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Autore: _Mashmallow_    24/10/2012    3 recensioni
perchè ho le farfalle nello stomaco ogni volta che lo guardo? perchè ho il cuore che mi batte a mille ogni volta che incrocio il suo sguardo? perchè sono sul punto di vomitare ogni volta che sento un semplice ciao rivolto a me? perche mi sono innamorata di questo ragazzo? perchè proprio tra i tre milioni e mezzo di uomini ho scelto quello anormale?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo n°1

“vaffanculo”
“non parlarmi con questo tono”
“finche non inizierai a trattarmi da adolescente quale sono, ti parlerò come cazzo mi pare”
“Celia, puoi parlarmi come ti pare e piace ma sarò sempre tua madre e se non incomincerai a seguire le mie regole allora farai meglio a non entrare più in questa casa, sono stata chiara?!”
“trasparente”
“vattene!”
“lo so devo andare a scuola…lo sai è strano che preferisca  andare a scuola piuttosto che rimanere a casa ma qualunque posto è meglio di qua”
 
So che la mia non è la famiglia più normale del quartiere e so anche che girano un sacco di voci  su di noi; dicono che mia madre ci maltratta, picchiandoci e dicono anche che mio padre è un alcolista, mai presente e quelle poche volte che è a casa violenta mia madre che a sua volta scatena tutta la sua rabbia su di me e i miei fratelli. la verità? È Tutto vero.
Sono sempre: minacciata, cacciata fuori casa, costretta a dormire in giardino se non svolgo le faccende di casa, messa in punizione ogni volta che ritorno più tardi da scuola, picchiata ogni volta che contraddico mia madre Natalie. Sono stressata, sotto pressione, arrabbiata con il mondo intero e in ogni momento prego che questo sia solo un sogno ma quando riapro gli occhi è solo per le urla che ci sono intorno a me. È logico che ogni volta che incontro la mia famiglia per i corridoi di casa mi viene voglia di tirargli un pugno dritto un faccia e strappargli i capelli, ed è proprio quello che faccio, ma cerco di non agire in questo modo perché il dolore che provoco a loro viene scaricato su di me il doppio delle volte da mia madre, ma non riesco a restare calma e in alcuni momenti dopo aver trattenuto la rabbia così a lungo scoppio, come una bomba ad orologeria. Morale della favola?! La mia infanzia  è stata rovinata la mia adolescenza sarà rovinata e tutta la mia vita sarà rovinata.
Magari sono stata cattiva nella mia vita passata? forse questo e l’inferno dopo la morte? vogliono farmi provare quello che io avevo fatto subire ad altri? mi hanno fatto il lavaggio del cervello e non ricordo più niente?…ma perché dico queste stronzate?! Sono qua perché mia madre si è fatta mettere incinta da un bastardo ecco perché.
In casa siamo tre fratelli: una troietta mia sorella Alicia, un degenerato mio fratello Tom e poi ci sono io Celia Stewart l’adolescente problematica. Ho diciassette anni, vivo in una piccola città in Colorado e come ogni essere umano della mia età vado a scuola, al quarto anno di designer perché proprio questa scuola?! La scelta era tra liceo o riformatorio e quindi ho scelto la via meno dolorosa e poi ho questo assurdo sogno fin da quando ero bambina: quello di aprire un azienda a mio nome dove IO detterò le regole dove IO darò ordini. Non sono particolarmente alta, anche se le mie amiche dicono che ho l’altezza giusta per fare la modella, un metro e settantadue. Quando avevo tredici anni, come tutte le ragazzine, amavo stare davanti all’obbiettivo, farmi fotografare ma andando avanti con il tempo, ad ogni giorno che passava, ad ogni ora, in ogni minuto ad ogni secondo mi sentivo sempre più brutta e dopo dieci anni di continue prese in giro pianti su pianti e voglia di mandare tutto a all’aria credevo di avere superato questa fase di depressione ma mi sento esattamente come prima, brutta e senza speranza. Avere più di quaranta studenti che ogni volta che ti incrociavano per i corridoi avevano qualche cattiveria da dirti, capire nel loro sguardo che stanno pensando qualcosa di sbagliato sul tuo conto, essere umiliata dai tuoi stessi compagni di classe davanti a tutta la scuola almeno una volta a settimana; diciamo soltanto che adesso riesco difficilmente a fidarmi delle persone che ho accanto e che il mio cuore è incollato solo da nastro biadesivo. Dicono che un giorno tutto passa ma dopo quasi cinque anni mi sento esattamente come prima e credo che mai e poi mai riuscirò a dimenticare quello che mi avevano fatto passare.
Comunque andando aventi con la mia descrizione: ho capelli castani tendenti al rosso lunghi mossi, occhi color marrone con leggere sfumature di nocciola, un nasino alla francese e labbra sottili. Come carattere mi definisco una ragazza gentile disponibile e sensibile ma allo stesso tempo sono quella ragazza che può farti finire all’ospedale se mi fai girare i coglioni, pace e amore. 
Le mie giornate sono sempre tutte uguali; mi alzo vado a scuola torno da scuola faccio i compiti e subito a dormire, emozionante, ma oggi essendo il primo giorno di scuola quella sottospecie di madre mi lascia uscire con le amiche, quindi meglio approfittare e stare fuori casa il maggior tempo possibile. Le lezioni erano una noia e saranno sempre una nausea, speravo che quest’anno i professori cambiassero, speravo che uno bell'uomo venisse a farci lezione, invece ci siamo ritrovati io e i miei compagni una vecchia decrepita di circa ottant’ anni con problemi di udito e anche di vista, in quel momento ho pensato ma perché è qua se non riesce nemmeno a ricordarsi cosa a fatto dieci minuti fa?! Forse è scappata dal ricovero o dal manicomio e ora si crede una professoressa?! Il lato…no non c’è un lato positivo. Non bastava la nonna che rischiava di avere un infarto ogni minuto, ci hanno dato anche un obeso che riesce a stento ad entrare dalla porta con il più basso senso dello humour mai visto. All’ultimo anno cosa ci aspetterà la famiglia Adams?!
Finalmente dopo quattro lunghissime ore è arrivata l’ora del pranzo, io e i miei amici ci siamo seduti sempre al solito vecchio tavolo; la nostra comitiva è formata da sei persone: le due ragazze Sara e Felicia e i due ragazzi Harry e William, infine ci sono io. Alicia è la ragazza curiosa che da consigli utilissimi ed è un ottima amica, Sara l’intelligente del gruppo ma anche quella che ride e scherza, gli altri due…sono maschi che volete che vi dica?! Che sono degli amici fantastici, quelli che ti consolano se sei triste e quelli che riescono sempre a strapparti un sorriso, loro sono quegli amici che non vorrei mai cambiare.
Come al solito appena appoggiato il vassoio sul tavolo Alicia incomincia con il giro di domande e non ho mai capito perché sempre e solo rivolte a me.
 
