Note dell'autrice: Salve a tutti, questa è la prima ff che pubblico; forse è una schifezza ma almeno ho trovato il coraggio di provarci :)

Sono aperta a tutte le critiche, purchè costruttive. 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. 

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Dolore.

Solo dolore.

Il dolore più grande che una donna possa provare, la cosa più innaturale che possa succedere al mondo.

Piango. Piango, accasciata sul petto di Fred, di mio figlio, appena ventenne, morto.

È come se mi avessero strappato il cuore dal petto. Perché in effetti è così. Ti ho portato nella pancia per nove mesi, sei parte di me.

Penso che morirò anch’io. Vorrei morire anch’io. Dovevo morire io al tuo posto. 

E piango ancora, come se le mie lacrime potessero lavare via la realtà, il dolore, e riportarti qui.

Hai ancora il tuo solito sorriso sulle labbra. Mi fermo per un attimo a guardarti in viso e i miei singhiozzi si bloccano per un momento. In questo istante di silenzio sento qualcuno che tira su con il naso.

E’ Ginny, la mia piccola Ginny, con le guance piene di lacrime. 

E’ come una scossa. Mi sollevo quanto basta per guardarmi intorno. Sono tutti qui, i miei bambini. Perché non importa se sono maggiorenni, lavorano o sono già sposati, sono e saranno sempre i miei bambini. E poi c’è Arthur, che nonostante tutto cerca di controllarsi e di trasmettermi una forza che non ha nemmeno lui.

Li guardo e mi rendo conto che non posso mollare. Ho ancora delle persone per cui combattere, per cui dare la vita. 

Ho ancora una speranza.