24/10/2012
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- It isn’t all a Dream. -
-Scusi signorina, ma il centro commerciale sta chiudendo, non può entrare. Passi domani.-Disse l’agente della sicurezza.
- Senta io domani devo partire. Vi prego devo prendere solo un misero libro.-Implorai.
-Ehm… Okay, vada e si sbrighi per favore!-
-Grazie infinitamente.-Lo guardai con sguardo compiaciuto e poi scappai verso il reparto libri.
Iniziai a cercare buttando libri quà e là per trovare quel benedetto libro.
-Mmmh, questo no,… Questo nemmeno… Questo… Wow!-Guardai la copertina del libro ‘amici di letto’.
-No, meglio di no.-Lo lanciai a terra, come tutti gli altri.
Cercai ancora tra tutti quei libri sparsi per tutto il reparto, quando le luci si spensero di colpo.
-C’è.. c’è nessuno?-Sussurrai.
-C’è nessuno?-Questa volta il mio tono di voce era deciso e forte.
Nessuna risposta.
Dalla borsa, uscii la mia torcia, che per una volta si era rivelata utile.
L’accesi e perlustrai tutto il centro commerciale in cerca d’aiuto.
Puntai la luce della torcia sulle casse dei dipendenti, ma non c’era anima viva.
Mi diressi verso la porta d’uscita, ma era chiusa dell’esterno.
-Merda, merda, MERDA!-Diedi un calcio alla porta.
-Sono fottuta, cazzo!-Misi le mani nei capelli, mentre lacrime di sfogo mi inondavano il viso.
Molte persone sarebbero state felici di essere chiuse in un centro commerciale e di certo lo ero anch’io.
Il problema era che il giorno seguente dovevo partire alle 9 di mattina e il centro commerciale sarebbe riaperto alle 8 e mezza.
In una mezz’ora di sicuro non sarei riuscita a passare da casa e poi correre alla stazione diretta per Berlino.
-Ormai sono qui. Vediamo qualcosina và.-Mi asciugai le lacrime e andai nel reparto vestiti.
Aprii la borsa e scelsi 2 vestitini corti, una maglietta, un pantaloncino e tre minigonne da urlo.
Poi andai nel reparto scarpe e presi un paio di air force e le buttai subito in borsa.
Andai poi nel reparto trucchi dove feci il pieno di matite, mascara, ombretti e smalti.
Dopo aver preso tutto, mi avviai alla cassa per fare l’operazione anti-taccheggio per tutte le cose che avevo ‘rubato’.
Intanto volevo ancora trovare quel maledettissimo libro.
Tornai nel reparto dedicato ai libri e continuai a mettere tutto sotto-sopra per trovare il libro.
Ad un certo punto con la torcia riuscii a scorgere il timbro al lato del libro ‘1D’, mi precipitai e lo trovai finalmente.
Mi sedetti per terra a gambe incrociate con la schiena appoggiata su uno scaffale e puntai la torcia contro il libro per farmi luce.
L’avevo trovato. Avevo trovato il libro dei miei idoli, i One Direction.
Iniziai a leggerlo.
[…]
Sentii un rumore, sbalzai di scatto e iniziai a guardarmi intorno.
-Chi c’è?-urlai.
Puntai la torcia prima alla mia destra, poi a sinistra, ma niente.
Decisi di alzarmi e andare ad investigare.
Non appena fui in piedi, sentii di nuovo quello strano rumore e peggio di una spia, mi appoggiai sugli avampiedi e camminai lentamente e silenziosamente per non farmi sentire.
Iniziavo a vedere qualcosa… Cinque ombre, cinque ombre che venivano verso di me.
Con un gesto fulmineo puntai la torcia ai loro piedi, risalendo tutto il corpo, tremando.
E poi quello che non ti aspetteresti mai di incontrare in un centro commerciale a Parigi , per di più chiuso.
Le loro facce non mi smentivano. Erano loro, erano i miei idoli. Erano i One Direction.
Iniziai a scaldarmi, buttai la torcia a terra e corsi da loro abbracciandoli, poi sentendomi mancare l’aria, Liam mi prese al volo.
-Ehy tutto bene?-Chiese Louis.
Non risposi. Li guardavo impaurita, meravigliata, ansiosa, preoccupata, la mia testa era diventata un mix di emozioni.
-Falla sedere, può essere che è spaventata, insomma ha visto dei cantanti famosi apparire dal nulla!- Disse Zayn aiutandomi a farmi sedere.
Harry prese un giornale da tutti quei libri che avevo buttato a terra e inizio a sventolarmi per farmi calmare.
Ma io tremavo ancora. Non poteva essere vero, non credevo fosse vero. Mi tirai un pizzicotto, contai fino a tre, ma niente ero ancora nel centro commerciale, con i miei idoli.
