Una
piccola one shot, un frammento di storia, dedicata alle persone a cui
voglio bene e a chiunque desideri sentirsela dedicare.. :-)...
‘Un piccolo segno’
Prepararsi per quella serata le aveva portato via molto più
tempo di quello che avrebbe creduto.
Non
era stato facile con le sue compagne che le ronzavano attorno,
studiando ogni suo gesto e squadrandola con occhi derisori o anche
invidiosi.
In effetti partecipare al Party di Natale del Professor
Slughorn era già un bel colpo, andarci, però, al
braccio di Harry
Potter, dietro suo stesso invito, era qualcosa di incredibile.
E, ovviamente, questo appuntamento così particolare non
aveva potuto passare inosservato.
Luna ignorò, come sempre del resto, il mondo attorno a sé e
finì di prepararsi.
L’unico
attimo di incertezza lo ebbe al momento di decidere se mettere o meno in testa
una specie di retina con le perle che, per dirla tutta, si sposava
benissimo con il suo abito argento.
Ma, pensando al volto di Harry, desistette e si limitò ad
acconciarsi i capelli.
Scese
quindi nella Sala comune e uscì alla svelta,
perché non voleva arrivare
in ritardo. Riuscì a cogliere uno sguardo acido, molto
acido, che le
rivolse Cho Chang ma non vi badò.
Ovviamente l’incontro con Harry non fu molto privato, visto
che una piccola folla si era radunata per assistervi.
D’altra
parte Pix aveva fatto di tutto per spargere la notizia e vedere Harry
Potter accompagnarsi a quella stramba Luna Lovegood era stato
considerato da molti un evento imperdibile.
Luna si congratulò con
se stessa quando vide che il volto del suo cavaliere si rilassava
osservando la sua mise così poco stravagante.
Non mettere la cuffietta di perline era stata una mossa azzeccata,
dopotutto.
Finalmente poterono avviarsi al party.
La
serata si era svolta nel migliore dei modi, ad un certo punto Harry si
era assentato per un po’ ma poi era riapparso al
suo fianco,
porgendole una bevanda analcolica e sorridendole, come sempre.
Tuttavia
era rimasto pensieroso per il resto della serata e, poco dopo la
mezzanotte, le aveva sussurrato ‘Ti riaccompagno alla tua
Sala Comune,
va bene?’
Lei non aveva obiettato e l’aveva seguito lungo i corridoi
deserti di Hogwarts.
Ora stavano camminando in silenzio.
Lui la precedeva di un passo, camminando spedito con le mani in tasca
e le maniche della camicia arrotolate sui gomiti.
Sembrava rilassato ma Luna poteva quasi sentire i vorticosi pensieri
che gli turbinavano in testa.
‘Forse è per questo che è perennemente
spettinato’ si disse, convinta ‘non credo di aver
mai visto Harry davvero rilassato’.
Studiò i neri capelli di lui, scompigliati come se non li
pettinasse da una settimana.
‘Mi
piacciono quei capelli….ci passerei volentieri le dita,
così, per
vedere se possono star giù…ma mi divertirei di
più a scompigliarli ancora,
dopotutto…’
Luna sorrise leggermente.
‘In effetti, secondo me,
spettinato sta bene. Risaltano gli occhi verdi. Si, davvero belli gli
occhi di Harry…mi piacciono…è come se
ci fosse un mondo intero in
quegli occhi. Mi piace anche il fatto che sia sempre così
gentile. Ha
una voce dolce. Amo la sua voce. Amo…’
Luna si bloccò di colpo, folgorata.
Harry ci mise qualche secondo per accorgersi che la sua amica era
rimasta indietro di qualche passo.
- Luna!- esclamò, sorpreso e lievemente preoccupato
– tutto bene?-
Lei lo fissava con i suoi grandi occhi chiari, in silenzio.
Harry si preoccupò seriamente e le corse vicino, scuotendola
leggermente.
