E solo adesso, rinchiuso in quella triste camera d’albergo, mentre fumava una delle sue adorate bambine che l’altro aveva sempre odiato, si rese conto di esser stato un’idiota, un codardo.
Ha lasciato senza un valido motivo la persona che l’aveva salvato; gli ha detto che rivoleva la sua vita, ma quale vita? La verità è che prima di Harry lui non aveva una vita. Si poteva chiamare vita quella: vagare da un posto ad un altro, dormire in treno, alla stazione, o quando gli andava bene qualche colpo in un lurido ospizio? No, non era vita. Ma poi era arrivato lui; quell'angelo dagli occhi verdi e i ricci castani, che aveva preso la sua vita e ne aveva fatto molto di più, dandole un senso.