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Autore: tiger lady    24/10/2012    2 recensioni
E se non fossero stati solo Stefan ed Elena ad avere l' abitudine di scrivere i propri pensieri e vicende sui diari? Se anche il nostro terzo protagonista Damon avesse riempito pagine e pagine dei suoi pensieri e delle sue avventure più oscure? E se sempre Damon avesse abbandonato il suo primo diario post trasformazione in una casa famosa per essere infestata da presenze oscure? Che cosa succederebbe? Succederebbe che una ragazza in cerca di notizie per il suo articolo lo leggerebbe e comincerebbe a credere in cose a cui non aveva mai creduto prima.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 La casa deve essere questa disse Claudia, si sentiva deliziosamente elettrizzata all’idea di star  per incontrare un “personaggio” della storia anche se non è ancora riuscita a trovare l’unico che voleva davvero  conoscere. Bussò tre volte alla porta laccata bianca, un po’ troppo forte, era davvero nervosa. Aprì quasi subito una ragazza mulatta con i  capelli castani e gli occhi verdi. Claudia la fissava senza dir nulla non sapeva più che fare. Bonnie la guardò con aria interrogativa  e disse leggermente in imbarazzo: “ Hai bisogno di qualcosa, sei una nuova vicina?” . Claudia la guardò fisso “sto facendo la figura dell’idiota” pensò. “Ciao, tu devi essere Bonnie Bennet, io sono Claudia” e ancora silenzio cosa doveva dirle? “ Posso  entrare?” Disse sempre più imbarazzata e nervosa. “Ehm Claudia non vorrei essere scortese ma io non ti conosco”,ancora silenzio. Valutò l’ipotesi di girare sui tacchi e andare via,  “ Dovrei parlarti di una cosa importante” sembrava la frase di una bambina di cinque anni.  La ragazza non rispose  e continuò a guardarla con aria interrogativa”
“ Devo parlarti di questi” le disse porgendole i diari da quando li aveva trovati li portava sempre con sé in borsa”.
Bonnie prese uno dei diari, lo sfogliò velocemente poi guardò Claudia con gli occhi sgranati
“Entra”
“ Mi dispiace, disturbarti ma io…”
“Cosa sono questi?”
“Questi” sono i diari di Damon come puoi vedere , qui ha scritto di tutto anche di te “
  “Non sapevo lui li avesse scritti… ma tu chi sei?
“ Sono una giornalista, dovevo scrivere un articolo e da lì è cominciato tutto, sono venuta qui da Londra per trovarlo ed è a Mystic Falls che ho trovato il secondo diario, lui sapeva che eri qui, mi chiedevo se tu sapessi dov’è ora”
“Cosa? Tu lo stai cercando? Perché? Vuoi intervistarlo o cos’altro, pensi sia un gioco? E soprattutto come hai fatto a credere a ciò che c’è scritto qui dentro?”
“ E’ una lunga storia non sono qui per parlare di questo, voglio sapere se sai dov’è.”
“ Io non so dov’è ma non te lo direi comunque anche se lo sapessi, se sei davvero solo una giornalista allora non dovresti  immischiarti in queste storie, è pericoloso”
“ Ascolta Bonnie io non ho mai creduto in queste cose e odiavo parlare di queste stronzate nei miei articoli, ma ora ho capito che non sono stronzate e devo andare in fondo a questa storia visto che ora so che non è una stronzata …e  sto diventando ripetitiva ma non so  cosa dire se non che ora come ora farei di tutto per avere una minima traccia  qualcosa che mi aiuti a sapere dove si trova. Posso pagarti, se ti servono soldi per le tasse universitarie o per l’appartamento non so.” La strega respirò profondamente,” non riguarda questo… “ Bonnie le sfiorò  la mano come per rincuorarla ma subito  il suo sguardo divenne strano, sorpreso come se avesse visto qualcosa, ritrasse la mano lentamente. La sua espressione ritornò subito quella di prima. “ Non so dove sia ma potrei scoprirlo”.Aspettò di vedere la reazione della giornalista che appena sentì quelle parole fece un’espressione che andava tra il deluso e lo speranzoso, poi continuò.
“ C’è un’ incantesimo per questo. C’è bisogno di qualcosa che appartenga alla persona che si vuole cercare e questi diari dovrebbero andar bene”
“Allora facciamolo” disse Claudia alzando la voce.
“ Vacci piano non so se funzionerà a volte nelle visioni vediamo cose incerte, comunque ho già usato questo incantesimo per trovare Elena, prima di scoprire che lei non voleva essere trovata o almeno non da me” lo sguardo di Bonnie divenne cupo .
 “Mi dispiace” disse Claudia e le dispiaceva davvero.
