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Autore: Rowan936    25/10/2012    5 recensioni
Draco e Hermione si sono lasciati su richiesta di lui e lei ne soffre molto, ma cerca di non darlo a vedere.
Tuttavia, quando Draco viene ucciso da Piton Hermione tenterà di salvarlo ma arriverà troppo tardi, così non le rimarrà altro che i ricordi del ragazzo che amava, il quale glieli aveva lasciati per farle capire il vero motivo della loro rottura.
Hermione grazie a quei ricordi capirà molte cose.
DALLA ONE-SHOT:
"Lo ha fatto per proteggermi…"
Fu l’ultimo pensiero di Hermione prima di essere catapultata di nuovo nel presente. Un presente senza Draco. E ora che sapeva perché non c’era più faceva ancora più male.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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ciao
Edit: La storia è molto vecchia, è una delle prime che ho scritto (pertanto risulta piuttosto infantile e immatura, ecc ecc). Oltre a questo, è stata ispirata a un video che ho trovato su Youtube, anche se allora non me n'ero assolutamente accorta. Mi scuso per non averlo segnalato prima, non riesco più a trovare l'account del youtuber in questione, il nome era qualcosa di simile a "NightAngel" mi pare.


Glossario:
 
-parti
normali: presente
-parti in
corsivo: all’interno del pensatoio
-parti in
grassetto: i pensieri di Hermione all’interno del pensatoio.
-parti in
corsivo-grassetto: lettera
 

 
Draco si avviò verso la torre di astronomia, dove sapeva che Piton lo stava aspettando. Aveva lasciato i suoi ricordi e una lettera sul letto di Hermione, nel dormitorio delle Grifondoro, con l’aiuto di Ginny Weasley ed era pronto ad andarsene.
Sperava solo che lei avrebbe capito.
 
 
Hermione correva a perdifiato lungo i corridoi di Hogwarts, continuando a ripetersi le poche parole della lattera di quello che era stato il suo ragazzo:
 
Cara Hermione,
probabilmente non capirai i motivi del mio gesto, ma ti prego di accettare i miei ricordi, ti aiuteranno a capire. Addio.
Draco
 
Non era stato facile estorcere a Ginny il luogo dove si trovava Draco ma ce l’aveva fatta. Sperava solo di arrivare in tempo.
 
 
“Draco.”
“Piton.”
I due, uno di fronte all’altro, si squadravano in cagnesco. “Lo sai cosa succederà, vero?” “Lo so. Ma non morirò senza combattere.” Non appena ebbe concluso la frase, lanciò uno schiantesimo contro Piton che lo scansò appena in tempo. Draco, senza darsi per vinto, tentò con un incantesimo di disarmo che si infranse contro un telescopio. Piton alzò la bacchetta e lanciò un incantesimo di disarmo.
 
 
Hermione salì le scale più in fretta che potè, pregando: “Fa che non sia troppo tardi, fa che non sia troppo tardi…” Ma pregustava già il sapore delle lacrime in gola.
Ancora poche scale, dai…
 
“Expelliarmus!” sentì gridare da Piton e poi udì il rumore di una bacchetta che cade su un pavimento.
 
Salì gli ultimi scalini col cuore in gola e riuscì ad incrociare lo sguardo rassegnato di Draco prima che Piton urlasse: “Avada Kedavra!” e una luce verde inondasse la stanza.
“NO!” gridò Hermione e, incurante di Piton che fissava la scena ancora in piedi, si lanciò sul corpo senza vita di Draco.
“No no no no no, non può essere vero…” mormorava tra le lacrime.
 
Sentiva l’eco della voce che mai più avrebbe udito chiamare il suo nome e pianse come non aveva mai fatto prima. Pianse finché non si ricordò che l’assassino del suo ragazzo era ancora lì, con lei.
 
