Kazemaru Ichirouta lo Amava

"Kazemaru Ichirouta lo amava.
Nonostante fossero entrambi maschi, lo amava.
Proprio perché erano grandi amici, lo amava.
Sì, Kazemaru Ichirouta amava Endou Mamoru."

Si appoggiò contro il metallo freddo della torre di ferro di Inazuma-Cho, respirava regolarmente nonostante fosse arrivato di corsa.
Si diede una sistemata veloce, dopodiché infilò le mani in tasca e si fermò a contemplare il cielo che lentamente si illuminava delle prime luci.
Pochi minuti prima aveva chiamato il suo capitano e gli aveva chiesto se potevano incontrarsi in quel posto il prima possibile, e lui, nonostante la stanchezza, aveva annuito e attaccato il telefono.
Probabilmente in quel momento gli stava lanciando qualche pesante maledizione visto che l’aveva svegliato all’alba, però Kazemaru non aveva potuto fare a meno di contattarlo.
Aveva passato la notte in bianco a causa di un fastidiosissimo dubbio che lo assillava e non accennava a smettere di infastidirlo, e l’unico modo per cancellarlo dalla sua testa era chiarirlo con il suo capitano.
Sospirò pesantemente mentre il cuore gli batteva forte nel petto.
Aveva paura, tanta paura.
Paura che i suoi dubbi fossero fondati.
-Kazemaru!- si voltò di scatto cacciando via i suoi pensieri.
Vide in lontananza una sagoma che arrivava correndo verso di lui, e sorrise.
La stessa tuta da ginnastica, gli stessi disordinati capelli castani, gli stessi profondi occhi scuri e la stessa fascia arancione… il suo capitano.
Quando arrivò davanti a lui si piegò in due ansimante –Ho fatto il più in fretta possibile- bofonchiò.
Passarono alcuni minuti in silenzio, mentre Endou si riprendeva dalla corsa, e Kazemaru si sentì un po’ in colpa per averlo chiamato con tanta fretta.
-Allora, che dovevi dirmi?- domandò all’improvviso Endou facendo sobbalzare il suo compagno.
-Bhé, ecco…-
-C’è qualcosa che ti turba?-
-Sì, il fatto è che…-
-Riguarda me?- domandò ancora.
-Già, vedi…-
Endou fece per aprire bocca e aggiungere qualcos’altro ma Kazemaru lo bloccò con un cenno della mano –Lasciami parlare- esordì leggermente scocciato.
Il moro annuì.
-Endou, c’è una cosa che… volevo chiederti… da molto tempo- disse il turchese con voce tremante.
Si fece i complimenti per essere riuscito a formulare una frase di senso compiuto, poi però si rese conto che il vero problema era dirgli tutti il resto.
Si morse il labbro in difficoltà, e tale gesto non sfuggì al suo capitano.
-C’entra il calcio?-
Era meglio se stava zitto.
Una vena pulsò sulla fronte di Kazemaru.
Possibile che pensasse sempre al calcio?
Esisteva solo quello per lui?
Ichirouta sbuffò irritato, soprattutto perché stavolta c’aveva preso.
Già, il calcio era un elemento fondamentale nel suo discorso, era parte integrante del suo dubbio.
-Sì, c’entra il calcio!- esclamò scocciato.
Endou fece un passo indietro spaventato.
-Stavo cercando parole gentili per domandartelo, ma visto che sei così impaziente di sapere cosa mi da fastidio allora te lo chiedo senza troppi giri di parole!- esclamò tutto d’un fiato.
Mamoru provò a dire qualcosa per calmarlo ma un ringhio gli fece capire che era meglio se stava zitto e lo lasciava parlare.
Ormai il danno l’aveva fatto, era impossibile intervenire.
-Endou, rispondi sinceramente: Preferisci Me o il Calcio?!-
Silenzio.
Endou sbiancò visibilmente, di sicuro una domanda simile non se l’aspettava.
-I-io…- balbettò.
-Tu?- ripeté Kazemaru.
-I-io…-
Vedendolo così in difficoltà Ichirouta si rattristò.
Evidentemente lui non valeva così tanto in confronto al “calcio”.
Era stato battuto su tutti i fronti da un semplice sport.
Tutto ciò era tanto assurdo quanto incredibile.
Abbassò il capo sconsolato, quasi quasi preferiva non sentire la risposta.
-Kazemaru-
Nel sentire la voce seria del suo capitano però, non poté fare a meno di alzare lo sguardo.
Due mani calde gli presero il viso e lo sollevarono.
I suoi occhi si specchiarono in quelli nero pece di Endou.
E quando le loro labbra si unirono… Ichirouta capì che era stato davvero stupido: non avrebbe mai dovuto dubitare del suo Mamoru.
Il sole, si sollevò sereno nel cielo, e le lancette dell’orologio della chiesa della città si congiunsero per alcuni istanti sul numero sei del quadrante.
Lasciò libero il suo viso, e anche le sue labbra.
E sorrise, un sorriso che sciolse completamente il suo compagno.
-Kazemaru, forza! Giochiamo a calcio!- esclamò.
E il turchese sorrise a sua volta.

"Kazemaru Ichirouta lo amava.
Nonostante tutti i suoi difetti, lo amava.
Proprio per tutti i pregi che aveva, lo amava.
Sì, Kazemaru Ichirouta amava Endou Mamoru per quello che era."
 

.: Angolo dell'Autrice :.

TaDah! Eccomi qua ^^
Rispolverando nel mio Pc ho trovato questa ficcy, e mi sono detta "Perché non pubblicarla?" e così ho fatto.
E' la mia "prima" EndoKaze, non sono sicura sia venuta bene...
Confido nelle vostre recensioni! ^^
Ora vado perché sono un pò su di giri (poco fa mi sono "drogata" con una fic di Albicocca, è chiaro che non mi ha fatto bene xD)
Bacioni a tutti

_Pandora_