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Autore: annina94    23/10/2012    1 recensioni
Momenti di vita al Xavier Institute, tra Kitty Pryde, alias Shadowcat, e Kurt Wagner, alias Nightcrawler. KittyxKurt ambientato nella serie animata X Men: Evolution.
Fan fiction tradotta!
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nightcrawler/Kurt Wagner, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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1. Soprannomi

Salve a tutti Signore e Signori!!

Allora, ho tante cose nuove ed interessanti da raccontarvi per introdurvi la storia sottostante, talmente tante che me le sono dovute scrivere come la lista della spesa, altrimenti me le sarei dimenticate.


1. Primo e in assoluto più IMPORTANTE PUNTO DA LEGGERE è che questa stria NON è mia, bensì di una tale ElvenQueen18, dalla quale ho ricevuto l'autorizzazione ( “And Annie, yes, you have my permission to translate this fic in Italian.”) per la traduzione e la pubblicazione di questa storia → “Of Elfs and Kittens” http://www.fanfiction.net/s/5847144/1/Of-Elfs-and-Kittens


2. Avete presente che nella serie animata Kurt è tedesco, ma non ha l'accento tipico di uno che viene dalla Ciamania? Ecco in questa storia, per rispettare la versione originale statunitense, nella quale il nostro simpatico mutante blu effettivamente presenta un'inflessione tedesca, e soprattutto perché l'autrice mantiene tale accento anche nella scrittura, mi sono permessa di dare a Kurt una cadenza germanica.


3. Non solo, durante il corso della storia ci sono alcune strofe di canzoni inglesi, che ho comunque tradotto in italiano per rendere meglio l'idea.


4. Per quanto concerne la traduzione in sé, è complicato rendere in un buon italiano i modi di dire e le espressioni lessicali inglesi, quindi ho in parte sacrificato e rimodellato le frasi per una migliore resa nella mia lingua.


5. Dovrei riuscire ad aggiornare la storia ogni settimana, tranne durante le vacanze, che nel mio caso cominciano la settimana prossima e durano fino al 5 novembre.



Infine so che dovrei andare avanti con l'altra long fic che langue da un anno, ma la mia vena artistica sta facendo cilecca, sorry. Avrete mie notizie quando la verve tornerà dalle ferie.


Questa fic non è scritta a scopi di lucro e né X Men: Evolution né i personaggi descritti mi appartengono.



Di Elfi e Mici



1. Soprannomi


Kitty si domandò se usare i suoi poteri per fargli attraversare per metà una parete e poi lasciarlo lì le avrebbe giovato.


Non che non avesse mai avuto un soprannome prima d'ora; in fin dei conti era stata chiamata Kitty invece di Katherine praticamente per tutta la vita, quindi non c'era una ragione valida per essere arrabbiata.


Un secco e frustrato sospiro uscì dalla bocca di Kitty.


Da un paio di giorni, cioè da quando aveva cominciato a vivere all'Istituto Xavier, Kurt Wagner - un altro studente del maniero, che era il più... beh, strano, per essere gentili – aveva preso a chiamarla Kätzchen. Non Kitty – o Keety, come lo pronunciava lui - , non con il suo nome da X-Men Shadowcat, bensì Kätzchen.

Qualunque cosa esso significasse.

E per una qualche ragione che la ragazza non si riusciva a spiegare, questa storia del nomignolo la stava facendo ammattire.


Probabilmente, non avendone mai fatto parola con il mutante blu, Kurt immaginava che a lei andasse bene. Magari se gli avesse chiesto di smetterla lui l'avrebbe fatto.


Parlando del diavolo. Dentro di sé Kitty sorrise ironicamente al suo pensiero, quando Kurt – quel blu, peloso e dall'aspetto demoniaco Kurt – scelse quel momento per teletrasportarsi nell'atrio.

Kitty storse il naso all'odore sulfureo.

Non si sarebbe messa a scappare urlando – come era successo quando lo aveva visto per la prima volta nella sua forma naturale qualche giorno prima - , ma questo non significava che trovasse l'odore di fumo, derivante dal teletrasporto di Kurt, piacevole.

