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Autore: RurRK    23/10/2012    2 recensioni
A volte è normale non credere nell'amore. Soprattutto se ti ha fatto male. Ma un'amore può essere tanto forte da fartelo dimenticare? Kristen, ragazza di 17 anni con un sacco di problemi alle spalle e con una marea di problemi nella mente. Robert, ragazzo di 22 anni con un segreto enorme che gli pesa sulle spalle. Si incontreranno .. riusciranno a "guarirsi" a vicenda??
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The time can hurt. But it hurts more if you make me fall in love


Questo capitolo è un po' "particolare" .. per questo motivo lo dedico a Elys, la mia bimba nonché collega scrittrice ... A NiamIsTheAnswer perché grazie a lei sono riuscita a scrivere questo capitolo che è stato peggio di un parto gemellare e che mi ha aiutato a trovare questo titolo (che ammettiamolo è sta super mega faigoso) :'33 insieme a Elys su Skype ... A _Directioner J perché lei è il mio amore (cucciola ti penso sempre :D) :'33 ... e,anche se non lo meriterebbe , alla Sypsi .. così solo perché è importante. Grazie a tutti. Ci vediamo giù. ;D 

POV Kristen
1 mese dopo ..

YES, WE CAN.
Come diceva Obama, il grande e stimatissimo presidente della mia amata patria.
Obama, uomo colto e intelligentissimo.
Obama, uomo di stato e con le palle.
Obama, uomo di colore che, a disputa di chi sosteneva il contrario, ha fatto il culo a stelle e a strisce ai bianchi.
Obama .. che però sbagliava. Ohccazzo se sbagliava.
Sì, ci si può rialzare dopo una caduta. Ci si può disinfettare la ferita, mettere un cerotto e la cosa finisce lì. Si potrebbero scavalcare i problemi, fottersene altamente come se la cosa non ci interessasse. Si potrebbe addirittura ridere sulle proprie disgrazie, guardare all’indietro e vedere ciò che hai passato e ridere spensierato pensando che sei riuscito ad uscire da quella merda.
Si potrebbero fare tante cose, ma solo nel mondo della televisione.
Lì tutto è perfetto.
Anche nei momenti più schifosi, più traumatici, più … più .. tutti ti diranno “
Andrà tutto bene … vedrai che andrà tutto bene” E guarda caso .. andrà tutto alla perfezione. Perfezione di qua, perfezione di là.
Tutti soldatini stirati e pettinati e con un cazzo di sorriso sulle labbra anche quando si svegliano alle 4 del mattino.
Eccerto, anche io se avessi un fottutissimo regista a dirigermi e un copione con il quale sapere in anteprima ciò che succederà, sarei felice.
Perché, ammettiamolo .. chi è
veramentefelice??
Felice è chi riesce a svegliarsi al mattino sorridendo come un ebete seppur non sapendo come andrà la giornata.
Felice è chi si guarda intorno e vede sempre il lato positivo delle cose, o diciamo così, il
bicchiere sempre mezzo pieno.
Felice è chi guarda la persona che ha accanto e pensano di aver raggiunto il Paradiso terreno.
Felice è chi è amato e chi ama.
Felice è chi, come Mad, basta guardare negli occhi il/la ragazzo/a e sorridere sereni.
Felice è chi ha qualcuno che la aiuta ad affrontare le difficoltà.

