggermente.
- Luna!-
Ora Harry sentiva il proprio cuore battere velocemente.
Cosa poteva esserle accaduto? Sembrava in balia di qualche incantesimo.
- Tu hai già baciato qualcuno, vero?-
Le braccia di Harry ricaddero e lui sgrano gli occhi, troppo sorpreso per parlare.
- C-cosa…?- balbettò, incredulo.
- Sai, sono di Corvonero io…- lei gli fece un piccolo sorriso, quasi di scusa.
Sul momento Harry non capì bene cosa intendesse.
Si, certo, i Corvonero erano noti per essere dei cervelloni, ma non capiva la relazione con i baci.
Poi capì.
- Ah...Cho…- mormorò lui, con un piccolo sbuffo misto ad un sorriso – ora ho capito…ma perché me lo chiedi, allora?-
Le si strinse nelle spalle.
- Allora sarà meglio andare, no?- Harry non vedeva l’ora di raccontare a Ron cosa aveva udito al party di Slughorn.
Luna rimase immobile, fissandolo pensierosa.
I loro visi e i loro abiti avevano delle sfumature di colore strane, perché si erano fermati proprio in prossimità di una grande finestra dai vetri colorati, incassata in un muretto.
La luce della Luna, attraversandola, assumeva dolci tonalità azzurre e lilla.
- Io non ho mai baciato nessuno, invece.- gli disse con grande tranquillità.
Harry si sentì a disagio.
Luna gli stava chiedendo un bacio? Impossibile.
Ma fissò gli occhi grandi di lei, che parevano quasi viola, e comprese che, per una volta, aveva interpretato correttamente i sentimenti di una ragazza.
Si sentì improvvisamente molto tranquillo.
Luna era una cara amica e lui riusciva a comprendere ciò che lei provava. La sua curiosità.
In fondo, per la prima volta si trovava in una situazione di vantaggio.
Di solito era parecchio imbranato e si sentiva molto inadeguato davanti a Hermione o Ginny, per quel che concerneva il lato sentimentale.
Ron era un caso a parte, era più imbranato di lui ma stavano dalla stessa parte della barricata.
Improvvisamente si sentì audace e provò tanta tenerezza per Luna.
-..allora…- mormorò, cercando di dare alla propria voce un tono rassicurante e, perché no, deciso – possiamo rimediare. E’ mezzanotte, possiamo fingere che sia già Natale, ti dispiacerebbe se ti dessi un bacio?-
Lei gli rivolse un piccolo sorriso e scosse la testa.
Chiuse gli occhi e sollevò leggermente il viso, in attesa.
A dispetto di tutti i buoni propositi Harry sentì la propria audacia evaporare di colpo. Dopotutto un bacio era sempre un bacio.
E Luna pur sempre una ragazza.
Facendosi coraggio si chinò lentamente, posandole una mano sul volto e stringendole un braccio guantato con l’altra.
Le loro labbra si sfiorarono lievemente.
Lui la sentì tremare leggermente e si ritirò un attimo, scrutandola bene in volto.
Luna socchiuse gli occhi.
- E’ lucida labbra? Sa di ciliegia…- mormorò Harry, passandosi la punta della lingua sulle labbra.
-..non è ciliegia…- sussurrò lei con una vocina emozionata – è la rarissima Bacca Evanescente delle Lande del…-
Harry posò un dito sulle labbra di lei, provando una gran voglia di ridere.
- Ssh..- le mormorò - ora facciamo un bacio vero …- e si chinò nuovamente su di lei e la baciò come un ragazzo dovrebbe baciare una ragazza.
O almeno come un ragazzo dovrebbe baciare una ragazza che lo ama.
Il bacio vero durò parecchi secondi e Luna provò a rispondere ad esso nel modo migliore e cercò, allo stesso tempo, di conservare dentro di sé il ricordo di quelle sensazioni.
Il profumo di Harry, la carezza della sua mano sul viso, il tocco gentile e dolce delle sue labbra.
Il tocco gentile di un maestro generoso che insegna con passione qualcosa ad un’alunna diligente.
Sospirò dentro di sé.
Socchiuse gli occhi e osservò la cicatrice di lui che spiccava sulla fronte pallida, le ciglia lunghissime, le sopracciglia folte ma dalla curvatura elegante.
Richiuse gli occhi e poco dopo si separarono.
Lei gli sorrise.
- Grazie, peccato che non ci fosse il vischio!- esclamò con voce allegra.
Harry le sorrise.
- Meglio di no!Probabilmente sarebbe stato infestato dai Nargilli!-
Si scambiarono uno sguardo allegro.
Harry si sentiva felice, euforico.
Luna era una ragazza speciale, un’amica straordinaria e lui aveva fatto un gesto che mai avrebbe creduto di poter fare con tanta tranquillità.
- Harry, ora puoi proseguire – gli disse Luna – la mia Sala Comune è qui vicino -
- Ne sei certa?- obiettò lui poco convinto.
- Si!- lei continuava a sorridere – ci vediamo domani a colazione prima di partire per le vacanze, va bene?-
Lui annuì e si voltò, proseguendo tranquillo.
Luna lo osservò allontanarsi.
Lentamente si sedette nel vano della finestra colorata.
- Bene…- mormorò a sé stessa – ora almeno sai cosa significa baciare e, caspiterina, sai cosa significa baciare lui: Harry Potter! Io dico che puoi archiviare questo Natale come il più degno che tu abbia mai vissuto….fossi in te, cara Luna, sarei felice…molto felice…e allora, sciocchina, perché stai piangendo…?!-
La voce le si ruppe e scoppiò in singhiozzi accorati, coprendosi il volto con le mani.
Dopo qualche minuto la tempesta emotiva che l’aveva travolta passò, lasciandola esausta ma con una sensazione di profondo benessere dentro.
Appoggiò la schiena contro il vetro e sospirò.
- Un buon pianto ci voleva proprio…- sorrise leggermente, si stiracchiò e si sfilò un guanto, sfiorandosi le labbra con la punta delle dita – caspita, il lucida labbra c’è ancora!- esclamò , osservandolo scintillare sulla sua pelle.
Allora si voltò e posò un sonoro bacio sul muro accanto a sé, stampando l’impronta delle sue labbra su quelle pietre millenarie.
Poi si alzò, sistemandosi il vestito.
- Il primo bacio con Harry Potter!Il secondo con le mura di Hogwarts!Quante ragazze possono vantare ciò, al mondo?-
Sorrise e si allontanò.
La prossima volta che si sarebbero rivisti Harry, ne era certa, avrebbe assunto un’aria lievemente imbarazzata. Il suo amico Weasley non si sarebbe accorto di nulla, chiaramente.
La Granger avrebbe gettato uno sguardo penetrante prima ad Harry e poi a lei e viceversa ma avrebbe abbassato lo sguardo senza dire una parola, immergendosi nuovamente nella lettura di qualche libro.
Luna allora avrebbe sorriso ad Harry e ne avrebbe detto qualcuna delle sue. Lui si sarebbe rilassato e lei lo avrebbe salutato come se nulla fosse.
Così sarebbe andata, non poteva andare altrimenti.
Mentre si allontanava la luce della Luna, che filtrava dalla grande vetrata colorata, faceva scintillare il piccolo segno del lucida labbra lasciato dalla ragazza sulla grande, fredda e grigia pietra del Castello.
Un piccolo segno timido ma brillante, celato nel suo angolo nascosto dove nessuno lo avrebbe trovato.

FINE
  
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