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Autore: fren    08/05/2007    4 recensioni
Dopo la battaglia contro l'Hellmaster,per volere di L.o.N, Lina e Gourry perdono la memoria arrivando a non ricordare di essersi mai conosciuti.Le loro strade si dividono e passano i mesi..ma cosa succederebbe, se i loro destini li portassero a incrociarsi di nuovo...?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Lord of Nightmares, Personaggio originale
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo5 Capitolo 4: L'alba

Non voleva altro.
Nulla aveva più importanza ormai, nulla significava più niente...
Voleva solo raggiungere ciò che tanto disperatamente inseguiva....
L'unica cosa che contasse nella sua stupida, inutile vita...L'unica cosa che potesse dargli un senso....
E adesso gli stava sfuggendo dalle mani, allontanandosi da lui come vapore nell'aria fredda...
Vedeva sè stesso fluttuare in quel mare infinito e terribile, Inseguendo quella luce meravigliosa...
Quella luce...la sua ragione di vita....
Sapeva che se l'avesse persa  avrebbe perso se stesso.
Se non fosse riuscito ad afferrarla...
Avrebbe perso la ragione per svegliarsi al mattino, per combattere il giorno, per sognare la notte...
Era una luce immensa e dorata, era un sole che brillava e lo riscaldava, era una luna che illuminava le sue notti buie.
Era la cosa più preziosa e importante che potesse esistere.
E lui si sentiva un idiota. Si sentiva così piccolo...inadeguato...per quanto ce la stesse mettendo tutta, sentiva di non potercela fare...MA NON VOLEVA...non voleva lasciarla andare...
Era un dolore lacerante, insopportabile, pensare di vivere senza...
NO! Non lo poteva permettere! Lui ce l'avrebbe messa tutta!
Si, le era sempre più vicino ormai...Vedeva le sue braccia tendersi, i suoi muscoli tirarsi il più possibile...
La punta delle sue dita poteva già sfiorare quel bagliore luminoso...
Sentiva la sua stessa voce, quasi incrinata dal pianto, gridare di dolore...
" non lasciarmi...Io ho bisogno di te...HO BISOGNO DI TE!"
E fù gioia quella che provò, seppur per un breve, brevissimo attimo.
L'attimo in cui le sue mani la strinsero...
Poi tutto finì.
La sua luce, la sua meravigliosa luce...si era oscurata...
Spenta. Svanita nel nulla...
Rimanevano solo le sue braccia protese nel vuoto, a stringere l'aria...
Rimaneva solo l'amaro in bocca. Il sapore della sconfitta. La consapevolezza del fallimento.
Rimaneva solo lui, e la sua misera vita senza senso ormai...
E il buio...