Felice è chi non è realista, come la sottoscritta.
La sottoscritta è stata costretta troppe volte a rialzarsi dalle cadute che ha fatto. La sottoscritta ha dovuto disinfettarsi la ferita
DA SOLAtroppe volte per poter definirsi felice. La sottoscritta non ci cascherà più. Perché non esiste la vita perfetta. E’ solo un concetto relativo, come il moto o la quiete (Fisica fa male direiConcentrati Kris. Eccheppalle Cervy, zitto per piacere)
Una persona sente la propria vita uno schifo, e magari a qualcun’altro piacerebbe avere quel modo di affrontare la situazione. C’è sempre il lato negativo della cosa. C’è sempre quel
bicchiere che è mezzo vuoto. E io, purtroppo conosco fin troppo bene quello spazio vuoto che impedisce al nostro amato collega Bicchieredi essere considerato pieno al 100%.
Ed è per questo motivo che, a distanza di
1mese, 5 giorni e 47 minuti, io Kristen Jaymes Stewart posso affermare di NON ESSERE FELICE, ma di FAR FINTA Di ESSERLO.
Chiunque mi conosca pensa che io sia .. Contenta e tutti gli epiteti
sdolciosamenteeschifosamentepucciosidavoltastomacoenonlosomasonomielosi. Gnegnegne .. NO.
Ho ingannato persino la mai cara Madison, la mia migliore amica dalle elementari. Dall’asilo.
DALLA CULLA. Non sospetta di nulla, o non lo dà a vedere. Quindi qui i casi sono due:
1) O io so recitare bene la parte di “
Attuale artista zitella stramega stronza e realista senza alcun riguardo per i sentimenti umani e incapace di soffrire/innamorarsi”
2) O Mad sa recitare da Dio la parte della “Migliore amica che sa tutto ma non dice nulla per far credere alla sua migliore amica di recitare bene”

E se entrambi i casi clinici(?) sono corretti non resta altro che andare tutte e due a fare un provino per uno spot pubblicitario in cui posso almeno crederemaggiormente alla mia felicità, con un sorrisone stampato in viso al mattino presto, quando devo prepararmi in 3 secondi netti per andare a scuola dove mi aspettano 23764523478 verifiche (tra cui quella di fisica .. Kris, stai divagando … MACCHEPPALE Cristo Santo!!), 2 interrogazioni e .. DANDANDAAN .. è finito il latte.
Nella realtà, con gli stessi problemi e con o senza il
mio amore proibito, il latte, bestemmierei come una scaricatrice di porto con il mal di schiena. Ma in televisione no. Cazzu iu. Cos’è ‘sta mafia?? KRISTEN JAYMES STEWART DEVI STUDIARE FISICA.
Alzai gli occhi al cielo mordicchiando la punta della matita. Ignorai bellamente la vocetta irritante di Cervy e mi dedicai alla pagina completamente linda del libro di fisica, segno che le volte in cui l’avevo aperto erano veramente paragonabile a una “grandezza fisica trascurabile”.
Cercai invano di concentrarmi su quelle scritte di simboli alieni e mi sforzai di capire almeno le definizioni fondamentali. Mi passai una mano nei capelli disperata.
Non .. ce la posso .. fare. Kris, guai a te!!
Mi sforzai di tenere gli occhi fissi sulle formule e sui vari sistemi e incognite che mi si aprivano davanti, ma la tentazione era troppo forte. Voltai leggermente gli occhi verso la mia parete di disegni.
E fu un colpo al cuore
Il suo viso ..
Smettila. ..
I suoi capelli
Cazzo, ho detto di smetterla ..
La sua mascella ..
Dio santissimo aiutami
Le sue labbra
BASTA CAZZO BASTA!!
I suoi occhi.
Una lacrima mi scese lungo le guance.
No, no, non ti meriti le mie lacrime, brutto stronzo, non le meriti.
Mi affrettai ad asciugare quella vigliacca con la manica della giacca di pelle. La sua giacca … quella sera .. aveva su una giacca. Una fottutissima giacca che mi aveva messo sulle spalle per proteggermi dal freddo. Il cuore implose. Ma non ci feci troppo caso. O meglio, ci feci caso ma non lo diedi a vedere. Lasciai scorrere le lacrime sul mio viso, impotente e ritornai a studiare ..