- Luna!-
Ora Harry sentiva il proprio cuore battere velocemente.
Cosa poteva esserle accaduto? Sembrava in balia di qualche incantesimo.
- Tu hai già baciato qualcuno, vero?-
Le braccia di Harry ricaddero e lui sgrano gli occhi, troppo sorpreso
per parlare.
- C-cosa…?- balbettò, incredulo.
- Sai, sono di Corvonero io…- lei gli fece un piccolo
sorriso, quasi di scusa.
Sul momento Harry non capì bene cosa intendesse.
Si, certo, i Corvonero erano noti per essere dei cervelloni, ma non
capiva la relazione con i baci.
Poi capì.
- Ah...Cho…- mormorò lui, con un piccolo sbuffo
misto ad un sorriso – ora ho capito…ma
perché me lo chiedi, allora?-
Le si strinse nelle spalle.
- Allora sarà meglio andare, no?- Harry non vedeva
l’ora di raccontare a Ron cosa aveva udito al party di
Slughorn.
Luna rimase immobile, fissandolo pensierosa.
I
loro visi e i loro abiti avevano delle sfumature di colore strane,
perché si erano fermati proprio in prossimità di
una grande finestra
dai vetri colorati, incassata in un muretto.
La luce della Luna, attraversandola, assumeva dolci tonalità
azzurre e lilla.
- Io non ho mai baciato nessuno, invece.- gli disse con grande
tranquillità.
Harry si sentì a disagio.
Luna gli stava chiedendo un bacio? Impossibile.
Ma
fissò gli occhi grandi di lei, che parevano quasi viola, e
comprese che,
per una volta, aveva interpretato correttamente i sentimenti di una
ragazza.
Si sentì improvvisamente molto tranquillo.
Luna era una cara amica e lui riusciva a comprendere ciò che
lei provava. La sua curiosità.
In fondo, per la prima volta si trovava in una situazione di vantaggio.
Di
solito era parecchio imbranato e si sentiva molto inadeguato davanti a
Hermione o Ginny, per quel che concerneva il lato sentimentale.
Ron era un caso a parte, era più imbranato di lui ma
stavano dalla stessa parte della barricata.
Improvvisamente si sentì audace e provò tanta
tenerezza per Luna.
-..allora…-
mormorò, cercando di dare alla propria voce un tono
rassicurante e,
perché no, deciso – possiamo rimediare.
E’ mezzanotte, possiamo fingere
che sia già Natale, ti dispiacerebbe se ti dessi un bacio?-
Lei gli rivolse un piccolo sorriso e scosse la testa.
Chiuse gli occhi e sollevò leggermente il viso, in attesa.
A
dispetto di tutti i buoni propositi Harry sentì la propria
audacia
evaporare di colpo. Dopotutto un bacio era sempre un bacio.
E Luna pur sempre una ragazza.
Facendosi coraggio si chinò lentamente, posandole una mano
sul volto e stringendole un braccio guantato con l’altra.
Le loro labbra si sfiorarono lievemente.
Lui la sentì tremare leggermente e si ritirò un
attimo, scrutandola bene in volto.
Luna socchiuse gli occhi.
- E’ lucida labbra? Sa di ciliegia…-
mormorò Harry, passandosi la punta della lingua sulle labbra.
-..non è ciliegia…- sussurrò lei con
una vocina emozionata – è la rarissima Bacca
Evanescente delle Lande del…-
Harry posò un dito sulle labbra di lei, provando una gran
voglia di ridere.
- Ssh..- le mormorò - ora facciamo un bacio vero
…- e si chinò
nuovamente su di lei e la baciò come un ragazzo dovrebbe
baciare una
ragazza.
O almeno come un ragazzo dovrebbe baciare una ragazza che lo ama.
Il
bacio vero durò parecchi secondi e Luna provò a
rispondere ad esso
nel modo migliore e cercò, allo stesso tempo, di conservare dentro di
sé il ricordo di quelle sensazioni.