Gourry si tirò su di colpo, ansimando. La fronte imperlinata di sudore, il battito accellerato...
Ancora quell'incubo, pensò.
Scostò le coperte e si mise a sedere sul bordo del letto, una mano a sorreggersi la fronte.
Per quante notti ancora avrebbe dovuto sopportare quella tortura? Quell'incubo...sempre lo stesso.
Lo perseguitava da mesi ormai. E  gli lasciava al risveglio un senso di amaro...e di vuoto.
Non sapeva dargli un senso...sapeva solo che in quel maledetto sogno inseguiva qualcosa...Qualcosa di molto importante, qualcosa che per nessuna ragione al mondo avrebbe dovuto perdere...Ma proprio quando sembrava che l'avesse raggiunta...gli sfuggiva dalle mani, sparendo per sempre. E lui rimaneva lì da solo...e provava rabbia e dolore...
E a quel punto si svegliava, fradicio di sudore e ansimante...E il più delle volte non riusciva più a riaddormentarsi, per il timore di sognare nuovamente...
Con una mano scansò i capelli che gli erano finiti davanti agli occhi. Avrebbe voluto scansare, con la stessa facilità, anche quella sensazione orribile che lo pervadeva. Si alzò in piedi, ormai completamente sveglio, e si incamminò verso la finestra. Aprì gli scuri, osservando il nuovo giorno che stava cominciando, e una ventata fresca lo colpì, facendolo rabbrividire. A giudicare dal cielo dovevano essere più o meno le cinque del mattino...
Perfetto, pensò. Tornare a dormire sarebbe stato inutile, ne avrebbe approfittato per fare un po' di riscaldamento in vista del torneo...
Già....il torneo....
Gourry si appoggiò al davanzale, lasciando correre i pensieri...La sua mente lo riportò indietro nel tempo, facendolo pensare a come era giunto fin lì...fino a quel giorno, che forse...gli avrebbe cambiato la vita.
O forse no...Era una speranza la sua...??
No!....Lui voleva veramente vincere per sposare Sofia, glie l'aveva promesso...
...Glie lo doveva...
Si passò una mano davanti agli occhi. Forse non era il caso di mettersi ADESSO a fare quei pensieri! Nel senso che qualsiasi cosa potesse pensare in quel momento...era assolutamente fuori luogo, dal momento che mancavano solo poche ore al torneo, e volenti o nolenti, lui ce l'avrebbe messa tutta per vincere, era un uomo di parola.
Il cielo era ancora buio, ma cominciava appena a rischiarare. Adesso si trattava solo di staccarsi dalla finestra, scendere giù, infilarsi quella pesantissima armatura, e assumersi le proprie responsabilità.
 Combattere.
 E vincere.
Combattere perchè, se la sua vita era quello che era, in quel momento, lo doveva ad un'unica persona.
E vincere perchè, teneva a quella persona...aveva fatto una promessa a quella persona, e intendeva mantenerla.
Quello che voleva lui in quel momento...era roba da poco conto. No, davvero, in fin dei conti, quello che avrebbe ottenuto, vincendo il torneo, era quanto di meglio ci si potesse aspettare. Sposare una donna bellissima, per di più la principessa di ben due regni, Imalg e Seres. C'erano principi, nobili, valorosi cavalieri, che quel giorno sarebbero arrivati, anche da molto lontano, per sfidare la sorte...e la sua spada!
Si certo...si trattava solo di staccarsi dalla finestra e scendere giù...infilarsi l'armatura...e...
Staccarsi dalla finestra...
OH AL DIAVOLO! Staccati da quella benedetta finestra Gourry!!!
L'aria gli scompigliava il biondo ciuffo mentre, i gomiti ancora appoggiati al davanzale, se ne stava come imbesuito...
Nella mente, quei pochi neuroni che pensava di avere, cozzavano tra di loro, provocandogli pensieri totalmente sconnessi. All'apparenza poteva sembrare assolutamente imbambolato, ma dentro di se una marea lo travolgeva, ribaltandolo e rivoltandolo, facendogli bere acqua salata e lasciandolo in secca alla deriva, per poi ritravolgerlo con altre ondate, sbattacchiandolo, ancora...e ancora...e ancora....
Gli occhi fissi. In solo punto. Per la verità, da quando si era affacciato a quella finestra, non faceva che fissare quel punto. Era così, non poteva distogliere lo sguardo.
Guardandolo non avresti mai detto che un maremoto lo stava sconquassando dentro.
 Guardandolo avresti visto solo un bel ragazzo biondo, intento a fissare, con aria serafica, una delle tante finestre, ancora chiuse, che si trovavano sul lato opposto del palazzo.
Alla fine, il senso pratico ebbe la meglio. Inutile farsi tante domande, seguire fili logici, chiedersi se...
Non era roba per lui. Lui era un uomo d'azione. E quindi avrebbe fatto meglio ad agire.
Si scosse dal torpore che lo teneva incollato al davanzale, e se ne discostò.
Non prima di essersi chiesto....chissà....
Già, chissà...
Chissà se la ragazza che dorme dietro a quella finestra avverte quel certo non so che, che avverto io, quando le parlo...
Chissà se ieri, quando l'ho stretta per ballare, ha sentito un brivido, come l'ho sentito io....
 Chissà se sembra un angelo, mentre dorme...con quella nuvola di capelli rossi sparsa sul cuscino....
E su quest'ultimo pensiero si voltò bruscamente. Non poteva davvero permettersi di provare ADESSO quei...
...sentimenti....
Erano assolutamente INSENSATI!!!!
Conosceva Lina da tre giorni appena...
...ma è come se la conoscessi da tutta una vita...
NO! Era veramente un IDIOTA! Si sentiva veramente...
...perso...
NO! Si sentiva un perfetto imbecille. Lo era, probabilmente.
Non c'era possibilità. Non c'era ....speranza.
C'era solo una porta, che avrebbe dovuto varcare.
C'era solo un'armatura, che avrebbe dovuto indossare.
C'era solo un torneo, che avrebbe dovuto vincere.
C'era solo una principessa, che avrebbe dovuto sposare.
...e anche amare...
Gourry si avvicinò alla porta, afferrò la maniglia, le sue dita strinsero forte, tanto forte che le nocche sbiancarono.
Cos'era? Un ultimo tentativo di sfuggire al destino?
Pensava forse che rimanendo in quella stanza sarebbe rimasto isolato dal mondo? esonerato dalle proprie responsabilità?
DEI DEL CIELO!! Era un uomo adulto ormai!! Era un cavaliere.
E un cavaliere è un uomo d'onore. Un cavaliere tiene fede alla parola data. Mantiene le proprie promesse.
Ma ancora non si decideva ad aprire quella porta. La sua mano stringeva ancora compulsivamente quella maniglia.
Un pensiero.........
Vado e vinco.
............................
No.
Gourry aveva lasciato la maniglia, voltandosi. Aveva fatto qualche passo al centro della stanza...
Ok. Riordinare i pensieri.
No. Agire con risolutezza!
Eccolo che tornava spedito verso la porta. Si bloccava. No. Si . No.
..............................
Alla fine si era afflosciato al pavimento, la schiena contro la porta, il volto tra le mani.
Ok Gourry...non sei mai stato un campione di perspicacia. Sei un disastro. Ma ti prego...recupera almeno un minimo di dignità!! Adesso, da bravo...alzati, ricomponiti, apri quella benedetta  porta...scendi giù, indossa quella cavolo di armatura e datti da fare!!!! E soprattutto...fai quella cosa che ti viene tanto bene fare solitamente....
METTI A TACERE IL TUO CERVELLO!!!!
Si stava comportando come un bambino. Si sentiva un bambino.
Piccolo e capriccioso, miseramente abbattuto dal maremoto interiore provocato dai suoi stessi odiosi pensieri.
Intento a fissare il pavimento, su cui era seduto, e a dare a sè stesso direttive delle quali se ne fregava...
La situazione era patetica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