“Non importa, ora comincio”. Prese il grimorio, lo aprì, poggiò le mani sul libro e  chiuse gli occhi, cominciò a pronunciare le parole di un incantesimo in una lingua che a Claudia sembrò essere latino ma non ne era sicura “. I Diari si aprirono di scatto, le mani di Bonnie aderivano completamente alle pagine del grimorio sembrava che traesse energia da queste, che assorbisse ogni parola scritta su quella carta . Claudia avrebbe dovuto per lo meno essere  sconcertata da quello che stava accadendo e invece era solo affascinata, le pagine tremavano sotto il tocco deciso della strega ed era come se gli oggetti si fossero improvvisamente animati, durò solo qualche minuto Bonnie riaprì gli occhi.
“Ho visto una sorta di locale notturno, c’erano un sacco di ragazzi ma non so dove sia… però ho visto il nome “ Le baisier du Vampir”.
“ Ne ho sentito parlare! Ha aperto circa un anno fa quando ero a Parigi per lavoro e ne fecero una recensione molto positiva”
“Allora è a Parigi che devi andare” rispose Bonnie .
“ Già direi di si e dovrei anche sbrigarmi”
“ Aspetta prima che tu vada vorrei darti questo” Bonnie tirò fuori dal cassetto di un mobile un anello  di pietra d’ambra piuttosto vistoso e glielo porse.
“ Vorresti andare da un vampiro senza alcuna protezione? Lui potrebbe decidere di ucciderti senza neanche ascoltarti, questo ti proteggerà dall’attacco degli esseri sovrannaturali la pietra assorbirà la tua paura o il pericolo e ti proteggerà, anche le streghe portano amuleti simili a questo ma quelli servono per gli incantesimi, in realtà dare questo potere a un anello è una cosa molto difficile mi sono esercitata da quando sono venuta ad Atlanta e alla fine ce l’ho fatta.”
Claudia la guardò con un’espressione sorpresa: “ Perché fai tutto questo per me?”
Bonnie sospirò a lungo e poi rispose: “ Non dovrei dirtelo ma ho visto qualcosa quando ti ho toccato la mano ed era oscurità, ma anche qualcosa di incerto, indefinito e come se ci fosse una parte del tuo essere che non si è mostrata in superficie ma che è in te e qualcosa mi dice che solo con questo viaggio potrai conoscerla e capire cosa farne di lei. Alcuni secondi di silenzio. “ ma devi essere sicura di volerlo fare”
Claudia era rimasta senza parole che cosa voleva dire? Cos’era questa oscurità? Cominciava a dubitare del suo proposito forse avrebbe dovuto abbandonare tutto, tornare a casa smetterla di spendere i suoi soldi e il suo tempo per qualcosa che non le riguardava, la verità è che lei era una povera fallita, annoiata che si era aggrappata a qualcosa che le avrebbe provocato solo guai . Qualunque cosa avesse visto  Bonnie  lei non la vedeva e forse non lo voleva nemmeno. Ma in fondo ormai era arrivata fin lì, aveva l’anello, forse stava facendo un errore ma non le piaceva lasciare le cose a metà.
“ Se devo fare una cazzata è meglio che la faccia fino in fondo, sbagliare a metà è da vigliacchi”
Provò a decifrare l’espressione di Bonnie ma dai suoi occhi e dai suoi lineamenti non traspariva nessuna emozione e la sua bocca non diceva nulla forse non voleva condizionarla.
“ Ti ringrazio di tutto” disse indossando l’anello “ questo è il mio numero disse porgendo alla strega un bigliettino da visita, nel caso si interessi sapere come va la mia avventura.”
 
L’aria a Parigi quella sera era tiepida cosa davvero strana, era ormai Ottobre inoltrato e sembrava fosse primavera, Claudia non aveva neanche avuto  bisogno di infilarsi il cappotto  così camminava per le strade notturne di Parigi con un mini dress nero con una profonda scollatura a V che scopriva il decolletè , per entrare nel locale c’era bisogno di prenotare almeno un giorno prima  ed era proprio quello che aveva fatto appena uscita da casa di Bonnie. Nella sala c’era un’atmosfera gotica e lugubre come il nome del locale tra l’altro, c’erano luci soffuse e divanetti di pelle nera situati negli angoli dell’enorme sala dalle pareti di marmo e ottone color  borgogna. L’avrebbe trovato lì? Era un frequentatore assiduo del locale oppure ne era il proprietario? Su Internet c’era scritto che il posto  apparteneva a un certo Welsh ma lei era convinta che in realtà quel posto appartenesse a Damon. Si avvicinò al banco bar e chiese al Barman un Gibson. Non era nervosa semplicemente continuava a guardarsi intorno in cerca di un uomo bruno che ormai le sembrava stesse cercando da tutta la vita ,si sentiva stranamente tranquilla e rilassata e continuò ad esserlo anche quando si accorse di una presenza al suo fianco, “ Aspetti qualcuno tesoro?” disse una voce maschile Claudia si girò verso l’uomo, “ Ora non più”.
 
  
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