 
...
­­­­­­­­­­­“Kriiis, come è andata la verifica??”
Mad, sorridente, era davanti a me, china sul mio banco ancora separato dal suo a causa della verifica appena affrontata. Riposi la matita controvoglia e la osservai. Gli occhi le luccicavano.
Ahia, brutto segno
.
“Che hai da ridere e urlare?? Cioè, abbiamo appena affrontato una verifica della quale né io né te capivamo neanche il titolo e ti vieni qui con quel tuo sorriso ebete ,che sai che odio, a chiedermi come è andata?? Sul serio, non è che pensare a Lucas ti ha dato .. ehm .. leggermente alla testa??”
Strinsi gli occhi e inarcai un sopracciglio. Osservai il suo nuovo septum al naso e sorrisi involontariamente.
Vidi anche lei inarcare il sopracciglio (con tanto di piercing anche quello .. ah la mia Mad) e stringere gli occhi.
Si chinò maggiorente su di me, appoggiando i suoi palmi aperti ai lati del banco, come per bloccarmi le vie di uscita.
Occazzo no .. ti prego fa che non riguardi ..        
“Lucas mi ha detto che” 
..Ettepareva
“Gli manchi. Insomma, non ti vede da un mesetto circa, quindi.. lui avrebbe .. ehm .. organizzato una .. uscitabvgfsdhbwj”
 WHAT?? Cervy, scusa se ti disturbo dal tuo momento di spegnimento totale .. Gnegne, che vuoi?? Ma sono sorda o anche tu non hai capito che cazzo ha detto?? .. Ma se ero spento come cazzo vuoi che capisca?? … Alzai gli occhi al cielo.
“Ehm, Mad, amica mia, potresti ripetere quello che hai detto?? Senza farfugliare cose a caso, capisco che abbiamo appena affrontato una verifica di fisica con la Ahimy, ma .. no”
Le strinsi una mano inanellata. Lei deglutii spaventata. Okkey, che cazzo ha combinato sta volta?? 
“Ehm .. ho detto che Lucas ti vuol vedere”
.. Grazie Capitan Ovvio!! Zitto Cervy, è più intelligente di te. E di te, a quanto pare, dato che ti stai insultando da sola .. FUCK THAT SHIT!! Hai vinto la battaglia ma non la guerra …
“Sì Mad, amore mio, luce dei miei occhi .. ma dopo?? Quella parte di cui ho capito solo un debolissimo sudygsahgcshgv??”
Cercai di sfruttare la mia espressione da cerbiatta ferita, come diceva sempre mio padre (ignora la fitta al cuore Kris, tanto poi passa), e la fissai dritta negli occhi.
Quegli occhi cosi .. stupendi.
Un misto fra verde e azzurro.
Verde .. e Azzurro
(Ignora anche questa fitta Kris, starai meglio dopo).
Vidi la sua incertezza aumentare e mi compiacqui del risultato.
“E va bene … ha detto che ti vuole vedere perché gli manchi .. ma dobbiamo andare al … pub.”
… … Okkey …
… Calma … … …
EEEEEE CONGAAAA… … … …
E conga?? Cervy, ma che ti sei fumato?? Anzi che vi siete fumati tu e quei due drogati della mia migliore amica e il suo ragazzo?? … 1) E’ cento volte meglio dire EEEEE CHUPACABRA, perché i chupacabras spaccano i culi ….
E poi chiedi a me cosa mi sono fumato .. Zitto cazzo .. 2) NON Ci VADO NEANCHE MORTA!!
Sospirai cercando di contenere una rabbia degna di una vampira assetata di sangue che non si nutriva da 21854128736 giorni e chiusi gli occhi.
“Al pub?? QUEL PUB?? TI SEI FUMATA QUALCOSA PER CASO?? NON Ci VENGO.. MA CHE CAZ …”
“SIGNOOINA STIUART!! Modei i termini in mia presenza. E ora signooina Madisoo, si sieda peppiacere che dobbiamo iniziare la lezione di storia dell’atte grattie. Bene signooi eravamo iimasti all’atte gotica con sfumature doiche e coinzie …  ”
Mad si sollevò dal mio banco e si sedette al mio fianco, osservando alquanto rapita il prof di arte. Dislessico oltretutto. Povero, aveva avuto un incidente d’auto. Ma dico io .. Non si capiva un emerito .. Ci A ZETA ZETA O quando parlava. E il termine cazzo non esprimeva al 100 per 100 il livello di fantasia che un alunno doveva avere per arrivare a capire che “coonna oica” stava a significare colonna ionica. Afferrai la matita e iniziai a scrivere.