L'opzione ' Scusate, non mi sento molto bene, non posso combattere ' era contemplata???!!!( -__-'')

Ok, decise alla fine, la sua era solo paura.
Una maledetta, dannata paura. E ansia.
Quel giorno si sarebbe giocato, non solo il suo futuro...Ma anche quello di una persona che lo amava.
Che lo amava al punto di credergli. Al punto da fidarsi ciecamente di lui.
Al punto da riporre il proprio destino nelle sue mani.
E lui, quella persona, non poteva deluderla, non dopo quello che aveva fatto per lui....
Non poteva permettersi di commettere errori.
Quindi ADESSO si sarebbe ALZATO, e avrebbe dimostrato, a quella persona, di essere in grado di mantenere una promessa.
Erano mesi che si allenava, non poteva sbagliare.
Aveva avuto solo una piccola crisi....Normale, considerando la tensione e lo stress che sopportava da settimane.
E poi quella notte agitata....quell'incubo incomprensibile....
Era una somma di fattori dunque. Oh, ma adesso si era ripreso! Si-si! Al 100%....
E non c'entrava niente l'arrivo di quella ragazzina dai capelli di fiamma....
...Che di colpo aveva fatto crollare tutte le sue certezze...
No. La cosa riguardava se stesso. Se stesso, e i suoi 'demoni' personali.
Ma adesso che si era ' CHIARITO' le idee....Non aveva più nulla da temere.
Dignità. Coraggio. Sangue freddo.
 Ma dentro di lui la tempesta continuava a imperversare.




