Erano le nove e mezza di mattina, un timido sole penetrava dalle tende rosso scarlatte, colorando le pareti giallo tenue di arancione.
- Jam-Jam! Coraggio, è ora! – chiamò una donna dal piano di sotto.
Dal dove solitamente stavano i piedi sbucò un cumulo di capelli neri e arruffati, seguiti da un viso, gli occhi marroni velati dal sonno, guardò distrattamente l’ora.
- Per la barba di Merlino, è tardi! –
James Potter si era svegliato.
 
 
La camera era nella semi-oscurità, l’unica luce proveniva da una piccola candela che galleggiava magicamente accanto al letto a castello, illuminando tutto il resto.
Le pareti erano rivestite da carta da parati verde-argentea, drappi di velluto verde scuro coprivano la grande finestra. Il letto a castello era occupato.
Nella cuccetta sottostante un bambino sui dieci anni dormiva silenzioso, i capelli perfettamente sistemati anche nel sonno, del color della notte. Indossava un pigiama, tanto per cambiare, argento su cui troneggiava il disegno di un enorme serpente la cui coda partiva dal piede destro, fino ad arrivare sulla spalla sinistra dove guardava malefico la stanza con enormi occhi gialli.
Il letto sopra era invece occupato da un ragazzino poco più grande, ma nettamente diverso.
Le lenzuola un tempo verde muschio erano state immerse in un secchio pieno di colori, in di per cui ora erano di tutti i colori immaginabili.
Dormiva scomposto, il viso sul materasso, il cuscino bianco tra i piedi.
I capelli arruffati corvini gli ricadevano disordinatamente sulle spalle.
La porta della camera si aprì rumorosamente e una donna, i capelli marroni stretti in uno chignon, il vestito nero con rifiniture argentee, entrò nella camera.
- SIRIUS BLACK! SVEGLIATI IMMEDIATAMENTE! –
Sirius si svegliò non troppo sorpreso, evidentemente non era la prima sveglia che riceveva così, e si alzò il più lentamente possibile.
Dal letto sotto si sentiva il respiro regolare del fratello minore.
“ Ovvio, non sia mai che piscia-sotto venga svegliato come me” pensò.
La madre aveva probabilmente usato un incantesimo di modo che solo il figlio maggiore potesse sentirla.
Scese dal letto e, davanti alla madre, disse: - Che c’è? –
Le narici della madre si allargarono e rispose, con voce tagliente: - Come osi rispondermi così?! –
Sirius si schiarì la gola, fece un profondo inchino e disse, con voce altezzosa: - Come state, madre? Qual buon vento vi porta qui? –
La donna, evidentemente infuriata, fece per rispondere ma un’occhiata all’orologio della stanza la zittì.
-Siamo in ritardo, preparati. –
Detto questo uscì senza degnarlo di uno sguardo.
Sirius le fece un gestaccio e andò a prendere la sua roba.
Raccolse il cuscino che gli era caduto e lo diede in testa al bambino addormentato.
Questo aprì gli occhi e, massaggiandosi il capo, rispose, con voce sonnolenta: - Perché l’hai fatto? –
Sirius si diresse verso la sedia della scrivania, dove erano pronti dei vestiti e rispose: - L’hai sentita piscia-sotto, lei vuole che ci alziamo. –
Il bambino si alzò, apparentemente arrabbiato e, come prendendo coraggio, disse: - NON CHIAMARMI COSI! Il mio nome è Regulus Arcturus Black!-
Sirius si girò, squadrò il fratello e rispose: - Altrimenti? –
Il ragazzino fissò il fratello, come per voler rispondere, ma si limitò a girarsi per rifarsi il letto, scoccandogli uno sguardo d’odio.
- Ben detto, piscia-sotto. –
 
L’ANGOLO DELL’AUTRICE
 
Salve! Spero vi piaccia la mia ff nuova e che la seguiate :)
Se potete commentate, mi farebbe molto piacere un vostro parere ;)
Nel prossimo capitolo ci sarà il “risveglio” di Lupin e Minus.
Dopodiché l’arrivo all’Espresso dei quattro e poi il viaggio :D
A presto :)