UNA NORMALE GRAVINDANZA

-No, questa non gliela perdono!- esclamava Videl furente mentre si dirigeva verso casa sua.
-Dai! Non l’ha fatto apposta! E’ stato bloccato a lavoro!- cercava il padre di difendere il giovane Gohan, lui infondo aveva paura della figlia, anche se non l’ho dava a vedere.
Che cosa era successo? Bhe Gohan le aveva promesso che sarebbe andata a prenderla dall’ospedale ma lui non si era presentato per un’ora e aveva chiamato il padre per portarla a casa.
Nel frattempo il consorte ebbe una strana sensazione, come se la sua ora fosse arrivata ed effettivamente lo era. Sentì il suo cellulare vibrare e trovò almeno 20 chiamate della moglie e 100 messaggi minatori quindi per sbollire un po’ gli animi si allontanò dalla sala e digitò il numero.
Neanche il tempo di parlare e sentì le urla disumane della sua “dolce” consorte: -Come hai OSATO lasciarmi sola? Come hai potuto non venire quando ho visto tuo figlio nella mia pancia? Questa è l’ultima goccia… questa sera vedrai cosa ti aspetta!-
-E’ solo un periodo! Passerà!- gli aveva detto sua madre ma si chiedeva quando sarebbe passato. Videl era al 5 mese di gravidanza e di certo non era proprio calma ma stavano ancora 4 mesi e non sapeva se sarebbe sopravvissuto per vedere suo figlio o figlia nascere e crescere. Si ricordava che quando sua madre aspettava Goten quello stato di isterismo era continuato per i due mesi successivi al parto e sperava che lei non fosse come sua madre. La cosa che lo spaventava di più non era tanto il fatto che lei fosse umana ma per il fatto che fosse campionessa di arti marziali e leggermente più forte degli umani normali e soprattutto in preda agli ormoni perché lui si era messo in testa di ingravidarla senza pensare alle conseguenze di quel gesto.
Appena arrivata a casa Videl girò per una buona mezz’ora in cerca di qualcosa da fare per sbollire quando entrò nella stanza del bambino/a anche se  lei (e noi :3) sapeva che sarebbe stata una femminuccia. Le cadde una lacrima e ritornò nel salotto pieno di libri ancora nelle scatole e i mobili ancora da montare e si maledì per la scenata che gli aveva fatto, non si meritava ciò infondo, le aveva dato la cosa più grande della sua vita e le stava per dare un’altra cosa: la sua bambina quindi decise di farsi e perdonare e, dirigendosi verso la cucina, iniziò a preparare il suo perdono.
Erano le 21:00 e Gohan tornò a casa dopo l’ennesima conferenza in cui il capo delle ricerche si era preso la maggior parte del merito per le sue ricerche. Mise le chiavi e il cellulare sul mobile all’entrata e si diresse verso la cucina ma, appena arrivò davanti la porta, vide la tavola apparecchiata e con una grande candela accesa. Immediatamente Videl gli so apposto dietro e lo abbraccio sussurrandogli: -Scusa per prima… sai sono “leggermente” isterica in questo periodo!-.
Poi si girò e le sorrise capendo il suo dispiacere, non era certo colpa sua se si comportava così quindi le rispose dopo averle dato un dolce bacio sulle labbra: -Non ti preoccupare! Non è colpa tua è colpa della bambina!- disse accorgendosi dopo del grandissimo sbaglio che aveva appena fatto.
-Come fai a sapere che è una femmina?- chiese sorpresa… che suo marito abbia chiesto alla ginecologa?
-Ehm… veramente l’ho sentito dall’aura… eheh-  rispose paonazzo. Si stava già preparando al pugno della consorte quando si meravigliò di sentire le sue labbra umide sulla sua guancia che salivano all’orecchio e dicevano: -Ho vinto io! Mi dispiace!-
 
Pochi mesi dopo…
-Gohaaaaaaaaaaaaaaannnnnnnnnnnn! Dove sei?! Tua moglie sta per partorire e tu non ci sei qui! Vieni immediatamente!- diceva Chichi al telefono con la sua voce da fata dei boschi mentre Videl chiedeva un’epidurale all’infermiera che non poteva più darglielo perché era arrivata troppo a dilatazione. Gohan nel stava lavorando ad un importante antitodo per un veleno molto potente l’apox1492 quando sentì la voce delicata di sua madre che “sussurrava” alla segretaria di parlare con lui quindi ,facendo un cenno alla ragazza, tolse il camice e volò da Videl che stava per entrare in sala parto. Quando arrivò nella hall, vide suo fratello Goten di 14 anni rincorso dalla madre con il cellulare in mano che gli ordinava di chiamare Gohan.
Quando lo vide gli si nascose dietro e con lui aspettava che la morte giungesse. Appena arrivò con gli occhi di fuoco gli ordinò di correre da Videl sotto lo sguardo spaventato del povero Goten e di Goku che era appena arrivato.
Gohan si comportò come un perfetto marito durante il parto e se non fosse stato un Saiyan sarebbe morto sotto lo stritolamento della mano di Videl e i suoi insulti.
Un’ora dopo nacque Pan con i suoi occhietti vispi e i suoi pochi e primi capelli neri.

CIAO A TUTTI! :) lo so che mi volete linciare ma ho avuto un piccolo blocco dell'autore durato ben 5 o sei mesi e ciò è l'ultima cosa che la mia mante ha voluto scrivere! ne avrò fatte 5 o sei versioni su foglio ma alla fine questo è cio che ne venuto fuori e fa schifo effettivamente! cmq sperò lo commentiate e mi dite cosa ne pensate... mi scuso in anticipo per gli errori e varie ripetizioni ecc ecc! grazie a tutti! :D xoxo Miss_Fairy