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Autore: Tremotine    25/10/2012    2 recensioni
C'era una volta, una bellissima fanciulla con dei lunghissimi capelli dorati, inviaditi perfino dal Sole. Ella era dotata di un'estrema bellezza, racchiusa nelle sue splendide labbra rosee e sottili, nella sua pelle bianca come la neve e nei suoi grandi occhi blu. Intelligente, docile, sensibile e propensa all'apprendere...
Okay, non sono io.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Fish face."



C'era una volta, una bellissima fanciulla con dei lunghissimi capelli dorati, inviaditi perfino dal Sole. Ella era dotata di un'estrema bellezza, racchiusa nelle sue splendide labbra rosee e sottili, nella sua pelle bianca come la neve e nei suoi grandi occhi blu. Intelligente, docile, sensibile e propensa all'apprendere...
Okay, non sono io.
Mi chiamo Penelope, chiamatemi pure Pene se volete prendervi gioco di me.
Beh... capelli rossi color zucca, - mh.. mi piace la zucca - occhi marroni come il copriletto di zio Gigetto e labbra obese... questa sono io.
Ehm... avete presente i minimei? Molti mi dicono che somiglio a Selenia, una delle protagoniste di quel film.
Sono molto irascibile, e se non vi ho ancora ringhiato contro ritenetevi fortunati. Ma abbiate pazienza, arriverò anche da voi, statene certi.
È questo che penso mentre fisso con aria trucida un povero ragazzo seduto dinnanzi a me, senza nemmeno rendermene conto. Questi sostiene lo sguardo, dapprima basito, poi divertito, sorridendo sommessamente alla mia espressione da pesce lesso con la bocca semiaperta. Mi riscuoto dal mio stadio mentale e lo guardo sdegnata, come se mi fossi accorta solo adesso della sua presenza nel pullman. Ha dei capelli ricci, castani e degli occhi azzurri cangianti. Mh... carino. Lui continua a ridere sottovoce, osservandomi di tanto in tanto. Disgustata dalla sua evidente presa in giro, mi alzo di scatto e lo aggredisco << TU. TI. STAI. BURLANDO. DI. ME? >>
Tutte le persone del pullman si voltano verso di me, sbigottite. Una vecchia signora sdentata mi sorride.
Il ricciuto mi lancia un'espressione atterrita, come a dire "dici a me?" ed infatti è quello che mi risponde.
Se potessi essere un personaggio di un cartone, le mie orecchie starebbero decisamente fischiando dalla rabbia e dalla vergogna << È perché mi chiamo Pene... voglio dire, Penelope, vero? >> urlo in direzione del ragazzo.
Mi do uno schiaffo con la mente. "D'OOH", urlano i miei neuroni. Fortunatamente una voce metallica mette fine al mio "D'OOH" mentale, sottraendomi agli sguardi di compatimento lanciatimi dagli altri passeggeri << Warrington linea B >>.
Il ragazzo scuote la testa e segue la fila di persone pronte a scendere salutandomi con un "Ciao, eh!" e curva le labbra in un sorriso amabile.
Che figura di pupù. Tanto succede sempre così... sono un'impiastro, un pericolo per la comunità. Mi guardo attorno perplessa, volgendomi verso la porta scorrevole... ma mi accorgo che questa si sta rapidamente chiudendo. << NOO! Arcipene, di nuovo, di nuovo! Autista! >> strillo sguaiatamente.
Okay, okay, ooookay. Stai calma, Pene... un  momento, ma che...? Neuroni, perché non ci siete quando servite? Vi tratto sempre bene, non vi uso mai, e voi  mi fate questo!? BALORDONI!
Stop, dialogo mentale finito.
<< Autista! Mi faccia scendere! Avanti, si sbrighi! Il mio gatto sta morendo! >> urlo con impeto.
L'interpellato si volta lentamente verso di me con sguardo accigliato << Allora scendi, e non seccarmi, ragazzina >> Tira una leva e le porte finalmente si aprono.
<< Grazie della vostra benevolenza >> borbotto, scendendo il gradino che mi separa dal marciapiede e... pestando una cacca.
D'OOH, D'OOH e di nuovo D'OOH! Tutte a me.
Percorro strisciando i piedi, l'isolato che mi divide dal college.
Sono stanca, ho tanta voglia di prendere un rilassante té, avvolta nella confortante mantellina della mia nonnina.
Ma so che non sarà così, perchè dovrò studiare chimica e, non avendo il libro, sarò costretta a pellegrinare per il college, alla ricerca di un'anima buona disposta a prestarmelo. Giungo in prossimità della mia scuola e con un sospiro mi avvio lungo il vialetto, entrando nell'edificio, infine.
Spalanco la porta della mia stanza gridando << Pene è tornata! >> e buttandomi a peso morto sul mio letto.
Bridget e Giselle, le mie compagne di stanza mi salutano passivamente.
<< Ragazze, avete il libro di chimica? Devo ripassare per domani, è urgente >> dico un po' irritata dal loro scarso entusiasmo. 
Bridget alza lo sguardo dal suo romanzo di Geronimo Stilton. << No, sai che non frequentiamo  il tuo stesso corso... ma conosco un tipino molto allettante disposto a venders... a vendertelo.>> sorride in maniera ambigua.
<< Dammi il numero della stanza che ci vado adesso >> rispondo con enfasi. Allettante, dice. 
Speriamo che sia così.
<< 58, vacci prima del coprifuoco e non combinare casini. >>
<< Ah-Ah, io non combino mai casini >> Mi dirigo verso la porta sbattendo contro il comodino.
Ouch. 
<< Okay, ci fidiamo di te >> si intromette Giselle.
 