 “E dicceevocche la .. complessità delle fomme che si intecciano nella tatua ..”
La matita si muoveva veloce sul foglio, cercando di stare al passo del nostro amato prof Doxens. Uno rumore di carta che rimbalzava mi fece alzare la testa. Un bigliettino giallo fluo era atterrato vicino alla mia mano. Alzai gli occhi al cielo ..  
MadisonEggià .. forse dovresti leggereZitto Cervy, non ti ci mettere
Cercai di ignorarlo e concentrarmi sulla lezione. Riposo la testa sul braccio sinistro e mi concentrai sul foglio bianco che presto si riempì di scritte grigio-nere.
No, Kriis?? No .. non leggere .. Non farlo .. FALLONon rompere CervyFallo fidati, magari non è su .. SI CHE LO E’ Lo hai letto, signorina Kristen holavistaaraggixemenevanto Stewart?? ..
Deglutii agitata, sentendo la curiosità crescere in me. Non è mai morto nessuno a leggere un bigliettino. Alzai lo sguardo e lo puntai sul pezzettino di carta giallo accanto al mio braccio.
Daai faaallo … SMETTILA DIAVOLO TENTATORE ..Okkey, allora non farlo, ma poi non venirti a lamentare da me del fatto che te ne sei pentita .. Ammettilo che lo VUOI rivedere .. NO, NO QUESTO MAI!! Leggi il biglietto. ORA.
Alzai lo sguardo verso il soffitto, implorando ad una qualsiasi creatura mistica di darmi una piccola riserva di forza (e latte). Afferrai decisa il pezzettino giallo accartocciato e sentii la mia migliore (e a volte rompiballe) amica Mad. Sospirai e lo aprii sul tavolo.

Dai .. lo so che hai paura .. per quello che è successo con Rob e che non lo vuoi vedere .. ma ti supplico cazzo .. VIENI!! Altrimenti non ti sto più amica .
Sorrisi involontariamente e la guardai ..


Lei mi sorrise di rimando, mordicchiandosi il labbro nervosamente. Allora si è confermata l’ipotesi 2 del mio contorto monologo mentale .. wow .. Abbassai la testa e le risposi.

1)Tu che ne sai di quello che è successo con Rob? 2) Chi mi assicura al 215312873518725% che non lo vedrò neanche di striscio??

Accartocciai velocemente e glielo rilanciai, stando attenta che lo sguardo freddo del prof fosse puntato altrove. Con la coda dell’occhi vidi la mia amica afferrarlo prontamente e leggere subito. Notai che le sue labbra rosse fuoco (ah .. non capirò mai la sua passione per il rossetto rosso) si incurvarono in un sorriso e che la sua mano iniziò a scrivere.
Cercai di concentrarmi meglio sulle parole del prof.
Devi andare. Fidati.NOOO. E non cambio idea. Stop. Stop the traffic .. let them throw.
Mi battei una mano sulla testa mentre l’ennesimo bigliettino atterrò sul mio foglio. Guardai di sbieco l’espressione di Mad.
Tesa … fantastico.
Lo srotolai e lessi.

1)Beh diciamo che sono la tua migliore amica dalla culla .. non bastano finti sorrisi e le solite stronzate per convincermi .. in più il mio ragazzo è il suo migliore amico. Siete strani tutti e due. 2)IO CAZZO. TI HO MAI MENTITO??

All’ultima affermazione la guardai sorridendo maliziosa. Lei alzò gli occhi e si rimise a scrivere su un pezzettino di carta. Ridacchiai. Una volta finito lo rilanciò verso di me assottigliando gli occhi.

E va bene è capitato una volta.. Si più di una volta .. ma era per il tuo bene. Edaaai Kris, davvero non sono così stronza. Fidati di me.

Mhh strano che non abbia ancora usato l’arma della …Altro bigliettino. Propongo che invece di buttarti nel campo degli spot pubblicitari, tu vada a fare l’indovina. Lo so Cervy ..

Altrimenti non ti sto più amica.
 