-Calmati, non ti preoccupare.-Sussurrò Niall accarezzandomi la guancia.
Presi un filo di coraggio e smisi di tremare e ansimare.
-Sono Michelle Roy, piacere.-Strinsi la mano ad ognuno di loro.
-Ciao Michelle, credo tu sappia chi siamo noi, giusto?- Chiese Harry.
-Certo, voi siete i miei idoli.-Sorrisi.
-L’avevamo intuito dalla tua reazione appena ci hai visti.-Liam mi mise una mano sulla gamba.
-Cazzo siete i miei idoli è certo che avrei dovuto reagire così!-Alzai il tono della voce.
-Non ti preoccupare, calmati.-Zayn mi rassicurò.
-Oh mio dio, sto parlando con i miei idoli, oddio mio, non credo, è un sogno?-
-No, non lo è.- Disse Louis.
-È tutto vero.-Sussurrò Niall.
-Stai tranquilla, siamo cinque ragazzi normali!-Liam sorrise.
-Va bene, cercherò di comportarmi come se voi foste dei ragazzi normali.-
Se se come no!
Non capivano che grazie alle loro canzoni vivevo?
Non capivano che io mi nutrivo dei loro sorrisi?
Non capivano che io ero innamorata delle loro pazzie?
-I tuoi capelli neri sono meravigliosi, adoro i boccoli.-Disse Harry ridendo.
-Harry hai visto gli occhi? Sono verde smeraldo!-Fece notare Zayn.
-Okay ora mi mettete in soggezione!-
-Scusali Michelle… Quanti anni hai?-Mi chiese Niall.
-Diciassette.-
-Sembri più piccola… In aspetto fisico, intendo.-Guardò a terra.
-Se lo dici tu signor Horan.-Dissi facendo spallucce.
[…]
-A proposito ragazzi, io voglio avere una foto con tutti voi, autografi e tutto ciò che si possa fare!-
-Iniziamo dagli autografi.- Liam prese la mia agenda dalla borsa.
A turno a partire da Liam, mi riempirono il diario di dediche e di autografi.
Settimo cielo? Io ero al decimo!
Poi passammo alle foto, serie, buffe, coccolose, cattive, tutte le provammo insomma.
Il mio iPhone 5 aveva salvato tutte le fotografie, erano perfette.
Avevo fatto un miliardo di foto sia con uno alla volta, sia con tutti e cinque.
-Non lo facciamo molto spesso con le nostre fans, ma tu sei speciale… Ti sentiamo una di noi, non so se mi spiego.-Louis mi sorrise.
Harry riprese l’agenda e scrisse un numero, un numero telefonico. Accanto ci scrisse ‘Hazza xx (:’
Poi tocco a Niall, stesso discorso ‘Nialler xx (:’
Ancora dopo a Louis ‘Lou xx (:’
E dopo Zayn ‘DJ Malik xx (:’
E ancora dopo Liam ‘Liaam xx (:’
-Non ci credo… Mi avete dato i vostri numeri telefonici?-Gli occhi si stavano gonfiando di lacrime.
-Sì, ma ora tocca a te.-Zayn staccò un foglio dall’agenda e mi porse la penna.
Scrissi il mio numero sul foglietto e dopo scrissi:
‘Grazie di tutto idoli avete reso la mia vita, la migliore che si possa mai desiderare so che anche se noi vivremo in mondi paralleli, ci sentiremo vicini. –Michelle, una DIRECTIONER francese. (: xx’
[…]
-Signorina, signorina si sente bene?- Era l’agente della sicurezza.
-Che? Cosa?- Mi girai intorno, loro non c’erano più.
Sulle mie ginocchia ancora il libro aperto.
Forse non c’erano mai stati.
Mi sentivo talmente stupida.
Un culo enorme così, non poteva accadere a me.
-Si è addormentata prima, quando era rimasta chiusa dentro.-Mi aiutò ad alzarmi.
-Grazie di tutto, ora torno a casa.-
-No è meglio che l’accompagno io. Resti qui dieci minuti, devo controllare alcune cose.-
-Okay, okay.-
Con franchezza presi l’agenda e aprii una pagina a caso.
Una lacrima cadde sulla pagina.
Era impossibile, ma era così.
C’erano i loro numeri di telefono, intatti, esattamente come me li avevano scritti.
Buonasera Directioners!
Questa One Shot
Mi è piaciuta particolarmente,
anche se non parlava d’amore,
è una di quelle storie che ti lasciano
a fiato sospeso con la domanda
‘E ora che cosa succederà?’
Hahaha sono cattiva lo so… c:
Vi adoro e spero che recensite la storia (:
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