Il profumo di Harry, la carezza della sua mano sul viso, il tocco
gentile e dolce delle sue labbra.
Il tocco gentile di un maestro generoso che insegna con passione
qualcosa ad un’alunna diligente.
Sospirò dentro di sé.
Socchiuse
gli occhi e osservò la cicatrice di lui che spiccava sulla
fronte
pallida, le ciglia lunghissime, le sopracciglia folte ma dalla
curvatura elegante.
Richiuse gli occhi e poco dopo si separarono.
Lei gli sorrise.
- Grazie, peccato che non ci fosse il vischio!- esclamò con
voce allegra.
Harry le sorrise.
- Meglio di no!Probabilmente sarebbe stato infestato dai Nargilli!-
Si scambiarono uno sguardo allegro.
Harry si sentiva felice, euforico.
Luna era una ragazza speciale, un’amica straordinaria e lui
aveva fatto
un gesto che mai avrebbe creduto di poter fare con tanta
tranquillità.
- Harry, ora puoi proseguire – gli disse Luna – la
mia Sala Comune è qui vicino -
- Ne sei certa?- obiettò lui poco convinto.
- Si!- lei continuava a sorridere – ci vediamo domani a
colazione prima di partire per le vacanze, va bene?-
Lui annuì e si voltò, proseguendo tranquillo.
Luna lo osservò allontanarsi.
Lentamente si sedette nel vano della finestra colorata.
-
Bene…- mormorò a sé stessa – ora almeno
sai cosa significa baciare e,
caspiterina, sai cosa significa baciare lui: Harry Potter! Io dico che
puoi archiviare questo Natale come il più degno che tu abbia
mai
vissuto….fossi in te, cara Luna, sarei
felice…molto felice…e allora,
sciocchina, perché stai piangendo…?!-
La voce le si ruppe e scoppiò in singhiozzi accorati,
coprendosi il volto con le mani.
Dopo
qualche minuto la tempesta emotiva che l’aveva travolta
passò,
lasciandola esausta ma con una sensazione di profondo benessere dentro.
Appoggiò la schiena contro il vetro e sospirò.
-
Un buon pianto ci voleva proprio…- sorrise leggermente, si
stiracchiò e
si sfilò un guanto, sfiorandosi le labbra con la punta delle
dita –
caspita, il lucida labbra c’è ancora!-
esclamò , osservandolo
scintillare sulla sua pelle.
Allora si voltò e posò un sonoro bacio sul muro
accanto a sé, stampando l’impronta delle sue labbra su quelle
pietre millenarie.
Poi si alzò, sistemandosi il vestito.
- Il primo bacio con Harry Potter!Il secondo con le mura di
Hogwarts!Quante ragazze possono vantare ciò, al mondo?-
Sorrise e si allontanò.
La
prossima volta che si sarebbero rivisti Harry, ne era certa, avrebbe
assunto un’aria lievemente imbarazzata. Il suo amico Weasley
non si
sarebbe accorto di nulla, chiaramente.
La Granger avrebbe gettato
uno sguardo penetrante prima ad Harry e poi a lei e viceversa ma
avrebbe abbassato lo sguardo senza dire una parola, immergendosi
nuovamente nella lettura di qualche libro.
Luna allora avrebbe
sorriso ad Harry e ne avrebbe detto qualcuna delle sue. Lui si sarebbe
rilassato e lei lo avrebbe salutato come se nulla fosse.
Così sarebbe andata, non poteva andare altrimenti.
Mentre
si allontanava la luce della Luna, che filtrava dalla grande vetrata
colorata, faceva scintillare il piccolo segno del lucida labbra lasciato
dalla ragazza sulla grande, fredda e grigia pietra del Castello.
Un piccolo segno timido ma brillante, celato nel suo angolo nascosto
dove nessuno lo avrebbe trovato.