Scriverò una canzone solo per te
e poi la canterò per farti sorridere
e cercherò parole bellissime
che non saranno mai
belle come te, belle come te, belle
come te.

Kairi sospirò ancora, mentre fissava la lancetta dei secondi spostarsi lentamente sul 12.

La campanella suonò per indicare la fine delle lezioni e gli studenti si alzarono sorridenti dai loro banchi dirigendosi verso l'uscita.

Kairi guardò il banco vuoto in fondo alla classe e si rattristò di colpo.

Riusciva ancora a vedere alcune le scritte che lei e Sora avevano fatto l'anno prima con un pennarello indelebile.

Sora e Kairi insieme per sempre.

Sentì gli occhi riempirsi di lacrime e corse fuori dalla classe.

Erano passati più di 3 mesi dall'ultima volta che si erano visti.

Sora aveva deciso di andare a fare un anno di studio in America senza neanche chiedere il suo parere.

Non essendoci neanche la connessione internet sulle Isole del Destino non si erano neanche più sentiti e lei ci stava malissimo.

Non sorrideva neanche più.

Anche il suo amico Riku aveva cominciato l'università e non aveva più tempo per stare con lei.

Passava le giornate ad annoiarsi a scuola e poi in riva al mare a pensare a Sora.

O a piangere nel loro posto segreto.

Stava tornando a casa quando nell'atrio incontrò il postino.

-Signorina, c'è un pacco per lei.-

Lei guardò sorpresa la busta marrone che le stava porgendo.

Appena entrata in casa si diresse subito in camera sua e si buttò sul letto con la busta fra le mani.

La aprì e ne tirò fuori un foglio.

Ciao Kairi!

È davvero interessante quest'esperienza all'estero. Ma mi manca la nostra isola, spero tu stia sfruttando al meglio il nostro posto speciale!

New York è bellissima, ma non sarà mai bella come te.

Ti ho preso un regalo per il compleanno (guarda cosa si trova anche qua in America!), auguri!

Il tuo,

Sora ;)

Kairi infilò la mano nella busta e tirò fuori il suo regalo.

Era un frutto Paopu!

-Stupido Sora! Il mio compleanno era 2 mesi fa, quando tornia a casa vedrai...- disse minacciosa.

Ma in realtà stava sorridendo.

Lanciò la busta sulla scrivania e corse in cucina, felice.

Sulla busta c'era una sola scritta:

Per farti sorridere.
 

Autrice:
Ok questa storia fa abbastanza schifo T.T
Dopo parecchia meditazione ho deciso di pubblicarla lo stesso, anche perchè mio fratello ha detto: ''Non è male!'' che per lui è come dire ''Bella!''
Quindi eccomi qui.
La canzone è bellissima vi consiglio di andare ad ascoltarla! (Se avessi saputo come fare l'avrei messa qui!)
Grazie a chi mi ha dedicato la sua attenzione!
Ciao ^^