Mi sforzai di trattenere le risate e spostai la mia attenzione sul suo viso.
NO. NOO. NON E’ POSSIBILE. Gli occhioni dolci no. La sua boccuccia-uccia-u era raccolta in una specie di broncio. Gli occhi verdi spalancati. Le lunghe ciglia deformate dal mascara sbattevano regolarmente.
MAVVAFFANCULO …
MAMMAA … OCCHI DOLCI Mi IMPORTUUNAAA …

Scossi la testa e mi abbandonai sul banco.
Non posso correre il rischio .. non potrei sopportare di rivederlo .. magari con un’altra ragazza. Kris,smettila. Non te ne pentirai vedrai. Fidati di lei. Ha mai fatto qualcosa che ti abbia fatto male??
Spostai i miei occhi divenuti lucidi su di lei che ora sembrava rassegnata. La bocca stretta in una linea retta.
E’ delusa .. brava stronza.
Mi morsi le labbra tentennante.
Dove è andata a finire la vecchia Kris che non si lascia mettere i piedi in testa?? Morta solo per un cazzo di ragazzo che l’ha illusa?? Non sarà né il primo né l’ultimo. MUOVI IL CULO E ACCETTA. Andrà tutto bene.
Spalancai gli occhi spaventata dal suono della campanella. Mi girai di scatto verso Mad che stava già uscendo dalla classe per andare a fare la ricreazione.
“Mad, amore mio. Vengo!”
La sua figura si bloccò poco distante dal mio banco. Si girò con un sorrisone sulle labbra. Mi studiò. E si fiondò su di me.


...

