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Autore: Vegeta90    26/10/2012    0 recensioni
Dietro ad un vicolo un uomo stava molestando una ragazza e le stava tappando con una mano la bocca per non farla urlare, mi misi la mano sugli occhi e dopo aver contato fino a tre mi sporsi sulla stradina e gridai : -Ehi, che cazzo fai? Non è forse il modo migliore per incontrarsi, ma loro lo fanno in questo modo! Se un pò vi ho intrigato proseguite.
REVISIONE STORIA IN CORSO!
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sono un po' delusa, ma mi passerà, mi scuso per il ritardo, ma non ho avuto un secondo di tempo libero e anche questo spazio lo ritaglio di sfuggita! Ho idea di accorciare la storia e di renderla non più lunga di una quindicina di capitoli, se poi cambierò di nuovo idea (perché voi lo sentite ora per la prima volta questo discorso, ma nella mia testa lo faccio 200 volte al minuto! -.-) ve lo farò sapere, vi lascio alla storia, un bacio Vegeta90!


Rosso


 

-Ma che simpatico che sei!

Mi disse. Non nego che la sua presenza non mi provocasse un non so che di piacevole, ma se si aspettava che glielo dicessi poteva anche impiccarsi!

-Quindi? Non hai risposto alla mia domanda.

-Ero passata al bar, ma un uccellino mi ha detto che anche tu come me odio San Valentino, così ho pensato di venire a tirarti su il morale con questo – e mi mostrò il sacchetto che aveva in mano.

-E se io non avessi voglia di festeggiare?

-E se io non avessi voglia di darti queste? – mi sventagliò davanti al viso le chiavi della mia moto.

-Ti denuncio per furto.

-Uffa che pizza, tié prendi – e le lanciò al mio indirizzo – non era mia intenzione non ridartele, ma sai la mia amica non c’è e mi sentivo sola, volevo stare un po’ in compagnia e… - non le lasciai finire la frase: -E così hai deciso di venire a rompere al primo che ti capitava, perché in questi giorni non ti sentivi sola? – che cazzo hai detto Vegeta? Mai più dovrà scapparti una cosa del genere, chissà cosa avrà capito.

-Non è quello è che ho avuto da fare e poi non sei il primo che mi capitava, Andrea lo era, ma non Vegeta, nella rubrica sei l’ultimo, ti ho scelto con cura – e mi fece l’occhiolino, un occhiolino un po’ troppo vistoso per i miei gusti – dai però mi fai entrare, qui fa freddo!

-E sia, ma solo perché ho voglia di bere e spero che quello che tu abbia portato mi piaccia.

Io non so che cosa c’è, me lo ha dato tuo fratello!

Nel frattempo entrammo – Allora è sicuramente vodka alla menta.

-Guardò nel sacchetto – Bingo – disse!

Risi e lei mi guardo con aria interrogativa – La bevo sempre a San Valentino perché è verde e non rossa e perciò non penso a questa stupida festa.

-Lo bevi solo perché è verde?

-No, ma perché era l’unica cosa non rossa disponibile.

-Ho capito – disse, non capendo comunque la mia posizione!

-Carina la casa – continuò per cambiare argomento dopo aver sistemato la giacca – davvero, però si vede che ci abitano degli uomini!

-Ah sì, e da cosa di grazia?

-Dall’arredamento, è un po’ spoglio!

-Si dice essenziale, cosa ce ne facciamo di troppe cianfrusaglie che sono solo da pulire e basta!

-Sì, ma rendono personale uno spazio.

-Il mio spazio è personalissimo!

-Posso vedere la tua stanza?

-No!

-Dai, questo te lo concedo, in fondo tu non hai visto la mia! Beviamo?

-Cos’è vuoi ubriacarti subito?

-Non sei tu che avevi sete?

Touché

Presi due bicchieri e lei vi versò dentro la vodka.

-Non hai del ghiaccio?

-In frigo! – urlai.

-Ehi, dove vai?

-A pisciare, vuoi venire con me?

-Cos’è un invito? – disse lei con un sorriso più che malizioso inguardabile, mi misi la mano sulla faccia e in bagno diedi un giro di chiave per sicurezza!

-Uscito mi trovai la mano di lei che teneva il mio bicchiere per aria davanti alla sua faccia. Lo spostò leggermente per vedermi e mi sfidò:

-Alla goccia!

-E il ghiaccio?

-Alla goccia il ghiaccio non serve!

Prese il bicchiere e lo svuotai molto prima di lei.

-Sei antipatico, dovevamo brindare!

-E a cosa di grazia?

-Chessò io, a San Valentino!


 

Bevemmo in poco tempo tutta la bottiglia di vodka alla menta e quando fu finita gli chiesi se aveva qualcos’altro, mi indicò la credenza:

-Prendi quello che vuoi, basta che non sia rosso!

-Agli ordini – risposi e dopo una cernita dettagliata presi una bottiglia con un liquido sempre verde, che però aveva l’etichetta strappata.

-Cos’è questa? – rise.

-Vieni dai, quella va bene, è molto forte, se non l’hai mai bevuto ti fa partire.

-Ok, ma cos’è?

-Prima dimmi se ti piace – e mi versò un bicchiere di quella roba, anzi lo lasciò quasi vuoto, era appena un dito e mi lamentai della scarsità del contenuto, ma mi spiegò che era molto forte e che se non mi piaceva non gli andava di buttarlo.

Bevvi e quel liquido corrosivo mi scese in gola bruciando tutte le mie terminazioni nervose!

-UOOOOH – urlai appena mandato giù – cazzo è forte.

Scosse la testa – Assenzio – confessò.

-Ma non va bevuto con la zolletta di zucchero?

Scosse le spalle e ne tirò giù una golata direttamente dalla bottiglia.

-Io ho un caldo tremendo – dissi e mi tolsi la maglia a maniche lunghe rimanendo così con una canottiera molto succinta di pizzo.

Quasi affogò alla vista e un po’ di liquido gli scivolò fuori dalla bocca scendendogli lungo il collo.

Stava per pulirsi con la mano, ma gli intimai di non farlo e di restare fermo.

Mi misi in ginocchio sul divano e con una mano gli scostai la testa dall’altra parte per avere il suo collo in bella vista e con la lingua gli levai il liquido.

Doveva essergli piaciuto perché mi diede la bottiglia e capii subito il suo intento, bevvi, ma mi lasciai scivolare fuori un rivolo di assenzio che mi arrivò fino al seno e lui prontamente me lo leccò fino ad arrivare vicino alle mie labbra, mi voltai e lo guardai negli occhi; sapevo che ancora non era il momento e gli versai il liquido nella bocca, un po’ lo bevve, ma molto gli cadde rovinosamente addosso.

Sapevo come sarebbe andata a finire quella serata e la promessa che feci a me stessa fu quella di non rivederlo mai più dopo quell’episodio!

  
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