Fissava un punto non ben precisato sopra di lei. Cioè, non che quel  che i suoi occhi vedevano fosse di una qualche importanza, era semplicemente il baldacchino che sovrastava l'enorme letto su cui era stesa.
E se ne stava così, ferma immobile, solo un piccolo movimento che si ripeteva ritmico e identico, l'indice della mano destra andava su e giù, carezzando la copertina del libricino che teneva stretto al petto.
Per il resto era di sale. Lo sguardo fisso. Persino il respiro si poteva percepire appena.
Ma qualcosa si muoveva, ad una velocità impressionante.
Pensieri.
Turbinavano nella sua  mente come foglie sollevate da un tornado.
Impossibile frenarli...erano troppi....
Quella che Gourry, nei suoi deliri mattutini, si era figurato come un angelo addormentato, in quel momento dava più l'impressione di un  serpente a cui avessero appena  pestato la coda.
Ferma immobile, cercava di stare calma, digerendo le informazioni che aveva avuto dalla conversazione svoltasi quella notte.
Cercando di riordinarle, per quel che era possibile, in un filo logico.
Ok.
 Tutto era cominciato quando aveva scoperto che un ospite notturno la aspettava nell'oscurità della sua stanza. Non si era nemmeno posta il problema di come avesse fatto ad entrare....
Era un mago, aveva ovviamente utilizzato la levitation. Interessante sarebbe stato, piuttosto, sapere come avesse fatto a sapere qual'era la stanza giusta, dal momento che era cieco, ma in fin dei conti era solo un dettaglio...
Comunque, le aveva promesso che si sarebbe fatto vivo lui, e così era stato.

" Ferzoc..."
" Scusi l'intrusione signorina Inverse...Ma la questione è della massima importanza..."
" Saltiamo i convenevoli, arrivi al punto." Lo sguardo della maga fiammeggiava
Ferzoc emise un profondo sospiro, il libro ancora stretto tra le mani.
Lina incrociò le braccia al petto, e si apprestò ad ascoltare.
" Dove ha trovato questo testo?" Le domandò
La ragazza esitò prima di rispondere, col pensiero tornò al vecchio veggente....
...C'era qualcosa....che le sfuggiva....
Non l'avrebbe detto con certezza ma...adesso che ci pensava, c'era qualcosa in Ferzoc che in qualche modo gli ricordava, seppur vagamente...
" Grupius. E se le dico questo nome è perchè sono convinta che lei, Ferzoc, sappia esattamente di chi sto parlando."
In realtà stava bleffando, non ne aveva la certezza...la sua era solo un'intuizione...ma...
Ma l'atteggiamento che assunse il vecchio le confermò che i suoi sospetti erano fondati.
Ferzoc si irrigidì, e il libro gli cadde dalle mani.
" Lo sapevo...coraggio Ferzoc, non sia ipocrita...era lei che mi ha fatto convocare in questo regno? Perchè se è così che stanno le cose...."
Ci fù un attimo di tensione...

" Sappia che mi deve un generoso compenso!!!!^_^! Beh...se non altro per il viaggio di inferno che ho dovuto affrontare!!!!"

