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Autore: in love with horan    23/10/2012    10 recensioni
Una lezione di chimica, apparentemente noiosa, che però cambierà tante cose =3
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LEI
 
Cammino nei corridoi della scuola ormai vuota
La Kendall ci aveva trattenuto qualche minuto 
in più per approfondire la gita della settimana
che stava per arrivare
Faccio la combinazione del mio armadietto
Sorrido
Apro lo sportello e ci butto dentro i libri,
ficcandoci dopo la testa dentro
-che poi io gli ho detto di stare attenta-
qualcuno alla mia destra apre il suo armadietto
-e lei?- anche alla mia sinistra avviene la stessa
cosa
Richiudo il mio armadietto e mi ci appoggio con le
spalle e senza rendermene conto, sospiro
Il primo sportello viene sbattuto
-oh cazzo- esclama la prima
Anche l'altro fa lo stesso suono stordente
-devi dirci qualcosa, Sophy?- chiede l'altra curiosa
Mi giro a destra e a sinistra per guardarle entrambe
Oh, le mie migliori amiche!
-mi ha chiesto di uscire- dico con un sorriso stampato
sul viso, tornando a fissare il vuoto davanti a me
 
 
LUI
 
-qual'è la tua vittima questa settimana?- rideva quel 
biondo ossigenato, ingozzandosi di un'altra barretta
-nessuno- risponde il riccio alzando le spalle
-ormai conosco il territorio- scherza poi dandomi
una pacca
-ATTENZIONE- urla qualcuno avvisandoci di una pallonata
-ehy Louis- il riccio lo richiama alzandogli il dito medio
-TI AMO ANCH'IO- urla l'altro riprendendo possesso della palla
-che palle, oggi devo fare economia- continua a sbuffare Niall
mentre ci sediamo sul prato verde della scuola
-non dirlo a me, lunedì ho il compito di matematica- sbuffa pure
l'altro
-oh guarda, arriva il solito casinista- ridono entrambi
indicando l'altro nostro migliore amico, solito ritardatario
Mentre il pranzo passa velocemente tra le risa, io sono troppo
intento a finire i miei esercizi di francese
-ehy Zayn, c'è qualcosa che non va?- si avvicina a me Liam preoccupato
Gli altri mi fissano, forse è arrivato il momento di dirlo anche a loro
-l'ho invitata ad uscire con me- dico guardandoli uno per uno cercando di
capire le loro espressioni
 
 
LEI 1 ORA PRIMA
 
-come sta Ivy?- mi chiede premurosa Lola
-adesso un pò meglio, ma ha ancora la febbre- dico muovendomi
sullo sgabello del laboratorio
-se la professoressa non mi avesse affibbiato quel cretino- mi
indica il suo compagno di lavoro -mi sarei seduta con te- mi 
sorride
-tranquilla, non era nei suoi piani prendersi la febbre- ridiamo 
insieme
Qualcuno sbatte i libri sul tavolo richiamando la nostra attenzione
-torno al mio posto- mi avvisa allontanandosi
Mi metto composta, seguendo attentamente le direttive della professoressa
Allora, il liquido rosso doveva diventare magicamente giallo
Ma come può succedere questa magia?non sono mica un mago io!
Mi giro a guardami intorno, l'unica sfigata sono io a non aver un
compagno di laboratorio, uno senza febbre intendo
Bene, il fornellino è acceso, il libro dice che dovrei versare solo
sei gocce di acqua e due di quello che doveva essere il liquido
verde
Non sono tanto sicura, ma dovrei farcela lo stesso
Al massimo cosa poteva succedere?
Solo che la scuola sarebbe esplosa, sarei così stata l'eroina
di tutti
Meno parole, più fatti
Indosso gli occhiali di protezione, e verso il liquido nella bolla
Lo appoggio sul fornellino aspettando una, preferibilmente, positiva
reazione
 