 
“S-scusate devo andare in .. bagno”
Mi alzai dal divano sotto gli sguardi attoniti di Mad e Lucas e mi feci strada in mezzo alla folla a gomitate, cercando di reprimere l’ondata di lacrime che mi stava investendo e quindi non facendo caso ai corridoi che percorrevo né della strada che prendevo. Appena scorsi una porta mi ci lanciai, aprendola di scatto e chiudendomi ci dentro.
Il bagno ..che fortuna.
I rubinetti che avevo al posto degli occhi si aprirono di scatto. Mi lasciai scivolare sul lavandino.
Com’è che avevi detto Cervy?? Andrà tutto bene
Mi asciugai le lacrime che copiose scendevano dal mio viso sbavando il trucco lungo le guance. Aprii il rubinetto del bagno e mi sciacquai per l’ennesima volta il viso accaldato e stanco.
Devo ammettere che … forse .. mi sbaglia … MAVVAFFANCULO!! TE, MAD, LUCAS E QUEL COGLIONE CHE NON C’E’!!
Si .. dovevo ammetterlo .. avevo una fottutissima paura di rivederlo.
Mi ero fatta un sacco di domande, ipotesi, frasi pronte da dirgli nel caso in cui l’avessi rivisto. Mi ero preparata ad ignorarlo, a sputtanarlo, ad essere la solita Kris Stronzadentro Stew ..
Ma ..
C’era quel “ma” che mi rendeva impossibile stare in quella stanza. Non avevo preso in considerazione la possibilità che lui non ci fosse.
E cazzo, non credevo che facesse così male. Tutto mi ricordava lui … L’odore di fumo, la fragranza di birra, Il viso famigliare di Lucas e il sorriso di Tom, i divani di pelle
Volevo rivederlo, ma allo stesso tempo non volevo.
Il massimo della coerenza mi dicono. Fatti coraggio e torna di là. Dai Kris, Mad si starà chiedendo se sei caduta nel cesso bassa come sei.
Mi passai le mani sugli occhi gonfi e rossi, cercai di aggiustarmi un po’ i capelli e, sospirando pesantemente, tornai ad indossare quella mia maschera di felicità e stronzaggine. Lentamente girai la maniglia del bagno e fui investita dalla musica assordante della pista. Il rumore dei bassi che rimbombavano fra le pareti era insopportabile.
Mi mancava l’aria. O forse .. forse ero io che non stavo respirando??
Un ammasso di gente mi bloccò la visuale impedendomi di vedere dove cazzo dovevo andare. Il mio cuore prese a martellare contro la cassa toracica.
Calma Kris .. devi girare a destra. Sicuro Cervy?? NO, cazzo non so .. prova a sinistra. O forse a destra, o davanti .. E VA BENE .. vado a sinistra.
Cercando di ignorare il respiro strozzato e il cuore che minacciava di uscirmi dal petto, mi feci strada fra quell’ammasso di corpi posseduti (qualcuno chiami l’esorcista .. esiste l’esorcismo contro l’alcool??) e arrancai verso il corridoio a sinistra.
Appena vi varcai sentii un familiare odore di .. menta. E fumo.
Il corridoio era lungo e illuminato, portava ad una stanza dalla quale provenivano delle voci. Risa …
Mhh okkey strada sbagliata. Prova di là, casomai chiedi indicazioni.
Avanzai lentamente, cercando di non farmi prendere un attacco di panico.
Ennesime risate di .. donne.
E una .. molto roca. Quasi … sexy.
Kris?? Ti sembra il caso??
Appoggiai un palmo al muro, come per sostenermi e percorsi l’ultimo tratto che mi separava dalla stanza. Finalmente mi affacciai.
La stanza era calda, accogliente. I muri erano rivestiti di mattoni e il soffitto di travi di legno a vista. Sul fondo un caminetto acceso e un tavolo da biliardo. Le voci mi attirarono verso il lato opposto della stanza.
Può un solo cuore scoppiare dalla felicità e rompersi in mille pezzi in un solo secondo??
Robert ..
Rob .. in tutta la sua bellezza, fasciato da una maglietta bianca e un paio di jeans blu scuro era in piedi appoggiato al muro dietro di sé, sorridente.
La mascella squadrata sempre ricoperta da quello strato di barba biondiccia.
Gli occhi azzurri luminosi.
Mi sentii morire.
E abbarbicate a lui .. due troie.
Bionde.
Rifatte
.
Aggrappate al suo collo come se lui fosse il loro salvagente.
Sorrisi amara, sentendo montare in me la rabbia.
Non fidatevi .. vi sta solo illudendo.
Feci un passo verso quella visione rivoltante avvertendo i freni inibitori della mia ragione sciogliersi come ghiaccio al sole. Ringhiai talmente forte da far girare entrambe le troiette e il puttaniere verso di me.
Le loro espressioni erano .. da oscar.
Scioccate, indignate, lui persino incazzato.
CON ME??
Ridacchiai nervosamente, stringendo i pugni convulsamente.
“Che .. che ci fai tu .. tu qui??” La sua voce era .. tutto un programma.
Colpevole, indignata, quasi spaventata.
Non risposi, mi limitai ad avvicinarmi lentamente verso di lui, ignorando le espressioni scioccate delle due povere bimbe. Gli arrivai talmente vicino da sentire il suo profumo invadermi le narici.