Busso alla porta con una voluminosa targa "58".
Non ricevendo risposta, continuo a bussare insistentemente con più enfasi.
Mi avvicino lentamente avvertendo dei rumori inquietanti. Ma che cosa...? 
<< Mmm... ahh... smack...>> Davvero allettante.
Comprendendo la situazione, continuo a picchiare con forza la porta, indignata. 
Chiudo gli occhi e proseguo con due pugni serrati... toc toc... finché non mi trovo a menare una superficie alquanto... morbida. Apro gli occhi, e mi trovo a fissare delle bellissime e familiari  iridi verdi. Porco minimeo. È il ragazzo dell'autobus. Accidenti a voi, coincidenze!
Lui sorride, avvolto in un accappatoio blu.
Questo si, che è allettante. Mmh.
<> dice pensieroso.
Wow, di solito nessuno si dimentica facilmente di me. 
<< Eri quella di ieri notte? È stato emozionante >>
WTF?!
Una voce esageratamente squillante chiama << Harryyy yu-huu ci sei? >>
Lui si volta << Arrivo. >> 
Assumo la mia espressione da pesce lesso appena pescato. Come... come può pensare che io ....?
<< Ehi, questo sguardo mi dice qualcosa...Tu sei...>> 
<< Io, non sono la ragazza che ti ha gridato contro nell'autobus! >> esclamo tutto d'un fiato.
<< Ecco chi sei! >> ride illuminato.
Nooooooooooooooooooooooo! Sono sempre io!
Guardo in basso sconfortata, passandomi una mano fra i capelli e noto sconcertata una strana protuberanza nell'accappatoio di Harry, che prima non era così evidente.
È un pene, proprio come me! Mi volto dall'altra parte imbarazzata, mormorando << Pe-pene...>>
Harry ammicca e schiocca le labbra << Ah è così che ti chiami >>
<< No >>  punto l'indice verso il suo... coso.
Mi sento avvampare, che situazione!
Lui abbassa lo sguardo in basso ed emette un gemito di disagio. << Ah... non preoccuparti non è colpa tua, è per la ... ecco, sono occupato >>
<< Ma prima non c'era >> mormoro.
Ops! L'ho detto a voce alta.
Il ragazzo sbarra gli occhi e cambia velocemente argomento. << Ehm... che ci fai qui? >>
<< Ecco, io... io, volevo il libro di chimica... >> 
Annuisce. << Te lo do subito >>
Improvvisamente vedo spuntare una bionda ossigenata, con un babydoll ed una vestaglia trasparente di sopra. Si commenta da sola. Zoccola, coff coff.
<< A chi lo dai? Harry, ricorda che per questa notte sei mio >> sorride falsamente in direzione del riccio, senza degnarmi di uno sguardo.
Io la fulmino infastidita << Tranquilla ciabattina estiva, nessuno te lo tocca >> e tocco Harry con un dito per enfatizzare le mie parole. 
Lui sorride e corre a prendere il libro; la bionda mi squadra per un po' dall'alto in basso e poi lo segue.



Autrici time:
Hola! Questo è l'account in comune di Girlswo e Ginevra Gwen White! 
Io sono Girlswo :) ed io sono Ginevra ^-^ we are best friends forevah! Ed eccoci qui a scrivere una storia insieme <3 Pene è l'unione delle nostre personalità. 
Speriamo con tutto il cuore, il fegato e la milza che vi piaccia *-* 

 
 
Bye!
  
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