“allora cosa hai fatto durante l’estate?, amore?! Sesso?!  Risse?! Avanti voglio sapere”
“se rispiri e mi lasci parlar…”
“si si scusa è solo che sono curiosa, mi conosci, allora che è successo?!”
“allora sono andata a Los Angeles ho incontrato l’amore della mia vita e mi ha chiesto di sposarlo”
“…wow è fantastico posso essere la damigella?”
“Alicia sto scherzando, chi mai si interesserebbe a me e poi con quali soldi sarei andata a Los Angeles”
“non puoi dirmi certe cose lo sai che poi scoppio di felicità”
“il punto è che tu credi a tutto quello che ti si dice”
“non è vero”
 
Dopo cinque minuti di risate e sei cretini sul punto di svenire Harry ci ha salvati da un altro crollo di risate.
 
“quindi per dopo andiamo in città al centro commerciale e poi tutti a casa mia”
“si d’accordo, per me va bene e per voi ragazzi”
“si per noi va benissimo”
 
Appena ho sentito la campanella dell’ultima ora in quattro secondi dalla penultima fila ero già fuori dalla classe, quanto amo la scuola, l'amavo così tanto che l'avrei bruciata.
Molti credono che tra Harry e me ci sia del tenero solo perché ci vedono sempre insieme e quando camminiamo per i corridoi ci teniamo per mano e lui mi abbraccia ma non è assolutamente vero, è un bel ragazzo; alto, moro occhi azzurri  ma siamo soltanto migliori amici lo conosco da quando avevo quattro anni essendo mio vicino di casa con lui ho riso e pianto; so che posso confidarmi con lui dirgli e chiedergli qualsiasi cosa, Harry è fantastico e dopo aver passato con lui e la sua famiglia le scorse vacanze di natale siamo diventati più uniti, siamo così uniti che ormai ci definiamo gemelli, un po’ patetico ma dopo aver passato tutta la mia vita con lui è inevitabile comportarsi così.
Harry oltre ad essere un ragazzo dolce e simpatico è anche il più grande imbecille di questo pianeta; come cazzo ha potuto comprarmi dei completini da troia dicendo:
 
“ragazza mia un giorno ti serviranno”
“dimmi quando e io li prendo, dimmi quando qualcuno si accorgerà di me e li porto a casa”
“sei una ragazza bellissima e un giorno il tuo principe arriverà riempiendo il tuo cuore d’amore”
“se entro un mese questo “principe” non arriva tu indosserai uno a uno questi completini e stamperò le foto che farò”
“per me non c’è problema, perché so già che qualcuno arriverà…possiamo fare due mesi?
“visto che non sei così sicuro, comunque non posso resiste a quel faccino da imbranato”
“grazie”
 
Mi spaventava un po’ la sicurezza di Harry ma non ci feci caso perché è da lui incoraggiarmi dicendomi che prima o poi un ragazzo altrettanto bello quanto me sarebbe venuto invitandomi a cena, ma è da cinque anni che continua con questa storia e mai un ragazzo mi ha rivolto parola; quindi avevo già pronta la macchina fotografica con in mente le pose da fargli assumere.
Quella serata passata a casa i Harry è stata una delle migliori di tutta la mia vita e anche una delle poche passate fuori casa; film e risate passate in compagnia dei tuoi amici è sempre la soluzione per i tuoi problemi di cuore. Ma quando tutti erano andati a casa io sono rimasta
 
“vuoi che ti accompagni a casa?” chiese Harry
“posso rimanere qua per questa notte?”
“tu e tua madre avete ancora litigato?!”
“come mai hai indovinato?!  Non mi vuole più in casa mi ha letteralmente trascinato fuori dalla porta”
“sono sicuro che non lo ha detto veramente stavate litigando è normale dirsi certe cose”
“mi avrebbe già chiamato, posso rimanere qua questa notte ti prego?”
“certo, ti preparo il letto”
“grazie”
 
Passavo da Harry due notti a settimana e lui povero non può dirmi di no perché sa quello che succederà se ritorno a casa…dolore. 
        
 
 
 spazio di _mashmallow_

spero che come primo capitolo non sia uscito male; non essendo particolarmente brava a scrivere e spero anche che vi abbia fatto venire quella voglia di continuare a leggere. come avrete di certo capito la protagonista Celia ha una vita molto difficile e gli amici come harry sono l'unica nota positiva; nascerà qualcosa tra i due migliori amici? non vi dirò niente.
mi scuso per eventuali errori 

baci il vostro _mashmallow_

 
 
 
                 

 
  
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