LUI 1 ORA PRIMA
 
La lezione era iniziata da un bel pò, a momenti sarebbe suonata la mia
salvezza..era l'ultima ora!
Per fortuna la professoressa mi aveva messo come compagno un secchione
'metti solo la firma, il compito lo faccio io' mi aveva minacciato
conoscendo perfettamente la mia media della C
Il secchione non poteva di certo rischiare di andare in fallimento
Giro sullo sgabello cercando di far passare velocemente il tempo
La professoressa mi guarda di sottecchi, ma in fondo lo sapeva che 
il suo tentativo di mettermi con un secchione per aprirmi gli occhi
non avrebbe influito lo stesso sulla mia capacità di collaborare
Dopo l'ennesimo giro, mi blocco a fissare una mia compagna di corso
Smith, mi pare..diciamo che lei è ritenuta una piccola nerd
La salva solamente il suo vestiario che la giudica completamente diversa
Una nerd con stile, ecco!
I suoi occhi rinchiusi dentro la maschera di protezione, guardano attentamente
la bolla sul fornellino
Le dita sono quasi tutte incrociate, forse crede che il suo progetto andrà in 
fallimento
Qualcosa bolle, lei si sposta leggermente indietro credendo chissà cosa
Il liquido da rosso cambia colore..diventa giallo
Era una strega
-SIIII- esulta richiamando l'attenzione di tutti -cioè..- si rimette composta
-sono riuscita nel compito- la professoressa velocemente corre verso la ragazza
-complimenti Sophy- adesso sapevo anche il nome -questa è una A- beata lei
Qualcosa alle mie spalle esplode
Mi giro
Oltre a sentire qualcosa di caldo nella schiena, mi ritrovo il mio compagno
di lavoro ricorperto di uno strano liquido
La campanella d'allarme suona, sicuramente dovuta alla presenza del fumo
che innonda la stanza
-mettetevi in fila indiana, niente panico- si e magari facciamo un balletto!
Ma che aveva quella nella testa?
Nell'aula si crea il panico
Usciamo tutti nell'androne e aspettiamo direttive dalla professore
-ed io che pensavo che sarebbe successo a causa mia- la noto al mi fianco
-scherzi? sei stata brava- nemmeno mi ero reso conto di aver aperto bocca
Si guarda in giro, come se non stessi parlando con lei, poi mi sorride
-g...grazie?!- l'avevo colta di sorpresa
-comunque piacere, io sono...- mi interrompe
-tutti sanno chi sei- un altro sorriso e aggancia la mia mano -io sono..-
anch'io la interrompo
-Sophy- mi guarda un pò sbalordita
Forse non se la aspettava e ritrae la mano
La professoressa ci richiama per entrare ma prima che lei possa scomparire
dalla mia vista, la blocco per un braccio
-ti va..ecco, di uscire insieme stasera?- chiedo speranzoso
I suoi occhi si allargano e mi fissa in continuazione
Devo prenderlo per un no?
 
 
LEI
 
-staaaaasera?non posso credere che hai dimenticato la festa da
Tomlinson- mi sbraita contro Sam
-fino ad un minuto fa eri super felice della richiesta e ora
me lo rinfacci?- chiedo confusa
-lasciala stare- si mette in mezzo Alex -sai già dove andrete?-mi chiede
gentile
Alzo le spalle 
-so solo che è un ristorante di un amico- spiego salendo in auto
Metto in moto e usciamo dal parcheggio della scuola
-almeno dimmi che sai come vestirti- dice Sam guardando fuori dal finestrino
-un jeans, una maglietta e le converse- dico tranquilla svoltando all'angolo
-COOOOOOOOSAAAAAAA?- urlano all'unisono 
-ma ti sei fumata il cervello all'ora di chimica?- mi sbraita quella dietro
-quasi- sussurro trattenendo le risa -eddai, è solo uno stupido appuntamento
mica vuole farci una storia con me- le avviso 
Metto la freccia aspettando il cancello automatico aprirsi
-ho capito, oggi facciamo shopping- dice Sam afferrando il telefono
-e ora che stai facendo?- chiedo curiosa
-cancello tutti i miei impegni, devo aiutare un'amica- mi sorride
Parcheggio e scendiamo
-comunque, faccelo un pensierino su Malik..ho sentito certe storie in fatto di 
letto e..- la interrompo tappandomi le orecchie e iniziando ad urlare LA LA LA
-lasciala stare- l'avvisa l'altra -non sa che si sta perdendo- ridono come bambine
 