Lina  non si accorse nemmeno del tonfo sonoro che aveva fatto il mago cadendo! Concentrata com'era nel  calcolare con quali degli oggetti di magia, che aveva avvistato nel suo negozio, farsi risarcire!!! $_$
" Ma di cosa sta parlando??!! Io non centro proprio nulla !!!" Il vecchiettino si era messo a sbraitare mentre Lina non lo degnava più di uno sguardo!!!
" Signorina...MI VUOLE ASCOLTARE???" Aveva tuonato alla fine
" Hei...d'accordo, d'accordo...non si faccia venire un'embolia!! Se non mi vuole lasciare quella magnifica stele che ho visto nell'angolo non c'è problema...prenderò le ampolle sullo scaffale!!" 
" Ma ...in che lingua glie lo devo dire...non so di cosa stia parlando!! E se lei avesse la bontà d'animo di starmi a sentire, invece di pensare a come svaligiarmi il negozio...Forse le potrei spiegare quello che ero venuto a dirle..."
Lina, a malincuore, posò il pallottoliere su cui stava già calcolando il suo guadagno( Ma da dove l'aveva titato fuori??)
e sedette sul letto con un'espressione corrucciata.
" Allora tanto per cominciare..." Ferzoc fece una pausa per accertarsi che lei lo stesse ascoltando, quindi proseguì
" Vorrei spiegarle che in nessun modo sono implicato nella  vicenda...se non per la questione del libro, ovviamente.Mi permetta di darle un consiglio...ascolti con molta attenzione quanto sto per raccontarle, non sono parole che direi a chiunque....."
" La ascolto."
" Benissimo. Questo testo..è ovviamente una chiave di traduzione, di un testo magico...e prezioso...Ma non dovrebbe trovarsi nelle sue mani. Per quello che ne so non dovrebbe trovarsi in nessun luogo...se non nell'apposita sezione, della biblioteca di Seres, che ospita libri...di questa importanza..."
" La biblioteca... di Seres?..." Perchè le stava venendo...un cattivo presentimento...?
" Esattamente. E le assicuro, che portare un qualsiasi libro fuori da quella biblioteca...è praticamente impossibile. Incantesimi di ogni tipo custodiscono quei testi...Maghi di alto livello hanno contribuito a renderla un luogo sicuro, una fortezza impenetrabile... E non è mai successo che un testo lasciasse quelle mura..."
Lina percepì la profonda apprensione del vecchio quando pronunciò le seguenti parole
" Ma temo che ...qualcuno debba aver trovato il modo di eludere gli incantesimi di protezione...o almeno una parte di essi...."
Lina era sconcertata...
" Quindi...mi sta dicendo...che me ne vado in giro con un preziosissimo libro...rubato???"
" Temo di si."
" Si spieghi meglio...Lei dunque conosce l'uomo che mi ha dato il libro?..."
Ferzoc soppesò lentamente quelle parole...
" Si. O meglio...lo conoscevo...parecchi anni fà...era uno dei maghi che misero i sigilli alla biblioteca."
...............................
" COSA??  Ma non capisco...che c'entro io con questa storia? Che senso aveva aspettarmi...consegnarmi il libro....e farmi arrivare fin qui????"
"In effetti è questa la cosa che non mi spiego...Cioè, le mie supposizioni avrebbero avuto un senso se lei fosse stata diretta a Seres..."
" A meno che ..." Lina adesso aveva veramente una spiacevolissima sensazione...
" A meno che ...cosa?" Chiese Ferzoc
Lina si era alzata dal bordo del letto, e adesso stava frugando nella sua sacca da viaggio. Finalmente trovò quello che cercava...
La mappa.
La srotolò, osservandola. Il grosso buco al centro, e ai lati vi erano disegnate montagne, strade, villaggi....
e una grossa X sulla meta...Già, proprio dopo la palude, che nella mappa era scomparsa, lasciando il posto a quel cratere ...
Deglutendo Lina girò la mappa nel senso opposto...
OPS!!!!!!!
I due regni, Imalg e Seres si trovavano hai due lati della palude in cui si era persa....
Avendo poi perso, oltre all'orientamento anche il suddetto pezzo di mappa....
ERA FINITA DALLA PARTE OPPOSTA RISPETTO ALLA X!!!!!!!!!!!!!
MALEDIZIONE!!!!!!!!!!!!!
Era finita nel regno sbagliato....Porca miseria schifosa......
Stava ancora fissando allibita la mappa quando il vecchio la riportò alla realtà
" Mi vuole spiegare?"
" Si...hem...io sarei dovuta andare a Seres...ma...ho sbagliato strada eh-eh..."
" Allora...tutto torna... Siamo.... in un grosso guaio."
" Che?!!"
" Ma si...non capisce? Lo scopo di Grupius...era approfittare di lei, dei suoi poteri... per mettere le mani sui testi custoditi...Per questo l'ha trascinata fin qui...cioè lì...cioè, ha capito insomma!..
Il fatto è che gli incantesimi difensori sono quasi impenetrabili quando si tratta dei testi veri e propri...mentre invece sono più leggeri per le chiavi di lettura...evidentemente per ora sono riusciti a sdoganare le chiavi..
.....Per i testi gli serve qualcuno con dei forti poteri magici...
....qualcuno come...lei."