Masochista?? Forse …
Pazza?? Sicuro …
Fissai i miei occhi nei suoi. Gelidi. Mi fecero rabbrividire, ma non abbastanza da farmi paura.
“Che c’è?? Il gatto ti ha mangiato la lingua?? Ti ho chiesto che vuoi??”
Bene. Usi la carta della rabbia. Amico, non sai chi hai davanti.
Sorrisi sadica. Mi schiarii la gola, strinsi i pugni e mi feci coraggio.
“Mh e dunque, dopo un mese che mi ignori volutamente, che mi hai detto.. Niente a dire la verità .. L’unica cosa che hai da dire è che cosa voglio IO?? SUL SERIO?? MA TI SENTI??”
Risi dal nervosismo, sentendo le mie membra tremare come mai prima d’ora. La vista iniziò ad annebbiarsi e un piccolo bagliore rossiccio ai lati della mia visuale mi avvisò che era troppo tardi per fermarmi. Gli puntai un dito al petto, avvertendo le sue ossa sotto di me.
Non ci pesare. Concentrati.
“TU .. RAZZA Di BASTARDO, CAZZONE, STRONZO VERME. Mi FAI SOLO SCHIFO HAI CAPITO?? SOLO SCHIFO!! Dopo giorni in cui non ti sei fatto sentire, che mi hai lasciato come una deficiente a rimuginare sul fatto che forse mi ero comportata come una cogliona chiedendoti di baciarti .. e ne sono tutt’ora convinta … ARRIVO AL PUB PER CHIARIRE E TU CHE FAI?? Mi CHIEDI CHE VOGLIO?? Ahahaha ma allora c’è qualcosa che non va. Pensavo .. che .. TU NON VOLESSI AVERE RELAZIONI, INSOMMA. Me l’aveva detto Mad, e anche Lucas. Tu sei un tipo difficile. MA CAZZO NON PENSAVO CHE IL TUO PROBLEMA FOSSI IO. SE .. se la colpa è mia … DOVEVI DIRMELO. DOVEVI TIRARE FUORI LE PALLE PER DIRMELO IN FACCIA. SAI LE PALLE SI USANO ANCHE PER QUELLO NON SOLO PER SCOPARTI LE TUE TROIETTE NELLE STANZE DEL PUB!!”
Le prime lacrime si addensarono ai miei occhi, rendendo più difficile la mia missione. I suoi occhi si velarono. Si scurirono. La mascella era contratta, tesissima. Mi guardava come .. come se fossi un’aliena. Il mio cuore tremò ancora.
“Kristen senti .. non è un tuo problema. Il problema .. è mio. Tu non c’entri. Io non .. sono la .. persona giusta per te.”
Osservai le sue mani posarsi sulle mie spalle nel tentativo di staccarmi da lui.
Me le scrollai di dosso e mi avvicinai alle due .. puttanelle che guardavano la scena con occhi sgranati.
“Eccerto .. il problema è tuo. PERO’ NON TI FAI PROBLEMI A SCOPARTENE DUE ALLO STESSO TEMPO VERO?? E’?? Mi FAI SCHIFO HAI CAPITO?? SOLO SCHIFO. Tu .. tu HAI ROVINATO LA MIA VITA. ME L’HAI ROVINATA HAI CAPITO?? SEI SOLO UNO STRONZO!!”
Le prime lacrime presero a scendere lungo le mie guancie. I suoi occhi si chiusero come se stesse soffrendo. Mi incazzai di più.
“APRI QUEI CAZZO Di OCCHI E ASCOLTA. Tu … la prossima volta che .. che .. esci con una ragazza .. CERCA ALMENO Di NON FARLA INNAMORARE. PERCHE’ FA MALE. TREMENDAMENTE MALE”
Singhiozzai involontariamente, cercando di imprimere nella mia testa la sua espressione apparentemente dolorante prima di andarmene. Mi voltai velocemente, correndo lungo il corridoio, lasciandomi alle spalle tutto.
Robert, le troie, il mio cuore.
Svoltai seguendo la strada che prima mi sembrava impossibile da ricordare.
Mi portai una mano sul petto, nel punto in cui mi sentivo risucchiare.
Il dolore era insopportabile.
Le lacrime impossibili da fermare. Arrivai alla sala davanti ai divanetti, procedendo spedita verso la porta e ignorando le voci allarmate di Lucas e Mad dietro di me. Mi buttai fuori dal pub piangendo come una fontana.
Mi abbandonai alla crisi isterica che mi aveva investito, finché non sentii due mani famigliari appoggiarsi sulle mie spalle.

Bene siamo al commento finale ...
DANDANDAAAAN ... Il latte è il mio amore .. nel caso in cui voi non aveste capito :'33 Allora tralasciando il fatto che io, Elys e NiamIsTheAnswer siamo collegati via Skype e tralasciando il fatto che la mia bimba odia le noccioline ... (vergognati D:) che dire .. sono contenta che voi siate arrivati fin qui .. vuol dire che la storia vi piace. Comunque per chi non l'avesse capito io sono Melas, tornata da un luogo impervio quale la scuola e ora qui per voi a pubblicare il capitolo nato durante un piccolo momento di sclero davanti al dibattito Obama-Romney :D e .. non so il perché .. avevo una strana simpatia per Obama .. (anche per il video delle Hillywood Show .. andatelo a vedere .. merita ù_ù)
Beeeenneee ... io vi saluto ora ... vado a sclerare con quelle due troiette-ette-e su Skype
Bye guys .. e mi raccomando recensite numerosi
Alla prossima puntata di Mistero (no okkey mi sono fumata l'acido formico :D)


 
  
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