 
LUI
 
-io non ci posso credere- si lamente Louis buttandosi sul mio letto -mi stai
dando buca per una ragazza!- per poco non urla
-e dai Louis, non capita tutti i giorni che Zayn abbia una ragazza- tutti fissiamo 
Niall
Scoppiamo a ridere
-questa era bella Horan- afferma il riccio
-non lo so- indosso una camicia -ma l'ora di chimica è stata diversa oggi- spiego
Liam mi aiuta nel vestirmi
-uhuhuhu..ma sentite come è diventato romantico- mi sfotte ancora Niall
-non sono romantico, ma dovevi vedere com'era eccitata quando il suo progetto è
andato a buon fine- confesso passando davanti allo specchio
-ora capisco- Louis scatta in piedi -eccitata, chimica- mi fa un occhiolino
Gli altri scoppiano a ridere mentre io alzo gli occhi al cielo scuotendo la
testa
-dovresti aprire gli occhi Louis, magari anche tu hai la ragazza che aspetta di 
essere invitata da te- passo in bagno per recuperare la cera per capelli
-uh, sai quante ne ho invitato stasera a casa mia, alla MIA FESTA?- ennesimo 
rinfacciamento
Alzo gli occhi al cielo e passo velocemente la cera sui capelli
Non potevo perdere tempo, meno di mezz'ora e dovevo essere sotto casa sua
 
 
LEI
 
Scendo lentamente le scale cercando di non saltarne qualcuno per non finire
 a muso a terra..
Le mie amiche alla fine delle scale aspettano eccitate con una macchina fotografica tra 
le mani
-smettetela di fare le bambine- le rimprovero alla fine della rampa -come sto?-
chiedo girandomi su me stessa mostrando il nuovo vestito bianco comprato nel pomeriggio
Ballerine abbinate, borsetta coordinata e un pò di trucco giusto per non assomigliare
ad un morto che cammina
-è cresciuta così in fretta- mi sfotte Alex
-la nostra piccola- Sam a volte esagera -dici cheeease- un flash mi acceca
e come una scema, cercando di coprire il volto con la mano, mi infilo un dito nell'occhio
-aiutatemi ragazze- le imploro cercando di non far scendere nessuna lacrima
-non provare a piangere- mi minaccia Sam -ci ho messo tre ore per farti stare
ferma e metterti il mascara come si deve- almeno l'altra era corsa a prendere un tovagliolo
-ma ti immagini succedeva una cosa del genere davanti a Zayn.sono.figo.e.lo.so.Malik?-
Smetto di muovermi come una scema per fissare Alex
-ammettetelo, è un figo da paura- dice lei con nonchalance
Ridiamo, ma in fondo aveva ragione
Il campanello di ingresso ci fa trasalire
-oh Dio, è arrivato- entro nel panico più assoluto
 