E neppure le piaceva che il suddetto mutante usasse i suoi poteri per comparire all'improvviso davanti a lei.


Hey, Kätzchen!” La salutò Kurt con il suo pronunciato accento tedesco.


Kitty incrociò le braccia, guardandolo appena. “Tipo, puoi smetterla di chiamarmi così?”


Chiamarti come?” chiese lui confuso.


Kätzchen, o come si dice.”


Kurt si fermò un secondo. “Perché no?”


Kitty si mordicchiò un labbro, pensando ad una risposta. “Perché, tipo, è totalmente fastidioso, sai?” disse poi. “Non so nemmeno cosa significhi!”


Kurt sembrò divertito. “Kätzchen zignifica 'micio' in tedesco,” spiegò. “Penzavo che ti zi addicesse, visto che ti chiami Keety.”


E, tipo, perché hai deciso di chiamarmi Kätzchen?” Kitty volle sapere.


Il mutante blu scrollò le spalle. “Di nuovo, perché no?” sogghignò, scoprendo i canini allungati.


La ragazza sospirò, roteando gli occhi. La conversazione non avrebbe condotto da nessuna parte.


E perché sei qui?” gli chiese.


Il ghigno non abbandonò il volto di Kurt, mentre i suoi occhi gialli brillavano di qualcosa che Kitty non seppe identificare. “Perché, non pozzo nemmeno parlare con te, Kätzchen?”


Ugh, questo ragazzo è così fastidioso! Pensò Kitty innervosendosi. E che cosa starà cercando di ottenere?


Tipo, finirai di chiamarmi entro breve?”


Kurt alzò le spalle con nonchalance. “Probabilmente no.” disse. “ A dopo Kätzchen!”


Detto questo scomparve con un bamf e una nuvola di fumo, lasciando Kitty a muovere la mano davanti al naso per via dell'odore di uova marce.


Con un gemito, Kitty attraversò la parete ed entrò in camera sua.


Aveva l'esatto presentimento che nessun tipo di persuasione avrebbe impedito a Kurt di chiamarla con quel soprannome.


A meno che...


Kitty sentì un sorriso salirle alle labbra quando le venne in mente un'idea.


§


L'occasione di mettere in atto il proprio piano le si presentò la mattina seguente, dopo che si fu alzata e preparata per la giornata.


Kurt – che aveva attivato il suo induttore di immagini, e che quindi aveva l'aspetto di un umano – si teletrasportò nella sua camera, mentre lei finiva di sistemarsi i capelli.


Kätzchen! Colazione!” esclamò contento.


Scendo tra un secondo, Elfo Peloso.” rispose lei.


Avrebbe voluto ridacchiare quando vide l'espressione perplessa di Kurt attraverso lo specchio.


Com'è che mi hai appena chiamato?” chiese.


Kitty nascose un sorriso compiaciuto quando si voltò per fronteggiare l'altro mutante. “Hm, intendi per caso Elfo Peloso?”


E da cvando hai deciso di chiamarmi cozì?” domandò.


Kitty si lisciò pigramente una ciocca di capelli scuri. “Beh,” rispose, “Dato che, tipo, sembra che tu voglia continuare a chiamarmi Kätzchen invece di Kitty, mi è sembrato giusto che anche io ti trovassi un soprannome.”


E immacino che continuerai a chiamarmi Elfo Peloso finché io ti chiamerò Kätzchen, vero?” suppose lui.


Esattamente!” esclamò allegramente Kitty.


Ci fu una breve pausa, nella quale la ragazza aspettò la risposta del suddetto elfo.


Fuoi che ci incamminiamo assieme per andare a fare colazione, Kä - - Keety?” chiese finalmente Kurt, correggendosi in tempo e sorridendo nervosamente.


Un piccolo ma sincero sorriso apparve sul volto di Kitty quando guardò in direzione del mutante nascosto dall'ologramma. Okay, magari Kurt non era sempre così seccante. Talvolta poteva essere... tollerabile.


Tipo, come vuoi, Kurt.”


  
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