Lina emise un sospiro, e si girò su di un fianco, alterando quello stato di immobilità. Portava ancora il vestito di Sofia, ormai tutto stropicciato. Aveva sciolto i capelli,  l'effetto della treccia glie li aveva arricciati, e adesso sembrava veramente un leone. Il piccolo libro sempre tra le mani.
Avrebbe voluto sapere che ore erano...probabilmente  l'alba...Ferzoc aveva da poco lasciato la stanza, lasciandola sola a riflettere sulle sue ultime parole...

" Lina Inverse...lei deve impedire a quei ladri di mettere le mani su quei testi...Lei è l'unica che può evitare...che accada il peggio"
Lei lo aveva guardato come si può guardare un pazzo furioso...
Si, quel vecchio...doveva essersi bevuto il cervello, concluse Lina. Ma gli rispose ugualmente, se non altro per cortesia.
" Senta...io non so cosa le fà credere che mi interessi collaborare...E' già abbastanza SECCANTE scoprire di essere qua a causa della truffa di un vecchio e avido imbroglione!!"
" Ma lei non capisce. In quella biblioteca...c'è molto di più di quello che lei crede..."
" Le ripeto che la cosa non mi riguarda, che se li  risolvano da soli i loro problemi di furti a Seres!Così imparano a scomodare una maga tanto potente e famosa! Anzi, sa cosa le dico...lo tenga lei questo." La maga aveva raccolto il libro da terra e lo aveva posato tra le mani del vecchio.
Se ne stava veramente cavando fuori così?
Certo...era curiosa...Quella faccenda della biblioteca-fortezza accendeva la sua bramosia di sapere...
E poter accedere a dei testi tanto preziosi...era una cosa allettante....
Ma in quella situazione sentiva puzza di bruciato. Odore di guai.
Non che la spaventasse affrontare dei rischi...Ma dov'era il guadagno???
Quindi no. No, no, no,  e no!
Nel frattempo, Ferzoc si era voltato, dirigendosi verso la finestra
" Bene. Per quel che mi riguarda penso di averle detto tutto...
...o quasi...
Questo glie lo lascio..."
Disse, posando il testo-chiave sul davanzale.
"...Io credo che le sarà utile...una volta giunta a Seres."
Heeeeeeeeeeeee??????
MA ALLORA ERA ANCHE SORDO OLTRE CHE CIECO??!!?
" Guardi che..."
"No" la interruppe Ferzoc " non si alteri Lina, ma io credo, che se lei nutre un minimo di affetto per l'umanità...Partirà oggi stesso per Seres. E al più presto..."
La forza di quelle parole l'aveva zittita, impedendole di controbattere. Questo diede modo a Ferzoc di aggiungere:
" Anticipi le loro mosse Lina...Lei nella sfortuna di aver sbagliato strada, ha trovato la fortuna di sottrarsi ad un piano organizzato a sue spese. Sfrutti questo vantaggio, non si faccia trovare impreparata...La questione è della massima importanza...Non lasci che... il bene più prezioso che l'umanità possiede...cada nelle mani di gente senza scruopoli..."
" Il bene più prezioso che l'umanità possiede?...Ma di cosa sta parlando?...Ferzoc...Ferzoc!"
Lina era corsa alla finestra...ma del mago non c'era già più traccia.
Rimase diversi minuti appoggiata al davanzale...lasciando che l'aria fredda le scompigliasse i capelli.
Le sue dita sfiorarono la copertina azzurrognola del libricino sul davanzale...
Cosa poteva esserci, in quella biblioteca, che l'umanità avrebbe rimpianto, se fosse stato sottratto?