 
LUI
 
Suono col clacson?non sembrerebbe da gentil'uomini
Le mando un messaggio o le faccio una telefonata?che idiota, non le avevo cercato nemmeno 
il numero, così se ci aveva ripensato, nemmeno mi poteva avvisare
Mi convinco di scendere dall'auto per suonare al campanello
Uno, due e tre..suono
Come mai d'improvviso sono diventato così nervoso uscendo con una ragazza?
Sono la mia priorità giornaliera, sembra strano che questa ragazza mi manda in tilt
Il cancello automatico si apre, proprio come la porta di ingresso
-fatti sentire- urla una ragazza sul ciglio della porta
Non riesco a vederla per bene, ma con la poca luce riesco a notare che indossa
un vestitino corto fino sotto le cosce, i capelli leggermente imboccolati e per fortuna
nessuno di quei mostruosi tacchi che fanno camminare le ragazze come tenere tirannosauri
-ciao- sorride una volta fuori dal cancello
Si gira a salutare le sue amiche ancora postate sulla porta e richiude il cancello
-andiamo?- mi chiede
Le apro lo sportello dell'auto e la faccio accomodare
Poi mi sistemo al mio posto
 
In auto era calato un silenzio tombale interrotto ogni tanto dalla musica
che passava alla radio
Ma per fortuna, durante la cena, si era lasciata andare un pò
-questo è buono, assaggia- mi passa la sua forchetta piena di polpette al sugo
-uhm, vero- esclamo col cibo in bocca 
-non si parla con la bocca piena- mi rimprovera ridendo
-giusto- ingoio tutto
-l'hai rifatto- ride arricciando il naso e nascondendo quelle labbra carine
Sorrido anch'io
Come mai non l'avevo mai notata in tutti questi anni?
Eppure era dal primo, almeno da quello che mi aveva detto lei, che stavano nella
stessa aula di chimica, biologia e musica
Avevo fatto una bella figura
-desiderate qualcos'altro?- arriva un cameriere gentile distogliendomi dai miei
pensieri
 
 
LEI
 
Eravamo arrivati al dolce
Da solita golosona, avevo ordinato un gelato con tre palline
Era strana come richiesta visto che ancora a Londra c'era un freddo glaciale,
ma lui non aveva fatto domande, anzi si era ritirato a ridere quando per poco
non aggredivo il cameriere che mi aveva detto dell'assenza del cioccolato
Quale gelato non ha almeno il cioccolato?
-dopo mangiato cosa vuoi fare?- mi chiede una volta che le nostre ordinazioni
erano arrivate
Alzo le spalle imboccadomi del gelato
-non lo so, hai idee?- chiedo anche io
-non si parla con la bocca piena- cerca di imitarmi, facendomi ridere
-scusa- passo velocemente il tovagliolo sulle labbra per pulirme
-aspetta- si fa più vicino con la sedia -è rimasta una macchia qui- passa
il suo dito sulle mie labbra
Deglutisco a vuoto per la sua presenza così vicina, riesco perfino ad ubriacarmi
del suo profumo
Mi scivola il cucchiaino sporgo di gelato dalle mani, finendo preciso sul vestitino bianco
-oh ma che stupida- mi tiro indietro con la sedia -corro in bagno a pulirmi-
scappo cercando di far calmare il mio cuore dal suo trottare
Spalanco la porta del bagno, apro l'acqua e insaponando poco la mano, la passo sotto
il getto dell'acqua
Poi cerco di pulire il vestitino
Per fortuna non era molto e mettendomi sotto l'aria per asciugare le mani, riesco
a far scomparire la macchia del tutto
Finalmente mi guardo allo specchio e così mi sorge un dubbio:ma veramente avevo avuto
 quell'aspetto per tutto il tempo?
I miei capelli non volevano collaborare
Dò una sistemata veloce e mi affretto ad uscire, non vorrei che pensasse che fossi uscita
dalla finestra
Ero troppo psicopatica, potevo farla davvero una cosa del genere
Per fortuna, lui è ancora lì seduto al tavolo che mi sorride
 
