Era un giorno come tutti gli altri, o almeno così credeva Scarlett; una ragazza dagli occhi color cielo, labbra rosee e capelli biondi che ricadevano morbidamente sulle spalle.
Si stava dirigendo verso la scuola, cominciata oramai da un mese, con le cuffie alle orecchie.
Vide una figura avvicinarsi sempre di più e solo quando l’ebbe a pochi metri di distanza capì che era Marie Charlotte, la sua migliore amica, una ragazza paffutella, con i capelli lunghi e mossi e occhi color cioccolato. Si strinsero in un abbraccio e ripresero a camminare, parlando del più e del meno.
Attraversarono l’Hyde Park, ricoperto di foglie dei più vari colori, rosse, gialle, marroni, un’esplosione di colori.
Arrivarono a scuola al suono della campanella, salutarono i loro migliori amici ed entrarono in classe. Si sedettero ai soliti posti e la professoressa iniziò a spiegare.
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Il suono della campanella segnò la fine delle lezioni, tutti gli studenti si precipitarono all’uscita di quella scuola, o meglio, di quel carcere.
Scarlett salutò la sua migliore amica e si incamminò verso casa, arrivata notò che c’era un camion per traslochi davanti la casa accanto alla sua, diede una rapida occhiata e riuscì a intravedere solo una chioma riccia che spuntava dietro uno scatolone. Non badandoci molto entrò in casa.
 
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Il pomeriggio fu monotono come tutti gli altri, Twitter, musica, compiti e di nuovo Twitter. Sentì suonare al campanello e successivamente sentì la voce acuta di sua madre chiamarla. Scese le prime scale e ‘affacciandosi’ da esse urlò: “Che cosa vuoi mà?”, la giovane donna le rispose dicendo di scendere in salotto. Scarlett sbuffò e fece ciò, con sua grande sorpresa vide una famiglia seduta sul divano, c’erano due signori, moglie e marito probabilmente e due ragazzi, lo sguardo della bionda si posò sul figlio, le sembrava di averlo già visto. “Questi sono i nostri nuovi vicini” ora tutto le era chiaro, quel ragazzo le era familiare perché era il ‘proprietario’ della folta chioma di ricci di quella mattina. Lo fissò per un attimo e si perse in quei suoi occhi color smeraldo.
 
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Erano passati dei mesi da quella sera, Scarlett la ricordava ogni minimo dettaglio, le aveva sconvolto la vita, non aveva mai creduto nell’amore a prima vista ma, come si dice spesso, c’è sempre una prima volta. Tutto era iniziato con la scusa del “facciamo una passeggiata, così mi fai conoscere la zona” ed era finita con un dolce e bellissimo bacio, dopo di ciò non si erano più sentiti, sì, continuavano a vedersi essendo ormai vicini di casa ma era come se l’altro non esistesse.
La pioggia cadeva fitta e la ragazza la osservava dalla sua camera, aveva voglia di uscire così stava per mandare un messaggio a Mari, ma vide il suo display illuminarsi “Un nuovo messaggio-Sconosciuto” ci pensò un po’ su ma invasa dalla curiosità lo aprì: “So di essere stato uno stronzo, di sicuro non vorrai più avere a che fare con me ma ti chiedo solo di aprire la finestra e guardare in basso.” Era una caccia al tesoro, o meglio, una caccia all’amore. Si diresse verso la finestra, l’aprì e guardò in basso, proprio come diceva il messaggio. Vide un’enorme scritta fatta da candele ‘I love you’ spostò lo sguardo a destra e vide una figura maschile, non poteva ancora credere ai suoi occhi, era lui, il ragazzo che le aveva da subito rapito il cuore.
Scese di corsa le scale, rischiando varie volte di cadere, arrivò fuori e corse ad abbracciarlo, si fissarono per un po’, lui le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, la figura di Harry si rifletteva negli occhi turchesi della ragazza, sorrisero e le loro labbra si sfiorarono, combaciavano alla perfezione, il bacio divenne sempre più passionale, le loro lingue sembravano cercarsi da un’eternità ed eseguivano una danza che nemmeno i migliori ballerini sarebbero riusciti a fare con tanta precisione ed eleganza. Si erano ritrovati e avevano la certezza sul fatto che non si sarebbero mai abbandonati.
 
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La notte la passarono in camera della ragazza, Harry aveva detto: “Voglio sentirti mia” così l’avevano fatto.
 
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La mattina seguente.
Harry si svegliò, si girò dal lato di Scarlett e la vide con la schiena scoperta, era avvolta da una coperta di raso scuro che faceva risaltare la sua candida pelle, accarezzò lentamente la schiena della ragazza e la baciò, per poi arrivare al collo. Voleva che lei avesse il risveglio più bello possibile.
 
 
Fine.
Okay, la fine fa un po’ cacare… Le mie idee si sono esaurite D: Okay, bye.