Quindi, adesso se ne stava lì distesa, meditando sul da farsi.
Andare a Seres, rischiando l'osso del collo, per compiere l'impresa del secolo ( anche se non aveva la più pallida idea di come andasse compiuta questa impresa!!!)?
Oppure rientrare nella penisola...e continuare i suoi pellegrinaggi in cerca di nuovi incantesimi?
MUMBLE-MUMBLE....
Alla fine non ne potè più di tutto quello scervellamento! Così decise che rimanere in quello stato catatonico non l'avrebbe di certo aiutata a prendere una decisione. Cominciò col tegliersi quello stupido vestito e rivestirsi dei suoi abiti, tanto valeva non infilarselo nemmeno il pigiama...fra non molto sarebbe sorto il sole.
...Un altra notte insonne...
Finì di legarsi la fascia sulla chioma leonina, chiedendosi se a quell'ora le cucine fossero già attive...
Era già con la mano sulla maniglia...
Poi, di colpo, un pensiero...
....il torneo...
Era giunto il giorno del torneo.
Il giorno in cui...Gourry...avrebbe combattuto per tenere fede alla propria promessa...
La mente di Lina la portò dove non avrebbe voluto, alla sera prima...
No! Non ci voglio pensare!!! Devo concentrarmi sul da farsi!!!
Inutile...sentiva ancora le braccia di Gourry che la stringevano...
NO! No-No-No!!!
...quel profumo di buono...di famiglia...
Lina, la schiena appoggiata alla porta, scivolò lentamente verso il pavimento, stringendosi la testa tra le mani.
Voleva scacciare quelle immagini, aveva cose IMPORTANTI a cui pensare, lei!
Ma più si sforzava di pensare alla biblioteca di Seres...più si perdeva in quell'abbraccio rassicurante...
La verità era...che in quel momento si sentiva...così...
...sola...
Ma era assurdo!!! Lei stava benissimo da sola! Viaggiava sola ...da sempre...
Appunto. Non capiva proprio cosa le prendesse...
Oh...ma la verità era che in quel momento...avrebbe voluto avere qualcuno a cui chiedere...
Un consiglio.
Un semplice, banalissimo...consiglio. Su cosa avrebbe dovuto fare, su come comportarsi....
Ecco, tutto qua. Voleva semplicemente...
 che qualcuno le dicesse...

...Non preoccuparti Lina, qualunque cosa deciderai, io sarò con te, per aiutarti, e proteggerti...come sempre...

Ma era veramente una cosa ridicola!!! Per tutti i diavoli! Lei era la grande Lina Inverse! Terrore dei draghi, sterminatrice di banditi, ecc...ecc...Non aveva bisogno di nessuno! Mai. Lei si sentiva sempre così...
...piccola...
No! Forte e coraggiosa! A proposito...Cosa ci faceva seduta sul pavimento a piagnucolare come una...ragazzina???
Forza Lina...Datti una mossa! Vorrei ricordarti che c'è quella piccola e insignificante cosuccia, che riguarda solo l'umanità intera in fin dei conti...Oh, ma del resto può anche aspettare giusto? Certo...sei solo così impegnata a...
...desiderare che qualcuno mi tenga forte stretta a sè...
NO! A FARE PENSIERI CRETINI!! MUOVERSI!!
Era interessante come non sentisse quella valanga di insulti e rimproveri che si rivolgeva da sola...
Perchè ancora se ne stava seduta a terra, le braccia intorno alle gambe, la fronte sulle ginocchia.
Ok. Quella era una cosa da non far sapere a nessuno.Mai.
 Anche la grande Lina Inverse aveva dei momenti di sconforto. In cui non si sentiva una potente maga...
Ma una bambina spaventata.

Ironia della sorte...o pura casualità?
Mentre i primi raggi del sole rischiaravano il cielo, all'interno del palazzo di Imalg, due persone davano le spalle ad una  porta che li separava dal resto del mondo.E sedute a terra, facevano i conti di quella che era la loro vita .
Due persone con alle spalle una notte di incubi.
Due persone con angoscie troppo grandi da affrontare in solitudine.
Due persone con una scelta da compiere.

Due persone, che si sarebbero sollevate, e avrebbero poi  varcato la propria porta, ostentando una sicurezza...
...che non erano sicuri di avere.
Ognuno aveva fatto la sua scelta.

In quello stesso momento, in quello stesso palazzo, un'altra persona aveva appena aperto gli occhi...
sorridendo al nuovo giorno appena cominciato.
I lunghi capelli scuri ancora sparsi, sul morbido cuscino regale.
E il suo primo pensiero...era stato:
" Ti prego Gourry...non deludermi..."
  
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