 
LUI
 
Pago il conto aspettando che Sophy esca da quel bagno
Forse l'ha fatto di proposito a macchiarsi, in modo che potessi portarla prima a casa
e togliersi dalle palle uno che fino al giorno prima nemmeno la calcolava
Poi noto la sua borsetta sul tavolo: non credo che cercava di scappare senza la sua borsa
Mentre aspetto, recupero il cellulare dalla tasca
Tre messaggi e tutte e tre di Louis
'non sai che ti stai perdendo' 'potevi venire' coglione, rispondi però' sorrido
Qualche secondo dopo la porta del bagno si apre, riposo il telefono e poco non scoppio a
ridere quando Sophy sta per far cadere un cameriere che ha le mani piene di piatti sporchi
-se non distruggo qualcosa, non mi chiamo Sophy- sussurra lei sedendosi
-so cosa possiamo fare- la avviso sorridendo
Usciamo dal ristorante e come ho detto prima, si era lasciata andare
-e daiiii, dimmi dove stiamo andando- fa un broncio simile a quello dei bambini
-no- dico ridendo
Alza il mio braccio e se lo passa sopra le spalle
-ma non ti faccio tenerezza?- chiede sbattendo velocemente gli occhi
Rido nuovamente aprendo l'auto nel parcheggio
Se solo avessi rallentato, se solo l'avessi trattata come le altre, sono sicuro che a letto 
ci saremmo finiti ancora prima di mangiare, forse proprio all'uscita della scuola
 
 
LEI
 
Saluto con la mano le mie amiche che si divertivano in pista
Mi corrono incontro confuse, mi allontano da Zayn mentre noto che anche lui cerca i suoi
amici
-che ci fai qui?- mi sbraita la prima
-ha fatto pietà?- continua l'altra
-ma che siete belle anche voi- dico ironica -e comunque, non sapendo dove andare siamo
venuti alla festa anche noi...Louis è un suo amico- lo indico
-Louis?da quando chiamo quel figo col suo nome?- mi chiede sconvolta Alex
-da quando sono uscita a cena con Zayn- come tre dementi saltiamo sul posto facendoci
adocchiare da qualcuno
-ma sei idiota- mi rimprovera Sam -non sei venuta qui per passare del tempo con noi-
Aveva ragione, ero lì ma con lui
-vado a riprendere il mio cavaliere- le liquido correndo verso il moro che sta con i suoi 
-e lei è Sophy- mi indica al mio arrivo
-piacere- ognuno di loro fa la sua presentazione, ma voglio evitare domande sul come
facessi a conoscerli uno per uno..mi limito solo a ricambiare il sorriso
-bene, adesso che ci siamo tutti, andiamo a ballare?- urla eccitato il capo di casa
 
 
LUI
 
Stavo sudando con tutte quelle cose che avevo addosso, ma non volevo per niente
allontanarmi da Sophy..ormai mi aveva preso e sarebbe stato deludente lasciarla
nella pista da sola
Magari qualcun altro avrebbe preso velocemente il mio posto
E come potevo biasimarlo?quella che la mattina sembrava una santarellina tranquilla
alla festa si stava rivelando l'opposto
Non parlo di quelle ragazze che sembrano tranquille e poi ti portano a casa loro
non per conoscere i genitori, ma la sua stanza da letto
Le sue braccia si posano sulle mie spalle, le sue mani si intrecciano nei miei capelli
La vedo sorridere, e mi mordo il labbro per non fare la mossa sbagliata
Ma una spinta, mi fa arrivare preciso sulla sue labbra
Mi stavo per staccare, anche per spiegargli la situazione, ma le sue mani premevano sulla
mia testa spingendomi verso lei, poi le nostre bocche si schiudono e le lingue cominciano
ad inseguirsi
Ci stacchiamo solo richiamati da fischi e risate
Ancora balliamo, ma ci giriamo a ridere ai nostri amici cretini che cercavano di imitare la scena
-potremmo uscire di nuovo insieme- ritorno a Sophy
-se prima non faccio saltare in aria l'aula di chimica- mi sorride e io la seguo a ruota

 
 
 
 
 
SAAAAAAAAAAAALVE
questa storia è scritta a quattro mani
io, Sofia, ho fatto lei(ma davvero?) e Alex
ha fatto Zayn..
Cosa ne pensate?????siate seri =)
 
xoxo S A
   
 
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