“Avanti.” Disse “Mi uccida, forza. Vedo che non si fa scrupoli.” La voce di Piton, inaspettatamente incrinata rispose: “Ho dovuto farlo.” “Io mi fidavo di lei!” gridò Hermione piangendo senza ritegno. “Perché lo ha ucciso, perché?” “L’ho giurato.” E con queste parole se ne andò.
 
***
Hermione prese la boccetta dove i ricordi di Draco vorticavano velocemente, quasi volessero a tutti i costi uscire. Estrasse il pensatoio dall’armadio e vi versò il contenuto della boccetta.
Prese un respiro profondo e immerse il viso nel liquido vorticante.
 
 
“Uuuuh, non è molto amichevole”
Echeggiò la voce di Draco all’interno del pensatoio e in pochi istanti si andò a formare un paesaggio innevato, una staccionata in legno e la Stamberga Strillante in lontananza. “Ragazzi,” continuò il Draco di quattro anni prima “è ora di insegnare a Weasleyuccio a rispettare i superiori.”
 
Quanto eri antipatico, Draco…
 
“Ahah” ribatté Hermione “Non vorrai riferirti a te?”
“Come osi parlare con me? Piccola sudicia Mezzosangue.”
 
Mi fa male ancora adesso sentirti dire certe cose…
 
La scena sfumò, per ricomporsi nel Ballo del Ceppo. Draco osservava Hermione scendere le scale, bella come non mai, e desiderava essere il suo accompagnatore.
Solo che non lo era.
Quando Viktor Krum prese sottobraccio la bellissima Hermione, Draco diede un calcio rabbioso al muro e se ne andò nel dormitorio.
 
Ma allora… eri geloso…
 
La scena sfumò.
Draco e Hermione erano compagni di banco durante la lezione di Piton.
 
Draco guardava fisso Hermione che parlava dell’Amortensia alla classe durante una lezione di Lumacorno e quando lei si accorse dello sguardo di lui abbassò il proprio, imbarazzata.
 
Le mani di Ron e Hermione si sfiorano. Draco li guarda.
 
Non credevo che fossi così geloso di me… che stupida sono stata!
 
Draco e Piton erano seduti uno di fronte all’altro nell’ufficio del primo.
“Non voglio ucciderla.” Diceva Draco.
 
Uccidere chi?
 
“Quando il Signore Oscuro ti assegna un compito non puoi rifiutarti, Malfoy.”
“E se morissi prima?”
“Non succederà.”
“Potrei farlo succedere.”
“Non credo proprio.”
“Mi ascolti!” sottò Draco alzando il tono di voce “Io non ho alcuna intenzione di uccidere Hermione e se per evitarlo devo ammazzarmi ben venga!”
 
Cosa… ma…
 
“E a cosa servirebbe ammazzarti, Malfoy? Il Signore Oscuro passerebbe l’incarico a qualcun altro.”
“A lei?”
“Probabile.”
“Deve proteggerla.”
“Non posso farlo, Malfoy. Non me lo lascerà fare. E comunque come pensi di morire?”
“Qualcuno deve uccidermi.”
“La farai solo soffrire.”
“Ma sopravviverà.”
“Il Signore Oscuro la troverà comunque.”

Silenzio.
Sembrava che tutti avessero perso la voce.
 
“Mi uccida.” Disse Draco.
Quelle parole piombarono nella stanza come macigni.
“Ma cosa dici, Malfoy?!”
“Mi ascolti, se lei mi ucciderà io non dovrò uccidere Hermione e…”
“Pensi forse che il Signore Oscuro la farà fuggire?”
“No. Ma lei deve risparmiarla, dopo, quando saprà, fuggirà da sola.”
“E cosa ti fa pensare che io voglia farlo?”
“Lo farà?”
Piton esitò.
“Sì.”
 
Lo ha fatto per proteggermi…
 
Fu l’ultimo pensiero di Hermione prima di essere catapultata di nuovo nel presente. Un presente senza Draco. E ora che sapeva perché non c’era più faceva ancora più male.

  
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